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Autore: Rain79    02/12/2007    0 recensioni
Mai confondere l' amicizia con la voglia di sesso. Tra concerti, serate tra alcool e sigarette, alla fine ci si rende conto dell' inevitabile. Ci si puo' fidare solo di una persona. Noi stessi.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dal pc parte una canzona degli Shandon. Noire.
Giulia sembra non farci caso, ma in automatico gia' la sta canticchiando. Alza il volume, poi si butta sul letto. Sopra il piumone viola.
Scansa i libri dell' universita'. Oggi non ha nessuna intenzione di aprirli. Cerca la borsa nera, quella con le spillette dei gruppi preferiti. Prende un quaderno a caso. Sfoglia pagine piene di disegni e parole. Con la mente assente.
Poi un bip dal computer la distrae. Sul monito, lampeggia il contatto di Diego.

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(17:24) DiegO//Le nuvole nn hanno regole xk nn hanno mai rinunciato alla loro libertà di sognare..scrive:
devo farti vedere una cosa.. ci sei??
(17:25) MissSelfDestruction//To night I'm dressed to kill every body look me.. scrive:
oddio.. chi t'ha' messo la catena col lucchetto al collo??
(17:25) DiegO//Le nuvole nn hanno regole xk nn hanno mai rinunciato alla loro libertà di sognare..scrive:
ti piace??
(17:27) MissSelfDestruction//To night I'm dressed to kill every body look me.. scrive:
ti manca solo il guinzaglio.. haha.. no, scherzo, fa molto Sid Vicious..
(17:27) DiegO//Le nuvole nn hanno regole xk nn hanno mai rinunciato alla loro libertà di sognare.. scrive:
si, ma io so molto meglio :)
(17:29) MissSelfDestruction//To night I'm dressed to kill every body look me.. scrive:
no comment!!
(17:31) SiD//Le nuvole nn hanno regole xk nn hanno mai rinunciato alla loro libertà di sognare.. scrive:
cmq grazie, ho trovato il mio nuovo nik, grazie Nancy.. hahaha..
(17:33) MissSelfDestruction//To night I'm dressed to kill every body look me.. scrive:
hey frena, io non sono mica bionda e con i capelli a cespuglio??
(17:35) SiD//Le nuvole nn hanno regole xk nn hanno mai rinunciato alla loro libertà di sognare.. scrive:
hè hè, non si sa mai.. un giorno potresti convertirti al biondo e alla permanente..
(17:35) MissSelfDestruction//To night I'm dressed to kill every body look me.. scrive:
si, il giorno che tu diventerai gay!!
(17:37) SiD//Le nuvole nn hanno regole xk nn hanno mai rinunciato alla loro libertà di sognare.. scrive:
ok, messaggio ricevuto, la smetto.. quando arrivi??
(17:35) MissSelfDestruction//To night I'm dressed to kill every body look me.. scrive:
dammi 10 minuti e sono li.

In realta' mi ci vorranno piu' di 10 minuti, ma non fa niente. Tanto c' è abituato.
Mi cambio infilando la felpa nera con i teschietti bianchi. Passo in bagno a truccarmi, ma non prima di aver scelto la musica di sottofondo. From Out Of NoWhere. Shandon.
I capelli spettinati ormai fanno parte del mio look. Esco come mi alzo dal letto. Rifaccio il trucco consumando quintali di matita nera.
Metto i calzettoni a righe colorati e le etnies slacciate. Aggancio le chiavi col mollettone alla cinta. Metto le cuffiette e premo play. Il display del lettore mp3 si accende. Scorro veloce la lista di titoli fino ad arrivare a lei.
Heaven in Hell.
In questo momento non vorrei ascoltare altro. Solo quella voce che urla nelle mie orecchie. Col volume al massimo.
Esco senza guardare l' orologio. Tanto gia' sono in ritardo. Lo so.

