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Autore: Tinkerbell92    17/05/2013    2 recensioni
Un nuovo misterioso presidente è stato eletto a Capitol City e, tramite vari accordi con i Distretti, è riuscito ad ottenere un'ultima edizione degli Hunger Games, la Settantasettesima, con la promessa di rendere i giochi meno violenti.
Rhyan Seabell è una ragazza proveniente da una ricca famiglia del Distretto Quattro, il cui carattere ribelle e spiritato è placato solamente dalla dolcezza della sua cameriera e amante, Rory.
Quando Rory viene estratta per partecipare agli ultimi Hunger Games, Rhyan, non sopportando l'idea di perderla, decide di seguirla per proteggerla, anche se questo significasse travestirsi da uomo e andare contro tutta la propria famiglia.
Ma ciò che nessuno sa, è che il misterioso presidente sta tramando un grosso, terribile complotto...
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Katniss Everdeen, Nuovo personaggio, Sorpresa , Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Violenza
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Alcuni istanti di silenzio seguirono l’esclamazione di Katniss.
Un gran turbinio di idee confuse iniziò a tormentarmi, mentre continuavo a fissare incredula una ragazza che avrebbe dovuto essere morta.
Perché Faccia di Volpe, o come si chiamava, era morta tre anni prima, durante i Settantaquattresimi Hunger Games. Si era suicidata mangiando delle bacche velenose, l’avevamo visto tutti. Il cannone aveva sparato ed il suo corpo era stato trasportato via dall’hovercraft. Non c’era alcun dubbio.
E allora perché in quel momento si trovava davanti a noi, più fresca e viva che mai? Possibile che si fosse nascosta per tre anni, facendo perdere le proprie tracce? Con il localizzatore di Capitol impiantato nel braccio? O forse erano stati proprio quelli di Capitol a nasconderla?
Prima che potessi ragionare su almeno una di queste domande, Megan fece un passo verso la ragazzina, mormorando con aria incerta: - Finch… sei veramente tu, Finch?
Faccia di Volpe la fissò in silenzio per un secondo, poi annuì: - Sì, sono io.
Si interruppe con un gemito non appena Megan la abbracciò a tradimento: - Oh, Finch, que lindo vederrti, amor! Ma dov’eri? Pensavo che tu fossi…
- Infatti lo ero- la interruppe la rossa – Ero morta tre anni fa, nell’Arena. Mi sono tolta la vita mangiando i Morsi della Notte.
- Ma allora non è stato un incidente?- domandò confusa Katniss, che probabilmente ci stava capendo tanto quanto me.
Finch – ecco qual’era il suo nome!- scosse la testa e rispose: - No, ho scelto io di morire. Pensi che non conoscessi quelle bacche? Pensavi che fossi disperata per la fame e il caldo e mi fossi fidata ciecamente di quello che il tuo compagno aveva messo tra le provviste?- un sorriso volpino si dipinse sul suo volto – No, Ragazza in Fiamme. Era tutto previsto. Tutto calcolato. Non avevo armi con me e presto avrei incontrato te o il ragazzo del Due, se non gli ibridi. Per quanto ne sapevo, avreste potuto uccidermi in maniera dolorosa e sinceramente affrontare una morte violenta non mi andava, non dopo tutto quello che avevo passato nell’Arena. E poi, quello è stato anche un po’ il mio modo di ribellarmi, di far capire a tutti che io non ci stavo. Non si sarebbero mai divertiti per merito mio, e visto che non avevo speranze di vittoria, ho scelto di morire da sola, in maniera per nulla eccitante o plateale. Ecco com’è andata veramente.
Katniss annuì: - In effetti, mi sembrava un po’ strano che fossi morta per sbaglio. Mi hai risolto un grande mistero…
- Sì, ma non ha risolto quello ancora più grande!- mi intromisi, un po’ brutalmente – Perché sei qui?
- Le persone non tornano in vita…- aggiunse timidamente Rory – Mi sbaglio?
