Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
Segui la storia  |       
Autore: Shir    17/05/2013    1 recensioni
Ludwig e Gilbert sono due fratelli che vengono dalla Germania e decidono di trasferirsi America insieme ad Elizaveta, la fidanzata di Gilbert ;la ad accoglierli ci sarà lo zio materno dei due fratelli tedeschi,Roderich rimasto vedovo con i suoi due figli Vash e Lily. Può sembrare una cittadina tranquilla ma tra vicini,colleghi ,compagni di università e i loro familiari verranno a crearsi situazioni comiche,misteri e quant'altro.
E' la mia prima fan fiction siate clementi,ho messo OOC per sicurezza;rating arancione per capitoli futuri
Dal capitolo 26:
"-Non sarebbe bello se potessimo vivere senza combattere?-
Tutte le nazioni rimaste si girarono verso l' italiano sorprese che dalla sua bocca fossero uscite parole tanto profonde.
-Che vuoi dire Italia?- chiese l' Ungheria davvero confusa.
-Un mondo dove non siamo nazioni, dove non combattiamo e viviamo come persone normali senza drammi, dove essere felici. Non sarebbe fantastico?-"
E fu così che la storia ebbe una conclusione.
Nell'ultimo capitolo ci sono tutti i riassunti.
Spero sia stata di vostro gradimento. :-)
Genere: Comico, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Danimarca, Germania/Ludwig, Inghilterra/Arthur Kirkland, Prussia/Gilbert Beilschmidt, Un po' tutti
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: Gender Bender
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
A.D Romano: Ok ragazzi ora vi metteremo tutti i riassunti in modo da farvi fare una rinfescatina di tutta la storia....

Gilbert:Salve gente ecco a voi il Magnifico Ore-sama!Vi starete chiedendo perchè sono qui.E bene sono qui per fare un riassunto di quanto accaduto fino ed ora dall'inizio in poi.
Io ,Lutz e Liz andiamo dallo zio riccone che si trova in America e dai nostri cari cuginetti,lì conosco gli altri membri del bad trio e tutto il mio vicinato.Ognuno si reca alla propria postazione di lavoro e conteporaneamente scopro che Spagna ha lasciato Belgio e  il nuovo vice direttore Olanda(che è il fratello della biondazza) lo sta riempendo di lavoro.Ludwig all'università incontra la versione gnocca di Feliciano e se ne innamora,come professore ha il baltico quattrocchi;mentre i suoi compagni sono il cervello rosa,gli altri due baltici e Monaco.La  nostra padellara mat...cara Eliza deve patire le pene dell'inferno per colpa di Romania,ma per fortuna ci sono Bulgaria,Finlandia ,Svezia e Danimarca ad alleviare le sue sofferenze.Si stanno occupando del caso di Islanda che ha una malattia terminale ed è accudito dal fratello Norvegia.America ,Canapa e Vietnam fanno parte della polizia e spesso vanno dal loro barista di fiducia:Cuba.Per andare a fare la spesa si affidano a Russia e alle sorelle.
Noi  dell'ufficio:Io,Cina, Giappone, Francia ,Spagna e la versione gnocca di  Lovino per la pausa pranzo andiamo alla Kebaberia di Turchia a conduzione familiare.
Arriva il Natale e io faccio la proposta di matrimonio ad Eliza,ma la sveleremo ai nostri colleghi solo a Capodanno(Ringrazio ancora Taiwan per  l'anello).Qui incontriamo South Korea e Hong Kong che giocano con i botti,mentre West e e tutti i compagni di università fanno una festa a casa di Italia(la versione con le tette)e qui il mio bruder e lei si ubriacano e inconsciamente trom*******o. Poco prima di questo avvenimeto scopriamo che Arthur ha ucciso sua moglie Janice.....


Austria:Bene iniziamo dal capitolo 10:Durante Capodanno ...
Prussia:A Korea  esplode la mano mentre gioca con i botti.
Austria:ed è costretto ad andare all'ospedale,poco dopo incontriamo Groenlandia e Saami,amiche di famiglia di Svezia che inspiegabilmente conosce anche Danimarca...
Prussia :E qui scopriamo che è pazzo come Inghilterra.Ah a proposito di lui,subito dopo vediamo la bellissima scena in cui massacra la moglie e *Viene colpito da una padella*
Ungheria:continua Rod.
Austria:Nel capitolo successivo scopriamo che Inghilterra odia i suoi fratelli, Belgio e Romano (versione femminile )faranno di tutto per far soffrire Spagna , approfondiamo...
Prussia:Il personaggio misterioso di Alexander che per ora non ha aspetto.
Nell'altro capitolo vediamo il rapporto controverso di Grecia e Turchia,la perfidia di Belgio e S.Italia(mi fanno paura), Cuba  diventa uno psicologo e si mette a dare consigli d'amore a America e Vietnam,mentre Monaco e Polonia si improvvisano cupido e Spagna decide di stalkerare il vice direttore.....


