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Autore: myloveforlarry    16/05/2013    6 recensioni
Infinita schiena per me è
l'immagine di te…
sulla tua pancia io
scriverò così:
MIO
ATTENZIONE: contenuti Larry, se non gradite il genere o dovete insultare allora non aprite proprio, grazie.
Genere: Erotico, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prima di iniziare a leggere, se volete, potete mettere questa come sottofondo.
La storia si basa su questa canzone
https://www.youtube.com/watch?v=JsmfO6jXr0E . Baci e buona lettura.
 



SCHIENA
Amare.
 
Prima di incontrarti la parola ‘Amore’ non era nel mio
dizionario.
 
In questo momento, mentre facciamo diventare l’Amore
una cosa concreta, che si può toccare come io tocco il tuo
corpo, i tuoi capelli, le tue mani che intreccio con le mie e il
tuo viso, che si può respirare come io respiro il tuo
profumo di cocco e cioccolato e tu il mio che ogni volta dici
profuma di me’, che si può vedere come io vedo i tuoi
occhi che dopo quasi tre anni devo ancora capire di che
colore siano realmente, forse azzurri, forse color oceano, o
forse, come in questo istante, blu intenso mischiato al
turchese, sono gli occhi che ho sempre voluto osservare e
scrutare per capire i segreti del proprietario ma tra me e te
non esistono segreti, almeno spero, e i tuoi occhi ora si
spalancano facendo diventare un cerchio invisibile la tua
pupilla e mostrandomi completamente l’iride per poi
rilassarti e richiudergli lentamente.
 
È in questo momento che capisco cosa significa amare
davvero perché io in fin dei conti non ho mai amato
nessuno come amo te, nemmeno mia madre o il mio gatto
che ricordo ancora quanto ho pregato la mia famiglia per
regalarmelo il giorno del mio compleanno. Ma per avere
te, io non ho supplicato nessuno, sei stato tu a trovarmi e a
decidere di punto in bianco di diventare l’unica ragione
della mia esistenza. Sembrerà una frase fatta di qualche
canzoncina come quelle che cantiamo noi con i ragazzi, ma
tu sei realmente la mia ragione di vita, il perché della mia
nascita, la mia forza per alzarmi la mattina e l’unica
persona a cui dedico ogni mio singolo respiro, battito
cardiaco e il mio amore.
 
Vedo che ti blocchi e apri gli occhi guardandomi e un
mezzo sorriso appare sul tuo viso. Ricambio e mi abbasso
per poterti baciare e nel mentre entro ancora più affondo
nella tua anima e tu sospiri sulle mie labbra che fino a
pochi minuti fa hai torturato, baciandole e mordendole
come se fossero l’unica cosa da mangiare che ti è rimasta
nello zaino mentre sei nel deserto da giorni e intorno vedi
solo sabbia. Ti attacchi al mio corpo e Dio solo sa quanto
amo quando fai così, non te l’ho mai chiesto ma io riesco a
capire che è il tuo modo per farmi stare più vicino a te, per
fare in modo che io non scappi ma io non potrei scappare
mai però ho paura che tu possa andare via, allora ti stringo
forte anch’io e i nostri corpi diventano un intreccio dove
non si capisce molto bene dove finisci tu e dove comincio
io. Scivolo su di te perché sei sudato e il tuo corpo è ormai
attaccato alle lenzuola blu notte (ricordo ancora quanto
hai insistito per comprarle), poi riesco a tenermi meglio
sopra di te e continuo a donarti tutto me stesso.
 
Mi tocchi.
 
Ovunque.
 
E io ti bacio perché ne ho strettamente bisogno, ogni
attimo, e non riesco ancora a capire come io stesso riesca a
non saltarti sopra durante le interviste o i concerti e dire
‘Hei, lui è il mio ragazzo, lo amo e non mi importa di quello
che voi pensate di noi’ per poi baciarti mentre una marea
di paparazzi ci fotografa per i loro stupidi giornali. Ma so
che tu non sei ancora pronto per quel momento e ti
aspetto. Potrei aspettarti tutta la vita. Potrei continuare a
vivere nell’ombra per sempre se è questo che vuoi.
 
Sento che sono al culmine e dalla tua espressione capisco
che lo sei anche tu. Continuo per altri pochi secondi e poi il
tuo corpo accoglie il mio piacere e tu mi segui poco dopo
macchiandoci i petti.
 