Suono. Diego apre. Sorride. Ormai non si lamenta neanche. C' ha' rinunciato tempo fa.
Ordiniamo la pizza da farci portare a casa. Poi passiamo ore a decidere un film.
Io non sopporto gli horror. A lui non piacciono le commedie. Velvet Goldmine lo abbiamo imparato a memoria, e alla fine, anche stasera, la scelta cade su "La regina dei dannati".

Mangiamo le pizze seduti sul suo letto. Il film parte, ma serve piu' da sottofondo alle nostre chiacchiere che altro.
Giulia: Sabato sera poi dovè che sei sparito?
Diego: ..da nessuna parte..
Giulia: Dai, non cominciare, tanto lo sai che lo so, e lo sai che lo voglio sapere!!
Diego: Cazzo ma non posso avere dei segreti?
Il mio sguardo è piu' persuasivo di qualsiasi parola. Diego sbuffa, ma poi alla fine si decide a parlare.
Giulia: E cosi' è una rossa la vittima di sabato?!
Diego: Bè, almeno mi pare fosse rossa..
Giulia: Dio, sei proprio..
Diego: Hey io non faccio niente di male, mi piace solo divertirmi senza impegno..
Giulia: Magari potevi dirlo prima a quella che continua a chiamarti e che eviti da mesi!!
Diego: Le parole non sono il mio forte, preferisco i fatti.. e te invece??
Giulia: Io cosa??
Diego: Avevi una faccia l' altra sera.. che tè successo?
Giulia: Ma, niente di che..
Diego: Guai con tua madre?
Giulia: bè lo sai.. è la solita storia..
Diego: Ce l' ha ancora con te per via del gruppo?
Giulia: Gia'..
Diego: Che non avrai futuro e che devi crescere??
Giulia: Ma lei poi che ne sa? Tanto non c' è mai. Che ne sa che io vivo solo per fare e ascoltare musica.. che mi sento bene solo quando posso urlare le mie canzoni, suonare la mia chitarra al massimo del volume..
Diego: Bè, potresti anche dirglielo..
Giulia: E come potrebbe capire? E' sempre in giro per lavoro. Cene d' affari. Incontri con persone importanti.. persone piu' importanti di me..

~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~

Passano le ore.
Giulia ascolta Diego, ripetendogli che non puo' continuare a saltare da un letto all' altro ogni notte. Diego ripete a Giulia che dovrebbe parlare con sua madre di quanto ama fare musica e di quanto le manca. Continuano a parlare, ascoltare. Finchè le loro maschere non crollano e riescono a dirsi quello che hanno veramente dentro.
Un vuoto. Qualcosa che non riescono a colmare. Che li divora costantemente. Oppressi dalla costante e disperata voglia di vivere che quasi sempre si riduce a sopravvivere.
Si addormentano abbracciati su quel letto enorme. Sotto quel piumone che butta un caldo pazzesco, ma che nessuno dei due toglie.

~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~

Dovrei andare a dormire. Spegnere tutto. Cliccare quel pulsante. Saranno le 3 passate di notte. Ma c' è quella voce nella mia testa. Riepete sempre le stesse parole.
Heaven in hell.
Heaven in hell.
Heaven in hell..
E non voglio smettere di ascoltare. Anche se sto gia' sbadigliando. E sento gli occhi pesanti.
La canzone sta per finire, ma velocemente muovo il mouse e la rimetto dall' inizio.
Ripenso alle prove di oggi e mi sento soddisfatta. La gola brucia un pò. Mi convinco che è perchè ho strillato troppo invece che dovrei smettere di fumare. Ma va bene cosi'.
Ripenso a Morgana, che non perde occasione per litigare con Diego. E lui che la sopporta, mentre Marco se la ride dietro la batteria.
E anche questa serata è giunta al termine.
Stacco il pc e mi alzo dalla sedia. Il cellulare sul mobile si illumina.

