Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: Klaineinlove    15/05/2013    9 recensioni
Seguito di “The difference between you and me”
Blaine è un medico, lavorando a Lima ha conosciuto Kurt(ancora liceale) e tra di loro è nata una forte relazione. Blaine ora è partito per New York e quando Kurt lo raggiunge, Blaine dovrà dargli la forza di iniziare a progettare la sua vita dopo l'esclusione dalla Nyada.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic

Chiedo scusa: il capitolo non è betato

 

Erano passate più di due settimane. Blaine era riuscito a spiare Nathan dai cancelli dell'orfanotrofio nel momento in cui i bambini uscivano all'aria aperta. Una volta lo aveva visto giocare con due bambini, altre volte si metteva sotto ad un albero, da solo.

Il lavoro proseguiva bene, per fortuna, e Kurt studiava a casa come avevano concordato in precedenza. Era rimasto in contatto con alcuni ragazzi della Parson e di tanto in tanto uscivano per pranzare o prendere un caffè insieme.

Quando Kurt tornò a casa, fu sorpreso di trovare già Blaine.

“Come mai sei già a casa?” domandò Kurt mettendo a posto le sue cose.

“Mi ha chiamato l'avvocato della madre di Nathan.” disse Blaine sistemando un vaso al centro della tavola.

“Cosa ha detto?”Kurt si avvicinò a Blaine e gli diede un bacio sulla guancia.

“Sta venendo qui. Gli ho dato il nostro indirizzo, ha delle cose da dirmi.”

Kurt annuì “okay. Blaine voglio che tu sappia,qualsiasi cosa ti dirà, io ci sono, va bene?”

“A-Anche nella scelta di farlo tornare qui, con noi? Kurt è qualcosa di veramente serio. Nathan non è una cosa che appena ci passa la voglia possiamo restituirla. Nathan ha bisogno di amore e sostegno e impegno. Io prometto di impegnarmi più che posso e-”

“Calma Blaine” lo rassicurò il ragazzo con tono sereno “lo so. Sarà completamente diverso avere un bambino in casa perché questi non erano i miei programmi” Kurt si sedette su una sedia, Blaine fece lo stesso e gli prese le mani.

“Lo so, Kurt. So che non era quello che volevi e noi possiamo aiutare a cercare una famiglia a Nathan. Con un padre e una madre ed è ancora piccolo quindi presto si dimenticherà di noi.”

Kurt scosse la testa “non è questo quello che voglio. Blaine tu sei molto più grande di me. Quando ho cominciato a frequentarti non mi immaginavo di certo di trovarmi a New York con una situazione del genere, ma sono qui. E ci sei tu. Blaine tu sei tutto per me e so quanto tu senta il bisogno di avere un bambino. Sebastian tempo fa me ne parlo, sai? Mi disse che tu desideravi mettere su famiglia e Blaine tu hai fatto così tanto per me e io voglio vederti felice. Sarà dura, sarò geloso marcio” entrambi risero “ma non importa. Nathan ha già trovato una famiglia”

“ti amo”

“ti amo anche io”

Il campanello suonò poco dopo, l'avvocato venne fatto sistemare nel salotto.

“Mi dispiace per la terribile perdita. La signora Collins era davvero una brava donna. Ci sono alcuni documenti che la riguardano signor Anderson”

Blaine guardò prima Kurt e poi l'avvocato “e sarebbero?”

“In primo luogo: la signora Collins ha affidato il bambino Nathan Collins a lei perché aveva ricevuto delle referenze positive su di lei da qualcuno all'interno dell'ospedale. Non è specificato chi è la persona. E poi ci sono questi” L'avvocato tirò fuori dalla sua valigetta alcuni fogli. Blaine li prese tra le mani, leggendoli.

“Cosa sono?” domandò Kurt lanciando un'occhiata sui documenti

“Per farla breve, la signora Collins dichiara di voler lasciare Nathan Collins a Blaine Anderson, ovviamente sempre se la persona è interessata. Se la persona non accetta l'incarico di prendersi cura del bambino, allora Nathan Collins verrà messo in affidamento da oggi stesso.”