Mi sdraio vicino a te con il respiro affannato e tu vieni
sotto le mie braccia per avere le solite coccole dopo aver
dimostrato l’uno all’altro che ci amiamo nonostante tutto.
Nonostante la fama, nonostante la Modest!, nonostante
non possiamo stare vicini durante i m&g, nonostante
Eleanor, Nick, Michael.
 
Il respiro diventa lento a entrambi e ci penso solo ora che
da quando siamo entrati in casa non ci siamo detti
nemmeno una parola, troppo presi a spogliarci e a cercare
la nostra camera da letto.
 
Allora volto il capo verso di te e trovo il tuo viso a un palmo
dal mio. Sei con gli occhi chiusi ma so che sei sveglio e
dentro di me continuo a ripetermi guardami, guardami,
guardami e poi parlami, parlami, parlami.
 
Forse qualcuno da lassù ascolta le mie preghiere e tu mi
guardi e mi parli.
 
“Ti amo” dici.
 
Sorrido come un ebete e intreccio le nostre gambe sotto le
coperte e “Ti amo anch’io” riesco a pronunciare io.
 
Mi viene un’idea in testa e mi sporgo dalla parte del mio
comodino per prendere dall’ultimo cassetto il nostro
pennarello nero. Quello che usiamo sempre per disegnarci
sui corpi quello che vogliamo tatuarci e se all’altro non
piace lo cancelliamo subito, altrimenti teniamo il
‘tatuaggio’ sulla pelle fino il giorno dopo e andiamo dal
tatuatore per farcelo fare. Quel pennarello è anche lo
stesso che abbiamo usato per disegnare tutti quei tatuaggi
che coincidono e che le nostre larry shipper sono riuscite a
comprendere.
 
Lo prendo e te lo sventolo davanti agli occhi e tu sorridi
raggiante. In questo momento mi riviene in mente quella
canzone italiana che ho scoperto su youtube. Schiena. Se
non mi sbaglio era di una certa Emma. Mi era piaciuta
talmente tanto la melodia che decisi di tradurre il testo con
bing. Anche il testo era molto bello e profondo e l’ho
subito collegato a noi. In questo momento ricordo
perfettamente una frase che mi ha colpito.
 
Infinita schiena per me è
l'immagine di te…
sulla tua pancia io
scriverò così:
 
MIO
 
Perché sì. Tu sei mio. Follemente, pazzamente,
smisuratamente, bellissimamente, stupidamente,
paurosamente, silenziosamente mio. Con l’anima, con il
corpo, con gli occhi, con gli sguardi, con i baci, con le mani
intrecciate. E io sono tuo. Lo so che lo sono ogni volta che
diventi geloso perché Niall mi abbraccia sul palco o perché
Zayn mi sussurra nell’orecchio. E questo mi rende
stramaledettamente felice perché posso stare tranquillo
che la persona che amo di più al mondo ricambia i miei
sentimenti. Perché tu mi ami, vero? Mi ami almeno la metà
di quanto ti amo io?
 
“Amore, abbiamo appena fatto un tatuaggio entrambi, non
ne vorrai fare subito un altro, vero?” chiedi e io continuo a
sorridere e scuoto la testa e “No, questo non lo tatueremo
sul corpo, questo lo devi tatuare tu nella tua mente e nel
tuo cuore, capito?” dico io.
 
Tu fai un cenno di approvazione e io mi posiziono tra le tue
gambe, apro il pennarello con i denti e lancio il tappo
vicino al cuscino, poi mi sistemo meglio per poter scrivere
e tu osservi ogni mio movimento in religioso silenzio
facendo attenzione anche a non respirare troppo
affannosamente. Ti rivolgo un ultimo sorriso e poi abbasso
il capo iniziando a scrivere sulla tua pancia, qualche
centimetro sopra l’ombelico. A primo impatto tu alzi il
bacino perché questo è un punto dove soffri molto il
solletico ma con la mano libera ti blocco l’anca destra e tu
ti immobilizzi subito al mio tocco e io posso continuare il
mio lavoro. Scrivo con la mia calligrafia perché tu la ritieni
‘sexy’ e a fine lavoro, verso l’anca sinistra, faccio il mio
autografo per sottolineare meglio il concetto del tatuaggio.
 
Mi tolgo da sopra di te e adesso ho una visione migliore di
quello che ho appena scritto.
 
Mio
Harry S.
 
Un semplice aggettivo possessivo che per me significa che
tu sei proprietà privata, di Harry Edward Styles e di nessun
altro. E questo te lo devi ricordare a vita, amore mio.
 
