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Autore: _Aislinn_    14/05/2013    0 recensioni
Piccoli schizzi di vita, raccolta di diapositive di momenti di coppia.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Morning 



La luce del mattino entrava dalle alte vetrate diffondendosi in tutta la stanza e allungandosi sulla parete, illuminando un enorme letto dalle lenzuola bianche e profumate di bucato. 
Stesa su un fianco, il capo poggiato sul cuscino, osservava i minuti dell'orologio avanzare ogni sessanta secondi. Ancora tre minuti ed il display avrebbe segnato le 10:00.
Stava osservando quella piccola sveglia da quasi mezzora, immobile nella posizione in cui si era svegliata, cosciente più che mai del corpo caldo che le dormiva alle spalle. 
Vicino, ma non abbastanza da indurla a regolare il respiro per paura di destarlo dal suo sonno. Vicino, tanto da percepire il suo profumo ed il piacevole tepore che sembrava sempre emanare. Vicino, ma non a sufficienza da distinguere i contorni del corpo di lui contro il proprio. 
Avrebbe potuto credere di sognare, se non fosse stato per il braccio altrui che le pesava mollemente sul fianco senza costringerla in alcuna stretta, ma adagiato come se quella parte del proprio corpo fosse il luogo più consono a riposare quell'arto. 
Non ricordava l'esatto momento in cui si erano addormentati, ma sapeva per certo che avevano parlato ore ed ore senza stancarsi, confidandosi desideri, ridendo e cedendo alle lusinghe di baci scherzosi e appassionati. E, prima di addormentarsi, con l'alba ormai alle porte aveva ricordato l'esatto istante in cui si era innamorata dell'uomo che le giaceva al fianco ancora addormentato.
Si mosse lentamente facendo la massima attenzione. Le lenzuola frusciarono ed il piumone si gonfiò mentre si voltava sulla schiena e poi sul fianco opposto, così da ritrovarsi viso contro viso, quasi sullo stesso cuscino.
Forse qualcosa lo turbò, lo vide imbronciare le labbra nel sonno ed il braccio si contrasse sul suo fianco, imprimendo una lieve stretta senza alcuna costrizione.
Si concesse il tempo di osservarlo, rannicchiata ed immobile, mentre i raggi solari alle sue spalle gli illuminavano i capelli castani completamente spettinati, accendendo le punte scomposte di riflessi quasi dorati. La luce decisa del sole del mattino accentuava le ombre sul viso stanco disegnando uno zigomo di luce e creando trame di buio sotto agli occhi - lì dove le ciglia sfioravano la pelle morbida - allungandosi fino al naso diritto e carezzando l'angolo delle labbra, confondendone i contorni con la sua luminosità abbagliante. 
Si accorse di aver trattenuto il fiato solo nell'istante in cui si trovò a reclamare un lungo respiro. Non l'aveva mai visto più bello di come non fosse in quell'istante, abbandonato nel sonno con l'innocenza di un bambino. Avrebbe voluto rimanere in quella posizione per attimi eterni continuando ad osservarlo dormire in silenzio, spettatrice paziente ed instancabile, ma temeva che presto si sarebbe svegliato e voleva che tutto fosse pronto quando lui avesse aperto gli occhi.
Si mosse piano, scostando il braccio di lui e lasciandolo scivolare sul materasso, sgusciando fuori dal letto nel modo più delicato possibile senza rischiare di destarlo. Non ancora, prima avrebbe dovuto preparare tutto.
A piedi scalzi si diresse in cucina. Legò i capelli ed iniziò a darsi da fare ai fornelli, aprì i cassetti e gli sportelli nel modo più delicato possibile fermandosi di tanto in tanto ad ascoltare eventuali rumori provenienti dalla stanza.
Probabilmente, se non avesse rischiato di essere scoperta, avrebbe persino accennato le parole di qualche canzone... Ma cantò comunque muovendo le labbra senza che ne uscisse suono, mimando parole che parlavano d'amore e di lunghe passeggiate in bicicletta. 
Sorrise quando tutto fu posizionato sul vassoio, lo ricontrollò almeno tre volte affinché ci fosse ogni cosa e tentando di non far cadere nulla avanzò in punta di piedi fino alla camera da letto. Varcò la soglia con lo sguardo basso, puntato attentamente sul contenuto di quanto reggeva in equilibrio, mordendosi le labbra nella concentrazione.
L'accolse un mugolio assonnato seguito dal frusciare di coperte. Allora alzò lo sguardo, in tempo per vederlo sollevarsi a sedere: il bianco delle coperte, accartocciate in un mucchio scomposto in grembo ed illuminate dalla luce dorata del sole, si confondeva con quello del maglione del medesimo colore che indossava dalla sera prima. Aveva gli occhi ancora chiusi, le sopracciglia aggrottate e le labbra imbronciate, i capelli erano un totale disordine... Alzò un poco il viso verso l'alto, concedendosi svogliatamente alla carezza del sole.
Il cuore di lei vacillò, rotolò nel petto e prese un ritmo totalmente diverso. Totalmente suo.
Si perse, ferma sulla soglia di quella stanza, e quando si ritrovò si chiese come fosse riuscita a mantenere il vassoio in equilibrio nonostante il mondo avesse appena tremato, capovolgendosi a testa in giù.
“Buongiorno” disse lui, aprendo gli occhi con cautela affinché non fossero feriti da tutta quella luce.
La nota roca della sua voce assonnata giunse a carezzare corde invisibile dell'animo di lei che avanzò lentamente, come attratta da un'invisibile calamita, fino a posare il vassoio sull'enorme materasso, in fondo. In salvo.
“Buongiorno” gli rispose lei sorridendo con una dolcezza di cui probabilmente non fu neppure cosciente, ma chiamò in cambio un identico sorriso da lui.
“La colazione...” mormorò lui schiarendosi la voce ed osservando il vassoio. Solo per pochi istanti, per poi tornare a calamitare il suo sguardo assonnato su di lei.
“Si...”
“Grazie” allungò una mano, grande e curata, a prendere quella di lei tirandola con gentilezza verso di sé. E lei non oppose alcuna resistenza. Sorridendo gli si fece incontro, in ginocchio sul materasso che affondò debolmente all'avvicinarsi di lui.
Le labbra si sfiorarono, ancora una volta, con indugio e sentimento. 
Gli sguardi si incrociarono, esposti e sinceri. E lei seppe, senza alcun dubbio, di essersi nuovamente innamorata. Proprio in quell'istante, mentre la colazione attendeva e la luce accecante del sole del mattino circondava i capelli di lui di un'aureola dorata.



Note dell'autrice

Secondo appuntamento con questa piccola raccolta.
Spero di essere riuscita a trasmettervi emozioni. 
Buona lettura! ^^
   
 
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