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Autore: Darkshadows92    14/05/2013    3 recensioni
“Che vuoi fare mew mew? Non potresti mai uccidermi con quell'insulsa arma” la ragazza sussultò, ucciderlo? Non avrebbe mai potuto farlo, anche se lui era suo nemico.
“Sta zitta mew mew” la voce di Pai sembrava la solita, ma i suoi gesti sembravano meno sicuri, qualcosa in lui sembrava cambiato.
“Io sono...io mi chiamo Retasu” non seppe perchè ma aveva bisogno che lui sapesse almeno il suo nome.
“Non mi interessa” rispose lui, espressione di ghiaccio.
Cit. Capitolo 1
Mew mew e alieni sono ancora in guerra, ma se un amore nascesse nonostante tutto?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Retasu Midorikawa/Lory
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 8

 

 

 

Retasu era seduta al caffè con ancora indosso gli abiti del giorno prima, e una coperta ad avvolgerla

ma che, nonostante fosse pulita e profumata, le faceva rimpiangere quella polverosa e sbrindellata

che l'aveva tenuta al caldo nelle ventiquattr'ore trascorse con Pai sotto le macerie dell'ormai distrutta biblioteca. Rimpiangeva già quei momenti, quelle ore, ormai divenute semplici ricordi, erano le ore in cui era stata più libera. Solo in quegli istanti aveva potuto stare col ragazzo che amava, dimenticandosi di essere in conflitto con lo stesso, entrambi partecipanti di una guerra più grande di loro, ma che nonostante tutto non aveva impedito ai loro cuori di trovarsi.

Sospirò, stringendo tra le mani la tazza di tè caldo preparatele da Minto, che si era stranamente mostrata più affettuosa del solito con lei. Ichigo le aveva poggiato la sua coperta preferita, rossa lampone sulle spalle con dolcezza, Zakuro le aveva offerto alcuni suoi vestiti con cui cambiarsi più tardi, e Purin le era stato accanto tutto il tempo, semplicemente stringendole la mano.

Erano state tutte così dolci...e lei si sentiva una traditrice. Non riusciva nemmeno a guardarle negli occhi, ora che circondata da tutte e quattro che la fissavano con aria curiosa e leggermente scettica. Probabilmente si erano accorte che qualcosa non andava.

“Retasu, sei sicura di stare bene?” le chiese dolcemente la rossa, sorridendole in maniera confortante.

“Sì, io...sto bene, grazie” arrossì, e si diede mentalmente della stupida, odiava stare al centro dell'attenzione, e il suo tumulto interiore non l'aiutava affatto.

La mew azzurra la fissava dritta negli occhi, aveva qualcosa in mente, quello era evidente.

“Vuoi dire che siete stati insieme tutto quel tempo e non vi siete detti niente?”

Minto mescolava il suo tè da più di cinque minuti, un record che faceva trasparire il livello della sua preoccupazione.

“Non sapevo nemmeno cosa dirgli” mentì, cercando di risultare sincera.

“Non hai nemmeno provato a convincerlo che questa guerra è sbagliata?” Zakuro sembrava più scettica, ma dopotutto la mew viola era sempre così.

“Ho dormito per la maggior parte del tempo, poi insomma, Pai non è un tipo facile, sapete com'è”

“Inquietante, e decisamente poco loquace” affermò Purin con sguardo deciso.

Retasu roteò gli occhi. “Non intendevo questo”

“Però lui è inquietante e poco loquace”

“Sì, Purin hai completamente ragione, tra tutti e tre è quello che più mi terrorizza” Ichigo si portò una mano sotto il mento con fare pensieroso.

“MA dai? Io avrei scommesso su Kisshu” scherzò Minto con un ghigno beffardo sul volto pallido.

“Nah, lui è semplicemente un pervertito”

“Quello che...volevo dire è che è un tipo taciturno, diverso da Kisshu o Taruto. Non rivelerebbe mai i suoi piani a un nemico” rispose Retasu, sorseggiando il suo tè.

“Tu riesci sempre a farlo parlare in un modo o nell'altro” ribattè Minto. Ora il suo sguardo rispecchiava quello serio e poco convinto di Zakuro.

