Titolo: My big brother.
Fandom: Naruto.
Ratin Verde
Avvertimenti: Flashfic;
Note: Avevo scritto questa flash un po' di tempo fa, tipo a Marzo e usata per un... contest, diciamo. Ecco, ora ho pensato: "Potrei anche provare a pubblicarla e vedere come va, se va." Quindi insomma, nonostante sia forse un po' no sense, l'avevo scritta ispirandomi al prompt "Grande".
E il brotherhood dei fratelli Uchiha non è mai da sottovalutare <3 Vi lascio dunque alla lettura uwu/

My big brother

La prima volta che Sasuke era stato in grado di capire esattamente ciò che gli stava intorno, aveva iniziato ad esplorare la sua cameretta, lasciato per soli cinque minuti in balia di sé stesso. Aveva percorso tutto il pavimento, lanciato in giro in propri giocattoli ignorandoli a volte, andando sotto ogni superficie della quale era possibile, arrampicandosi là dove poteva.Aveva quasi raggiunto la cima del mobile nella quale la madre teneva i vestiti, quando poi a conti fatti la manina piccola e paffuta era scivolata su di un fazzoletto lasciato lì, innocuo, non prevedendo un comportamento simile.
Da quell’altezza di quasi un metro avrebbe potuto farsi molto male, ma guardando il soffitto con i suoi occhioni nero pece, era stato solamente capace di restare fermo un po’, prima di sentire dietro di sé qualcosa di morbido e riconoscere un respiro affannoso sul proprio collo. Si era voltato a carponi, sbigottito e sorpreso con quell’aria dolce della quale solo un bambino era capace di fare, così poco colpevole, ed aveva incontrato gli occhi del fratellone, appena socchiusi mentre borbottava qualcosa.
Gli aveva piazzato in faccia le sue manine, sulle guance e poi gli aveva sorriso emettendo un versetto, facendo sospirare Itachi in maniera arrendevole, mentre si rialzava, grato a tutti gli Dei di essere passato per caso da quella stanza ed aver visto il piccolo maniaco suicida andare incontro ad una brutta caduta.
“Sas’ke… non dovresti fare queste cose, è pericoloso.” Lo aveva rimesso per terra con cura, assicurandosi che non si fosse fatto nulla di male, nemmeno un graffietto e trovandogli solamente le mani un po’ arrossate a causa dell’arrampicata.
In tutta questa supervisione Sasuke era rimasto immobile, a lasciarlo fare e a guardarlo, prima di battere le manine ed allungarle verso l’altro, che con un po’ di sorpresa alla fine lo accontentò, prendendolo in braccio.
“E’ tutto ok?” non nascondeva molto bene la propria preoccupazione, indubbiamente.
Il piccolo Sasuke sorrise e si accoccolò al petto altrui, ridacchiando contento.
“G-la-de!” Itachi aveva aggrottato le sopracciglia, confuso, guardandolo a mo di spiegazione, aspettandosi che Sasuke capisse.
“Come?” Ed il bambino difatti alzò lo sguardo su di lui, contento.
“Aniki, grande!” Itachi non seppe dire se il bambino si riferiva alla sua statura o se si stesse complimentando. In ogni caso sorrise, abbozzando un sorriso ed annuendo concorde, con fare cospiratorio.
“Si, otooto. Aniki grande.” E Sasuke aveva sorriso soddisfatto, riaccoccolandosi a lui con la manina vicino al volto, contento in qualche modo, che Itachi avesse capito ciò che voleva dire.
Per lui, il suo fratellone lo sarebbe sempre stato anche negli avvenire.
“Grande”.