“Quindi è stata proprio lei a chiedere di Blaine?” domandò sorpreso, Kurt.

“Esattamente. Inoltre la signora ha messo in vendita la sua casa. I guadagni verranno dati a voi per permettervi di prendervi cura del bambino.”

Sia Kurt che Blaine spalancarono gli occhi.

“Prima di morire, la signora Collins voleva che il suo bambino avesse le migliori cure. Non avendo parenti ha voluto cercare in ospedale una persona che sarebbe stata in grado di prendersi cura di lui. Lei, Signor Anderson era la persona giusta”

Blaine continuò a leggere i fogli “quando possiamo andare a riprenderci Nathan?”

“Non appena avrà firmato questi fogli”

Blaine tenne i fogli stretti tra le mani per lungo tempo, poi Kurt gli passò la penna

“Andiamoci a prendere quel bambino!”

 

 

Kurt e Blaine arrivarono all'orfanotrofio dopo un'ora dal contratto firmato. Portarono i documenti con loro e anche l'avvocato li seguì.

“Nathan è nella camera con gli altri, si stavano preparando per andare a dormire”

spiegò la suora mentre prendeva lo zainetto del ragazzino.

“Non voglio perdermi la sua faccia quando vi vedrà. Aspettate qui” La suora entrò e si diresse verso Nathan.

“Nathan, c'è qualcuno che vuole vederti”

Il bambino alzò la testa e a pochi metri di distanza vide Kurt e Blaine. Ma rimase immobile, mentre li guardava dritto davanti a lui.

Blaine strinse la mano di Kurt e si avviò verso il piccolo.

“Nathan come stai?” domandò inginocchiandosi alla sua altezza.

Il piccolo scosse le spalle e poi mormorò qualcosa.

“non ho capito” disse Blaine

“non sei più venuto” ripeté il bambino a voce un po' più alta ma con la testa chinata verso il basso.

“Lo so. E mi dispiace tantissimo ma ora sono venuto a prenderti”

“andiamo a casa tua e di Curt, dottor Blaine?” domandò il piccolo tirando su con il naso.

“Sì, verrai a casa nostra.” Blaine guardò Kurt che gli sorrise “e puoi chiamarmi papà”

Nathan batté le ciglia più volte “d-davvero?” poi guardò Kurt.

“Non guardarmi così, io sono solo Kurt. Se impari a pronunciare bene il mio nome per me è tutto” Kurt gli scompigliò i capelli e il piccolo rise.

“Forza, prendiamo le tue cose”

“andiamo a casa per sempre?” domandò il bambino.

Kurt e Blaine annuirono.

Nathan cominciò a saltellare felice “torno a casa con papà!!” continuava ad urlare sotto gli occhi divertiti dei ragazzi.

Blaine si avvicinò al suo ragazzo e lo baciò la fronte “sarai sempre il mio piccoletto” gli rassicurò stringendolo per la vita.

Kurt poggiò la testa sulla sua spalla e si lasciò stringere.

***

 

 

Con l'arrivo ufficiale di un'altra persona in casa, le cose cambiarono completamente.

Sotto il controllo di Kurt, vennero fatti dei piccoli lavori di ristrutturazione nell'appartamento, per permettere a Nathan di ottenere una cameretta e a Kurt un armadio più grande. (doveva pur guadagnarci in questa situazione)

Kurt aveva deciso di studiare a casa, quindi passava molte ore al pc mentre prendeva appunti e di tanto in tanto lanciava occhiate a Nathan che giocava con Samir.

Durante il pomeriggio, i tre andavano a farsi una passeggiata e spesso portavano il pranzo fino in ospedale e mangiavano insieme a Blaine.

Il primo Natale con Nathan fu ricco di gioia per i ragazzi. Blaine affidò la sua carta di credito nelle mani di Kurt, così quest'ultimo spendeva più che poteva e allo stesso tempo prendeva regali per il piccolo. Così Blaine rendeva felice due persone nello stesso momento.