America:Ok guys!Partiamo col riassunto!Spagna scopre che Olanda si droga e decide di ricattarlo,ma nel frattempo le ragazze(Belgio e RomanA) mettono in scena il loro piano per conquistare il povero sfi... cioè Spagna.Olanda, dopo aver saputo che Lussemburgo era in ospedale,viene a conoscenza(insieme a Nor e Ice)del terribile segreto di Danimarca,ma siccome all'autrice piace trollare non ce l'ha detto.Groenlandia ricorda  parte degli avvenimenti che riguardano la scomparsa del fratello Alexander e chiede a Svezia la verità dato che lui aveva visto tutto,ma non aveva mai detto niente(ci credo è, praticamente muto).Successivamente si scopre che io ,l'Hero, e la vietnamita comunista ci amiamo ma non vogliamo dichiararci ,così Viet chiede  consiglio a Maria(comparsa).E infine Pol e Monaco mettono in atto il loro piano per far mettere insieme VenezianA e Doitsu;li lasciano da soli nel ristorante con la cena già pagata.Qui la nostra coppietta incontrerà un altra coppia: Francia e Seyschelles.....


Danimarca:Bene,stavolta sarò io a fare il riassunto.
America e Vietnam decidono di passare un po' di tempo insieme per la gioia delle fan della AmeViet.
Fem!SudItalia ,dopo aver ricevuto una delusione in amore da parte di Spagna,una volta arrivata a casa incotra suo padre che altri non è che Nonno Roma.
Parlando sempre di RomanA,scopre che Belgio ama sul serio Spagna e così finisce il suo sogno (e fu così che Spagna si guadagnò gli insulti di quasi tutti i lettori)
Ma veniamo alla questione principale.Veniamo a sapere alcune cose sul conto di Alexander,come ad esempio che il padre si ubriacava e che picchiava la madre.E qui finalmente Svezia si decidea parlare con Alexander che altri non è che...Rullo di tamburi prego...Il grande me!So che già ve lo aspettavate,diciamocelo,in fondo io sono Il Re Del Nord!


Spagna: Hola! Io e Francia siamo qui per...
Francia: Farvi il riassuntino della storia.
Spagna: Allora iniziamo con la parte interessante. RomanA si porta Olanda e casa e indovinate cosa succede...
Francia: Esatto gente scopano! Ho sempre shippato quella coppia
Olanda&Romano: Sta zitto!
Spagna: Ma questo rapporto non sembra essere fondato sull'amore, però alla fine scoprono che con questa faccenda iniziata per gioco hanno trovato ciò che cercavano.
Francia: Ma come fessi non si dichiarano.
Spagna: Ultima cosa finalmente si apre la lettera di Sadik e si scopre che...
Francia: Heracles è femmina.
Spagna: Ma che dici? Si scopre che Turchia è il padre di Grecia!
Veneziano: Oh davvero? Grazie per avermelo spiegato io non avevo capito!
Romano: E' senza speranza!



Romano: Bene ora è ol mio turno quindi guai a hi mi interrompe bastardi!
Allora al matrimonio  succede un po' di tutto...
Serena e Lud si fidanzano ufficialmente, stessa cosa Lars e Lavinia, Heracles fa pace con Sadik e Alexander si riconcilia con sua madre ma non con la sorella perchè non ha il coraggio di dirle che..
Groenlandia: Dirmi cosa Dan?
Danimarca: Niente, vero Romano?  *smile*
Romano **Trema*
No niente, niente .
Insomma doveva essere un vissero tutti felici e contenti, ma America, con l' aiuto di tutti che hanno collaorato non voledo, è riuscito a capire che Arthur avva ucciso sua madre e decide di affrontarlo.
Ma il nostro eroe non risce a far rimanere tutti gli altri fuori e si ritrova sul tetto insieme ad Arthur, Scozia, Francia, Viet e i medici.
Canada: Ma c' ero anche i...
Romano: Quindi non vedendo via di scampo, Arthur si butta giùma non ritrovano il suo corpo.
E ora siamo giunti al capolinea gente! Godetevi l' ultimo capitolo!





