::A∫p∑tt∑rø ~ Aspetterò::

Cammini davanti a me, tranquillo e sereno come sempre.
Io invece, a testa bassa, ti seguo.
Non ti accorgi di come mi sento, Shindou?
No. Ovviamente.
Non ho più voglia di piangere, forse perché ho già esaurito tutte le lacrime.
Mi avevi illuso allora.
Io credevo che mi amassi, lo credevo davvero.
Quel briciolo di speranza, mista ad una punta di mia ostinazione, è invece sfumata completamente, svuotando il mio cuore.
I vividi ricordi di ieri notte tempestano ancora la mia testa.
I nostri gemiti che rimbombavano confusamente nella stanza, e che mi rendevano sempre più felice di essere insieme a te.
Quella notte diventammo una persona sola.
Per un secondo? Per un’ora?
Non aveva importanza per me, la cosa fondamentale era essere uniti, finalmente.
Perché la verità è che ti ho sempre amato.
Ci addormentammo abbracciati l’uno all’altro ed ero felice come non mai.
Questa mattina, tu non c’eri più.
Preso dalla preoccupazione mi sono preparato alla meglio e mi sono fiondato a scuola, sapendo di trovarti lì.
Avevo ragione.
Mi sono avvicinato a te, per salutarti, darti il buongiorno, ma tu ti sei voltato dall’altra parte, quasi come se io fossi trasparente.
Ho provato a chiamarti un’altra volta, e un’altra ancora, ma tu non mi hai sentito.
Cosa significa questo?
Per te quindi ero solo un gioco, uno stupido giocattolo “usa e getta”?
Non ho il coraggio di chiedertelo, anche perché non mi ascolteresti.
Ma chi voglio prendere in giro?
Ho paura, una tremenda paura di conoscere la tua risposta.
Per questo resterò zitto.
Se la mia presenza ti dà così fastidio, ti prego, dimmelo.
Tratterrò le lacrime e reprimerò ogni mio istinto di starti accanto.
Perché forse è proprio così che deve andare.
Non avrei mai voluto che le cose finissero così.
Ti ho perso. Per sempre, probabilmente.
Ma io aspetterò.
Aspetterò il giorno in cui magari mi amerai.
E io sarò contento di stringerti fra le mie braccia e di non lasciarti più andare via.

Angoletto dell’autrice in lacrime:

Salve.
Ho distrutto la RanTaku…io.
Ma era presumibile, dato che io stessa sono distrutta.
Questa fic si è scritta da sola.
Lo so che non vi interessa il perché, ma io lo racconterò ugualmente.
Si tratta di un mio caro amico. Ieri eravamo insieme contenti come sempre, mentre stamattina a scuola ha fatto fatica persino a salutarmi. Il problema principale è che non so cosa io gli abbia fatto.
Non mi parla nemmeno.
Io… Io non so cosa fare. Mi aveva detto che mi voleva un bene dell’anima e adesso si comporta così.
Ho il cuore a pezzi, punto.
Sembrerò patetica, ma appena sono arrivata a casa sono scoppiata in un pianto liberatorio e io non piango mai per tristezza o per dolore. Mai, sul serio.
Questa volta però ci sono rimasta così male che non sono riuscita a trattenermi.
Scusate il piccolo sfogo, ma ne avevo veramente bisogno.
Spero che la fic vi sia piaciuta.
Grazie di cuore –e una medaglia d’oro- a chiunque abbia letto.
Ciao, a presto.
Elly-chan ♥