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Autore: _xbecky    16/05/2013    1 recensioni
Lucy Ledger è una sedicenne che è stata rapita all'età di tre anni e portata dal'altro lato di Londra,lontana dalla madre.
Cosa succede se un giorno,a causa di una semplice passione e di un ragazzo,le due riescono a scoprire insieme la verità e a ritornare come prima?.
Genere: Avventura, Fluff, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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-Sandra,vieni a dormire?- mi chiede mio marito Brian con dolcezza,annuisco e poso la fotografia della mia bambina sul pianoforte. Avvolte penso a cosa fa,con chi sta,se mi guarda,ma sopratutto se è viva o morta.
Sono Sandra Collins,ho 45 anni e sono sposata con Brian Collins,un importante avvocato. Ho una bella casa,dei soldi,una cultura,se non fosse per il fatto che non ho più una bambina.
Lucy; ecco il suo nome,l'ho partorita il tre giugno del 1997,era bellissima,i capelli biondi,la pelle chiara e gli occhi blu laguna,e il carattere poi..era così solare che col suo sorriso,l'inverno diventava piacevole.
Come se ne è andata? me l'hanno portata via,stavo facendo la spesa con lei,aveva solo tre anni,e quando mi sono girata la mia bambina non c'era più. Sono passati anni e anni,e nel giugno 2008 hanno chiuso le indagini,dando mia figlia per morta. Ma io so che non è così,che lei è viva,nessuno avrebbe potuto uccidere Lucy,non ne avrebbero avuto il motivo.
-Sandra,vieni.- mi sussurra di nuovo mio marito,mi prende per la mano e mi porta in camera,lui sa come sto,e sa che non tornerò a sorridere,fin quando non avrò la mia Lucy fra le braccia.
 
| Lucy.
 
-Lucinda,svegliati.- sento una voce roca al mio orecchio,mi tiro su stropicciandomi gli occhi e metto a fuoco la figura di fronte a me,Fazer,mio fratello. Mi alzo a malincuore e scendo in cucina,oggi stranamente c'è il sole,a me piace il sole,insomma a tutti piace il sole,tranne a Dappy,mio fratello maggiore,anche più grande di Fazer.
Viviamo tutti e tre in un appartamento a Londra,ho sedici anni io,ma non vado a scuola,faccio la casalnga,mi piacerebbe andarci,ma poi chi cucina? chi lava e stira? meglio lasciar perdere,anche se Fazer avvolte mi aiuta,lui era bravissimo a scuola. Non abbiamo una madre,loro dicono che è morta insieme a papà in un incidente,mi sarebbe piaciuto conoscerli..anche se penso che uno di loro fosse di colore,dato che Fazer è mulatto. Con i miei fratelli ho un bel rapporto,diciamo. Fazer ama la musica,mi aiuta,ci coccoliamo,è una sorta di migliore amico,lavora come barista nel bar qui giù. Dappy invece è quasi sempre freddo con me,mi tratta come se non appartenessi a lui avvolte,non l'ho mai sentito dire 'prenditi una pausa','ti voglio bene' e quant'altro,molte volte quando gli rispondo male mi picchia con la cintura e deve intervenire Fazer,ma forse lo fa solo per farmi capire che devo portargli rispetto.
Mi guardo intorno e vedo Dappy contare alcuni soldi,mi da una banconota da venti euro e accenna una risatina amara.
-Vai a comprarti qualcosa con le tue amiche,stasera.- annuisco e salgo di nuovo,saluto Fazer che scende le scale e la mia giornata ha inizio.
Prendo il telefono e metto la musica,scorro la playlist e mi soffermo sulla canzone degli skillet,'Lucy.' La amo,non solo perché ha il mio nome,ma perché è una canzone dolcissima. Inizio a pulire qua e la,quando d'un tratto la canzone si interrompe a causa di una chiamata,prendo il telefono e rispondo,è Josh,un mio amico.
-Pronto?-
-Stasera usciamo?- mi chiede,ecco una cosa di Josh: che ti dice le cose di sbotto senza nemmeno cihiederti come stai.
-Dipende..con chi?.-
-Mah,la solita banda,io,tu,Emmanuel ed Angie.- noi eravamo il quartetto delle meraviglie,migliori amici per la vita,insomma.
-Va bene,alle sette e mezza fuori al bar di Fazer.- dico,stacco il telefono ed apro l'armadio,non ho molte cose da mettere,poi ci ripenserò.
 
19:30.
 
