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Autore: TwistedRocketPower    14/05/2013    2 recensioni
Traduzione ad opera di Leana
Quando Kurt aveva nove anni, sua madre, una donatrice di organi, morì. Ora, a diciassette anni, Kurt è alla ricerca di chi ha ricevuto il suo cuore... ma, finirà per trovare molto di più.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Warblers/Usignoli | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU, Traduzione, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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- IN A HEARTBEAT -

CAPITOLO 27 - SICK

(link originale)







“A volte devi cercare, ma troverai sempre una luce alla fine del tunnel. Solo che potrebbe volerci un po’ per trovarla”
 
Kurt arrivò dagli Anderson poco dopo le nove. Sapeva che Blaine avrebbe iniziato presto a prendere le sue medicine, così era voluto arrivare prima che le cose si mettessero male.
 
Scese dalla macchina, e aprì il bagagliaio, tirando fuori ‘La Borsa dei Rinforzi’, come l’aveva chiamata Finn la sera prima mentre lo aiutava a sistemarla. Chiuse il bagagliaio, e dopo essersi messo in spalla la borsa, si avvicinò alla porta d’ingresso.
 
Non ebbe tempo per bussare, che la porta si aprì. Blaine era lì con un piccolo, ma luminoso sorriso. “Ciao” disse spostandosi per lasciar entrare Kurt. “Ti ho sentito arrivare, così ho usato quel poco di libertà che mi è rimasta per venire ad aprirti”
 
“Suona come se fossi in prigione” rispose Kurt mentre Blaine chiudeva la porta.
 
“E’ come sembra di solito”
 
“E’ davvero così brutto?” chiese Kurt sinceramente preoccupato.
 
“Come tutte le volte”
 
Blaine gli fece strada fino alla sua stanza,e Kurt lo seguì a pochi passi di distanza.
 
“Beh, ho portato un po’ di cose da fare e vedere, e-“
 
“Pop-Tarts?” chiese Blaine, voltandosi verso Kurt con gli occhi spalancati.
 
“E le Pop-Tarts. Onestamente, però, non te le consiglio se dovrai vomitare”
 
“Ma saranno di conforto quando smetterò”
 
“Questo è vero” concordò Kurt con un cenno della testa.
 
Entrarono nella stanza di Blaine, e Kurt notò che assomigliava più a un campo di battaglia….beh, magari non proprio un campo di battaglia, a meno che la battaglia non fosse ‘assicuriamoci-di-raccogliere-il-vomito’
 
“Che cos’è tutta questa roba?” chiese Kurt, guardando il lenzuolo accanto al letto di Blaine. Successivamente, si accorse che c’era anche un secchio verde.
 
“Beh, non sono molto veloce a correre in bagno quando inizio a vomitare, quindi…”. La sua voce si spense mentre scostava le coperte.
 
“Ah” rispose Kurt. Appoggiò a terra la borsa,e  si avvicinò per dare un’occhiata a quello che c’era sul comodino di Blaine. “Gatorade, acqua, panni nell’acqua ghiacciata e stracci…” fece una pausa, immergendo il dito nell’acqua, e togliendolo rapidamente. “Ahia! Acqua calda”
 
“Si, ha preparato tutto mia madre questa mattina. E’ sempre preparata”
 
Kurt sospirò, poi si voltò verso Blaine che si era seduto comodamente sul letto.
 
“Blaine, è una cosa normale? Voglio dire, so che la gente a volte può avere degli effetti collaterali quando prende le medicina, ma questo mi sembra un po’… intenso”
 
“Beh, la prime due volte che ho cambiato le medicine, mia madre mi ha portato in ospedale credendo che stessi morendo, ma alla fine il dottore l’ha assicurata che stavo bene. Il mio corpo ha solo tempi più lunghi ad adattarsi alle medicine, ma dopo qualche giorno finisce e non dovremmo più preoccuparci fino al prossimo anno”
 
Kurt annuì, poi si sedette sul lato libero del letto di Blaine. sperava che Blaine si sbagliasse su quella faccenda. Magari questa volta sarebbe stato diverso e non avrebbe avuto tutti quei terribili effetti collaterali.
 
“Dove sono tutti?” chiese, sentendo il bisogno di riempire quel momento di silenzio.
 
“Mamma è in farmacia a comprare le medicine, visto che era troppo tardi la notte scorsa, e mio padre sta preparando la zuppa di pollo per più tardi. Rimane a casa quando inizio con nuove medicine perché è davvero tanto lavoro per mia madre… quindi, cosa mi hai portato?”chiese Blaine, dondolando facendo muovere il letto.
 
Kurt rise, poi si chinò e raccolse la borsa. “Prima di tutto, mia fratello potrebbe uccidermi se non ti informo che lui mi ha aiutato a fare questa borsa. Per averla chiamata ‘Borsa dei Rinforzi’, e per aver aggiunto Saw alla lista dei film. Gli ho chiesto perché ha voluto insistere tanto per Saw, ma si è stretto nelle spalle”
 
“Comunque” disse Kurt, tirando fuori Saw dalla borsa e appoggiandolo tra lui e Blaine. “Saw, poi What’s Eating Gilbert Grape, Benny & Joon, The Notebook, eFinding Neverland
 
Blaine rise. “Qualcuno ha un piccolo fetish per Johnny Depp”
 
Kurt gli lanciò un’occhiataccia. “Stai zitto”
 
“Per favore, continua”
 
“Okay. Non ridere, ma ho portato anche a serie The Golden Girls
 
Blaine lo fissò.
 
