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Autore: Elis_Ginger    14/05/2013    1 recensioni
Mio Signore…
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Mio Signore… Padrone…»

«Piangi, vile, per le tue stesse colpe»

«Signore, non so cosa dire… non potevo sapere»

«Oh, si, che potevi. Potevi eccome. Solamente non volevi… sapere»

«Mio Signore… abbia pietà… La prego…»

«Pietà? Ah! Ah! Osi, osi chiedere pietà al tuo padrone?»

«Signore, mi duole, non…»

«Ti… duole? Duole? È questo un sentimento degno d’essere provato? Ti sono chiare le tue colpe? Capisci di non aver dato ascolto al tuo Signore, quando invece avresti dovuto?»

«Padrone… mi sembrava di fare la cosa giusta…»

«Ah! La cosa giusta. Giusta non lo sarà mai! Continui a giocare e a giocare, e mi trascini da un’altra parte, trattandomi come fossi alla tua mercé. La chiami “cosa giusta”, questa?»

«Mi… mi perdoni»

«Mai. Perché so che alla fine rifarai questo “errore” tante di quelle volte ancora che non riuscirò a sopportarlo. E ogni volta che lo farai verrai punita»

«Mio Signore… Lei è crudele, è un tiranno, è cruento…»

«Lo so, cara… lo so»

«No! Lei non lo sa! Signore Mio… è tutta colpa Sua. È stato Lei a farmi innamorare, è da Lei che è nato l’amore… l’errore l’ha commesso Lei, per primo»

«Certo, cara… ed è proprio per questo che ti devo punire»

«Mio Signore… non ha senso questa cosa»

«Perché? Ha tutto il resto forse senso? Ha senso che tu cada nell’inganno, che tu t’innamori di qualcuno e che poi questo qualcuno se ne vada dalla tua vita, così come c’è entrato, lasciando solo una striscia profonda di dolore? Ha senso…»

«… che il tuo stesso Cuore, il tuo Signore, si diverta a vedere che soffri, e ti contorce l’anima fino a consumarla? Ha senso che ci sia nel mondo una legge o un patto che lega inesorabilmente un essere umano al proprio Padrone?»

 

Scendeva un fil dorato,

carezzando il vortice.

Del vortice il respiro

dall’ombra al biancospino.

 

La culla del dolore,

la madre, compassione.

Nella sua disonestà

trova sempre la realtà.

 

Chiedi il senso che non c’è,

vuoi risposte anche te.

Non apprezzi le bugie,

ma non trovi giuste vie.

 

Ed infine ecco tutto:

piangi troppo chi non t’ama,

del dolore c’è la fama,

che mai e mai muore

e per sempre ti ruberà il cuore.

  
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