Ryou si massaggiò il mento, sembrava assorto nei suoi pensieri, era rimasto in silenzio fino a quel momento, e nessuno sapeva cosa stesse pensando in realtà.

“Non abbiamo motivo per non fidarci di Retasu. Sono sicuro che se saprebbe qualcosa ce lo direbbe”

La ragazza spalancò gli occhi, sorpresa dalle sue parole. Sapeva che si fidava di lei, ma i contrasti che avevano avuto ultimamente le avevano fatto pensare che lui dubitasse di lei. Prima di quel giorno, si sarebbe sentita offesa a un tale pensiero, ma ora che la situazione era cambiata, non poteva fare a meno di sentirsi una traditrice. Quelle ventiquattr'ore avevano cambiato tutto.

Si era innamorata del nemico, e contro tutte le regole anche lui si era innamorato di lei, insieme avevano stabilito un armistizio segreto e tutto loro.

Non avrebbero più combattuto l'uno contro l'altro, ma non avrebbero abbandonato il loro rispettivo gruppo, ognuno a modo suo cercava di portare a termine la propria missione. Il problema stava che Retasu non sapeva se sarebbe effettivamente riuscita a combattere contro gli alieni, non dopo quello che era successo.

Forse Ryou non avrebbe dovuto darle fiducia, non la meritava.

Sospirò attirando su di sé lo sguardo curioso di Ichigo. Abbassò gli occhi, evitando quelli della sua migliore amica, ricordandosi di una conversazione avuta non molto tempo fa, quando la mew rosa aveva confessato di essere confusa sui suoi sentimenti verso uno dei loro nemici. Retasu non era riuscita ad essere così sincera e ad ammettere che provava qualcosa per Pai, anche se a quel tempo il sentimento forte che provava ora era appena sbocciato, non era riuscita a dire la verità a Ichigo. E ora aveva infranto la promessa che le aveva fatto.

 

Se cambiassi idea...me lo diresti?”

Io credo, credo di sì....”

 

Bugiarda.

Non aveva mai pensato a se stessa come tale...eppure ora fingere le veniva semplice, quasi come respirare, dimostrazione di quanto il sentimento per il suo alieno fosse forte fino a spingerla a mentire per proteggere il suo amore per lui.

Il biondo si alzò, dirigendosi verso le scale per il suo laboratorio. Si voltò verso le ragazze che erano ancora sedute al tavolo con Keiichirou.

“E ora al lavoro i clienti non si servono da soli”

Le ragazze sbuffarono e già in divisa si misero al lavoro, riordinando il locale preparandolo per l'apertura pomeridiana.

Keiichirou guardò la verde diretta verso lo spogliatoio per mettersi la divisa.

“Ah Retasu, tu puoi andare a casa, hai avuto dei giorni pesanti, ci vediamo domani”

“Ma io non sono stanca” tentò di ribattere la ragazza e tentando di essere convincente.
Keiichirou le sorrise dolcemente “Approfittane per studiare o fare qualcosa che ti piace, il locale sopravviverà senza di te oggi”

“D'accordo, dopotutto ho un compito, venerdì”

Il cuoco annuì e sparì in cucina, lasciando la ragazza da sola.

Si diresse con fretta verso l'uscita del caffè,ma prima di andare via, lanciò uno sguardo alla porta del laboratorio, in fondo non c'era niente di male nel scendere e andare a salutare Ryou.

Lo trovò al computer intento a studiare del dna prelevato da uno dei chimeri abbattuto dalle mew mew il giorno prima.

“Ryou?”

Il ragazzo si voltò incrociando gli occhi blu della giovane.

“Sì, sto andando a casa...volevo salutarti”

“Ah, d'accordo. Ci vediamo domani allora”

“Assolutamente.” Si voltò dando le spalle al ragazzo che ancora la guardava.

“Ah...Ryou?”

“Sì?”

“Grazie” lui le sorrise, capendo subito a cosa si riferisse. La ragazza si allontanò salendo le scale di fretta, giunta all'ultimo gradino, sentì la voce di Ryou che la richiamava.

