«Devo parlarti.» sussurrò Louis, torturandosi le mani, stringendosi nella felpa extra-large che indossava. Aveva ormai quindici anni, e i tratti infantili cominciavano, finalmente, a lasciar posto a quelli leggermente più maturi, così come la voce stesse diventando più profonda man mano che andasse avanti con la crescita.

«Oh, certo.» rispose Harry, sorridendo a quel ragazzino di appena un anno più grande di lui, che aveva conosciuto circa una settimana prima.

«Non ci so fare con le parole, anche perché è la prima volta che io dica una cosa del genere.» borbottò Louis, all’apice dell’imbarazzo, mentre un familiare rossore faceva capolino sulle sue guance candide. «Mi piaci.» annunciò infine. Lo sguardo di Harry, in quel momento, si fece sorpreso. Una confessione del genere non era nei suoi progetti; aveva quattordici anni, e quella era la prima dichiarazione che ricevesse, per di più da parte di un ragazzo. Poteva ritenersi sorpreso, certo, ma non poteva negare di avvertire un certo calore proprio al centro del petto, all’altezza del cuore, come felicità mista a confusione.

«Oh, io ehm, non so che dire.» rispose infine, però, non sapendo come comportarsi.

«Tranquillo, so benissimo che avrei fatto meglio a tenere questa cosa per me.» sorrise Louis, come se in realtà volesse trattenere le lacrime che minacciavano di rigargli le guance. Una cosa che era riuscito ad imparare, nel corso del tempo, era che la speranza, essendo l’ultima a morire, è la prima a torturarti, prima di lasciarti agonizzante sul pavimento, in fin di vita. Harry provò a parlare, sentendo il petto chiuso in una morsa dinanzi a quell’espressione.

«Davvero, è tutto okay. Ciao, Harry.» lo interruppe il più grande, voltandosi, come per celare lo sguardo deluso, intenzionato a correre via il più veloce possibile, a leccarsi quelle ferite da solo, come un gatto, dopo la sua prima delusione. La mano del riccio lo fermò, tenendogli saldamente il polso.

Gli occhi azzurri di Louis incontrarono quelli verdi di Harry, e ad entrambi sembrò per un istante tutto più chiaro. Il minore si avvicinò all’altro, tenendogli il braccio per impedirgli la fuga. Tossicchiò, come per farsi coraggio, mentre mentalmente annegava negli occhi dell’altro, ormai lucidi e sgranati dalla paura del rifiuto, del dolore, di ogni singola cosa.

«Io.. ehm.» Harry, però, dal canto suo, non era mai stato un tipo dalla risposta sempre fronte, la maggior parte delle volte preferiva il silenzio, quindi optò semplicemente per il mostrare con i fatti ciò che non riuscisse a tirar fuori. Prese il volto del più grande con la mano libera, avvicinandosi a respirargli sulle labbra. Sorrise, prima di far entrare a contatto le loro bocche, in un bacio timido e casto, il primo per entrambi.

In quel momento Harry si rese conto del fatto che, probabilmente, il suo cuore sarebbe stato irrimediabilmente legato a quello di Louis per il resto dei suoi giorni. Non sapeva come potesse essere accaduto, ma era bastato sfiorare le sue labbra per capire ciò che la ragione non è mai stata capace di spiegare.




 

Salvee! 
Allora, da cosa comincio? ^^''
Ho tre fanfics da aggiornare, tempo zero tra scuola/ impegni personali, e io scrivo flashfics, yeah!
E' una flashfic senza pretese, stavo solo pensando a come sarebbe stato il loro primo bacio da piccini çç
Non so, sarà il periodo, ma ultimamente ho scritto tre flashfic tutte incentrate sul Larry ahahah!
Mi farebbe piacere qualche parere,  boh, mi affido alle vostre mani! :)
Bacioni,
Fab.