Rue
si svegliò nel suo letto a baldacchino, confusa e
disorientata, – D-dove sono ?…-
si guardò attorno e vide che era nella sua stanza; aveva un
po’ di mal di
testa, forse aveva sbattuto la testa da qualche parte mentre dormiva.
D’un
tratto una luce rossa illuminò un piccolo scrigno sul
comodino. Si avvicinò
cauta, quando lo toccò la luce riempì la stanza,
accecandola. Quando Rue riaprì
gli occhi, davanti a lei vide Mytho, ma con qualcosa di diverso,
Arrivata
in classe vide che non c’era ancora nessuno, si mise le
scarpette e cominciò a
riscaldarsi con alcuni esercizi per le gambe. Il volto era teso e gli
occhi
tristi, la solita energia e allegria si erano spente come un fuoco che
non ha
aria. Era palese che fosse successo qualcosa, era come se ce
l’avesse scritto
in faccia. – Non devo stare in ansia !! Se a Mytho fosse
successo qualcosa lo
sentire !!- infatti, se il principe fosse morto, il ciondolo avrebbe
perso il
suo potere e non l’avrebbe più resa un essere
umana. Ahiru decise di provare la
sua parte per il saggio che si sarebbe tenuto tra solo due giorni.
Ormai era
diventata piuttosto brava, non era più un’incapace
completa, non era la
migliore della classe, ma aveva fatto grandi progressi. Entrarono anche
le
altre, ma ha differenza di lei non si erano cambiate, dando alcune
perplessità
alla giovane ballerina, - Ma cosa ?- Melany e Sonia appena la videro
gli
corsero incontro, – Ahiru perché ti sei cambiata
!? Oggi andiamo a vedere una
rappresentazione della Bella addormentata !! Non te lo ricordi ?!- - Oh
Mon Dieu
!! Me ne ero scordata !!- Ahiru corse a cambiarsi di nuovo, fece tutto
il
cinque minuti e quando tornò, la classe era già
tutta riunita.
-
Bene ragazzi siete pronti ?- chiese Mr. Bunner, piuttosto entusiasta di
andare
a vedere uno spettacolo con i suoi studenti. Si levò un
grande “si” da parte
degli studenti che non vedevano l’ora di assistere alla
rappresentazione.
Il
teatro era un vecchio edificio che era stato ristrutturato molto volte,
aveva
ospitato molti ballerini e compagnie famose da tutto il mondo ed era
uno dei
monumenti più belli della città. Sulle bacheche
del teatro erano state poste le
locandine dello spettacolo che avrebbero visto oggi. Fortunatamente
avevano il
teatro tutto per loro, visto che i direttori erano stati
così gentili da
tenerlo chiuso per loro, non solo perché facevano parte
della più importante
scuola della città, ma anche perché pensavano
fosse molto meglio così, per gli
studenti. Davanti all’entrata stava ad attenderli una giovane
donna dai capelli
neri e gli occhi color nocciola. Aveva un corpo snello e slanciato, le
labbra
erano coperte da un velo di rossetto che risaltava sulla pelle bianca
come la
neve.
-
Benvenuti a tutti, è un vero piacere conoscere
così tanti aspiranti ballerini
!- il volto della donna s’illuminò, riempito da un
caldo sorriso, ad Ahiru
stava già simpatica. I ragazzi vennero fatti accomodare
nelle prime file di
posti, i sedili erano morbidi e ricoperti con velluto rosso scarlatto.
Un uomo
sui trent’anni, di bell’aspetto, salì
sul palco illuminato da riflettori dalla
luce bianca come raggi di luna. – Bene ragazzi, che si aprano
le danze !!- l’enorme
sipario si aprì come d’incanto. La
giovane donna di prima era al centro del palcoscenico, aveva addosso un
tutù
molto prezioso e il capo era ornato da una piccola chiara di diamanti.
Lei
doveva essere la principessa Aurora.
Durante la sua
esibizione aveva notato una
ragazza che la guardava con uno sguardo che conosceva benissimo, e ora
la
cercava tra il piccolo pubblico. Appena vide Ahiru tra gli altri, tese
una mano
verso di lei e con voce dolce la chiamò, - Vuoi venire tu ?-
la giovane si
guardò in torno e quando vide che tutti guardavano lei,
capì che la donna stava
indicando lei. – Cosaaaaa !!?? – – Voglio
che sia tu, non vuoi ?- il tono della
donna era talmente gentile e dolce che Ahiru disse di sì
senza nemmeno accorgersi.
– Però voglio che tu faccia un Pas de deux,
vediamo…per
esempio…con……Lui !!-
indicò Mytho seduto tranquillo, non mostrò la
minima sorpresa quando venne
indicato, gli occhi ancora vuoti e gelidi. Il viso di Rue si contrasse
in una
piccolissima smorfia, ma nessuno la notò. – NO !
