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Autore: We_Are_Who_We_Are    16/05/2013    6 recensioni
"Cosa posso fare per te?"
Dissi senza riflettere troppo.
"Incontralo, vai a trovarlo,ti prego,è messo peggio di me, ti aspetta da tre anni, cinque mesi e otto giorni..."
Ero sbalordita" hai tenuto il conto? " dissi
"Sì,so che l'hai fatto anche tu,ne sono certo,"
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta
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Avvertimento: tranquilli, non c'è niente di speciale spero solo che vi piacciano questo genere di storie...non uccidetemi,capirete poi u.u ci vediamo sotto cciao bellissimi lettori fighi che leggono le mie storie *leccaculo on* ok basta scusate :o sto facendo solo perdere tempo...


Ultima cosettina: NON HO RILETTO! Già -.- dopo aver scritto ventimila volte la storia non ce la facevo a leggerla ancora, mi veniva la nausea :( sono una pigra io...
Buona letturaaa



Il sole splendeva nel cielo, ero appena tornata a casa dopo la lezione di Yoga, Mi rilassava e tra un esercizio e l'altro potevo sentirmi in pace con me stessa.
Poco dopo il campanello suonò, aprii curiosa, non veniva a trovarmi mai nessuno.
Ero spesso fuori casa per il lavoro,mi teneva occupata,mi serviva per non pensare, per non ricordare. Mi trovai di fronte un uomo, alto,magro, occhi azzurri e un gran sorriso, il mio umore cambiò in pochi secondi, anche solo il suo viso mi rattristava a causa di un ricordo, sapevo bene che per quanto provassi ad eliminarlo , non ci sarei mai riuscita. Subito quest'ultimo riaffiorò nella memoria:
era lui, l'amico dell'artefice della mia insicurezza, della mia tristezza, di tutto ciò che c'era di sbagliato nella mia vita, me lo ricordo, era seduto al primo banco in chiesa in quella triste mattina di 3anni,5mesi e 8 giorni fa...sì, nonostante tutto tenevo ancora il conto.
L'ultima volta che l'avevo visto mi aveva sussurrato dolcemente "condoglianze" e aveva appoggiato una mano sulla mia spalla,tentava di consolarmi, ma invano...
quel giorno desideravo solo far scomparire tutte le persone presenti , volevo così tanto rannicchiarmi in un angolino e piangere come una stupida bambina cresciuta che si trovava di fronte a una voragine, un dolore troppo grande, troppo devastante per lei. Avrei solo voluto cancellare quel giorno, avevo sempre pensato che fosse uno scherzo di cattivo gusto che la vita mi aveva fatto, le conseguenze però non le avevo pagate io, ma il ragazzo più dolce del mondo, lui era il pezzo mancante del mio puzzle,
il quale sarà per sempre incompleto. Stavo per sbattere la porta in faccia all' uomo, ma lui prontamente la fermò con il piede, forse se l'aspettava questa mia reazione, ma cosa avrebbe fatto al posto mio? Lui non era colpevole, ma tutto quello che mi portava alla mente il suo amico bastardo, era ricordo, e io odiavo ricordare. Ero convinta che quelli brutti, quelli che ti logorano il cuore, bisognasse cancellarli ,abbandonarli in un piccolo cassetto della mente e poi svuotarne il contenuto nel dimenticatoio. Questo processo però era molto lento, ci impiegava troppo tempo, e gran parte della vita la trascorrevi rivivendoli, ripensandoci giorno e notte. Mi sbagliavo; era vero che la mente poteva cancellarne una parte ma era altrettanto vero che fossero marchiati a fuoco nel nostro cuore . Non sfruttavo a pieno la mia esistenza da tempo. L'uomo si grattò la barba incolta sul mento e disse:
"Come avrai intuito sono qui per parlare con te"
la sua voce mi fece smettere di pensare e gli fui immensamente grata anche se, sentendo quelle parole mi innervosii e sbottai urlando :
"Di cosa vorresti parlare Andrew? Di come il tuo amico è un abile assassino?!"
Era come se ci fosse una fiamma che mi bruciava lentamente, era quella del rimorso, del rimpianto, dei ricordi e lui e la sua presenza non facevano altro che aumentarla, sarei diventata presto polvere.
"Fammi entrare, ti prego, lo so, al tuo posto farei lo stesso..."
Disse supplicandomi,
"Ma..? " dissi prevedendo come sarebbe andata avanti la frase,
Andrew guardò il pavimento, era imbarazzato
"Ma ...ho un messaggio, da parte di una persona"
avevo capito, lui mi guardò, i suoi occhi azzurri erano lucidi, stava per piangere, me l'aspettavo, la voce si era incrinata, mi sentivo in colpa per come l'avessi trattato.
"Entra " dissi più a me stessa che a lui.
Attraversò la soglia della porta, si guardò intorno spaesato, osservava attentamente la mia casa, era alla ricerca di qualcosa, probabilmente stava cercando le fotografie, mi guardò e disse: "ma le foto..."
" sì... le ho tolte tutte "
Conclusi la frase per lui
la mia preferita era quella sulla mensola principale , c'eravamo tutti e tre io al centro, Jack mi faceva la linguaccia e poi c'era... Le lacrime minacciarono di scendere così decisi di concentrare tutta la mia attenzione sul mio ospite :
"Accomodati pure sul divano"
dissi, si sedette impacciato, i suoi gesti, i muoventi mi ricordavano così tanto quelli del suo amico.
"Ok cosa mi devi dire"
Dissi;il cuore aveva accelerato il battito cardiaco
Le mani sudavano e le gambe non riuscivano a stare ferme, continuavano a cambiare posizione, ero nervosa.
Andrew socchiuse gli occhi e iniziò a dire lentamente:
