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Autore: Sweetie616    04/12/2007    4 recensioni
"Ero immersa nei miei pensieri quando si aprirono le porte dell’ascensore ed entrai, proprio nel momento in cui usciva un ragazzo vestito di nero, con cui, inevitabilmente, mi scontrai. “Vuoi guardare dove vai?” gli urlai contro, alzando lo sguardo quel poco che bastò ad incrociare due incredibili occhi verdi. Lui mormorò qualcosa in inglese, continuando a correre per il corridoio."
Cosa succede quando due persone deluse dall'amore si incontrano e scoprono di amarsi? Può succedere di tutto...soprattutto se uno dei due è Ville Valo...
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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4. Open your arms and drown in this love

 

Ville continuava a tenere lo sguardo fisso su di me, e di certo questo non aiutava la decisione.

“Potresti smetterla di guardarmi in quel modo, per favore?” chiesi.

Sorrise. “Perché, come ti sto guardando?”

In un modo che mi impedisce di ragionare, pensai. In quel momento, fortunatamente,  arrivarono Burton e Migè.

“Cazzo, Ville, dov’eri finito? Dobbiamo andare!”

Guardai l’orologio...cinque e un quarto del mattino, il tempo era volato.

“Allora?” mi chiese Ville a bassa voce, speranzoso.

 

E fu così che il cuore l’ebbe vinta sulla ragione.

“Andiamo!” dissi, sorridendo.

Il frontman ridacchiò.

“Camilla viene con noi?” chiese Migè “Aspetta, c’è una condizione”

“Quale?” chiesi.

“Domani dovrai ripetere l’azione diversiva per farci uscire dal locale sani e salvi!”

Ridemmo tutti. Il tempo di recuperare la valigia dalla mia stanza, ed ero già sul tourbus, seduta accanto a Ville.

 

Dopo un po’, complice la stanchezza e il rumore del motore, mi addormentai. Quando aprii gli occhi eravamo già quasi a Modena, e mi sorpresi nel ritrovarmi appoggiata a Ville, che dormiva beatamente con un braccio attorno alla mia spalla e la sua giacca di velluto a coprire entrambi.

Alzai gli occhi e vidi che Gas tratteneva a stento una risata... dovevo avere un’espressione troppo buffa.

“Sveglia il bello addormentato” mi disse “siamo arrivati!”

Sentirmi dire “buongiorno” da Ville con la voce assonnata mi fece sentire le farfalle nello stomaco...ma quello era solo l’inizio.

 

Sì, perché arrivati in albergo, la stanza per me non c’era. L’unica soluzione era una minuscola stanzetta comunicante con quella di Ville...tanto per rimanere con i piedi per terra e scrivere l’articolo, insomma. E di certo le risatine di Gas e Migè non aiutavano...

Quando entrammo in camera, ci rendemmo conto che, in realtà, la stanza comunicante altro non era che un piccolo sgabuzzino con un letto dentro.

“Tu lì non ci dormi!” disse Ville, risoluto.

“Ma dai... è solo una notte, non c’è nessun problema, davvero! E poi posso sempre dormire nel tourbus...”

Mi guardò storto.

“Puoi anche dormire con me, se vuoi... ci sono ragazze che pagherebbero, no?” ridacchiò.

Gli lanciai un’occhiataccia....beh, un tentativo di occhiataccia.

“Grazie Ville, ma non dormirò con te.” Risposi.

 Ero sicura che non avrei chiuso occhio, con lui accanto...anche se durante il viaggio, inconsapevolmente abbracciata a lui, avevo dormito come mai in vita mia.

 

Ma era presto per pensarci, lo avrei fatto in seguito... gli HIM dovevano prepararsi per il soundcheck, così li seguii al Vox. Cominciai ad accusare le poche ore di sonno, infatti mi sdraiai per un po’ sul divanetto nel tourbus, e mi addormentai. Mi svegliò una conversazione in finlandese tra Ville e Migè qualche ora dopo.

“Ville, non me la racconti giusta!” diceva il bassista, a bassa voce per non svegliarmi.