“Okay, forse dovresti ridere. Quello sguardo è un po’ fastidioso”
 
“No,no” rispose Blaine, “io… credevo di essere l’unico ragazzo al mondo ad aver visto quella serie”
 
“Oh, beh, non lo sei” lo informò Kurt con il cuore che batteva forte, anche se non era sicuro del perché. “Mio padre mi ha beccato più volte a guardarne intere maratone nel salotto a notte fonda. Così, mi ha comprato le prime tre stagioni lo scorso Natale. Io ho riso e ho finto di essere in imbarazzo, ma sono rimasto sveglio tre notti di fila…a guardarla”
 
“Dove sei stato durante tutta la mia vita?” chiese Blaine guardandolo come se fosse in trans.
 
Kurt lo fissò, incerto su come prendere quel commento. Per fortuna, Diane entrò nella stanza, e non gli diede il tempo per rispondere.
 
“Ti ho portato le medicine!” esclamò lei, facendo sussultare sia Kurt che Blaine.
 
“Evviva” rispose Blaine senza entusiasmo.
 
“Hai già preso le altre pastiglie? Ciao, Kurt!”
 
“Ciao”
 
Blaine annuì. “Prima che uscissi”
 
“Bene”. Lei aprì il barattolo, e tirò fuori una pillola. “Okay, ora devi prendere questa. E poi, dobbiamo solo aspettare”
 
Porse a Blaine la pillola e lui la prese a malincuore, senza nemmeno preoccuparsi di bere per farla scendere.
 
Dopodiché, Blaine si voltò verso la TV, e Kurt fece partire il primo episodio di The Golden Girls. Si accomodarono sul letto, e rimasero a guardare la tv aspettando l’inevitabile.
 
Kurt lo trovava un po’ strano. Non a essere a casa di Blaine, orami era normale, ma aspettare che iniziasse a star male. Di solito non funzionava così. Ti ammalavi ancora prima di rendertene conto. In quel caso, il problema di partenza era che avevano già realizzato che non sarebbe stato bene.
 
Quello era molto peggio. Sapere che presto stari male, ma non esattamente quando. Kurt non era nemmeno quello a dover star male, ma aveva comunque una sensazione strana alla bocca dello stomaco.
 
E non c’era nulla che potesse fare, se non stare con Blaine, ed era quello che avrebbe fatto. E nel frattempo, avrebbe guardato uno dei suoi programmi preferiti insieme a una delle sue persone preferite.
 



 
Aveva guardato il primo episodio, ed erano a metà del secondo quando…
 
“Oh Dio” disse Blaine all’improvviso. Si allungò in fretta, afferrando il secchio accanto al letto.
 
“Stai per-“
 
Blaine si allungò in avanti, tenendo saldamente il secchio mentre iniziava a vomitarci dentro, rispondendo alla domanda di Kurt.
 
Kurt non sapeva se correre a chiamare Diane o Nathan, ma non voleva nemmeno lasciare Blaine da solo. Inoltre, tossiva e vomitava abbastanza forte, quindi intuì che sarebbero arrivati presto.
 
Kurt si inginocchiò accanto a Blaine, e prese a strofinargli dolcemente la schiena. Sperò che Blaine non fosse una di quelle persone a cui dava fastidio essere toccando quando stava male.
 
Non parlò mentre Blaine si rialzava, sapendo quanto fosse fastidioso quando gli altri cercavano di rassicurarti in quelle situazioni.
 
Come sospettava, Diane entrò nella stanza in un attimo. Il peggio ormai era passato. Kurt lo sentì rabbrividire leggermente mentre continuava a strofinargli la schiena, e poteva vedere il sudore coprirgli il collo.
 
“Sei sicuro?” chiese Diane, guardando tristemente suo figlio.
 
Lui tossì ancora una volta, poi annuì, appoggiandosi indietro. Diane prese il secchio e uscì dalla stanza.
 
Kurt non sapeva cosa fare. “Ti prendo un panno” disse, aiutando Blaine ad appoggiarsi contro la testiera del letto. “Vuoi un po’ di acqua o gatorade?”
 
Blaine scosse la testa. “Poi dovremmo andare in bagno” rispose con la voce roca. “Dovrei sciacquarmi la bocca”
 
Kurt annuì, prendendo un panno freddo e strizzandolo un po’ prima di appoggiarlo sulla fronte di Blaine.
 
“Bel modo per trascorre la domenica, eh?” scherzò Blaine, anche se riusciva a malapena a ridere.
 
Kurt non rispose, passando gentilmente il panno sulla guancia di Blaine.
 
“Seriamente, Kurt, dovresti andare a fare qualcosa” continuò Blaine, chiudendo gli occhi sotto al tocco di Kurt.
 
“Sto facendo qualcosa”
 
“Intendevo qualcosa di divertente”
 
“Beh, non posso dire che questo sia ‘divertente’, odio vederti soffrire, ma non c’è un altro posto in cui vorrei stare… a meno che tu non voglia che me ne vada”
 
“No!” rispose in fretta Blaine riaprendo gli occhi. “Ho solo, voglio dire, io… mi piace averti qui”
 
“Allora resto”
 
Blaine richiuse gli occhi, con un piccolo sorriso sulle labbra. “Bene”
 
 


 
 
Note dell’autore:
Okay, avevo intenzione di scrivere molto altro in questo capitolo, ma sarebbe diventato troppo lungo. Il prossimo capitolo inizierà da dove è finito questo (penso di essermi divertita un po’ troppo a scrivere di un Blaine malato).
  
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