La notizia ci ha sconvolti tutti. Il messaggio televisivo mi continua a tornare in mente: “Per ricordare il nuovo oltraggio inflitto da Panem alla capitale, per onorare i morti caduti nella rivolta è stato deciso oggi da una fonte sconosciuta che gli Hunger games saranno ristabiliti!”.Proprio ora che sembrava andare tutto bene, che Luke si era trasferito nel nostro Distretto. Non voglio finire come i miei genitori. Non voglio finire nell’arena con Luke. Con la paura di ciò che succederà domani, chiudo gli occhi e finalmente mi addormento.

Appena mi sveglio, l’aria triste della sera è scomparsa. Mamma sta preparando la colazione, papà non è in casa.
«Mamma, come mai sei così tranquilla? Tra qualche ora potrei essere in viaggio verso la nuova Capitol City!» si gira. Vedo il volto stanco, segno di una notte passata in bianco. Ma sorride rassicurante come sempre quando cerca di consolarmi.
«Nessuno tornerà nell’arena, non finché io e tuo padre saremo qui» dovevo immaginarlo, i miei genitori non si arrenderanno mai senza lottare. La guardo con aria interrogatoria, lei ritorna a cucinare come se fosse una normale giornata. All’improvviso la porta si spalanca e mio padre irrompe in casa. 
«E’ tutto pronto» tutto? Tutto cosa? Sono letteralmente scandalizzata ma i miei genitori sembrano non farci caso. Mio padre mi si siede accanto. «Annabeth, tu e Luke oggi vi offrirete come tributi, io sarò il vostro mentore» non posso credere a ciò che sta dicendo, mi sta chiedendo di andare a morire!
«Ma sei pazzo?!» c’è qualcosa sotto, ne sono sicura. Lui riprende a parlare, ignorando totalmente la mia espressione sconcertata.
«Nessuno vuole che gli Hunger games ricomincino, nessuno! Solo una mente contorta può aver pensato che sarebbe stata una buona idea ristabilirli. Così, grazie a molti contatti che ho nei vari Distretti, abbiamo trovato un modo per eliminare di nuovo questi giochi. Tu e Luke entrerete nell’arena, ma nessuno guarderà la show. Gli strateghi sono dalla nostra parte, di tanto in tanto spegneranno qualche chip di rilevamento. Quando questo accadrà, il tributo sarà prelevato da un hovercraft fingendo di essere morto. Noi intanto assedieremo la nuova Capitol City. Quando sarete rimasti in pochi ci infiltreremo nell’arena e vi porteremo via di lì. Colui che ha deciso di istituire di nuovo gli Hunger games sarà tenuto sotto controllo dagli strateghi che, al nostro segnale, lo imprigioneranno in un’arena. Luke è già al corrente di tutto ed ha accettato. Allora, farai ciò che ti ho detto?» sono incerta, ma comunque annuisco. Tra pochi giorni sarò nell’arena, e insieme a Luke metteremo di nuovo fine a questa sciocchezza. Mamma interviene, dicendomi che ad aiutarci nell’arena ci sarà il figlio di un suo vecchio amico, Finnick. Ho vaghi ricordi di Finnick, probabilmente avremo giocato insieme quando eravamo piccoli. Poco importa, l’importante è che anche lui sarà dalla nostra parte.

E’ successo tutto così in fretta che ancora non riesco a fare mente locale, così faccio come mi consiglia sempre mia madre. Faccio come lei, una piccola lista per ricordare chi sono: mi chiamo Annabeth Mellark, ho diciassette anni, i miei genitori sono sopravvissuti per due volte agli Hunger games, Luke Hawthorne mi ama, io amo lui, ci siamo appena offerti volontari per gli Hunger games, finiremo insieme nell’arena, i miei genitori ci salveranno. E come per magia ritorno in me. Siamo in viaggio verso la nuova capitale da circa tre ore, ne mancano ancora molte e la notte si avvicina, così vado a dormire sperando che il piano dei miei genitori finisca bene.

