Era stanco, Bill Evans.
Stanco di vedere gli uomini morire, i loro corpi esplodere sulle mine e diventare cenere.
Stanco di chiedersi se avrebbe mai rivisto la sua famiglia.
Stanco di osservare ogni notte quello sputo di cielo pregando in un Dio che forse nemmeno esisteva.
Ma le stelle, le stelle erano le stesse in Africa come in Inghilterra.
Ed Evans si perdeva ad ammirare il firmamento, illudendosi che tutto andasse bene.
Appunto, illudendosi.
[...]
-Quanti uomini sono morti, Signore?- chiese al Tenente Tragh.
Stanco di vedere gli uomini morire, i loro corpi esplodere sulle mine e diventare cenere.
Stanco di chiedersi se avrebbe mai rivisto la sua famiglia.
Stanco di osservare ogni notte quello sputo di cielo pregando in un Dio che forse nemmeno esisteva.
Ma le stelle, le stelle erano le stesse in Africa come in Inghilterra.
Ed Evans si perdeva ad ammirare il firmamento, illudendosi che tutto andasse bene.
Appunto, illudendosi.
[...]
-Quanti uomini sono morti, Signore?- chiese al Tenente Tragh.
-Cinque, soldato- rispose questi con un'aria afflitta che poco si addiceva alla sua persona.
"Pochi, pochissimi" si consolò Bill, ripensando a ciò che era successo la notte prima.
Gli Africani li avevano attaccati.
Erano stati feroci.
Si sapevano anche difendere bene, ma erano riusciti ad ucciderne almeno quindici.
Gli Africani li avevano attaccati.
Erano stati feroci.
Si sapevano anche difendere bene, ma erano riusciti ad ucciderne almeno quindici.
Evans decise di non pensare che probabilmente quei quindici uomini avevano una famiglia, sarebbe stato inutile.
"Meglio loro che noi"
"Meglio loro che noi"
[...]
-Quanti uomini sono morti, Sottotenente?-
Evans deglutì.
Erano deceduti tutti davanti ai suoi occhi.
Aveva visto i loro occhi rovesciarsi, le pallottole penetrargli nella carne.
Aveva sentito i loro cuori cessare di battere, i respiri farsi fiochi, le mani diventare fredde.
Erano deceduti tutti davanti ai suoi occhi.
Aveva visto i loro occhi rovesciarsi, le pallottole penetrargli nella carne.
Aveva sentito i loro cuori cessare di battere, i respiri farsi fiochi, le mani diventare fredde.
-Ottantanove, Signore-
Tanti, troppi.
[...]
Quella sera nel cielo non c'era neanche una straccio di stella.
E Bill pensò a Cleathus, Jared, George, Fred, Will, Joe, Dean, Harry e Nathaniel che non c'erano più.
E pianse.
Pianse perché era umano e gli uomini devono piangere ogni tanto, giusto per non impazzire.
Quella sera nel cielo non c'era neanche una straccio di stella.
E Bill pensò a Cleathus, Jared, George, Fred, Will, Joe, Dean, Harry e Nathaniel che non c'erano più.
E pianse.
Pianse perché era umano e gli uomini devono piangere ogni tanto, giusto per non impazzire.
[...]
Quella notte c'era stato un altro scontro.
"Quanti uomini sono morti, Bill?" si domandò, in preda alla follia.
"Millenovecentonovantanove"
Scoppiò a ridere. Era pazzo.
Era diventato pazzo.
"Non mi sono mai piaciuti i numeri dispari"
Si sparò, un colpo secco dritto al cuore.
Duemila uomini.
Tanti, troppi.
Ma non ancora abbastanza per finire la guerra.
Quella notte c'era stato un altro scontro.
"Quanti uomini sono morti, Bill?" si domandò, in preda alla follia.
"Millenovecentonovantanove"
Scoppiò a ridere. Era pazzo.
Era diventato pazzo.
"Non mi sono mai piaciuti i numeri dispari"
Si sparò, un colpo secco dritto al cuore.
Duemila uomini.
Tanti, troppi.
Ma non ancora abbastanza per finire la guerra.