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Autore: CaskettAlways    14/05/2013    0 recensioni
Questa storia racconta di uno psicologo con gravi problemi mentali, che senza saperne il motivo, può salvare molte vite di uomini dsturbati mentalmente. Quali sono questi problemi? E a cosa portano? Vi posso solo dire che giocano un ruolo fondametale nella storia.
Genere: Drammatico, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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*Era sempre stato ai margini della società. Non gli piaceva stare con la gente, ma amava sentire i loro discorsi. Erano spesso assurdi, privi di senso compiuto, almeno per lui. Si considerava tanto bello quanto intelligente, ma non per questo si sentiva superiore agli altri. Questo perchè non amava essere al centro dell'attenzione, anche se tra sè e sè ne pensava di tutti i colori, ma soprattutto ne sentiva e vedeva di tutti i colori.
Era ancora sovrapensiero quando si avvicina a lui una ragazza mai vsta prima e quando lei prova ad attaccare bottone, lui sta sulla difensiva dicendo* No, guardi.. Non sono interessato a priori, mi dispiace *La ragazza, Sarah, rimase turbata dalle sue parole. Non aveva fatto ancora niente e lui già l'aveva liquidata in quel modo.* Mi scusi, volevo solamente passare.. La prossima è la mia fermata e lei è proprio davanti alla porta. *dice seria senza alcuna esitazione. "Sembra essere una razagga molto sicura di sè" pensò Alex sorridendo imbarazzato* Mi scusi lei. Sa, ho studiato psicologia per così tanti anni che ora penso di sapere già tutto. Le sarò sembrato un presuntuoso, ma in realtà non sono così. Oggi è stata una brutta giornata.. *si aprono le porte, mentre lui parla come fosse davvero dispiaciuto, ma, in realtà, lui sapeva di aver ragione, tanto che alla fermata lei non scese* Scusi, ma non doveva scendere? *chiede con un tono sarcastico, quasi di sfida. La ragazza non rispose immediatamente, ma fece un sorriso che lasciava intuire che lei avesse mentito.* D'accordo, non dovevo scendere qui. Ho bisogno del suo aiuto. * Sapeva chi fosse e su chi lavorava. Lei soffriva di schizzofrenia, anche se la malattia non era ad uno stadio avanzato e, quindi, riusciva ancora ad avere i suoi momenti di lucidità. Lui, sentendo le sue parole, rimane sgomento davanti a lei* Non capisco come possa esserle utile. Non sa neanche chi io sia, come potrei esserle d'aiuto? Quindi, mi lasci in pace. *Il viso della ragazza si illumina e da esso nasce un bellissimo sorriso, mentre si avvia alla porta senza dire una parola. Le porte si aprono e Sarah, prima di scendere, con un tono abbastanza alto da farsi sentire da lui, sussurra* Oh, certo che so chi è lei. Lei è la mia ancora di salvezza. *Le porte si chiudono, lasciando ad Alex tante domande, forse troppe. Mentre l'autobus si allontana, vede la ragazza, ancora sul marciapiede della fermata, che lo fissa sorridendo*
  
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