«Buongiorno!» una voce squillante mi fa quasi sobbalzare quando mi sveglio. E’ Thelma, la signora della nuova Capitol City che ci accompagnerà finché non saremo nell’arena. Ovviamente anche lei è dalla nostra parte, a quanto pare viene dal Distretto 3 e ha vinto la settantesima edizione dei vecchi Hunger games. So che siamo arrivati quando guardo fuori dal finestrino: le macerie di una vecchia città lussuosa si distendono su tutto il terreno. Un solo grande edificio spunta in mezzo a quelle rovine, il palazzo di giustizia. Stanotte dormiremo nei treni e domani saremo già spediti nell’arena. Hanno accorciato i tempi… meglio così, meno tempo passo qui e meno dovrò allenarmi. Personalmente odio allenarmi, sfrutterò la giornata di oggi per conoscere meglio gli altri tributi negli allenamenti che ci sono concessi. Un giorno è poco, ma credo che a me basterà. Appena scendiamo dal treno non perdo tempo, prendo la mano di Luke e mi dirigo verso la sala degli allenamenti. E’ appena l’alba, ma io non voglio perdere neanche un secondo. Mi sorprendo quando scopro che gli altri tributi devono aver pensato la stessa cosa, la sala è piena di ragazzi che invece di dedicarsi alle armi parlano in piccoli gruppi cercando di conoscersi meglio. Individuo un ragazzo alto e con i capelli castani… dev’essere Finnick, o almeno dalla descrizione che mi ha fatto mia madre è lui. Mi avvicino lentamente con Luke al seguito. «Finnick?» chiedo, quando sono abbastanza vicina. 
«Sì, sono io… e tu sei?»
«Annabeth, la figlia di Katniss. Mia madre era… un’amica di tuo padre» il suo volto si rabbuia, ma lui si sforza di sorridere porgendomi la mano. 
«Io sono Luke, il figlio di Gale» si sorridono, poi Finnick stringe la mano anche a lui.
«E così dobbiamo guidare questa specie di ribellione eh? Oh beh, dovrebbe essere una cosa veloce, sai non vorrei… ecco… finire sbranato dagli ibridi» mormora Finnick. So benissimo com’è morto suo padre, e a sentirlo parlare così mi si stringe il cuore. La tristezza non ci mette molto a lasciare il posto alla rabbia. Una ragazza al fianco di Finnick che prima stava parlando con altri tributi si volta.
«Salve… io sono Alice. Vengo dal Distretto 4 anche io» sorride. Non so perché, ma il mio sesto senso mi dice che Finnick prova qualcosa per lei. Si presentano anche i tributi con cui Alice stava parlando, sono entrambi del 2. 
«Piacere, io sono Sean… probabilmente conoscete mia sorella, era Clove, tributo della settantaquattresima edizione degli Hunger games. Lei è Demetria, sorella di Cato anche lui tributo di quell’edizione» so benissimo chi sono Cato e Clove, mia madre me ne ha parlato molto. All’improvviso capisco tutto, i miei genitori hanno rintracciato tutte persone che hanno a che fare con i vecchi Hunger games per farli offrire come tributi. Anche Alice deve aver avuto qualche parente che è stato negli Hunger games, ma evito di chiederlo. Dovrei conoscere altri tributi, ma decido che parlare molto con loro è la cosa migliore. 

Abbiamo parlato per tutto il giorno e ora ognuno di noi sa tutto dell’altro. Non so perché, ma parlare con Demetria mi fa sentire quasi in colpa… insomma, mia madre ha ucciso suo padre! Sono arrivata a chiederle scusa per i miei genitori, lei ha detto semplicemente che suo fratello avrebbe fatto lo stesso. Dopotutto è simpatica e ci siamo già affezionate l’una all’altra. Una voce ci annuncia che il tempo per gli allenamenti è finito. Io e Luke salutiamo tutti e ci dirigiamo nel treno. Non c’è bisogno che mi metta a letto per capire che sarà una nottataccia. Ho bisogno di coraggio, così prendo la mano di Luke, consapevole del fatto che quando andrò a letto la sua presenza mi mancherà terribilmente.

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ANGOLO AUTRICE.