Aveva perso.
Il vento scuoteva le cime degli alberi con insistenza e sembrava cantare con lei il dolore che la distruzione imminente portava.
Aveva fallito.
Il rumore dei passi non la fece trasalire. Sapeva chi stava arrivando. E anche se non l'avesse saputo, l'avrebbe capito perché in tutto quel tempo le era diventato familiare tutto di lui, persino la sua camminata. Era terrorizzata. Ma sapeva che ormai, era inutile.
Il giovane dall'armatura scura avanzò, il camaglio dell'elmo ancora abbassato, il respiro leggermente affannoso. Estrasse dal fodero la spada argentea, e con un elegante movimento del polso la puntò alla gola della ragazza.
Aveva vinto.
Lei lo guardò, riuscendo a scorgere i suoi occhi luminosi, belli nonostante tutto. Tutto era cambiato e niente era diverso. Si preparò a morire.
- Ti amo, sussurrò.
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Mmh ok, è la prima storia che scrivo qui, e nulla, spero che a qualcuno piaccia, e di ricordarmi di aggiornarla il più possibile :)
Ciao ciao :*
H.