"È da parte di.."
Lo interruppi nuovamente
"sì, l'avevo capito quello" dissi scocciata
"Lui vorrebbe incontrarti e spiegarti perché l'ha fatto...è un uomo distrutto dai sensi di colpa, vive nel rimorso..."
il suo sguardo si incupì, mi guardò, il ricordo dell'amico fece diventare i suoi occhi nuovamente lucidi. Continuò dicendo:
"mi ha detto che..."
Fu nuovamente interrotto dai suoi singhiozzi,ma nonostante ciò voleva proseguire il discorso :
"è difficile sai?!Sentire la gente che bisbiglia quando gli passi vicino oppure vederli commentare ,non avere più nessun rapporto con le persone,..." disse.
Mentre parlava osservava un punto fisso sul pavimento, poi continuò:
"ma sai una cosa? Io non lo lascerei mai al suo destino, quell'assassino è il mio migliore amico e lo sarà per sempre, io e lui contro tutti e tutto"
Le sue parole mi avevano sconvolto, si era sfogato con me, nonostante il tempo passato, le liti e i diverbi, era sempre lo stesso liceale goffo che avevo conosciuto anni fa, quello con un grande cuore che avrebbe fatto di tutto per gli amici, potevo fidarmi di lui, Andrew ci sarebbe sempre stato.
"Andrew, sei una persona vera, una che non vive di apparenze, faresti di tutto per lui, stai soffrendo troppo..." Mi immersi nell'azzurro mare dei suoi occhi, era un uomo distrutto dal suo migliore amico.
"Cosa posso fare per te?"
Dissi senza riflettere troppo.
"Incontralo, vai a trovarlo, ti prego , è messo peggio di me, ti aspetta da tre anni, cinque mesi e otto giorni..."
Ero sbalordita" hai tenuto il conto? " dissi
"Sì, so che l'hai fatto anche tu, ne sono certo," mi fece un bellissimo sorriso. "sì è vero, la sua vita è finita da così tanto tempo"
anche la mia, pensai, ma non mi sembrava il caso di raccontargli i miei disagi; io per esempio non mi sarei mai aperta ad un mio ex amico del liceo come ha fatto lui.
"non solo la sua, in carcere non si vive più"
disse sospirando.
Quella frase non mi fece nessun effetto inizialmente, non so perché ma la mia mente continuava a ripeterla, non riuscivo a togliermela dalla testa, forse anche lui soffriva quanto me... che mi stava succedendo?
Era un assassino, e come tale doveva morire con il suo rimorso.
Andrew insistette dicendo:
"Ti prego, promettimi che ci andrai" non sapevo cosa rispondere, era ovvio che non l'avrei incontrato, andava contro i miei principii, ma non potevo dirglielo, mi aveva aperto il cuore, si era sfogato con me, così optai per un semplice
"ci penserò"
Andrew se ne andò poco dopo.
Mi svegliai nel pieno della notte, avevo sognato di nuovo quella giornata, era tutto così realistico: Dall' uomo che accoltella jack, il quale cade a terra sulla moquette e io, che corro per evitare il tutto, ma non ci riesco, vengo ferita, le gambe cedono e sono in ginocchio e piango, piango e guardo l'artefice di ciò, ha gli occhi spalancati, è ancora incredulo di ciò che ha fatto. Da quel giorno non ho mai più pronunciato il suo nome, attribuendogli quello di assassino.
Mi rilassava guardare il cielo dopo gli incubi, quella notte era scuro, quasi nero, le nubi bianche con leggere sfumature tendenti al blu, lo rendevano magico, ogni notte era diverso, bastava osservarlo attentamente, c'erano stelle brillanti, piccoli punti di luce disposti accuratamente , ma ciò che amavo osservare era quel meraviglioso gioiello chiamato luna, splendeva di luce argentea, ripensai a quella giornata, e pensai che gli uomini sono piccole luci nel Cielo, è come se noi fossimo la luna e tutte le persone a noi care le stelle, alcune brillano di più, altre di meno, altre si spengono per sempre, ma tutte insieme creano uno spettacolo unico, che cambierà sempre, non sarà mai uguale, non si può cancellare una stella, smettere di farla brillare, come non si può fingere che delle persone non esistano; o forse sì... In tutti questi anni il mio cielo era cambiato,l e stelle a me più vicine brillavano sempre meno, e io ero troppo impegnata a pensare ai miei dolori per rendermene effettivamente conto.
ricominciare da zero, era l'unica soluzione, dovevo raccogliere i cocci della mia vita e cercare di concludere un capitolo troppo sofferto, ancora incompleto, sapevo come fare...ma la domanda giusta era: Avevo il coraggio?

Ed eccovi qui sani e salvi, proprio bravi, siete sopravvissuti a questo polpettone descrittivo(?) beh spero vi sia piaciuta, credo che questa sarà la mia ultima storia... Perché mentre scrivevo sentivo di dover utilizzare dei termini e paragoni mooolto simili a quelli delle vecchie storie...poi non mi convince la cosa delle stelle... Ma quello che non sopporto è il mio scarso utilizzo di nuovi termini, avrò utilizzato minimo minimo 539372618392 volte la parola ricordare u.u ma questo è il meglio che posso fare... Beh per quanto riguarda la storia avrà ancora un capitolo, è quello conclusivo(devo ancora scriverlo u.u) ho deciso di dividerli perché poi la storia era troppo pesante... E poi... Niente... Ciao genteee, popolo di fun.atics :) un'ultima domandaaa ( dai sopportatemi ancora per poco u.u )
qualcuna di voi va al concerto di Milano o Ferrara?? :)

Scompaio con il mantello dell'invisibilità u.u ciaooooooo

  
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