Finch sospirò, fissandoci poi in maniera inquietante: - Lo credevo anch’io. Ma a quanto pare non è così. Pare che uno scienziato di Capitol sia riuscito a scoprire il modo per riportare in vita determinate persone. Ci hanno impiantato dei cuori artificiali, che funzionano esattamente come quelli normali. Non ci hanno mai rispediti a casa, le nostre bare erano vuote. Ci hanno tenuti in un laboratorio sotterraneo affinché non ci decomponessimo.
- Ci?- ripeté Megan con un brivido – Tu y chi altro, Finch?
Faccia di Volpe abbassò lo sguardo: - Io e alcuni dei tributi della Settantaquattresima Edizione. Non so perché noi, ma ho ascoltato parecchi discorsi da quando sono tornata in vita e pare ci sia qualcosa di grosso a Capitol. So che c’è stata una rivolta e l’instaurazione di un nuovo Governo. Poi, non si sa perché, la presidentessa… Paylor mi sembra… ha dato le dimissioni in favore di Masked ed è sparita insieme a Plutarch Heavensbee…
- Oh, quindi nemmeno tu sai che fine abbiano fatto- mormorò tristemente Katniss.
Finch scosse la testa: - No, nessuno del governo l’ha accennato. Comunque, ho seguito un po’ questa edizione e ci sono parecchie cose che non quadrano…
- Sì, l’abbiamo notato… in meno di tre giorni siamo rimasti in otto, più o meno come nella Settantacinquesima Edizione…- borbottò Yules, tenendosi a distanza di sicurezza.
Megan gli sorrise e gli circondò le spalle con un braccio: - Finch, te ricorrdi Yules? Ha avuto una cotta para ti por un sacco de tiempo…
- Meg, non è vero!- sbottò Yules, arrossendo.
- Oh, che c’è di male? Non vergognarrti- replicò la ragazza, trattenendo a stento le risate.
- Beh, e tu cosa dovresti dire, che ti piaceva l’armadio biondo del Due- rispose il ragazzino, incrociando le braccia con aria imbronciata.
Meg alzò gli occhi al cielo: - Disparates!  Non mi piaceva el chico del Due, ho solo detto che aveva un bell’asspetto.
- Sì, come no- ribatté Yules ironico. Finch lo fissò un po’ e poi mormorò: - Oh, sì, mi ricordo di Yules…
Il ragazzino arrossì, mentre Katniss alzò un sopracciglio rivolta verso Megan: - Ti piaceva Cato?
La ragazza emise una risatina di circostanza: - Non in quel sensso… solo el suo aspetto fisico me gustava un poquito… ma non potrei mai innamorarrmi de un Favoritto! Yo odio i ragazzi violenti.
- Scusate, potremmo mettere da parte per un po’ il discorso del “Chi ti piace?” e concentrarci su un problema un tantino più urgente?- si intromise Rory – Gli ibridi saranno qui a momenti!
- A meno che…
Un’illuminazione improvvisa e piuttosto inquietante mi colse mentre davo un’occhiata a Faccia di Volpe. No, non poteva essere…
- Siete voi gli ibridi?
In un primo momento credetti che non mi avesse sentita, da quando piano l’avevo sussurrato, invece, la ragazza rossa mi fissò e rispose: - Ho paura di sì… credo sia questo il vero motivo per cui siamo qui…
Un gelo improvviso calò sul gruppo. Qualcuno si schiarì la voce, senza sapere cosa dire, fino a quando non fu Yules a balbettare: - Razor aveva detto che non sarebbero stati ibridi normali… loro… loro saranno peggio degli ibridi…
Portai istintivamente una mano alla balestra: - Devi attaccarci?          
Finch restò un attimo in silenzio, poi scosse la testa: - Dovrei ma non lo farò. Gli scienziati hanno eseguito il lavoro troppo bene. Non siamo degli zombie, siamo esseri umani con un cuore artificiale, che però hanno conservato ricordi, ideali ed emozioni. Forse volevano renderci dei morti viventi senza cervello, ma non ci sono riusciti.
Vidi Megan tirare un sospiro di sollievo – dopotutto, non sarebbe stato carino per lei combattere contro una ragazza del suo stesso distretto- ma Katniss spalancò gli occhi con aria allarmata: - Finch… chi c’è oltre a te in giro?
