EXTRA
“A New life in London”
Da giorni a Lia arrivavano chiamate,senza che nessuno parlasse,un numero anonimo dal quale si sentiva solo un delicato respiro, arrivavano sempre di notte, o la sera tardi come quel giorno:
*driiiin*driiiin*
-Pronto?-chiese la ragazza per l’ennesima volta senza ricevere nessuna risposta
–Pronto?- riprovò una seconda volta con lo stesso risultato.
Eppure, in cuor suo, Lia sapeva a chi apparteneva quel respiro
-Pronto…Niall?-
osò esporsi, disse il suo nome, così ottenne il rumore di un respiro irregolare
–Niall! So che sei tu!- continuò la rossa -Perché non hai fatto come ho detto?-
attese invana una risposta, un nodo alla gola si stringeva sempre di più trattenendo le lacrime che insistevano per uscire –
Dovevi fare come se non fossi mai esistita-
sussurrò sfiorando con una mano la foto appesa al muro scattata durante il suo soggiorno a Londra
–dovevi tornare alla tua favolosa vita da superstar!-
citò se stessa quando quella sera di alcuni anni prima erano in quella stessa stanza dove è lei adesso, Dall’altoparlante del telefono uscirono alcune note, una radio, o un computer che riproduceva una canzone
-Your hand fits in mine like it's made just for me But bear this in mind it was meant to be –
ascoltò attentamente tutte le parole della canzone e i suoi occhi iniziano ad appannarsi su quella foto che aveva di fronte, i due giovani abbracciati sorridenti, i singhiozzi iniziarono a sentirsi all’apparecchio del Ragazzo che anche a lui iniziava a rigarsi il viso di lacrime, ma si ricompose velocemente e prima di terminare la chiamata citò se stesso
–La mia favolosa vita da super star, non è poi così favolosa senza di te.-