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Autore: _Swacilia    16/05/2013    0 recensioni
Sono S. Sono in un centro di riabilitazione. Non sto bene. Voglio volare via... Si, volare! Volare come hanno fatto i miei amici. Loro sono capaci, e mi insegneranno.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Nota dell'autrice: E' tutto partito da un esercizio che ho trovato particolarmente interessante sul libro di letteratura. C'erano 4 frasi di 4 poesie futuriste, e bisognava collegarle con un breve racconto. Ecco qua.


"So d'una villa chiusa e abbandonata
da tempo immemorabile, segreta"
 
Sono chiusa nella mia stanza, ho passato un'altra giornataccia. Non ce la faccio più. 
Se n'è andato anche lui.
Prima C, poi B, e anche E, V e G, le ragazze a cui tenevo di più. 
Settimana scorsa se n'è andato D, e oggi F.
Stavo andando a trovarlo nella sua stanza, e l'ho visto seduto sulla ringhiera del balcone.
 
"Tutto è sospeso come in un attesa"
 
«S, guardami! Adesso volo!» ride come un bambino, nonostante stia piangendo.
Si alza in piedi, girato verso di me.
Lo vedo sorridere un'ultima volta, mentre due lacrime gli rigano le guance.
E le sue lacrime diventano le mie.
Lui vola, F sa volare, è volato via ed è rimasto solo il suo corpo.
...
Chissà se questa notte viene a trovarmi anche lui, insieme agli altri.
...
Se ne sono andati tutti via volando. Da C, fino a F, sono tutti volati via. E' perchè loro sono capaci, e voglio imparare anche io. Da quando hanno volato stanno bene. Voglio stare bene anche io. Voglio volare via di qua.
 
"Io che sonnambulo cammino" 
 
E' tardi. Io li aspetto.
Una bimba sui nove anni, credo sia L, passa per il corridoio. Mi alzo e vado da lei.
«L, è tardi, non puoi andare in giro per in centro di riabilitazione! - ogni volta che dico queste parole mi sento male - Torna nella tua stanza!»
Non risponde, se non mugugnando qualche parola incomprensibile.
La piccola L è sonnambula. Penso.
«L, facciamo un gioco!» le dico.
«Si, si!» mi risponde il suo subconscio.
«Sali sulle mie spalle e partiamo all'avventura!» e così la piccola sale.
La riporto in camera sua, la metto nel letto e le rimbocco le coperte.
Chissà che ha per essere qui, mi chiedo.
Torno nella mia stanza.
 
"Dalla stanza vicina ascolto care
voci nel letto dove il sonno accolgo"
 
Sento le voci dei miei amici dalla stanza vicino alla mia. La porta si apre, e loro entrano. Sembrano stare molto bene, non hanno più i segni dei tagli e sono vestiti di bianco.
Volano giù dalla finestra e si siedono sul prato. D e F mi fanno cenno di volare.
«Sicuri?» gli chiedo, guardandoli dalla finestra.
Dicono di sì. E allora volo anche io verso di loro.
   
 
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