Faccia di Volpe si guardò attorno circospetta, poi ebbe un sussulto: - Maledizione, dobbiamo spostarci subito da qui! E’ il primo posto in cui vi verranno a cercare!
- Chi?- insistette Katniss con voce insolitamente acuta.
- I Favoriti! I ragazzi dell’Uno e del Due non avranno problemi ad uccidervi per obbedire agli ordini degli Strateghi! Cercano sangue e vendetta! Seguitemi!
Iniziò a correre e noi, dopo un attimo di stupore, la inseguimmo a passo svelto. Non ero sicura di potermi fidare di lei, ma dubitavo che ci avrebbe portati dagli ex tributi sanguinari. Qualcosa mi faceva sospettare che avrebbero potuto uccidere anche lei…
- Finch!- gridò Meg, tenendo stretto in mano il suo bastone di metallo – Dove ci stai portando?
- Nella zona Ovest, dove c’è uno spiazzo erboso! Da lì potrete raggiungere facilmente un luogo più sicuro, pieno di grotte!
- Le grotte sono dalla parte opposta allora!- urlò Rory di rimando – Stiamo andando nella direzione sbagliata!
- No!- replicò Finch, voltandosi appena – Fidatevi, dobbiamo andare per di qua!
Non so per quanto corremmo, so solo che, una volta usciti dal bosco, ci ritrovammo un una zona scoperta, in mezzo ad un prato che si allungava a destra e sinistra e terminava ad una trentina di metri davanti a noi, al confine con una zona boscosa.
Faccia di Volpe si fermò, guardandosi attorno, poi si voltò verso di noi: - Per il momento non dovremmo essere in pericolo. Devo solo cercare di ricordarmi il verso del…
- Il verso del…?- ripetei, ansimando – Che accidenti stai dicendo?
Scorsi una leggera nota di preoccupazione nei suoi occhi, anche se cercò di nasconderlo: - Oh, nulla… tra qualche secondo dovrei riuscire ad orientarmi di nuovo…
- Finch- la interruppe Megan, guardandola con severità – Che cossa c’è che ti preoccupa?
La rossa assunse un’espressione disperata, iniziando ad ansimare: - Io… io non so se…
- Ci hai condotti in questa zona, anche se le grotte dovrebbero essere da un’altra parte- si intromise Rory – Per favore, noi ci siamo fidati di te, ma devi spiegarci che cosa succede!
Faccia di Volpe sospirò, dopodiché cedette: - L’Arena. L’Arena non è una semplice foresta. C’è un meccanismo che fa spostare le zone in cui è stata suddivisa in modo ciclico. I movimenti sono impercettibili ed è praticamente impossibile accorgersene…
Un pensiero improvviso mi balenò in testa: - Ecco come ha fatto Meyer a trovare Duke e Jewel che stavano dalla parte opposta dell’Arena! Deve aver capito come funziona il meccanismo!
- Se è così siamo spacciati- mormorò tristemente Rory – Se lei sa come muoversi potrà raggiungerci in qualsiasi momento! E magari portare con sé altri avversari! Magari ha stretto un’Alleanza con quello del Sette o con i restanti Favoriti!
- Non mi sorprenderei del contrario- replicai, mentre Katniss volgeva lo sguardo verso Foxface: - Finch, tu sapresti dirci come funziona l’Arena?
- Sì- rispose la ragazza – E’ stata costruita su modello di una città leggendaria. C’è una forma geometrica precisa che una volta identificata vi renderà le cose molto più semplici. Vedete, l’Arena è a forma di…
Uno strano rumore interruppe la nostra conversazione.
Alzai gli occhi al cielo e vidi un hovercraft di Capitol avanzare sopra di noi. Finch indietreggiò terrorizzata: - Ho detto troppo…
- Finch che succede?- gridò Megan, per sovrastare il rumore del mezzo.
La ragazza rossa indietreggiò sempre più velocemente, con un’espressione di terrore sul volto: - Andate a Sud! Ha cambiato di nuovo, dovete andare  a Sud! Sempre a Sud!
- Finch che significa?
Una specie di bocca circolare si aprì sul fondo dell’hovercraft, scatenando un risucchio fortissimo.