Fai per alzarti con il busto per guardare il mio lavoro ma io
ti blocco il petto e ti faccio sdraiare di nuovo per poi
mettermi a cavalcioni su di te e dopo uno scambio di
sguardi dove tu sei confuso mentre io sono allegro e con
un sorriso a 360°, mi butto sulle tue labbra sottili,
divorandole con le mie carnose e grandi. Gemi nel bacio e
quando sento che entrambi non abbiamo più fiato vado a
lasciare un evidente succhiotto nel tuo collo che è ancora
sudato per quello che abbiamo fatto più o meno un quarto
d’ora fa.
 
Scendo da sopra di te e tu corri ad alzarti dal letto per
vedere quello che ti ho scritto prima.
Apri l’anta dell’enorme armadio di camera nostra e ti
specchi allo specchio che è attaccato sul legno.
Sorridi.
 
E io con te.
 
Tocchi quella scritta in nero e poi mi rivolgi un altro sorriso
attraverso lo specchio.
 
Mi alzo a mia volta dal letto e mi trascino dietro di te.
Poggio le mie mani (che ami tanto) sui tuoi fianchi (che io
amo tanto) e ti sussurro nell’orecchio “Cosa te ne pare?” e
tu “Sto pensando seriamente di farmelo tatuare davvero!”
Accenno un sorriso e poggio la testa sulla tua spalla sinistra
e davanti agli occhi ho la visione di noi due, nudi e
innamorati. Ci guardiamo attraverso lo specchio e porto
due dita dietro la tua schiena e inizio a ispezionare questa
parte di corpo che tante volte ho graffiato con le unghie
per tenermi stretto a te. Chiudi gli occhi e ti godi le mie
coccole e guardandoti sembri un gattino che si bea delle
attenzione del suo padrone. Sorrido a questo pensiero
perché, cazzo, io amo i gattini. Poi continuo il discorso di
prima “E se i management lo vedono?”.
 
Sbuffi.
 
“Harry, fatti meno complessi mentali e continua quello che
stavi facendo!” obbedisco e adesso aggiungo anche
qualche bacino umido sulla nuca per poi scendere verso la
spina dorsale. Sento il tuo respiro sempre più veloce e mi
congratulo con me stesso perché riesco a farti godere
solamente sfiorandoti.
 
Ti giri, all’improvviso, e mi scaraventi sul letto e il peso del
mio corpo fa cigolare le molle del letto. Non sono in grado
di dire o pensare nulla perché sei già su di me, eccitato da
far schifo (ma non a me) e un secondo dopo siamo
intrappolati in un bacio senza fine, dove lingue e anime si
incontrano per poi diventare migliori amiche (come se già
non lo fossero).
 
Le nostre intimità si sfiorano e “Non siamo abbastanza
pieni per questa sera mio bel micetto voglioso?” ti chiedo
con un sorriso malizioso tra un bacio e l’altro.
 
“Non sono mai pieno di amarti, Styles.” dici serio e questa
frase penso sia la causa che mi porta a condurti sotto le
coperte con me per continuare ad amarci.
 
Ora, in questo momento, so perfettamente cosa significa la
parola Amore.
 
L’Amore sei tu, Boo.
 
NOOOOOOOOOOO!
 
NON CI CREDO!
 
Sono riuscita a pubblicare questa merda, yeeee!
 
Ok Roberta, ritorna in te.
 
Allora, volevo prima di tutto ringraziare chiunque avesse
deciso di leggere questa sottospecie di one shot sui mie
amati, bellissimi, favolosi, straordinari, dolciosi e chi più
ne ha più ne metta, Larry. (Roberta, non si è capito che
sei una larry shipper, nooooo)
 
Ringrazio Emma Marrone per avermi dato l’ispirazione
per scrivere questa cosa, mentre voi invece la starete
odiando perché vi ha fatto leggere questa shit (dirlo in
inglese rende di più il concetto).
 
E infine ringrazio la mia Valo che adesso starà sorridendo
perché le ho dedicato questo angolino. Ti amo tanto
amore mio <3
 
MA UN RINGRAZIAMENTO PARTICOLARE VA ALLA
FEBBRE CHE MI HA PERMESSO DI RIMANERE A CASA A
SCRIVERE. GRAZIE FEBBRE! *clap clap*
 
Ok ora me ne vado, un bacione enorme a tutti voi e grazie
ancora per aver letto :*
 
P.s. Scusate per eventuali errori grammaticali o altro.
 
P.s.s. Se volete, potreste lasciarmi una recensione? Anche
per dire che è una schifezza e che devo eliminarla, ma vi
prego recensite *si mette in ginocchio con le mani giunte*

 
CIAOOOOOOOOOO BELLE/I!!!
   
 
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