Il cielo era particolarmente grigio quel giorno, forse per i nuvoloni, forse per il vento forte o forse  perchè lui non c'era.
Ian stava lì, in ginocchio, su quella lapide senza corpo che serviva solo per ricordare il suo nome, per dare un posto a cui piangere ai parenti. Ian sapeva che sotto quella terra non c'era Arthur e non ci sarebbe mai stato, preferiva crederlo morto e vicino che vivo e lontano. Non gli aveva mai dimostrato tutto il suo affetto, non lo aveva mai aiutato e non gli era mai stato vicino; come poteva presentarsi alla sua tomba?

Serena e Ludwig osservavano lui e la sua famiglia che piangevano davanti a quella lastra di pietra, finalmente si erano resi conto di quanto importante fosse per  loro.
Gli uomini erano stati ricostretti a rindossare gli smocking neri indossati una settimana prima mentre le donne non avendo potuto usare i loro vestiti eleganti e colorati erano state costrette a portare il nero come gli uomini.
Loro non sapevano niente di quanto fosse realmente successo su quel tetto, pensavano, com tutti quelli che non erano sul tetto, che si fosse suicidato e che fosse sepolto in quella tomba. Roderich era riuscito a insabbiare l' incidente e non farlo diventare un caso nazionale.
Era stata una scelta di Alfred quella di nascondere il fatto che fosse sopravvissuto alla caduta, altrimenti si sarebbe scatenata una vera e propria caccia all' uomo.
I due giovani ignari di tutto erano seduti  sulla panchina del parco vicino, osservando il gruppo di persone in lontananza e il
piccolo lago che li divideva.
Serena distolse lo sguardo, ormai stufa di guardare quella scena triste, poco dopo Ludwig fece la stessa cosa per poi guardarla negli occhi.
Entrambi poi si misero a guardare il lago davanti a loro: era veramente bello con i riflessi dl tramonto che caratterizzavano le sue sfumature.
-Che atmosfera triste, ne Lud?- chiese Serena con la voce velata di tristezza, rivolgendosi al compagno.
Ludwig non rispose ubito, alzò lo sguardo verso il lago davanti a lui per poi risponderle senza guardarla in faccia.
-I funerali sono sempre così.-
-Vorrei dargli qualcosa...- sussurò l' italiana alludendo molto probabilmente ad un fiore.
-Se è un fiore quello che cercate la accontenterò subito.-
Un uomo non molto alto, sembrava vestito da giardinire, sbucò accanto a loro con un cesto contenente rose bianche e rose rosse con un piccolo cartello con sopra scritto "50 cent"; per una rosa era una modica cifra.
Serena si alzò sorridente, guardando Ludwig con uno dei soliti sorrisi e con lo stesso sorriso di prima guardò il fiorario che gli rispose con un sorriso debolmente.
-Che significati hanno?- chiese la ragazza all' uomo con il cesto.
-La rosa rossa e la rosa bianca sono i simboli dell' Inghilterra. Rappresentano la lotta fra i casati di York, la rosa bianca, e il casato di Lanchstair, rosa rossa.- rispose l' uomo porgendo entrambe le rose alla ragazza.
Serena le prese entrambe guarando l' uomo negli occhi e notò che aveva due bellissimi occhi verdi; sembravano due smeraldi incastonati perfettamente sul quel volto di cui poco si vedeva pe via del cappello che indossava.
L' uomo prese il dollaro che la ragazza gli porse e se ne andò ringranziando.
L' italiana fissò entrambe le rose  e ne porse una a Ludwig che la prese, cercando di non farsi male con le spine, con molta sorpresa.
-In genere dovrebbe essere il contrario.- scherzò lui posando il fiore accanto a se.
Serena sorrise, stringendo la rosa bianca al petto, in piedi davanti al lago; Ludwig la guardava per cercare di capire quali fossero le sue intenzioni.
Che voleva fare con quella rosa bianca?
-Sai vorrei dare un fiore ad Arthur ma... non credo che se lo metto sull tomba gli arriverà.-
Ludwig la guardava come avesse detto qualcosa di alieno, non capì subito quello che voleva intendere.
Serena fissò ancora la rosa, prima di lanciarla in aria in direzione del lago; il vento la prese e la trasportò con la sua forza lontano verso il cielo.
E solo allora Ludwig capì che l' unico modo per far giungere quel fiore ad Arthur era affidarlo al cielo.
-Spero- continuò Serena fissando la rosa volare trasportata dal vento- che ci sia qualche altro posto dove possiamo vivere insieme senza essere tristi e soffrire.-