I genitori di Blaine si precipitarono per conoscere il nuovo arrivato in famiglia e Nathan venne viziato dai due neo-nonnini più di quando Blaine potesse immaginare.

Ogni tanto a Nathan capitava di chiedere della sua mamma e in quei momenti c'era Kurt a parlargli con parole dolci e a rassicurarlo che la sua mamma stesse bene.

 

 

4 anni dopo

 

 

“Ok, le cose stanno così” Kurt si mise un grembiule intorno alla vita. “Io taglio i pomodori, tu lavi quest'insalata. Alzati le maniche della maglia, non rovinarla. Dopo mettiamo la carne in forno e ci aggiungiamo le patate. Arrostiamo i peperoni e friggiamo il misto di pesce. Tutto chiaro?”

Nathan scosse la testa “per niente”

“limitati a lavare l'insalata”

“la torta per papà?”

“Sebastian ha questo compito. Meglio che gli faccia una telefonata. Blaine ama il suo compleanno e se qualcosa va storto sono cavoli nostri!”

“Dobbiamo lavare i cavoli?” domandò Nathan

“No, Nate. Era un modo di dire, lascia perdere”

il piccolo sembrava confuso “e cosa faccio con i cavoli, allora?”

“Nathan non abbiamo nemmeno comprato i cavoli! Credo che a momenti avrò un crollo nervoso”

Kurt inviò un sms a Sebastian e tornò a preparare la cena.

“Sebastian porterà anche Arielle?” domandò eccitato Nathan

“Sì, me lo hai già chiesto tre volte. Non è che hai una cotta per quella bambina?”

“Non è vero!” urlò il bambino arrossendo

Kurt sogghignò ma non aggiunse altro.

 

***

 

Per fortuna il compleanno di Blaine fu un successo

Blaine era sembrato un bambino per tutto il tempo e si era ingozzato di dolci dimenticandosi della buona salute.

“Nathan, andiamo a lavarci forza!”

“papà altri cinque minuti ti prego”

Blaine scosse la testa “te ne do tre.” Nathan annuì e si affrettò a finire l'ultima partita al videogame.

Blaine raggiunse Kurt in salotto. “sei stanco?”

Kurt alzò la testa dal cuscino e sorrise “un po'” ammise, facendo spazio a Blaine. Quest'ultimo si sedette accanto a lui e gli baciò la fronte.

“non mi hai dato il tuo regalo” poi ammise

“Hey, tra un mese mi laureo, sto organizzando il nostro matrimonio che avverrà tra sette mesi e pretendi pure che ti faccia un regalo?” piagnucolò Kurt

Blaine mise il broncio ma poi si accoccolò di più a Kurt “hai ragione. Scusa”

Kurt scoppiò a ridere

“perché ridi?”

“perché ci sei cascato, idiota. Ho il tuo regalo, vado a prenderlo” Kurt si avviò in corridoio continuando a parlare “potresti dire a tuo figlio di spegnere il videogame?”

“gli ho dato tre minuti” lo informò Blaine

“gli hai dato tre minuti, cinque minuti fa” Kurt tornò nel salotto con una lettera tra le mani

“aprila”

“wow è un regalo molto grande, mi serviranno quattro mani per aprirlo” fece con ironia Blaine aprendo la busta.

Kurt tornò a sedersi accanto a lui “sei ancora più idiota!”

Blaine tirò un paio di fogli da quella busta “cosa sono? Biglietti per l'Ohio? Andiamo a-” le parole gli morirono in bocca non appena lesse i documenti.

“cosa significa?” domandò incapace di comprendere da solo.

“La suora dell'orfanotrofio ha chiamato due settimane fa. Mi ha detto che c'è questo bambino, Ethan. E' nato prematuro e al momento è ancora nell'incubatrice dell'ospedale. E' stato abbandonato da una ragazza di quindici anni. E' il tuo compleanno, gli anni passano e Nathan ormai è più grande. Stiamo per sposarci, ho un lavoro e mi sto per laureare e credimi Blaine non credevo che tutto questo potesse succedere.

