Quel giorno mi alzai di soprassalto. Mia sorella dormiva tranquilla, beata. Io ero preoccupato per la proposta di Miku. La nostra amica ci ha chiesto se volevamo studiare canto. Canto?  Sì, vogliamo diventare cantanti, ma non siamo molto bravi. Rin sta ancora dormendo, ma bussano alla porta. Apro loro in pigiama. La voce di Miku è squillante, mi sveglia.
– Len-kun! C’è anche Rin-chan? Dai che fate l’audizione!
– Audi–che?
– Abbiamo un’Audi? – disse Rin, appena uscita dalla camera.
– Rin-chan sono venuti quelli della scuola che vi ho detto, vestitevi con questi! – Miku ci passò dei vestiti gialli e bianchi e neri.
– Ma…Ma… sono magnifici! – disse mia sorella, contenta. – Andiamo a cambiarci Len!
Ci cambiammo. Miku aveva un vestito grigio e una bella cravatta blu, lo avevo notato solo ora.
– In macchina presto! – gridò Miku
Dentro, una ragazza poco più grande di noi e con una veste rossa ci salutò.
– Voi siete i gemelli giusto? Mi chiamo Meiko e lui– indicò un ragazzo con una sciarpa blu– è Kaito, e in parte c’è il master, ovvero il preside della Vocaloid Accademy.
– Vi piace il gelato? – ci chiese Kaito.
– S…Sì... –risposi e ci sedemmo.
Non parlammo con il master, né con altri. Eravamo troppo nervosi. Che ci sarebbe successo? Non ci aveva parlato né di scuola né di audizione.  Scesi dalla macchina, forse ero troppo nervoso. Alzai lo sguardo e l’imponente struttura che doveva essere l’accademia.
– Ricchan, Teto-chan! Come state? – disse a due ragazze che parlavano. – Loro sono Rin-chan e Len-kun.
– Io sono Teto, spero di andare d’accordo con voi. – disse la ragazza dai riccioli rosa
– … Ritsu– disse quella dai capelli rossi e dalla veste elegante.
– Piacere di conoscervi ragazze…– dissi. Rin era andata a vedersi uno schiacciasassi che sistemava la strada.
Ritsu mi guardò arrabbiata.
– Sono… Un… MASCHIOOOO!!!!!!!!!!! – Rimasi con uno sguardo sconvolto e con il sedere per terra.
– Scusa…
– Len-kun, hai proprio sbagliato atteggiamento con Ricchan. – mi disse Miku, con voce autoritaria.
– Avvisarmi no. Scusami Ritsu–san.
– Ricchan te la sei presa troppo sul personale. Io per esempio non ho urlato “ sono una chimera”.
– Chimera– dissi io– ok voglio andarmene da qui.
– Che uomo che abbiamo qui. Ha paura di un travestito e di un mostro. – disse una ragazza dai vestiti all’antica e dei capelli rosa lunghi fino alla schiena.
– Che vuoi Luka. – disse Ritsu – mi vuoi sfidare per caso?
– Ricchan, Luka senpai, non litigate! – disse Miku saltellando.
Luka se ne andò. Rin tornò proprio quel momento. – Lo schiacciasassi è andato via… oh salve!
– Ti sei persa il tipo di ragazza che vorresti schiacciare col tuo futuro, rodo roda. – le dissi.
Gli raccontai di Ricchan, di Teto e di Luka.
– Chissà quanti altri ragazzi incontreremo! – mi rispose tutta contenta.
– Vi prego, fatemi cantare una sola volta! – disse una ragazza con i capelli corti a Meiko.
– Le audizioni terminavano ieri mi spiace. – Rispose fredda la ragazza in rosso.
– Non è giusto, ho sentito che dei ragazzi oggi ne faranno una! 
– Ci avevano portato una registrazione precedentemente.
– Una sola canzone vi prego!
– Ascoltatela– m’intromisi io – Non è giusto che una persona può fare l’audizione dopo e l’altra no.
– E va bene, ma saremo due volte più severi. Se no…
– Va benissimo quando comincio?
– Dopo i gemelli.
– Ti devo ringraziare Sensei! – mi disse la ragazza
– Non chiamarmi Sensei! Chiamami solo Len.
– E tu puoi chiamarmi Kuroneko se ti va!