Peter era rannicchiato in un angolo a piangere e a stringersi le ginocchia; urlava per la disperazione e per la rabbia, aveva soportato troppo e quella era la goccia che aveva fatto trabboccare il vaso.
Suo padre se ne era andato senza dargli una motivazione, senza scusarsi, senza dirgli addio o "mi dispiace".
Niente. Zero.
Continuava a piangere pensando che non aveva più nessuno dei suoi genitori, aveva solo i suoi parenti che poco lo avrebbero considerato come sempre.
Piangeva senza ritegno, come un bimbo della sua età del resto. Voleva essere consolato solo un po' ma tutti erano a piangere sulla tomba di Arthur... Non avevano tempo per lui.
Si sentì toccare una spalla e asciugandosi le lacrime alzò lo sguardo verso l' alto.
Una ragazza dai capelli biondi con un ciuffo che puntava all 'in su si sedette accanto a lui sorridendogli e accovacciando le gambe come lui.
-Ehi ti vedevo solo che piangevi... Stai bene?- chiese con gentilezza la ragazza bionda al piccolo Peter.
Il bambino si asciugò gli occhi con la manica della camicia che  cercando di  non piangere nuovamente e poi si rivolse alla ragazza indicando la tomba circondata dalla gente.
-Papà.-
Il bambino si rimise a piangere silenziosamente infilandosi la testa fra le cosce e coprendosela con le mani. La ragazza sorrise comprensiva e gli accarezzò la testa.
A quel punto Kaalit si sentì in dovere di fare qualcosa per quel bambino che per certi versi gli assomigliava; lo abbracciò fortemente cercando di consolarlo. Peter abbracciò anche lui la ragazza cercando conforto tra quelle bracce di quella persona appena conosciuta.
-Sai io ho perso mio fratello tanto tempo fa e ora lo sto ancora cercando...-
Peter alzò la testa asciugandosi i nuovo con la manica della camicia.
-Come ti chiami?- chiese il bambino alla ragazza fra un singhiozzo e l' altro.
-Kaalit e tu piccolino?- chiese a sua volta la  bionda al bambino.
-Peter. Peter Kirkland.-
-Nessuno mi considera, nessuno è venuto qui a consolarmi, sono tutti lì a piangere per papà...-
Kaalit gli accarezzò la testolina bionda scompigliandogli i capelli. Non voleva vederlo piangere.
Il ragazzino nascose la testa nella sua spalla cercandovi nuovamente conforto; in quel momento ne aveva un disperato bisogno.
-Che ne dici se andiamo a prendere un fiore per tuo papà?-
Peter sembrò calmarsi e annuendo si staccò dalla sua spalla. Si girò intorno e vide un uomo con una tuta verde da giardiniere e un cappello dello stesso colore, aveva un cesto di rose bianche e rosse con sopra un cartellino con sopra scritto che le vendeva a 50 cent l' una.
A Kaalit era parsa una buona idea e Peter voleva tanto fare un regalo a suo padre ed era così entusiasta che era corso subito incontro all' uomo per fermarlo. Anche la ragazza si alzò per andare verso l' uomo col cesto.
-Signore, che fiori vende?- chiese il bambino con aria innocente.
L' uomo dagli occhi verdi si chinò verso di lui e gli fece vedere entrambi i tipi di rose, il bambino ne prese una bianca.
Kaalit si avvicinò all' uomo e gli porse un dollaro.
-Signorina con un dollaro ne prende due... Ne vuole un altra?- chiese il fioraio.
La bionda ne prese una rossa e se la rigirò tra le mani facendo attenzione alle spine. Ringraziò l' uomo e andò verso il bambino che la guardava contento.
-Ora puoi darla a tuo padre, vai!- lo iccitò la ragazza anche lei con la rosa in mano.
-Tu non vieni?-
-No devo dare anhe io la mia rosa ad una persona importante.-
Peter sorrise ancora e poi corse vicino alla lastra di pietra del padre facendosi spazio tra la folla. Era commovente, pensò Kaalit, quella scena. Per poco i presenti non piangevano.
Lei però doveva fare un altra cosa in quel momento.

Era lì, in piedi davanti al lago con la rosa nella mano destra e l' altra mano che penzolava.
-Scusa se è passato tanto tempo dall' ultima volta che ti ho portato un fiore....-  rimase la frase in sospeso quasi avesse paura di continuare.
-Però non ne ho avuto l' occasione, sai col trasferimento e tutto... Ma devi sapere una cosa.- mise la rosa in acqua e la lasciò galleggiare, leggera, come i suoi pensieri in quel momento.
-Jeg savner dig, broder.-(mi manchi fratello)
La rosa piano piano iniziò ad allontanarsi dalla sponda del lago, galleggiando dolcemente e lasciandosi cullare.
La ragazza si sentì gli occhi umidi e si asciugò con la manica della giacca. Anche lei avrebbe voluto un posto dove piangere la persona a lei più cara.


