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Autore: Vegeta91    03/12/2007    3 recensioni
E se Potter fosse stato smistato a Serpeverde?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus, Silente, Harry, Potter, Il, trio, protagonista
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Incompiuta
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Slytherin or Gryffindor?

 

CAPITOLO I:
- Il malocchio di Salazar -

 

Le vivaci fiamme delle torce appese ai muri illuminavano la Sala grande e qualche spiraglio di luce arrivava fino al soffitto  - se così si poteva chiamarlo - dove si disperdevano nelle tenebre della volta celeste, luminosa grazie a miliardi di stelle, diamanti nell’ombra.

Miriadi di suoni si univano e danzavano in quella sala dai blocchi di pietra ambrata, in quella moltitudine di giovani seduti su quattro tavoli rettangolari in nocciolo e sul tavolo, anch’esso rettangolare, posto in fondo alla sala dove adulti e anziani discutevano affabilmente.

Attaccate a asticciole di rame incastrate alle pareti cinque stendardi colorati, uno sopra a ogni tavolo, si muovevano sinuosamente, mossi da una brezza inesistente.

Verde e Argento si mescolavano all’Oro e al Rosso in una sfida che non sembrava avere inizio e tanto meno fine, una lotta tra titani per il dominio del castello.

Giallo e Nero cantavano accompagnato dal Blu e dal Bronzo in una ferrea amicizia duratura da millenni. Sopra il tavolo dei professori – poiché di professori si trattava – tutti questi colori erano uniti sotto un’unica “H” nera pece.

Il frastuono abituale della sala al banchetto d’inizio anno, venne bruscamente interrotto dall’apertura del portone bianco con rifiniture in oro, da cui un gruppo – forse “ammasso” è una definizione migliore – di bambini undicenni con a capo una donna dai tratti severi e duri, un viso solcato dall’età ma illuminato dagli occhi castani lucente.

Con un colpo di tosse, la professoressa Mcgrannit – che immagino conosciate bene – ripristinò un silenzio glaciale.

“Bene, ora appena chiamerò il vostro nome voi vi siederete qui – e indicò uno sgabello dall’apparenza antico – per decidere la vostra Casa di appartenenza. Bene, direi che possiamo iniziare”

Così cominciò lo smistamento – su cui non mi soffermo in quanto voi siete esperti in materia – finche un nome, tre parole, fecero calare il silenzio in tutta la sala:

“Potter, Harry James!”

Bè, forse silenzio non rende esattamente l’atmosfera, per intenderci: il cadere di una foglia sarebbe stato percepito da chiunque.

Con passo incerto – da coniglio, se posso dire il mio personalissimo pensiero Gryffindor – il ragazzino appena nominato si fece spazio in quella massa – di bestie se devo definire quei alunni novelli – finche non giunse allo sgabello – ci mise circa cinque minuti e contate che saranno meno di una decina di piedi  -  e si sedette, ripristinando forse meglio della professoressa Mcgrannit il silenzio che era stato spaccato da un brusio crescente.

Però! L’avessi avuto io un modo di ripristinare il silenzio senza lanciare un incantesimo sugli studenti!

Quanto tempo passò non so dirlo, ma sicuramente saranno stati  minuti più lunghi di quello scapestrato di Albus Silente – grande uomo non c’è che dire, ma decisamente stravagante - posto in avanti con gli occhiali a mezza luna che cadevano in avanti.

Finalmente quel benedetto cappello di Gryffindor, il mio cappello in verità, decise di aprir bocca: bisogna dire che ho fatto una magia veramente mirabile a creargli un cervello.

- SERPEVERDE! –

Ok, forse non tanto mirabile…

Sono sicuro che prima di scappare Salazar gli ha fatto il malocchio!

  
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