HEART OF BUTTER..

Bisogna prendere speciali precauzioni contro
la malattia dello scrivere,
perché è un male pericoloso e contagioso.
Pietro Abelardo

The dance.

Già, lo scrivere può essere una cura, un modo per sfogarsi o un amico a cui raccontare le proprie esperienze, ma può diventare una malattia e come dice Abelardo, prendete precauzione per questa malattia.

Sono Hope Cooper, amo scrivere, amo la musica, amo leggere, amo sorridere, amo divertirmi.. amo la vita.
Per avere 16anni, so’ già come funziona il mondo purtroppo e me ne rendo conto ogni giorno che passa.. e non è facile superare certi ostacoli, soprattutto alla mia età.
Vivo a Londra, il sogno proibito per la maggior parte degli adolescenti di oggi.
Londra è.. è bella, è grande, è caotica.. Londra è il desiderio della gente, quella parte del mondo dove tutti vogliono andare a vivere. Londra è.. Londra!
E ne sono davvero fiera di vivere qui. Almeno questo...

16 Settembre ore 7:00 a.m
La sveglia suona incessantemente e sono costretta anche da mia madre, ad alzarmi.
Solita routine: svegliarsi, prepararsi, fare colazione ed uscire di casa sperando che quello sia il primo giorno di un buon inizio anno scolastico nuovo.

Arrivata davanti al cancello, individuai subito le mie migliori amiche: Summer Roberts, Blair Smith, Jenny Evans e la pazza sclerotica di Miley Green.
Mi avventai su di loro e tutte insieme, dopo tutti gli abbracci ci dirigemmo in classe, solo Blair non era con noi.
In classe le ore per me volavano, mentre mi accorgevo che per i miei compagni di classe le ore erano infinite..
Era la prima ora, la prof. di inglese fece il suo ingresso tanto atteso con al seguito un gruppetto di ragazzi. Non ci misi molto a capire che dovevano essere quelli nuovi. Ho sentito dire che provenivano da un’altra scuola e che non trovandosi a loro agio si erano trasferiti nella mia scuola. Tutti ci alzammo in piedi accogliendo con rispetto sia la prof. che i ragazzi nuovi, che a dire dalle loro facce erano molto divertiti da quella situazione. Che non avessero mai visto una classe intera alzarsi per rispetto quando qualcuno entra dalla porta? Probabile.
La professoressa Brown si posizionò dietro la cattedra e fece mettere i nuovi ragazzi alla sua sinistra per permettere a noi di osservarli tutti. Quando poi la prof. ci fece segno di sederci, in un botto tutti fummo seduti.

“Buon giorno e buon inizio anno scolastico. Con noi quest’anno si aggiungeranno altri cinque ragazzi provenienti da un’altra scuola. Bene, loro sono Harry Edward Styles, Liam James Payne, Louis William Tomlinson, Niall James Horan e Zayn Jawaad Malik” finì la sua presentazione con un sorriso soddisfatto e poi osservò la classe rimasta in silenzio per tutto il tempo.

Che caspita di ragazzi! Pensai, e forse quel pensiero attraversò le menti di tutte le mie amiche di classe, mentre i ragazzi li guardavano con un po’ di... timore.

“Beh loro non conoscono per niente la nostra scuola, sono arrivati proprio adesso, per questo le signorine che tra poco chiamerò faranno fare un giretto ai nostri nuovi ragazzi”sorrise e si posizionò dietro al registro scorrendo con l’indice su tutti i cognomi presenti in quel registro, mentre noi ragazze ci guardavamo in attesa di sentir nominare ognuna il proprio cognome. Perché chiunque non si sarebbe di certo rifiutata a far fare un giretto ad uno di quei cinque.

“Beh ci dice questi cognomi o no?”domandò stufa e impaziente la mia amica di banco Miley. Tremava tutta.

“Tanto per cominciare la signorina Taylor farà fare un giretto al nostro caro Horan”affermò.
Taylor dal terzo banco tutta agitata e felice si alzò, salutò il biondino e lo fece accomodare fuori la porta per proseguire la passeggiata.

“ Poi, la signorina Evans accompagnerà il nostro caro Payne”e fece accomodare fuori anche loro.

“Roberts, la nostra cara Roberts accompagnerà il carissimo Styles”e in due minuti furono fuori anche loro.

“La signorina Wilson farà da accompagnatrice al caro signor Tomlinson”ed anche loro furono fuori per proseguire il loro giro assieme.

Ne rimaneva solo uno, quello dalla pelle ambrata, gli occhi scuri ed un ciuffo all’insù.

“E ad accompagnare il signorino Malik sarà.. Cooper!”mi sentii morire. Ero agitata e felice.

“ Mentre la signorina vicino a Cooper, Green si farà un bel giretto dalla preside eh?!”tutta la classe scoppiò a ridere, compreso Malik.
Lei era così, come la si contraddiceva o una minima cavolata, senza motivo ti mandava dritto dalla preside.