Camminava tra l' erba del parco contando le rose rimanenti nel cesto, non c' era che dire mezzo cesto era un buon risultato.
L' uomo dagli occhi verdi camminava  a passo lento cercando di rilassarsi.
-Ehi tu!-
Si sentì chiamare da dietro forse un altro acquirente.
L' uomo si girò verso la voce e vide un ragazzo biondo con una faccia molto familiare.
-Che hai nel cesto?-
Mathias avanzò verso il giardiniere con un sorriso beffardo dipinto sul volto.
-Mh davvero belle, complimenti!- quel gioco lo divertiva molto e lo stesso valeva per il "giardiniere"
-Devi fare più attenzione io l' ho capito subito.-
Disse soddisfatto guardando l' altro ridacchiare, le recite lo divertivano, soprattutto quelle senza copione.
L' altro smise di ridere facendosi incrdibilmente serio, al contrario di Mathias sapeva quando un gioco doveva terminare e quando doveva andare avanti; era arrivato il momento di calare il sipario su quel pietoso palco.
-Qui non abbiamo più nulla da fare. Ci siamo divertiti abbatanza, non credi?- chiese a quel punto il giardiniere davvero annoiato.
L' altro sbuffò guardandolo storto. Non er giusto per lui, era stato uno degli spettacoli più divetenti fino a quel momento, quai gli dispiaceva andarsene.
-E va bene. Credo che dovremmo provare con un altro, questo non mi sembrava proprio un vissero felici e contenti... Mio caro Arthur.- notò il danese fissando l' uomo di fronte a lui.
L' inglese non rispose nemmeno. Si voltò e riprese a camminare nella stesa direzione in cui stava camminando prima di essere stato interretto da Mathias.
Il biondo sbuffò mentre guardava Arthur allontanarsi.
-E va bene , alloa ci vediamo dopo eh!-