Gli occhi verdi di Finch si spostarono su Katniss: - Portali via! Andate a Sud, subito! Lì troverete Thresh! Lui è dalla vostra parte!
- Thresh?- ripeté Katniss – C’è anche lui?
- Sbrigatevi!- gridò la rossa, mentre l’hovercraft si avvicinava pericolosamente. Megan fece un passo verso di lei, ma Finch la fermò: - No! Non pensare a me, scappate!
- Finch!- gridò Yules, cercando di correre verso di lei – Finch cosa ti faranno?
- Cercate Thresh!- urlò la ragazza – Lui vi terrà al sicuro!
Fu questione di pochi istanti, dopodiché, Faccia di Volpe venne sparata in aria, scomparendo all’interno dell’hovercraft. La bocca circolare si richiuse ed il veicolo sfrecciò verso Nord, portando il proprio rumore assordante con sé.
Yules cadde a terra in ginocchio, gridando, le lacrime scendevano copiose lungo le sue guance. Anche Megan sembrava parecchio sconvolta.
Abbracciai Rory, che tremava, e mi scambiai uno sguardo interrogativo con Katniss: - Ci capisco sempre meno.
La ragazza annuì, ma indicò con un cenno in direzione Sud: - A questo punto credo che dovremmo proseguire. Non voglio avere uno scontro ravvicinato con i miei ex nemici…
- Dov’è Finch?- singhiozzò Yules – Che cosa le faranno?
Megan lo aiutò ad alzarsi, con un’espressione avvilita: - Non lo so, Yules. Espero que la sua furbizia la aiuti a scappare…
- Lo spero tanto anch’io- replicò Katniss – Ma non possiamo restare qui a pensarci. Per quanto mi addolori sapere che Finch è nelle mani del Governo, mi preme molto di più che voi siate al sicuro. Dobbiamo andare da Thresh, come ci ha detto lei. Mi sento un po’ sollevata a sapere che c’è anche lui, almeno avremo un alleato potente.
- Sempre che quelli di Capitol non portino via anche lui- borbottò Rory, stringendosi nella sua giacca color verde militare.
- In questo caso dobbiamo sbrigarci- rispose spiccia Katniss.
La afferrai per un braccio, fermandola: - Aspetta, lo sai che in questo modo ci stai aiutando? Stai assumendo il comando del gruppo e cercando di metterci in salvo. Ti è proibito fare una cosa del genere…
I suoi occhi grigi mi squadrarono severamente: - Io non ho più intenzione di stare agli ordini di qualcuno che ha riportato in vita dei ragazzi affinché prendano il posto degli ibridi. Hai idea di che shock sarà per i famigliari di quei tributi? Ti rendi conto che qualcuno potrebbe assistere per la seconda volta alla morte del proprio figlio? Come se una volta non fosse già abbastanza?
Lasciai andare la presa e lei sospirò: - Non pensavo che si potesse scendere così in basso. Se questa cosa l’ha iniziata Snow tre anni fa, allora colui che l’ha portata avanti non è diverso da lui. Chissà cos’avranno fatto alla Paylor e a Heavensbee, non oso nemmeno pensarci. Se questi Hunger Games dovevano essere meno violenti, beh, evidentemente qualcuno ha sbagliato i calcoli – si sistemò meglio l’arco di Duke in spalla e si incamminò a falcate verso la direzione indicata da Foxface – E ora sbrighiamoci, prima che l’Arena cambi di nuovo…
Sospirai, seguendola a passo svelto, tenendo Rory per mano. Megan e Yules stavano dietro di noi, la ragazza si premurava di asciugare le lacrime al proprio compagno e rassicurarlo.
Forse non era poi così stronza… ehi, ho detto forse!
Camminammo per almeno mezz’ora, tenendo il bosco alla nostra destra e facendo attenzione al minimo rumore.
I Favoriti della Settantaquattresima potevano anche essere distanti, ma chi ci assicurava che i nostri Favoriti non sarebbero sbucati fuori all’improvviso?
Senza contare che anche Meyer era a piede libero e che, dato che non avevamo ancora sentito un colpo di cannone, anche quello del Sette si nascondeva da qualche parte.
