Una ciocca di capelli corvini sfuggì all’elaborata
acconciatura, scalfendo quella sua aristocratica imperturbabilità. Pansy
Parkinson gettò uno sguardo annoiato alla specchiera lignea finemente
intarsiata nell’angolo della stanza. Perfezione riflessa: la sfumatura blu
delle sue iridi era contornata da lunghe ciglia nere, le labbra velate da
lucidalabbra trasparente, fard leggero per dare colore alla carnagione
chiara.Era strizzata in un abito di seta azzurra che le scopriva elegantemente
metà schiena senza apparire eccessivamente audace. Una scelta di sua madre.
-Ehi bellezza- una dolce risata ad annunciare
l’arrivo di Blaise Zabini, in giacca e cravatta e del suo migliore amico nonché
sua, personalissima croce: Draco Malfoy, principe degli Slytherin.
-Che figurini!- ironizzò con un sorriso
- E’ quasi ora..- l’avvisò Malfoy con tono neutro
-Ci aspettano Theo, Adrian, Millicent e..Daphne-
Nella stanza si creò in un lampo tensione.
Sottopelle.
- Beh…Muoviamoci!- fece Bla, tentando di simulare
energica allegria
Lei incrociò i suoi occhi. Grigi. Scuri. Tanto
belli da far male..Capaci di incantare, di incantarla.
E pensò a quella che un tempo era la sua migliore
amica..Pensò a tutte le notti in cui quello sguardo ipnotico sarebbe stato
rivolto a lei...Indegna di tanta bellezza..
Indegna e basta.
Una breve scintilla di rabbia divampò in lei che
non poteva sopportare ,davvero, di essere seconda per qualcuno! Aveva un
orgoglio ferito Pansy Parkinson e nessuna volontà di darlo a vedere, per questo
sorrise, rilassata – Non è il caso di farli aspettare -