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Autore: One_Directioners    14/05/2013    0 recensioni
E' strano come spesso uno sconosciuto possa diventare una parte perenne e indelebile della nostra vita.
E' strano come una persona di cui non sai niente,possa improvvisamente sconvolgerti la vita,o come possa rendertela migliore..lui estrapolava la mia parte migliore.
Era quell'essenza,quel profumo di cui non potevo fare a meno..Non sapevo chi fosse,come si chiamasse e quanti anni avesse,ma nonostante tutto..sapevo di potermi fidare,lui sapeva tutto.
Sapeva come mi sentivo quando qualcuno mi parlava,sapeva cosa pensassi.
E anche io col tempo,cominciai ad imparare molto di lui,era intraprendente .. e pure..avevo paura che ogni cosa che mi raccontasse,ogni cosa a cui credevo,fosse solo una montagna di frottole.
Bugie,insomma..eppure..appena mi sorrideva e parlava..anche la cosa più stupida detta da lui sembrava la verità più dolce e divertente del mondo.
Genere: Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
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Spesso dicono che la cosa pegiore che possa capitare sia la morte..ma ero sempre stata dell'idea che l'adolescenza fosse peggio.
Le emozioni,le autostime sotto i piedi,le stronze,le feste..le cose non dette o dette troppo presto..I genitori che fingono di non essere mai stati giovani..e quel groviglio di emozioni strozzate nello stomaco.

 
STRANGERS-
 
Ero al quinto anno di liceo e l'idea che la scuola stesse per finire mi eccitava parecchio,dato che paragonavo la mia scuola un ammasso di barbie..
Tutti erano basati sull'apparenza e la cosa mi irritava parecchio..
Ero nel bel mezzo dell'ora dell'essere o non essere del professore di filosofia quando andai al bagno,giretto quotidiano..lo starnazzo delle solite oche mi fece aumentare il passo,
così in un batter d'occhio fui arrivata.
Aprii la porta e la richiusi alle mie spalle,il giorno prima avevo rubato una sigaretta e un'accendino dal comodino di mia madre,non avevo mai fumato prima di allora e per quanto
avessi cercato di non farlo,la tentazione fu talmente tanta che non riuscii a non contenermi.
La portai alla bocca e l'accesi,inspirai e sentii qualcosa scendere lungo la gola..qualcosa che mi diede prurito e mi portò a tossire.
Sentii un ragazzo ridere..

"Lo sai che questo è il bagno delle donne vero?Esci subito se non vuoi che mi metta ad urlare." mi portai la chioma rossiccia su un lato del collo.
"Chi ti dice che io sia in bagno?" notai che la voce effettivamente non veniva dall'altro capo della porta ma dalle mie spalle,con stupore mi girai e mi avvicinai
ad un piccolissimo foro nel muro che permetteva alla voce di oltrepassarlo.
"E' la prima volta,vero?" Inizialmente non capii a cosa si aludesse,ma poi,quando il mio sguardo si concentrò sulla
sigaretta ormai sul pavimento la domanda sembrò quasi ovvia.
"n-no" sospirai,sentii le mie guance aumentare di temperatura,era sempre così quando
qualcuno mi chiedeva qualcosa a cui avrei preferito 
non rispondere.
"Io dico di sì.." la sua risposta  piuttosto divertita,mi innervosì.
"E sentiamo cosa te lo fa pensare?" Inarcai un sopracciglio e mi avvicinai di più al foro.
"La mia tesi.."..si arrestò per un attimo. "Sai..secondo appunto la mia tesi,non avevi mai fumato,altrimenti non avresti tossito in quel modo.."
"Mhh.." il mio tono era piuttosto irritato. "Tu sei strano forte lo sai?" emise uno strano suono.
"E dimmi,mr so tutto io,tu fumi?" Dall'altro lato del muro udii una leggera e trattenuta risata.
"Secondo te?..non vedo l'ora di sentire la tua tesi,a domani."
 
La mia mente si contorse per un attimo,che voleva dire con 'a domani' ? Dato che non ero sicuramente competente nel campo della mentalità contorta maschile
decisi di non pensarci..e tornai in classe.
Ma,,sapete quando più cercate di non pensare ad una cosa..e più tutto sembra ricondurvi a questa?Io..non sapevo nulla di questo ragazzo,magari
sarebbe potuto essere uno stoalker,un killer,uno psicopatico..Eppure..era l'unico in quella scuola,con cui avrei voluto riparlare ogni giorno.
La mia amata campanella annunciò la fine delle lezioni,come una mandria inferocita tutti ci dirigemmo all'uscita.
Il caldo era insopportabile,così legai i capelli in una sottospecie di coda deformata,poi presi il cellulare e mi portai le cuffie all'orecchio.
Lo scuola-bus fu come sempre in ritardo..occupai il sediolino vicino al finestrino,avevamo fatto si e no una decina di metri quando qualcuno mi cadde addosso.
Spostai la cuffia e mi voltai, "Potresi stare più attento?" dissi irritata.
"Sì..scusami..ti dispiace se mi siedo quì?" Inarcai un sopracciglio e feci spallucce.
Per tutto il tragitto casa scuola,nessuno dei due aprì bocca..tranne quando stavo per scendere,poichè lui mi restituì il libro che stavo per dimenticare.
Arrivata fuori casa l'autobus si allontanò e aprii la porta,silenzio..
Mia madre era sicuramente a lavoro,mentre per quanto riguarda il mio fratellastro e suo padre...beh scomparsi..All'interno della famiglia..della mia* famiglia,circolavano parecchi
problemi,almeno per quanto mi riguarda.
Il nuovo compagno di mamma mi era tutto,fuorchè simpatico..Sarà che ogni figlia ha bisogno che i suoi genitori stiamo insieme.
Ero stata improvvisamente catapultata in una vita parallela,con papà eravamo solo noi tre,non eravamo ricchi ma stavamo bene..stavo bene.
Poi..non so cosa successe,non li avevo mai visti litigare..forse cercavano di farlo quando io non c'ero..questo non lo so,ricordo che ero appena tornata da scuola,stavamo pranzando quando papà interruppe il silenzio e disse..
"Ryley,mamma ed io..non andiamo più tanto d'accordo..quindi abbiamo deciso
di separarci..ma sta tranquilla tesoro.. non cambierà niente."
Ricordo quello sguardo sul suo viso,stava mentendo e qualche tempo dopo avrei capito il perchè.
Era cambiato tutto.. e non solo le marche dei vestiti.
L'unica cosa positiva della 'nuova famiglia' era Josh,il mio fratellastro.
Era gentile..e credo che anche a lui non facesse piacere il fatto che i suoi non stessero più insieme..solo che a lui piaceva mia madre,mentre io odiavo suo padre.
Combinazione perfetta.
Salii in camera mia,posai pesantemente la borsa sul pavimento e mi tuffai sul letto,cadendo in una sorta di stato d'incoscenza.
Qualche ora dopo a svegliarmi fu Josh,chiudendo la porta della camera dietro le sue spalle.
"Sveglia Ry,la cena è pronta." mi scosse le spalle.
"Mmh,non ho fame.." mi rigirai nel letto. "Non puoi continuare così..non posso coprirti sempre..uff.." sbuffò.
"Ry..Ryley ascoltami..so che cerchi di evitare tutti i contatti con la nuova famiglia,ma sono passati due anni,ti prometto che se scendi domani ti porto a mangiare fuori.."
Restai immobile..ma lui non si arrendeva,lui era così..allora di malavoglia mi alzai e mi misi a tavola,cercando di mangiare il più veloce possibile.


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