                                             Nel frattempo da qualche altra parte


La riunione di quel giorno era stata piuttosto incasinata tra problemi economici, finanziari, leggi da approvare e le solite litigate; insomma una riunione come le altre, per fortuna che era finita.
Un ragazzo uscì dalla sala lievemente scocciato e annoiato, non aveva seguito quasi niente, come tutti del resto. Ormai quel mondo stava andando a rotoli tanto valeva lasciarlo cuocer nel suo brodo, no?
A lui non importava quasi di niente solo delle grandi figure che stavano facendo lui e suo fratello agli occhi dell' Europa e del mondo: una figura di merda dietro l' altra.
Italia Veneziano ne aveva abbastanza, così come suo fratello Romano, ormai ne avevano piene le tasche di tutti quegli scandali che travolgevano la loro politica e di tutte i rimproveri che avevano avuto da Germania e da Francia.
Italia era corso subito fuori alla piazza per prendere fiato, i meeting mondiali lo stancavano soprattutto perchè doveva vedere tutte le nazioni e dovevano discutere anche di guerre. Non era solo c' erano già altre nazioni, ma preferì non parlare con loro.
Dall' ultima litigata tra le due Coree, America e Giappone avevano inizato a prendere le dovute precauzione nel caso fosse incominciata una nuova guerra e anche questa avrebbe raggiunto caratteri mondiali come le altre due...
-Veneziano, aspetta!- Romano lo stava chiamando in quel momento, almeno parlare con suo fratello gli avrebbe fatto bene anche se qualche volta litigavano per questioni economiche.
-Ehi fratello calmati un attimo, se sei arrabbiato per via della questione con India vedrai che riusciremo ...-
-Non sono nervoso per questo è solo che... non ce la faccio più.-
Romano gli sorrise comprensivo e gli cinse un braccio dietro una spalla.
-Vedrai che con il tempo, ma soprattutto con un po' di culo riusciremo a risolvere tutto.-
Italia sorrise sapendo che nemmeno suo fratello ci credeva più di tanto  e che alla fine  se la sarebbero cavata in qualche modo.
Sapeva benissimo che c' era chi stava peggio di loro, come Grecia e Spagna, ma i loro problemi gli sembravano irrisolvibili e i soldi continuavano a essere sprecati.
-Ehi già usciti?-
-Bhe ci credo che sono usciti così presto, lì dentro era insopportabile.-
-Con te vicino è ovvio che per me è stato insopportabile rana.-
-Vuoi fare a botte Inghilterra?-
-Ehi ragazzi calmatevi, l' Hero risolverà tutto!-
-Kol kol kol.-
Anche gli alleati, rumorosi come sempre, erano usciti dalla sala riunioni sfiniti e affamati. Aspettavano un taxi che li portasse all' aereoporto come tutti del resto.
I due italiani gli si avvicinarono per parlare, tanto per fare qualcosa nel frattempo che veniva il taxi.
-Avete visto Germania e Giappone?- chiese il Nord alle altre cinque nazioni.
America assunse un aria pensierosa, come se nella sua vita avesse mai pensato seriamente....
-Si sono già usciti, mi pare che fossero diretti al bar qua vicino.- rispose l' americano quasi urlando.
Mentre gli altri discutevano Inghilterra si guardava intornoo, come se volesse spiare le altre nazioni; Spagna e il suo gruppo chiacchieravano allegramente, le sue colonie e i suoi fratelli erano sparsi qua e là e gli asiatici erano tranquilli come loro solito , lo stesso valeva per gli slavi e i nordici
Nessuno sembrava comportarsi diversamente, tutto normle e noioso come al solito, persino lui che era un tipo piuttosto calmo non sopportava la monotonia della sua vita.
-Subete ni konnichiwa! Scusate se vi abbiamo fatto aspettare.-
Germania e Giappone erano ritornati con un paio di caffè  bollenti in mano e un aria più stanca di quando sono usciti dalla sala riunioni.
-Hallo.- disse semplicemente il tedeso sorseggiando un po' del contenuto del bicchiere di carta.
-Germania, Giappone  non vi trovavo più; perchè non mi avete aspettato?- chiese l' italiano un po' dispiaciuto. Il tedesco non abbe nemmeno il tempo di rispondere: suo fratello aveva richiamato l' attenzione di tutti.
-Guardate!- urlò Prussia indicando un qualcosa che galleggiava per aria e che lentamente scendeva giù in prossimità del gruppetto degli alleati.
Cadde lentamente tra le mani di Inghilterra che lo prese con delicatezza e lo osservò sorpreso; che ci faveva una rosa bianca in cielo?
-Ma che diamine...? Francia è opera tua questo non è vero?-
-Non è assolutamente opera mia! E poi anche se lo fosse la rosa sarebbe stata rossa, il bianco e privo di stile.- ribbattè il francese stizzito dall' affermazione dell' inglese.
Inghilterra ci pensò un po', in effetti non aveva tutti i torti.
-Non è che forse è di un ammiratore segreto?- insinuò Romania ridacchiando.
Scozia scoppiò in una grassa risata -E  chi se lo piglia uno come lui?-
-Già ha proprio ragione Scozia!-
-E' proprio una cosa impossibile!- gli altri  due fratelli seguirono il suo esempio e la cosa  fece arrabbiare non poco Inghilterraa lui aveva la risposta pronta.
-Almeno io ho ricevuto qualcosa!- li schernì a quel punto l 'inglese e gli altri fratelli britannici ne ribatterono ne parlarono più.
Tutte le altre nazioni scoppiarono a ridere, era difficile vederle allegre in quel periodo di crisi che stava distruggendo un po' tutti, persino Grecia e Spagna si lasciarono alle spalle tutte le preocupazioni, come lo stesso Italia.
-Non prendertela Inghilterra sono solo invidiosi!- lo consolò l' americano mettendogli una mano su una spalla, stessa cosa fece Francia.
-Già invidiosi del tuo fascino da gentlemann inglese.- concluse il francese ridendo insieme ad America.
Inghilterra tolse con malgrazia la mano dell' americano dalla sua spalla, stessa cosa  fece con l' altro.