Messaggio: "Prima di andare a dormire voglio solo dirti una cosa. Forse nn ce nè bisogno, te lho' detto tante volte, ma ora piu' che mai voglio ripetertelo: non esiste per me persona piu' speciale di te. Non importa chi dividera' la strada con te o con me, piu' importante di te non ci sara' mai nessuno.Sid"

~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~

Giulia si agita a ritmo di quella musica altissima. Scuote la testa. Muove i piedi veloci. E si convince che va bene. Che cosi' puo' andare. E per quell' attimo forse è ok.
E poi c' è lui. C' è Diego. Entrato cosi' per caso nella sua vita. Senza un preciso perchè, ma in poco tempo diventato una presenza indispensabile.
La gonna nera ondeggia qua' e la'. Le mani scivolano lungo i fianchi a rendere sexy i movimenti.
C' è un gran caos nel locale. Giulia balla con tutti. E ogni tanto con lo sguardo cerca lui. Poco distante che balla con una tipa vestita di pelle. Probabilmente appena conosciuta. Ma è ok. Lui è li. E' sempre li. Ogni volta che ha bisogno di qualcosa lui c' è sempre. E Giulia ha sempre bisogno di qualcosa. Di qualcuno vicino che sappia leggerle l' anima. Che la capisca con uno sguardo. Che le faccia compagnia. Che sia presente. Sempre.
Diego è tutto questo. Lui è diventato tutto il suo mondo. E forse neanche se ne rende conto.
"Tu sei il mio Sid. E per te potrei anche essere Nancy.."
Giulia continua a ballare scacciando tutto quello che non va. Non è facile. A volte non ci riesce. Per niente. E lui se ne accorge. Sempre. Perchè non è poi cosi' brava a fingere come crede. Almeno, non con lui.
Le 2:30 Il locale chiude.


~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~

Cerco il giubbetto con l' aria assente. Prendo la borsa. Mi volto e vedo Diego che mi guarada.
Sorriso complice. Poi se ne va con la tipa.
Io osservo ancora. Finchè la sua figura non sparisce tra la gente.
Aspetto Morgana e usciamo dal locale. L' aria fresca sulla pelle mi piace. Come l' odore dell' asfalto bagnato. Della pioggia di fine settembre.
Con gesti automatici tiro fuori una sigaretta. Fuori dal locale è ancora pieno di gente, ma io sono stanca. Gli altri non fanno che chiacchierare. Ridere. Scherzare. Io sono di nuovo assente. Cosi'. Senza un preciso perchè. O forse il perchè lo so, ma ho paura di rendermene davvero conto.
Il viaggio in macchina invece mi riporta dritta coi piedi per terra. Morgana non fa che parlare. E nonostante sia passato un sacco di tempo, ormai parla solo di una persona. Diego.
Non accetta di essere stata solo una tra tante.

Morgana: E anche stasera se nè andato con un' altra.. che poi neanche la conosce, perchè l' ho' visto, l' ha' conosciuta stasera quella!!
Morgana parla. Ma lentamente le sue parole diventano solo rumore. Un leggero sibilo che mi accompagna mentre sto ancora fumando.
Morgana: Ma non ti fa incazzare che salti da un letto all' altro tutte le sere? Dai, ogni volta che usciamo è la stessa storia..
Per un attimo resto in silenzio. Comodamente seduta in macchina. A guardare l' asfalto nero e la riga bianca che segna un confine. Aspiro la sigaretta appena accesa.
Giulia: Se questo lo fa stare bene, per me non è un problema..
Diego è grande abbastanza. Sa quello che fa.
Vorrei tanto stesse davvero bene.

Sospiro. Lo so che non sta bene. Lo so che non va bene. Ma piu' di stargli vicino non posso fare. Un' altro tiro dalla sigaretta, mentre penso a lui in quell' appartamento.
In quel monolocale cosi' piccolo. Cosi' grande per una persona sola. Vuoto. Spoglio. Senza niente che possa essere troppo personale. Sempre in disordinde. Ancora con gli scatoloni mezzi aperti. Come se dovesse partire da un giorno all' altro, quando sono gia' due anni che è ancora qui.
  
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