Al momento era quello che mi preoccupava di più: non sapevamo niente su di lui, non ricordavo nemmeno il suo nome, sapevo solo che portava una maschera di cuoio sul viso e che era abbastanza gigantesco, forse ancora più di Balthor ed Heles. Ero talmente ossessionata da Megan che non avevo quasi mai fatto caso a lui e in quel momento me ne pentivo amaramente, perché rappresentava la più grande incognita all’interno dei giochi.
Era dalla parte dei Favoriti? Si era unito a Meyer? Era un solitario? Ci stava dando la caccia?
Non sapevo nemmeno che tipo di armi usasse.
Serrai la stretta sulla mano di Rory, gettando occhiate nervose alla mia balestra, quando Katniss ci fece fermare all’improvviso.
- Che succede?
La ragazza si guardò attorno, con aria corrucciata, poi, all’improvviso, ci fissò preoccupata e gridò: - Correte!
Ci condusse all’interno del bosco, sfrecciando tra gli alberi come un fulmine.
- Katniss!- gridai, con la voce mezza soffocata dal vento – Perché abbiamo deviato?
- Rhyan- mi interruppe Rory, afferrandomi un braccio e mostrandomi la sua bussola – Guarda!
Con mio sommo stupore, constatai che il Sud si trovava esattamente nella direzione in cui stavamo correndo, invece che in quella che avevamo preso prima. Possibile che Foxface si fosse sbagliata?
- L’Arrena cambia- mi ricordò Megan, senza interrompere la corsa – Ci sono zone que cambiano ciclicamiente. Se ssolo conoscessimo la forrma
Ero talmente occupata a cercare di riordinarmi le idee che per poco non andai a sbattere contro Katniss che si era fermata all’improvviso.
- Perché ti fermi di nuovo?- ansimai – E’ rischioso venire investiti da me…
Lei mi fece cenno di stare zitta e indicò un punto innanzi a noi. A circa una decina di metri, una forte luce indicava la fine della foresta e l’inizio di un nuovo spiazzo aperto.
Chissà che cosa ci avremmo trovato.
Avanzammo cautamente, pregando di non incappare in brutti incontri e, quando arrivammo al limite della foresta, un’ampia zona rocciosa si estese davanti al nostro sguardo.
Sarà stata larga circa un kilometro e, come il prato di prima, terminava al limite con un altro boschetto.
Affiancai Katniss con gli occhi spalancati per lo stupore e le domandai con un filo di voce: - Come hai fatto a capire che il Sud non si trovava più nella direzione che stavamo prendendo?
Lei alzò lo sguardo verso il cielo con volto impassibile: - Mi sono orientata con il sole. Ho dovuto tenerlo d’occhio, non è bene fidarsi troppo dei propri sensi quando qualcun altro manipola il paesaggio.
- Oh, giusto.
Arrossii un po’ e cercai di nascondere il mio imbarazzo voltandomi verso Rory: - Che ne pensi, piccola?
Rory alzò le spalle, osservando la distesa rocciosa innanzi a noi: - Penso che più andiamo avanti e più le cose si fanno complicate. Da quando l’Arena ha iniziato a cambiare? Se non avessimo incontrato Finch di sicuro ci saremmo persi.
Sentii Yules sussultare al nome della rossa: - Finch… chissà dove sarà adesso…
Megan lo abbracciò in maniera protettiva: - Sono sicura que  riuscirà a trovarre el modo de salvarrsi.
Il ragazzino annuì, asciugandosi una lacrima, poi commentò: - E adesso? Dobbiamo avventurarci tra quelle rocce bianche? Sembra una specie di mini-deserto…
- Infatti credo che lo sia- rispose Katniss sovrappensiero – Ma se Thresh si trova là allora ci conviene proseguire. Non mi pare che vi manchino acqua o provviste…
Facemmo cenno di no, così lei ordinò: - Bene, allora, in marcia!
Non era molto facile attraversare quella zona.
Il terreno sembrava leggermente in pendenza ed era tremendamente irregolare. I piccoli sentieri di ghiaia che passavano in mezzo alle rocce di tanto in tanto si interrompevano bruscamente, costringendoci a scavalcare. Non era certo il massimo, soprattutto per il pensiero che avremmo potuto scontrarci con qualche avversario da un momento all’altro. Eravamo esposti ed i nostri movimenti abbastanza intralciati.