Italia guardò di nuovo il cielo sopra di se, era grigio e nuvoloso. Chiuse gli occhi pensieroso, cercò di non pensare alle altre nazioni che parlavano e litigavano e si concentrò sui suoi pensieri.
Il vento gli scompigliava dolcemente i capelli e quell' atmosfera tranquilla che era riuscito a creare estraniando tutti i rumori dal suo campo uditivo lo faceva sentire tranquillo.
-Non sarebbe bello se potessimo vivere senza combattere?-
Tutte le nazioni rimaste si girarono verso l' italiano sorprese che dalla sua bocca fossero uscite parole tanto profonde.
-Che vuoi dire Italia?- chiese l' Ungheria davvero confusa.
-Un mondo dove non siamo nazioni, dove non combattiamo e viviamo come persone normali senza drammi, dove essere felici. Non sarebbe fantastico?-
Molti dissero che era un utopia, altri invece che sarebbe stato l' ideale per loro.
Danimarca e Ingliterra non poterono fare meno di guardarsi e non sapevano se ridere o continuare solo a incrociare gli sguardi. Loro non mettevano su tutti quei teatrini solo per divertirsi, anche se era uno dei principali motivi, infondo loro lo facevano per una nobile causa.
-My dear Italy, it's impossible. Anche se esistesse un mondo del genere non potremmo comunque essere felici, anche gli umani hanno i loro problemi sai? Quindi è inutile fantasticare.- concluse l' inglease in modo realista; persino lui era convinto che non avrebbero mai trovato il mondo perfetto.
-Si ma...-
-Niente ma Veneziano , è arrivato il taxi e dobbiamo andare.- Romano lo tirò con forza e  in malo modo verso il taxi non lasciandogli finire la frase.

 Russia guardava in lontananza i due italiani che salivano sul taxi, continuando a pensare alla domanada dell' italiano.
Certo, si, sarebbe stata una grande idea se fosse stata condivisa.
"Italia ha ragione!" pensò  il russo fissando il cielo assorto nel suo mondo. Sapeva benissimo che tutti la pensavano come lui.
Aveva incominciato ad alzarsi un leggero venticello che solleticava la pelle e rendeva un po' più sopportabile la giornata afosa.
Pensare un po' e rilassarsi dopo un meeting stancante lo aiutava molto e non solo lui.
-Italia ha ragione , non è colpa nostra se siamo nati con le armi in mano.- esordì improvvisamete il danese guardando Inghilterra, il quale gli rispose con un gesto di approvazione.
"Non è colpa nostra se siamo nati con le armi in mano"... Quella frase fece riflettere tanti di loro in quel gruppetto che diminuiva sempre di più per via dell' arrivo dei taxi.
Russia smise di guardare il cielo e ritornò alla realtà. Aveva capito come doveva fare per assicurarsi  una parte almeno per lui.
Loro non lo avevano detto a tutti per ragioni di comodità e sempre per comodità avrebero accettato un altro elemento per il loro lavoro.
-Mi trovo d'accordo con te Mathias.- disse il russo con un sorriso. Inutile dire di che natura fosse quel sorriso.
Inghilterra sgranò improvvisamente gli occhi. Le Nazioni non rivelavano mai a nessuno il loro nome umano, anche perchè lo cambiavano tutte le volte che gli pareva dato che gli serviva solo per attraversare i confini di stato.
Ma quel nome era lo stesso che Danimarca aveva usato per... Il loro lavoro.
Inghilterra o Arthur tanto non c' era tanta differenza, si voltò verso il danese che lo guardava quasi come lo volesse rimproverare.
-La tua magia ha fatto cilecca.- disse semplicemente voltandosi e dirigendosi verso i suoi fratelli.
L' inglese si voltò verso il russo che nel frattempo continuava a sorridere.
-Scusa Inghilterra è arrivato il mio taxi, devo proprio andare.- disse  il russo salutando anche con la mano.
Dal canto suo Inghilterra non sapeva come rispondere a Russia che non si muoveva dalla sua posizione aspettando una risposta.
Dato che Inghilterra non si muoveva allora decise di fare lui il primo passo.
-Allora è  stato divertente?-
I suoi occhi viola riuscivano a penetrare nell' animo delle persone e carpirne lo stato d' animo e l' agitazione, ma Inghiltera era inspiegabilmente calmo e sembrava persino divertito.
-Certo Russia; anche se sai che quello non era il nostro obbiettivo.-
-Lo so benissimo. Spero che lo troviate al più presto e che condividiate la vostra scoperta con noi.-
-E' ovvio Russia. Che gusto c' è a tenere la felicità solo per noi?  Se vuoi puoi venire anche tu, a Dan non dispiacerà di certo.-
-Mi farebbe piacere ma ora devo proprio andare.-
Russia si diresse verso il suo taxi a passo lento e deciso, quasi solenne. Si girò di nuovo verso l' inglese chiamandolo.
-Inghilterra!-
Il biondo si girò anche lui verso lo slavo sentodo quello che aveva da dirgli. Un risolino si fece spazio sul suo volto a sentire quello che il russo aveva da dirgli.
-Salutami Janice e Alexander.-



   
Scritto da

       Shir
    

                                                                    

   Diretto da                                                                                                                                                           America