-Sono qui!- urlo come una forsennata buttandomi fra le braccia di Angie,lei era la pazza del gruppo,quella che ti faceva ridere solo con uno sguardo.
Ci dirigemmo sotto il London Eye,era bello quando la sera si iilluminava di blu.
-Allora,programmi per domani?- chiede Emmanuel.
-Devo lavorare.- mormora Angie,provocando lo sbuffo generale di tutti quanti. Josh ed Emmanuel lavoravano come camerieri in un ristorante,avevano tutti e due diciannove anni,Angie diciotto,la minorenne ero io,anche se questo non ci pesava molto.
Arrivammo sotto il London Eye e sentì una strana sensazione,un brivido,una cosa del genere insomma,e poi un improvviso senso di vuoto,non so perché.
All'improvviso sentì un urlo di Angie. 'Rincorriamo Lucy'!
Iniziai a correre mentre ridevo,la gente che mi vedeva mi prendeva per una pazza,ma intanto sentivo la risata di Emmanuel dietro di me e non riuscivo a non smettere. Corsi per tipo quindici minuti senza fermarmi,fin quando non caddi in una fontana,quelle li piene d'acqua ed enormi.
Venni tirata su,iniziai a tossire e cercai di asciugarmi con le mani,una cosa abbastanza stupida.
-stai bene?- mi strofinai gli occhi e misi a fuoco la figura di fronte a me,un ragazzo con una maglietta dei ramones dal color blu. Alzai lo sguardo,aveva i capelli scomposti dal color biondo cenere,forse più scuro. 
-Si,sto bene.- cercai di nascondere il mio evidentissimo imbarazzo.
-Vieni qui.- si tolse la giacca e la posò sulle ime spalle,strinsi il tessuto in pelle fra le mie dita e lo guardai.
-Tienila,adesso ti si sporca tutta quanta.- mormorai.
-Cosa importa?.- sorrise,per poi riprendere -meglio che per il momento la tieni tu.-
Scoppiai a ridere ed uscì dalla fonana. Se avessi avuto Emmanuel fra le mani lo avrei ucciso,oppure Angie,era colpa sua,dovevo ucciderla.
-Come ti chiami?.- mi chiese impertiente.
-Lucy.- sussurrai, -e tu?-
-Harry.- passò una mano fra i miei capelli bagnati e li strizzò con cura,il mio leggins era diventato una specie di foglio di carta bagnato,era come se fossi nuda,sentivo il vento quasi picchiettarmi sulle gambe.
-Come hai fatto a finire qui?.- domandò ancora,non nascondendo una risatina.
-I miei amici mi stavano rincorrendo e sono caduta,ma ora dove sono arrivata?.- 
-Sei alla fine del parco,renditi conto per quanto hai corso.- mi guardò corrugando la fronte,arrossì così tanto che dovetti alzare lo sguardo in aria.
-Beh,posso offrirti qualcosa?.- 
-Nulla,Harry,grazie.- dissi,mi resi conto di non avere il telefono,ma bensì lo avevo dato ad Angie,ora ero nella merda,se Fazer avesse chiamato? odia quando non gli rispondo al telefonino.
-Ti riporto a casa?.-
-No,devo trovare i miei amici,da sola.- sottolineai le ultime due parole,non mi fidavo degli sconosciuti così facilmente,per quanto potesse essere stato garbato,cosa ne sapevo io cosa voleva sul serio da me?.
-Almeno dammi il tuo numero,così ti faccio  uno squillo per sapere dove sei.- insistette.
-Facciamo una cosa,dammi il tuo di numero,ti chiamo io.- sorrisi tibutante e mi feci dare il suo numero,cercai di tenerlo a mente,così mi feci dare una carta e una penna da qualche passante.
-Allora ciao,Lucy.- mi disse.
-Ciao ciao.- sorrisi e mi allontanai cautamente,lasciandolo solo,camminai per una mezz'oretta e vidi tante belle cose sul quale non avevo mai potuto riflettere,ad esempio un piccolo bambino che si era sbucciato il ginocchio e la madre lo curava,quando me le sbucciavo io le ginocchia nessuno me le bendava.
I miei pensieri vennero interrotti da una voce acuta,era Dappy.
-Posso sapere dov'eri? Ho incontrato i tuoi amici e mi hanno detto che non ti trovavano più,non esci per almeno due settimane ora.- mi urlò contro,prendendomi per il braccio,mi diede il telefono e mi fece entrare in macchina.
Rimasi in slenzio per tutto il tragitto,avevo voglia di scoppiare a piangere,mi sentivo completamente sbagliata.
-Scusa Dappy.-
-Fottiti.-
arrivammo sotto casa,lo vidi tirarmi con forza dall'auto e capì cosa stava per succedere,Fazer inoltre non c'era.
Entrammo in casa ed iniziò a picchiarmi con la sua cintura,si arrese quando vide che,fra le lacrime, iniziai a supplicarlo,corsi in camera mia e mi gettai sul letto,odiavo tutto questo.
Presi il telefonino ed estrassi il foglio dalla giacca di pelle,digitando il numero di Harry.
Gli mandai un messaggio per dirgli che ero arrivata.
Aprì il mio comodino ed iniziai a rovistarci dentro,lo condividevo con Fazer dato che era molto grande. Mentre rovistavo trovai una fotografia ingiallita,anzi,erano una serie di fotografie.
Nella prima c'era una donna bionda con un uomo,abbracciati insieme,nella seconda fotografia una bambina neonata nella culla,con un fiocco rosso sulla spallina della maglietta,e nella terza una fotografia della stessa bambina,solo più cresciutella,che stava sulle gambe di questa donna.
Sentì un rumore e capì che Dappy stava salendo,nascosi le fotografie nel mio cuscino e mi sdraiai con aria interrogativa,chi era quella gente?.

Ciao belle,allora,questo è il primo capitolo di 'Hand in Hand.'
per vostra informazione,la madre è interpretata da Sandra Bullock.
Well,recensite,e fatemi sapere se vi piace.
xoxo,_xbecky.

 

 

 

 

  
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