Quando sono arrivato qui a New York ero nel pallone, ma tu sei sempre stato qui per me e hai cercato di rimettermi in piedi. Mi hai dato speranza e fiducia e l'hai data a Nathan”

In quel momento il piccolo nominato si presentò nel salotto e salì sulle gambe di Blaine.

“Voglio bene a Nathan, gliene voglio davvero tanto ma è ovvio che con gli anni lui ha visto te come padre. Ora sento il bisogno che qualcuno chiami papà anche me”

Blaine guardò il suo compagno. Avevano entrambi gli occhi lucidi e si sorrisero a vicenda

“okay” sospirò Blaine

“okay?” ripeté il più piccolo.

“Andiamoci a prendere questo bambino”

 

***

 

Fu Kurt a rientrare in casa con il bambino tra le braccia. Ethan era piccolo, troppo piccolo e Kurt non voleva lasciarlo andare.

“Può dormire nel letto con me?” domandò Nathan togliendo il guinzaglio a Samir.

“No, Nathan ha bisogno di dormire in un lettino tutto suo o con me e papà. Dagli un po' di tempo per crescere e poi diventerete dei grandi fratelli.”

“io lo proteggerò sempre, Kurt. Te lo prometto”

Kurt sorrise “vieni, portiamolo in camera da letto, gli cambiamo i vestiti” Kurt si voltò “e tu, neo-papà per la seconda volta, non ci raggiungi?”

“Arrivo tra un attimo”

“fai presto”

Kurt, seguito da Nathan, andarono in camera da letto, Blaine invece rimase solo per prendersi un momento tutto per sé.

In quattro anni erano successe tante cose.

C'erano stati momenti in cui sentiva tutto il mondo crollarsi addosso. Kurt impazziva per gli esami, Nathan cresceva e aveva i suoi bisogni, il compito di insegnare agli specializzandi. E poi ci fu quella notte in cui aveva litigato con Kurt e quest'ultimo era andato via per poi tornare solo la sera successiva. E poi Nathan con la febbre, Samir ferito in un incidente. C'erano stati momenti in cui Blaine credeva di non farcela, ma poi gli bastava guardare la sua famiglia e sul volto appariva un ingenuo sorriso.

“Blaine?!” Kurt lo chiamò dalla camera

“sono qui, arrivo”

Entrò in camera da letto, i suoi tre uomini erano già in pigiama sul letto.

“come va?” domandò osservando il pancino di Ethan alzarsi e abbassarsi lentamente

“è tranquillissimo” disse Kurt senza smettere di osservarlo. Blaine prese per mano il suo ragazzo.

“è il nostro bambino” poi guardò Nathan e gli scompigliò i capelli.

Ci sarebbero stati tanti altri problemi nella vita, ma fin quando aveva la sua famiglia, avrebbero trovato il modo di andare avanti.

 

 

 

Note:

I'm Here “sono qui” non so se qualcuno lo ha notato, ma Blaine lo dice parecchie volte durante tutta la fanfiction.

Un'altra ff portata al termine. Ormai ne sforno davvero tante ma mi può solo far piacere.

Come sempre vi ringrazio tutti e già vi dico che sto lavorando ad un'altra storia.

Qui potete trovare la trama: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=470052069731539&set=a.292006787536069.63232.243771392359609&type=1&theater

Grazie e a presto!!  N.A 21:12PS: Ci sono un paio di note che ho dimenticato di lasciarvi. Ovviamente io non so bene come funziona la storia dell'orfanotrofio, le adozioni tra coppie non ancora sposate ecc... ma hey è la mia ff qui tutto è possibile! :P Il nome Ethan ovviamente si riverisce al piccolo Ethan dell'altra fanfiction Klaine.

   
 
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: Klaineinlove