   Costumi by
Francia e Polonia

   Musiche by
    Austria

 
Effeti speciali e grafica                                                          
    
Estonia
   Scenografie  
Veneziano&Romano
    Montaggi                  
                                                               
    
Canapa (Chi?)
                                       
 Personaggi
  
Italy - Feliciano/Serena Vargas
   Germany - Ludwig 
   Japan - Honda Kiku
   America - Alfred F. Jones
    Britain - Arthur Kirkland                                                                        
     France - Francis Bonnefoy                                                                       
    Russia - Ivan Braginski                                                                        
    China - Wang Yao                                                                        
    Austria - Roderich Edelstein                                                                          
    Hungary - Elizaveta Héderváry                                                                        
    Poland - Feliks Łukasiewicz                                                                        
    Switzerland - Vash Zwingli                                                                        
    Belarus - Natalia  Arlovskaya                                                                       
    Estonia - Eduard von Bock                                                                       
    Latvia - Raivis Galante                                                                        
    Lithuania - Toris Laurinaitis                                                                        
    Finalnd - Tino Väinämöinen                                                                        
    Egypt - Gupta Muhammad Hassan                                                                        
    Greece - Heracles Karpusi                                                                        
    South Italy (Romano) - Lovino/Lavinia Vargas                                                                        
    Spain - Antonio Fernandez Carriedo                                                                        
    Canada - Matthew Williams                                                                        
      Sealand - Peter Kirkland                                                                      
    Prussia - Gilbert Beilschmidt                                                                        
   Sweden - Berwald Oxenstierna                                                                          
   Turkey - Sadık Adnan                                                                         
   South Korea - Im Yong Soo                                                                          
   
Belgium - Belle Van Hallen                                                                         
   
Netherlands - Lars Van Hallen                                                                        
   
Norway - Lukas Bondevick                                                                         
   
Iceland - Eìrick Bondevick                                                                        
   
Denmark - Mathias Køhler/ Alexander                                                                        
   
Saami - Astrid                                                                        
   
Greenland - Kaalit                                                                         
   
Scotland - Ian Scott Kirkland                                                                         
   
Ireland - Sandy Kirkland                                                                        
 
Galles - Clive Kirkland                                                                          
   
N. Ireland - Patrick Kirkland                                                                       
 
India - Kamal                                                                                                                                                   
 
Seychelles - Sesel                                                                         
 
Thailandia - Thai - Sin                                                                         
 
Taiwan - Mei Mei Wang                                                                         
  
Hong Kong - Lee                                                                            
 
 Vietnam - Kim                                                                          
 
Australia - Kevin Kirkland                                                                         
   
New Zeland - Samantha/Sam Kirkland                                                                        
 
Leinchstein- Lily Zwingli  
Preferiti
 
   
Carmen I am                                                                          
     Giaele96                                                                       
      Tsuki_Frost                                                                      
     Xyndra76                                                                   
     _Ib_                                                        
                                                                           
 Ricordate
 
Carmen I am 
 Little Dreaming Writer 
  _Dori
                                                                         
      
Seguite
 
Antoniette Bonnefoy 
   Carmen I am                                                                         
    Giaele96 
   La Vargas 
  Lluvia_Orihara 
  reika701 
   Rico da Fe 
  Xincho 
  Yuki_987 
  _MyaBeilschmidt_ 
   _Rilen                                     


 
Si ringraziano le comparse
 Mary:  Tsuki_Frost
 
Red:  Mya Beilchmidt                                             
 
Ellen:  _Dory                                            
 
 Fredrich: Rico da Fe                                              
 
Recensori                                                                            
 
 Rico da Fe                                  
    Tsuki_Frost
    Larry SFX
    EvilAngel 96
    _Dory
    _Mya Beilchmidt_



Sono davvero commossa, non credevo che sarei riuscita ad arrivare fin qui TT.TT grazie a tutti voi!
Spero di ricevere tant recensioni per il capitolo finale e sapere cosa ne pensate!
Si lo so mi sono arrampicata tanto sugli specchi per il finale, però mi sembravauna cosa carina.
La cosa che cambiavano nome quando gli pareva me la sono inventata al momento  pe trovare un nesso...
Non credo sia tanto stupida come idea per esere uscita dalla mia testolina bacata.Spero di ricevere tante recensioni visto che è il capitolo finale!
Ringrazio anche chi ha letto e non ha recensito il vostro contributo è stato fondaementale....
A presto con la prossima long <3




  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Axis Powers Hetalia / Vai alla pagina dell'autore: Shir