La cosa positiva, almeno per me, era che Rory non si trovava affatto in difficoltà e, invece di camminare lungo gli stretti sentierini, saltava agilmente da una roccia all’altra. Avrei potuto imitarla, se non fosse stato per il fatto di essere facilmente individuabile. A parte il fattore altezza, avevo il problema dei capelli: il color rosso rame acceso sotto la luce del sole era peggio di un enorme cartello luminoso con su scritto: “Sono qui!”
Era ormai l’una quando raggiungemmo la metà del deserto.
Ci sedemmo esausti su una roccia, dando un’occhiata alle provviste: avevamo cibo e acqua a sufficienza, ma considerando che la temperatura aumentava sempre di più, iniziammo a provare un lieve senso di sconforto.
Quel kilometro in mezzo alle rocce e al caldo sembrava una distanza infinita. Inizia a pensare che gli Strateghi avessero iniziato a metterci lo zampino, dato che non si udivano colpi di cannone da troppo tempo per i loro gusti.
- Secondo te ci vorrà ancora tanto per arrivare? Magari verso il pomeriggio la temperatura scenderà un po’…- ansimò Rory, sedendosi di peso accanto a me.
Diedi un’alzata di spalle, passandole la mia borraccia: - Non lo so, tesoro. Qui niente è naturale, controllano tutto gli Strateghi. Invece che diminuire, la temperatura potrebbe anche aumentare…
- Senza contare che, anche se riuscissimo a raggiungere il bosco, potremmo trovare Balthor, o Heles o gli altri ad attenderci- soggiunse Yules.
- Siempre a patto che gli Strateghi non modifichino l’Arrena una otra vez…- osservò Megan, dando occhiate dubbiose al terreno sotto di sé.
- Di questo ne dubito, a meno che non abbiano dei validi motivi per farlo- disse una voce maschile alle nostre spalle, facendoci sobbalzare tutti.
Saltai subito in piedi, con una mano sulla sicura della balestra, quando Katniss esclamò sollevata: - Thresh, grazie al cielo!
Fissai ad occhi spalancati l’enorme ragazzone dalla pelle scura che ci fissava, maestoso come una montagna.
I suoi capelli neri erano tagliati molto corti, aveva due labbra belle piene, lineamenti virili ma molto gradevoli, uno sguardo stoico e fiero e profondi occhi color cioccolato fondente.
Indossava una semplice giacca color verde militare sopra ad una t-shirt bianca, pantaloni abbinati e stivali stringati in cuoio nero. Mi superava in altezza di almeno una ventina di centimetri ed il suo fisico muscoloso lo faceva sembrare ancora più imponente.
Thresh Morrowson, l’orgoglioso tributo del Distretto Undici della Settantaquattresima Edizione di Hunger Games, si ergeva innanzi al nostro sguardo incredulo.
 
***                                 
Angolo dell’Autrice: E così pare che i ragazzi abbiano trovato un nuovo Alleato.
L’Arena si è rivelata diversa da come si aspettavano e Foxface ha dato loro anche delle informazioni su quello che hanno combinato a Capitol. Premetto che io mi sono sempre immaginata che lei sia morta suicida e non per errore, perché era troppo intelligente per morire in modo così stupido.
Lo so che la ff inizia a diventare un casino, spero tanto che non mi odierete per l’idea che mi è venuta di riportare alcuni tributi morti nell’Arena. Il fatto è che mi sono affezionata moltissimo a loro mentre leggevo il libro e volevo in qualche modo inserirli nella mia storia, invece che scriverne una sui 74esimi Hunger Games, dato che ce ne sono migliaia in giro.
Vabbè, in caso l’idea non vi piaccia fatemi sapere.
Grazie per aver letto.
Un bacio
Tinkerbell92
 
Qui alcune immagini!
 
Prima di tutto, grazie a Remiel per avermi mandato il suo disegno di Rhyan e Rory alla Parata :3

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e qui abbiamo Katry (senza parrucca XD) e Chelie! :D

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Prestavolti: Kat Dennings (Katry) Clemence Poesy (Chelie)
  
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