“Retasu?”

“Sì?”

“Non tradire la fiducia che ti ho dato”

La ragazza se ne andò, con un grosso groppo in gola e le lacrime agli occhi,

 

 

 

“Allora, si può sapere che è successo lì sotto?”

Kisshu fluttuava avanti e indietro con le braccia incrociate, e guardava il fratello con sguardo indagatore che da quando era tornato non aveva spiccicato parola.

“Non è successo niente, Kisshu” Rispose il maggiore, infastidito, evitando di incontrare gli occhi dorati del fratello. Taruto osservava i due appollaiato come al solito, sopra una delle antiche colonne

con sguardo leggermente imbronciato.

“Almeno hai provato ad estorcerle qualche informazione?”

“Avrei dovuto?”

Kisshu roteò gli occhi alla risposta, e a Taruto scappò un risolino. Sembrava davvero che i ruoli dei due si fossero invertiti.

“Pai, hai per caso sbattuto la testa? Che diamine ti è successo la sotto?”

“Sono solo stanco”

Kisshu fece un ghigno divertito, chissà quale pensiero gli aveva invaso la mente.

“E dimmi caro Pai, cosa avete fatto la sotto tutto quel tempo? Di sicuro non avete giocato a carte”

L'alieno grugnì infastidito dalle allusione del fratellastro.

“Pensa quel che vuoi Kisshu” rispose acido, alzandosi dalle scale dove era seduto per dirigersi verso il suo laboratorio.

“Hey, dove credi di andare? Non abbiamo finito!”
“Io credo di sì, e comunque ho da fare”

“Ma...non avevi detto che eri stanco?”

“Sì, sono stanco di ascoltarti, ora scusa Kisshu, ma ho del lavoro da sbrigare...”

Kisshu alzò un sopracciglio, lo sguardo ancora sul punto che pochi istanti prima era occupato da Pai.

“Non ti sembrava...strano?” chiese Taruto apparendo di fianco al fratello che guardava con sospetto la porta della camera di Pai.

“Non saprei...Pai è sempre stato un po' vago, è fatto così”

“Sì, hai ragione”

Ma comunque direi che è il caso di tenerlo d'occhio” pensò tra sé e sé l'alieno dai capelli verdi, sparendo di nuovo, lasciando il più giovane dei tre, come al solito da solo e annoiato.

 

 

“Sono a casa” urlò richiudendosi la porta dietro le spalle, sorprendendosi di non aver ricevuto risposta.

Entrò in cucina e trovò un biglietto della madre con su scritto:

 

Sono andata a fare la spesa, torno presto”

 

Retasu sospirò, sollevata che la madre non ci fosse, almeno avrebbe potuto andare in camera sua e rilassarsi un po', in fondo ne aveva proprio bisogno.

Si buttò sul suo letto, poggiando entrambe le braccia sotto il cuscino, abitudine che aveva sin da bambina. L'aiutava a dormire meglio.

Stava per chiudere gli occhi e cedere al sonno, per una volta senza pensieri, quando sentì uno strano rumore, che la fece sussultare e la risvegliò di colpo, facendole spalancare gli occhi blu scuro che si rispecchiarono subito in altri di un viola intenso che la fissavano con aria leggermente divertita.

“Sei tu! Sei qui!” la ragazza sorrise gettandosi tra le braccia di Pai che ridacchiò divertito.

“Ti aspettavi qualcun altro?” le chiese felice di quell'accoglienza, era ben più di quello che sperava.

Retasu scuoté la testa, sentendosi avvampare. Pai, l'alieno che amava era proprio lì, nella sua stanza in casa sua. Questo significava che...

“Oh cavoli...”

Spalancò gli occhi, staccandosi immediatamente da lui con espressione assente.

“Tutto bene?” le chiese lui fissandola preoccupato.

“Tu non dovresti essere qui!”

L'alieno sollevo un sopracciglio guardandola come se fosse impazzita.

“Ah no?”

“Ti sei per caso dimenticato che Ryou...”