Decisi che era meglio far finta di dormire, e aprii solo un occhio per sbirciare la reazione del frontman.

Era seduto su un divanetto a gambe incrociate,  una sigaretta in mano,come al solito, e guardava di sottecchi il bassista.

“A proposito di cosa?” chiese.

“Di una certa ragazza che hai voluto con noi al concerto” ridacchiò Migè.

Ville sbuffò, e spense la sigaretta.

“Deve finire di scrivere l’articolo” disse, distrattamente.

“Sì, come no!” ridacchiò Migè.

“Cazzo, non ti si può nascondere niente, Migè!”attaccò il frontman “ Mi piace, va bene? Ieri sera sono stato benissimo con lei, e sai da quanto non mi capitava una cosa del genere...”

“Sì ma ti piace...una botta e via o è una cosa seria?”

“Piantala, Migè! Non è il tipo di ragazza da una botta e via... non le farei una cosa del genere...”

“E’ una cosa seria...” borbottò il bassista. “Ville, io sono uno dei tuoi migliori amici. Sono stufo di venire a recuperarti sbronzo e con il cuore a pezzi per colpa di una donna. E domani torniamo ad Helsinki...non le dirai di seguirti, voglio sperare”.

“No” sospirò Ville “Non so come andrà, ma mi piace averla vicina, finchè posso...”

“Parlale, scemo! ” disse Migè “Non credo che ti abbia seguito fin qui solo per scrivere un cazzo di articolo!”

Quando i due uscirono, mi misi a sedere sul divanetto, stiracchiandomi, con il cuore che mi rimbalzava nel petto.

Non credevo alle mie orecchie. Ville aveva provato le mie stesse sensazioni, la sera prima. E Migè aveva ragione, se l’avevo seguito fino a Modena un motivo c’era, e andava ben oltre il mio lavoro. Ville mi piaceva, e tanto. Ma non dovevo, non potevo, aspettarmi nulla. Lui era sempre la rockstar famosa, e io una ragazza normale...fin troppo normale. E uno come lui avrebbe portato ulteriore distruzione al  mio cuore spezzato.

Li sentivo accordare gli strumenti, e andai a sedermi per terra in platea, sotto il palco. Ville mi sorrise e mi fece un cenno di saluto. Incrociare il suo sguardo, dopo aver sentito una conversazione che non avrei dovuto ascoltare, mi fece arrossire. Ma non riuscimmo a dirci nulla prima dell’inizio del concerto.

 

 

Quelle poche battute scambiate con Migè mi avevano sconvolto più del dovuto. Mi accesi un’altra sigaretta, per poi spegnerla trenta secondi dopo. Cosa mi stava succedendo, cazzo? Cosa aveva quella ragazzina per sconvolgermi così tanto? Semplice, mi risposi: aveva un modo di fare che mi incantava: ironica, dolcissima... e quegli occhi. Guardavo l’espressione dei suoi occhi e ci ritrovavo me stesso,  perso nell’ inferno personale che cercavo di sconfiggere da quando io e Jonna ci eravamo lasciati. E una voce dentro di me mi diceva che lei poteva essere la mia salvezza, la dimostrazione che non sempre l’amore fa male. O meglio...potevamo dimostrarcelo a vicenda. Per una volta decisi di dar retta a Migè....a modo mio, però.

“C’è una modifica nella scaletta” dissi, appena un’ora prima dell’inizio del concerto “concludiamo con The sacrament... l’ultima versione.”

Gas mi guardò truce.

“Cazzo, Ville, sei impazzito? Non l’abbiamo mai suonata dal vivo!”

“Non sono problemi tuoi, Gas. Sarò io a cantarla, senza di voi”

“Ville, stai esagerando!” intervenne Burton “che vuoi fare il figo con la tua bella giornalista l’abbiamo capito tutti, ma non puoi farci fare l’ennesima figura di merda sul palco.”

“Calmati Burton” disse Migè “non è la prima volta che Ville canta the Sacrament in quel modo”

“Linde?” chiesi.

