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Autore: Alwaysnape    15/05/2013    2 recensioni
''- Dobbiamo aiutare degli… ehm… amici- disse Chirone lanciando uno sguardo alla donna ignota.''
Una scuola di magia e un campo di semidei. Uniti per sconfiggere un unico nemico.
Tra amori, conflitti, tradimenti, nuove amicizie e sconcertanti verità.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annabeth Chase, Nico di Angelo, Percy Jackson, Rachel Elizabeth Dare, Talia Grace
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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POV Percy
-Che cosa?
-Perseus- disse il preside- ho sentito molto parlare di te. È un immenso piacere conoscerti.
-Anche per me, credo.
-Scommetto che vorrai sapere che ci fai in una scuola di magia?
-Si me lo stavo giusto domandando.
-Beh, stiamo aspettando degli altri ragazzi in cerca d’informazioni. Quando arriveranno saprete tutto ciò che necessitate sapere.
Qualcuno bussò alla porta.
-Avanti.
Una donna aprì cautamente la porta, il suo viso consunto apparve nello spiraglio che aveva aperto.
Portava degli spessi occhiali da vista che le ingrandivano spaventosamente gli occhi.
-Albus…- iniziò con voce tremolante- spero di non disturbarti, ma il mio istinto, oggi, mi diceva di venire qui.
-Sibilla, entra pure mia cara.
Il preside sembrava quasi rasserenato dall’arrivo della donna, ma, invece, la professoressa McGranitt portò gli occhi al cielo come se non sopportasse il suo arrivo.
-Suvvia Minerva- le sussurrò Silente all’orecchio mentre la signora si sedeva su una poltroncina accanto a Lanx.
-Ragazzi- disse il preside- vi presento Sibilla Cooman. La nostra professoressa di Divinazione.
-Divinazione?- Rachel iniziò a fissare la professoressa in modo piuttosto inquietante- Davvero? Lei predice…
-Certo.- disse convintissima la Cooman.
-Allora ci faccia una predizione se è così brava, su- La McGranitt.
-Minerva!- sembrava come se Silente avesse a che fare con quelle due donne litiganti ogni giorno.
-Mmm, vediamo- la Cooman prese una sfera di vetro da sotto uno dei suoi tantissimi scialle.
-Sibilla, non ce n’è bisogno…
-Un tradimento. Oh, sì: proprio un tradimento che porterà a una morte.
Tutti la fissarono sperando in altre informazioni. Rachel lanciò un’occhiata a Nico che, di tutta risposta, le fece cenno di no con la testa. Talia e Annabeth si guardarono esitanti.
Toc Toc
-Oh grazie al cielo- sospirò la McGranitt- Avanti.
Tre ragazzi apparvero sulla soglia.
Tutti e tre portavano una divisa: un maglione grigio, una camicia bianca e una cravatta rossa e oro. I due ragazzi indossavano dei pantaloni neri e la ragazza una gonna nera con sotto le calze.
Il primo aveva i capelli rosso fuoco e l’aspetto lentigginoso. Sotto gli occhi azzurri si stagliava un grande naso. Era molto più alto degli altri due e abbastanza allampanato, con mani e piedi grandi e una corporatura muscolosa.
L’altra era una ragazza dai folti capelli castani e occhi marroni. Aveva minimo una decina di libri in braccio e sembrava parecchio seccata del fatto che nessuno degli altri due la aiutasse a portarli.
L’ultimo era un ragazzo alto con un viso sottile circondato da capelli neri e scompigliati. Sotto degli occhiali rotondi c’erano due occhi verde chiaro.
-Il ragazzo della visione.- mi sussurrò Rachel all’orecchio.
Come aveva fatto a scambiarmi per lui? Non eravamo per niente identici.
O almeno non così tanto da confonderci l’uno per l’altro.
-Bene eccovi!- esclamo la vicepreside- ragazzi loro sono Ronald Weasley, Hermione Granger e…
‘’Percy Potter’’
-Potter.
Fui io a dirlo ma era come se qualcun altro si fosse impossessato della mia voce.
-Esatto- il preside mi scrutò- Harry Potter.
Rachel mi lanciò un’occhiata. Era lei l’Oracolo non io.
-Loro invece sono Talia Grace, Rachel Elizabeth Dare, Nico di Angelo, Lanx Grasscan, Annabeth Chase e Percy Jackson.
Forse fu solo una mia impressione ma Harry Potter strinse i pugni prima di lanciare un’occhiata alla ragazza che stava con lui.