“Il biondino e il suo computer scova chimeri non mi preoccupa affatto..” fu interrotta dal ragazzo, che a differenza sua, non sembrava minimamente preoccupato.
“Ma loro scopriranno che sei qui! Capisci cosa sign-”

Stavolta fu interrotta da qualcosa che squillava, si tastò le tasche estraendo la sua spilla da mew mew.

“Retasu? Retasu rispondi!” la voce di Ryou invase la stanza, sembrava preoccupato, molto preoccupato.

“Ryou mi senti?” chiese la ragazza temendo che la presenza del maggiore degli alieni in casa sua fosse la causa della chiamata.

“Retasu ascoltami bene, sei in pericolo” esclamò il ragazzo con voce allarmata.

“Aspetta, Ryou non è...” tentò di dire la verde, ma fu di nuovo interrotta dalla voce dell'americano.
“Il computer del laboratorio ha contratto un virus, credo sia di natura aliena, non riesco a capire”

Retasu non riusciva a crederci, era un miracolo che fosse successo proprio in quel momento..a meno che...

“Tutti i miei dati, ogni cosa è andata perduta, dobbiamo rifare il programma da capo, ci vorrà molto tempo e noi non potremo rintracciare gli alieni finchè non lo sistemiamo”

“Vuoi dire che non potete vedere dove sono?”

“Esatto, perciò ti chiedo di stare attenta, se uno di loro ti attacca noi non lo sapremmo, perciò tieniti in costante contatto con noi”

“Certo, lo farò” Lo rassicurò la ragazza scambiandosi un'occhiata con Pai che aveva un'espressione stranamente compiaciuta.

“Bene, ti prego sta attenta”
Retasu chiuse la conversazione,e fissò Pai, che sembrava infastidito.

“Quel biondino...non mi piace per niente”
“Ryou vuole solo assicurarsi che noi stiamo bene”

Pai sbuffò “Comunque non mi piace”

La ragazza abbassò lo sguardo, studiando le mattonelle del pavimento della sua camera una ad una con lo sguardo, era evidente che stesse pensando a qualcosa.

“Sai...mi sembra strano che il computer del laboratorio si sia rotto proprio ora” disse infine riportando lo sguardo sul ragazzo di fronte a lei, che invece di arrabbiarsi, scoppiò a ridere.

“Pensavo ti avrebbe fatto piacere...”

“Sei stato tu?” chiese lei spalancando gli occhi, stupita. Sapeva che Pai fosse una specie di genio...ma che lo fosse fino a quel punto...

“Ma...come? Non...non c'era abbastanza tempo”

Pai la studiò per qualche istante prima di rispondere.

“Avevo ideato il programma già da un po', ma mi sono deciso a completarlo solo ora.”

La ragazza lo fissò incredula.

“E...perchè?”

“Volevo vederti”

Retasu sorrise a quelle parole, semplici ma sincere. Pai era fatto così. Aveva molti difetti, era permaloso, scorbutico, testardo a volte. Ma era sincero e Retasu sapeva di potersi fidare di lui.

“Anch'io, mi sei mancato” arrossì, non era ancora abituata a dire certe cose a voce alta.

“Quindi...non ti importa se ho mandato in malora il lavoro di chissà quanti anni del tuo capo?.”
Le chiese lui avvicinandosi a lei, ora a pochi centimetri l'uno dall'altra.

“Se questo significa che così potrò vederti quando voglio...no non m'importa, anche se mi dispiace per Ryou...”

“Sopravviverà” le rispose Pai stringendola tra le sue braccia e dandole un leggero buffetto sui capelli, la ragazza smise di preoccuparsi e pensare e si strinse a lui, felice di averlo lì con sé, indisturbati e isolati dal resto del mondo.

 

 

Ma ciaoooooooooooo!!!

Sono tornata finalmente! Mi dispiace per questa lungaaaa assenza, ma purtroppo tra mille impegni e la scuola, non sono proprio riuscita ad aggiornarla prima!

Spero comunque che questo capitolo, nonostante non sia il migliore della storia, vi piaccia!


Un bacione a tutti! Specialmente a Mobo, che mi ha dato la spinta per continuare! Grazie di cuore!

 

Ciaooooo

  
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