Attimi di luce.
 
Come definireste una ragazza che mangiando con le mani il purè di patate, non fa altro che ridacchiare mostrando un sorriso vero ? Un’audace signorina che la mattina incontri in corridoio con i capelli perfettamente crespi  ed  un’espressione sicura  e saccente,decisa a sfidare la tua pazienza. Quel tipo di persona con la divisa pulita e stirata e con la mente terribilmente assente.  Ti svegli  male e hai voglia di passare la giornata sotto le coperte,non spiccichi parola con nessuno e te la prendi con chi non c’entra nulla,meno di prima e più che mai. Mi vieni addosso,colpa della fretta e,per una volta,ringrazio il tuo equilibrio instabile e i capelli crespi che sanno di bontà. A volte fai paura,Granger. Quei momenti che ti osservo,stai seduta in compagnia dei tuoi amici,qualche volta alzi gli occhi,pronunci un’ insignificante frase e ti isoli nuovamente. E’ terribile. E’ come se il resto della stanza fosse vuota,come se ci fossi solo tu,tu ed i tuoi pensieri! E a cosa pensi? Al profumo dei libri,quelli che ti fanno vivere veramente? E’ che in quei momenti gli occhi ti brillano di luce,credimi, una luce intensa e brillante,quasi fosse sole! Allora inizio ad aver paura,perché anche a me brillano nello stesso modo,ma soltanto in alcune occasioni. Ci sono giorni crespi,proprio come i tuoi ricci,in cui riesco a guardare attraverso la mente gli occhi di chi ha sofferto la felicità, due pozze di un colore privo di vita. Forse il bianco,come gli abbracci di mio padre,come l’umiliazione che certe volte si legge sul tuo viso per motivi davvero stupidi,insignificanti.  E mi viene da ridere,perché nessuno sa. Nessuno,nemmeno il mago più attento o sensibile,mai qualcuno saprà distinguere la luce dei miei occhi dalla semplice felicità contenuta in una risata. Hai idea di quanta vita ci sia dentro di me,di quanta spontaneità  cerchi negli altri,che trovo unicamente nei modi buffi in cui mangi. Perché ti osservo ogni momento possibile,osservo la forma delle labbra,la sicurezza con cui scrivi,i gesti mentre parli,le mani che toccano libri e pozioni. Quella luce sembra oro,di più espressive non ce ne sono,è il segno della felicità eterna,un sentimento che se potessi mangerei per nutrirmi. E’ allora,soltanto allora che riesco a sentire il sapore del succo di zucca, quell’attimo in cui le parole di Piton hanno significato e il Quidditch diventa un bisogno secondario,è allora che riesco a vivere. E i tuoi ricci sono ancora crespi,ma profumano di cose buone e gioiose. Gli occhi appaiono più lucenti,come i miei alla vista del tuo sorriso spontaneo; hai l’espressione di chi è stato umiliato e la sicurezza di chi è deciso caratterialmente,sei una forza della natura. E io sono ancora qui ad osservarti,ma ho paura,perché i tuoi pensieri sembrano bianchi e le labbra farfugliano parole incomprensibili. Ed è così che sussurro il tuo nome,come per tranquillizzarti, Hermione,cento milioni di volte,la parola più semplice di un insignificante Granger e più vera di uno sprezzante mezzosangue.  Vorrei poter vivere sempre questi attimi di luce.
 
 
Buonasera a tutti!:) Sono tornata con una nuova storia appena scritta,non potete capire quanto sia felice di essere riuscita a comporre qualcosa! Io vi mando un enorme bacio e vi auguro una buona cena,ringrazio chiunque leggerà/recensirà/farà altro! :D

I LOVE YOU :D

Dreaming_Weasley.

Ps: Gli occhi privi di vita a cui si riferisce Draco sono quelli di suo padre,per questo c’è il riferimento ai suoi abbracci sottolineato,per aiutarvi a capire. :)