-Beh- disse il preside- potreste anche sedervi.
I tre si sedettero e Hermione posò tutti i libri sul tavolo.
-Professore- aveva una voce forte e profonda- ho fatto delle ricerche. Tutto ciò è impossibile.
-Tutto è possibile mia cara- le disse il preside con un sorriso rassegnato.
-Di cosa state parlando?- Annabeth detestava sentirsi esclusa da una conversazione.
-Tutto a tempo debito. – disse Silente.- Voi non sapete il motivo della vostra impresa, giusto?
Nico annuì.
-C’è un signore oscuro, qui, Lord Voldemort.
La professoressa Cooman sussultò –la prego non pronunci quel nome.
-Su, su Sibilla. La paura di un nome incrementa solo quella per l’oggetto stesso.
-Lord Voldemort… - mormorò Rachel- colui-che-non-deve-essere-nominato.
Il professor Silente si concentrò per vari secondi su Rachel, come se tentasse di capire la sua vera essenza.
-Hai visto nulla signorina Dare?
-Io…-Rachel sembrò esitare. Nascondeva qualcosa. -Nulla di rilevante. Voci, solo voci.
-Visto?- il ragazzo rosso sembrava non capire.
-Ronald- la McGranitt rispose- Rachel è l’Oracolo di Delfi. Lei prevede il futuro.
-Oh mia cara- disse con voce tremante la Cooman- non credevo che anche tu avessi questo dono!
La McGranitt sbuffò.
-Rachel- domandò tranquillamente Silente- potresti raccontarci cosa hai visto?
-Ho visto tre uomini e un ragazzo che parlavano e uno di loro ha nominato Lord- vece una mossa con la mano per evitare di dire il nome- e un altro uomo lo ha sgridato dicendogli di non usare il suo nome.
Silenzio.
-Albus- mormorò la McGranitt- non starai pensando a…
-No- rispose calmo il preside- non può essere lui.
-E allora…
-Non è il nostro problema primario. Bene ora saprete ciò che vi occorre.
Fece una pausa.
-Questi sei ragazzi sono mezzosangue, cioè figli di un Mortale e di un dio. Sono qui un po’ per aiutarci, un po’ per fare spola da un mondo a un altro. Sono stati scelti perché sono tutti molto particolari. Annabeth Chase- disse indicandola- ad esempio, è una maga, ma è anche figlia di Atena. Come, d'altronde, la nostra cara professoressa McGranitt. Per secoli maghi e dei hanno tentato di non incontrarsi e di non avere figli. Si fecero pure delle promesse, ma ogni patto è fatto per essere sciolto.- ci lanciò un’occhiata come per farci ricordare il patto dei Tre Pezzi Grossi che solo Ade aveva parzialmente rispettato.
-Quindi…?
-C’è una possibilità che Crono, il nemico che avete sconfitto l’anno scorso non sia del tutto scomparso.
Silenzio, di nuovo.
Nella mia mente s’instaurò un pensiero terribile. Se non l’avessimo sconfitto? Se tutte le morti e i sacrifici dell’anno scorso fossero stati vani? No, non poteva essere così. Non un’altra catastrofe, non un’altra battaglia. 
-Perché pensate così?- dissi sperando in una risposta che mi potesse far pensare che quell’idea fosse solo un’immaginazione nella mente del vecchio professore.
-L’Oscuro signore è un altro sinonimo di Voldemort- disse Rachel visibilmente impaurita- Vero?
-Si, usato perlopiù dai suoi seguaci.
-Crono si sta servendo di Voldemort per tornare.



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SPAZIO AUTRICE
Eilà! non sono morta. 
Ecco qua il nuovo capitolo, in ritardo, ma eccolo. Ho avuto una settimana campale quindi, vi prego, perdonatemi.
Comunque, lo avete letto ''L'eroe perduto''? Come vi è parso? Io lo avevo già letto in inglese e mi è piaciuto abbastanza ;) Fatemi sapre che effetto vi ha fatto a voi, eh.
E fatemi sapere anche che ne pensate di questo capitolo con una piccola recensione. :3
Anche se la Cooman potrebbe sembrare solo superflua la dovevo mettere assolutamente. 
Vabbè grazie a chi ha letto, grazie a chi ha recensito lo scorso capitolo e grazie anche a chi mi ha messo tra le preferite/seguite/ricordate. 
Al prossimo capitolo,
Always 
  
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