“Cosa?”rispose infuriata la mia amica Miley, e la prof. la uccise con lo sguardo “Ok, capito, vado ma sappi che non è giusto” affermò puntandole il dito contro. Miley era la classica ‘comica’ della classe.
Io non mi ero ancora mossa dal mio banco, pur sapendo che dovevo far fare un giretto a quel bel ragazzo.

“Signorina Cooper, ce la facciamo per domani a far fare il giro della scuola a Malik?!”affermò sarcasticamente.

La adoravo ancora di più quando faceva la spiritosa.
Sbuffando per le sue parole mi alzai e andai dritto verso la porta aprendola e facendo segno a Malik di seguirmi.
Iniziammo il giro e decisi di fargli vedere per prima gli armadietti e tutte le classi dove si tenevano le lezioni.

“Bella scuola!”affermò con entusiasmo. Mi girai e lo guardai di profilo ed essendo più bassa di lui, lo vidi in tutta la sua bellezza.

“Grazie, e non è tutto”dissi soddisfatta della mia scuola.
Proseguimmo ancora. Per la strada incrociammo anche il riccio e la mia amica tutta sorridente e felice. Dopo aver salutato loro due, per ultimo gli proposi di andare a vedere il terrazzo. L’unica cosa davvero bella, ma anche l’unica proibita a noi studenti.
Non appena fummo fuori al terrazzo, io camminai ancora per un po’ fino ad arrivare a metà strada mentre mi accorgevo che dietro di me non c’era nessuno. Mi girai e lo vidi immobile all’entrata con gli occhi spalancati ad osservare tutto quello che avevo intorno.
Il terrazzo della mia scuola beh, era a dir poco spettacolare peccato per noi che potevamo andare lì solo per il ballo di fine anno. Questo significava che quelli del quinto anno, a fine anno scolastico potevano usufruire di quella terrazza mentre a noi toccava aspettare altri due anni.

Gli feci cenno con la mano di raggiungermi e in due secondi fu al mio fianco.

“Bello vero? Ogni volta che c’e’ uno studente nuovo, questa parte la lascio per ultima perché è sempre la più bella e fa lo stesso effetto su tutti”affermai notando la sua espressione.

“Cioè? Anche su di me?”

“Beh a quanto pare..” rise. Quanto era bello il suo sorriso.
Restammo lì a guardarci intorno per ancora un po’ di tempo, forse troppo.. quando sentii il mio cellulare vibrare. Era la mia amica di banco.

SMS da Miley:
‘..dove diavolo sei finita? Io sono appena tornata dalla preside, poi ti dico com’è andata ma tu e quel gran pezzo di gnocco che sta al tuo fianco dovete tornare subito. Se non siete qua entro 5 minuti succederà un casino!’

Ok, stavamo fuori da troppo tempo e dovevamo rientrare in classe ma al signorino sembrava non interessare. Lo presi per il braccio e lo trascinai giù per i corridoi verso la classe.

“Perché è vietato l’ingresso agli studenti? Nessuno ci può andare?”disse sempre camminando e guardando tutti gli armadietti boreaux che occupavano i corridoi. Capii che stava parlando del terrazzo.

“Non è che è vietato. Peccato però che ci possono andare solo quelli del quinto anno per il ballo di fine anno”affermai un po’ triste. Mi sarebbe davvero piaciuto andare lì.

Si fermò fuori la porta della classe e disse:
“E tu vorresti andarci?”

“Certo, peccato che dovrò aspettare ancora due anni e ci andrò solo se avrò un’ accompagnatore ma.. ne dubito” abbassai lo sguardo.

“Allora ci andremo. Tra 2 anni andremo al ballo di fine anno insieme” si lasciò scappare una risatina quando alzai la testa di botto guardandolo con gli occhi sgranati

“Promesso” affermò sorridente mettendosi una mano sul cuore.

Rise ed entrò in classe. Io ancora felice ed incredula entrai 2 minuti dopo, il tempo di riprendermi dallo schock, e mi presi anche una bella ramanzina da parte della prof. per il ‘troppo tempo impiegato’ per far fare il giro della scuola al nuovo studente.
Andai a sedermi al mio banco con un sorriso ebete sulla faccia, e solo dopo un po’ notai che Miley mi guardava in cagnesco. Voleva delle spiegazione per il mio sorriso che non accennava a sparire dal mio volto.

“Cooper e Smith! Finitela!”ci strillò la prof. Ma... ?

Guardando Miley le dissi a bassa voce “Ti racconto dopo” e ritornai a guardare la prof. che spiegava.

Dopo neanche 1 secondo Miley mi passò un bigliettino con su scritto “..tutto!”. Risi sottovoce e spostai per la millesima volta la mia attenzione sulla prof. che ancora una volta mi uccise con gli occhi.