Vado io al suo posto !!- si
alzò di scatto Fakir sorprendendo tutti. Se prima Ahiru
saltava dalla gioia per
la possibilità di ballare con il suo principe, ora il suo
sguardo diceva tutto
il contrario. L’odio s’impossessò di
lei. Un grandissimo odio per quel
rompiscatole di Fakir !! – Bene, ora che tutto è
deciso, andate a cambiarvi,
mettetevi i costumi di scena e poi ballerete il Pas de deux finale.
– Ahiru si
andò a cambiare di malavoglia, - Aspetta Ahiru ! Vengo ad
aiutarti !!- la voce
di Rue fece tornare il sorriso ad Ahiru, almeno c’era lei a
darle un po’ di
conforto.
–
Grazie, sei una vera amica !- Rue sorrise di rimando. “ Mi
sento un po’ in
colpa, prima ero scocciata per il fatto che Ahiru ballasse con Mytho,
ma perché
? Non capisco, lei è un’amica. Adesso che deve
ballare con quell’antipatico di
Fakir non posso fare a meno di sentirmi dispiaciuta per lei.”
Nel
camerino trovarono moltissimi costumi, i quali erano uno più
bello dell’altro.
C’è n’erano di ogni tipo : con piume
svolazzanti, con preziosi Swarovski, tutù
lunghi fino alle caviglie o corti fino alla coscia, con ricami dorati o
argentati. Il paradiso di ogni ballerina. –Wow !!- Ahiru era
rimasta a bocca
aperta, così come l’amica. – Quale
sarà quello che devo indossare ?- la verità
era che avrebbe voluto provarli tutti, ma in quel momento non
c’era tempo.
Ahiru
si mise alla destra di Fakir, il quale le prese gentilmente la mano e
fecero insieme
un piccolo inchino. Lei si mise in punta di piedi pronta a ballare, con
un mano
alzata verso il cielo. Quando le luci in sala si spensero, per rimanere
solo
quelle sul palco, calò un silenzio di tomba. “
Sono la principessa Aurora, che
balla con il suo principe dopo averlo aspettato per tanto
tempo…” Pensando ciò,
s’immedesimò nella parte.
–
Patetica…- sussurrò all’orecchio della
ballerina. Quella era l’ultima goccia. Con una mossa molto
furba, Ahiru prese
il comando. La gamba che aveva indietro la mise a terrà e
fece una spaccata,
Fakir fu costretto a seguire la ragazza prendendo le mani della
giovane. “Sei
mio !” Fakir non ebbe neanche il tempo di finire di tirarla
in piedi, che Ahiru
fece due giravolte su un piede solo e tese la mano verso il principe.
Il moro
era in difficoltà, “Questa me la paghi
!” Intanto nel pubblico Rue stava per
fare un salto che avrebbe bucato il soffitto. “Fakir
è nei guai, si nei guai !! Ahahah!!!
Ahiru ti amo !!”
Ahiru
era fiera di sé, aveva ballato divinamente e gliela aveva
fatta pagare a quel
ragazzo antipatico, anche se doveva ammettere che si sentiva un
po’ in colpa.
Maledetti sensi di rimorso !! Ora era nel camerino seduta davanti a uno
specchio
per struccarsi. Si tolse il diadema e il suo medaglione
s’illuminò, alzò lo
sguardo e vide nello specchio il riflesso di un frammento del cuore. Si
alzò di
scatto e si girò, il frammento ebbe un sussulto, sembrava
molto spaventato e
impaurito. – Ciao, come mai sei qui ? Sai ti stavo cercando
e…- non ebbe tempo
di finire che il frammento del cuore cominciò a scappare
preso dalla paura, –
Aspetta !!- Ahiru uscì di corsa dal camerino e si mise a
inseguire il pezzo di
cuore. Corse per quasi tutto il teatro, per i corridoi e i camerini e
in fine
arrivò sul tetto dell’edificio. Il frammento
continuava a guardarsi in giro,
cercando una via d’uscita che l’avrebbe portato
lontano da quella ragazza. “Ma
certo ! Lui deve essere la paura di Mytho !” –
Princess Tutù !- il medaglione
al suono di quelle parole s’illuminò intensamente
e Ahiru si trasformò in
Princess Tutù. Tese una mano con molta attenzione e
cautamente, – Vieni, non
voglio farti del male, voglio solo riportarti dal principe.- la sua
voce era
melodiosa e sincera, ma il frammento sembrava non ascoltarla. Fece
materializzare
una spada nella sua mano e cominciò a correre verso la
ragazza. Ahiru schivò un
paio di colpi, non sembrava intenzionato a farle del male aveva solo
una grande
paura che gli annebbiava la mente. Fece una giravolta intorno al cuore
e lo
toccò con una mano e il frammento ritornò alla
sua forma originale. Ahiru
respirò sollevata, questa volta ci era mancato poco che
rimasse ferita. –
Adesso non dovrai avere più paura, non sarai più
solo.- alzò le mani al cielo e
il cuore volò via in una scia luminosa alla ricerca del suo
principe.
Quando
svoltò un angolo, Fakir, trovò Mytho appoggiato a
un muro e con le mani che
tenevano la testa in una stretta micidiale.