“Fai come cazzo ti pare, Ville” fu la sua unica risposta, ma dal mezzo sorriso che gli spuntò in faccia capii che era con me.

“L’ultima canzone sarà The Sacrament” ribadii, accendendomi una sigaretta.

 

 

Stranamente riuscii, stavolta, a seguire il concerto senza incantarmi troppo...fino alla fine. Precisamente finchè non vidi le luci abbassarsi, Ville imbracciare la chitarra, sorridere e guardare verso di me.... in quel modo che ogni volta mi lasciava senza fiato.

“Questa è l’ultima, per stasera...” disse “Ma per me è speciale, come lo è la persona a cui la dedico. Camilla, questa canzone è per te”.

Quando lo sentii pronunciare il mio nome (in un modo che mi piaceva decisamente di più di quanto fosse lecito) e iniziare a cantare con lo sguardo fisso su di me, mi sciolsi completamente.

 

I hear you weep so far from here

I taste your tears like you're next to me

And I know

My weak prayers are not enough to heal

All the ancient wounds so deep and so dear

The revelation is of hatred and fear

 

Ascoltai attentamente il testo, e quando Ville smise di cantare ci vollero dieci minuti buoni perchè il mio cuore tornasse a battere normalmente. Mi ero quasi dimenticata come si facesse a respirare. Cosa diavolo mi stava succedendo?

“Qualcosa non va?” mi chiese Migè, facendomi segno di seguirli nel backstage. “Abbiamo fatto schifo?”

Risi. “Siete stati fantastici anche stavolta! E Ville...”

Migè si fece serio. “Forse non dovrei dirtelo, ma...”

“Credo di sapere cosa devi dirmi, Migè...” lo interruppi, guardandomi la punta delle converse nere. Non riuscivo a guardarlo negli occhi.

Il bassista mi guardò con aria interrogativa.

“Facevo finta di dormire, mentre parlavate... e da piccola ho vissuto ad Helsinki, quindi capisco perfettamente il finlandese...” confessaii.

“Cazzo, ha ragione Ville a dire che sei diabolica!” esclamò Migè.

Ridemmo entrambi, ma Migè tornò subito serio.

“Camilla...Ville ha passato un periodaccio, ultimamente. È da tanto che non lo vedevo così  sereno e sorridente... e il suo ego è tornato spropositato come quello di una volta! Non so cosa vi siate detti ieri sera, ma credo che parte del merito sia tuo, e Ville lo sa.”

Feci un sorriso. Anche lui aveva un effetto benefico su di me, senza dubbio.

Migè stava per dirmi qualcos’altro, ma in quel preciso momento arrivò Ville, e il bassista sparì, lanciandomi un’occhiata che la diceva lunga.

“Ti stavo cercando” disse il darkman, passandomi un braccio intorno alle spalle. Il mio cuore impazzì di nuovo, come prima. “Ti sei incantata di nuovo?” sorrise.

“Solo alla fine” ammisi, abbassando lo sguardo “grazie per la dedica, io...”. Ci guardammo a lungo, e per un attimo mi persi completamente nei suoi occhi verdi. Dio, quanto volevo baciarlo! Cercai di respingere questo pensiero, non volevo fare la figura di quella che cade tra le braccia del cantante famoso, e cosa più importante,non volevo e non dovevo innamorarmi di lui.

 

Oh at least you could try

Let me just to be closer

For this one last time

Let me fall into your arms

It could be alright

Don't let us grow any colder

For this one last time

Let me close to your heart

HIM- The 9th circle

 

KIITOS!!!! :o)

 

Mid: sono troppo felice di averti dato l'ispirazione per aggiornare...ora continua così però!!! xD

 

Bell_Lua: grazie!!! io scrivo sempre con le canzoni dei miei adorati in sottofondo...normalmente la canzone che cito alla fine è quella che ha ispirato il capitolo!!

 

00glo00: come vedi...ha accettato!! non poteva essere altrimenti... se no avrei ucciso con le mie mani la protagonista che io stessa ho creato!!! xD

   
 
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