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Autore: jasmine94    17/05/2013    5 recensioni
Se amate le storie ricche di avventure e soprattutto ricche di fantasia, questa FF fa al caso vostro.
Non per nulla infatti è incentrata sul fantastico mondo di Alagaesia, però con un protagonista del tutto nuovo: una ragazza, il cui destino si intreccerà inesorabilmente con quello dei protagonisti del Paolini, in un mondo sempre più magico e misterioso, in cui verranno svelati particolari inediti che ogni fan della saga di Eragon vorrebbe conoscere.
Se vi incuriosisce sapere cosa accadeva nel castello di Galbatorix prima che il nuovo Cavaliere trovasse il suo drago, allora iniziate a leggere questo primo capitolo...buona lettura :)
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Murtagh, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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                              35. DELINQUENTI

 

 

Era ancora notte. Si mosse leggermente per scoprire di essere incatenato ad un palo.

Aprì gli occhi per capire dove si trovasse.

Una grande folla di persone lo guardava incuriosita, mentre lui, incatenato al centro di una piazza, si sentiva come il fenomeno da baraccone.

Lo avevano picchiato. Si capiva dal dolore che provava ogni qualvolta faceva anche un minimo movimento. La ferita alla spalla bruciava da morire, ma almeno l'avevano curata e fasciata. Si sentiva debole, e non era nemmeno lucido. A quanto pare lo avevano anche drogato.

Lo avevano colto completamente alla sprovvista, non gli avevano dato il tempo e l'opportunità di difendersi.

Avevano attaccato un uomo, solo, senza alcun pretesto. Ma cosa gli era saltato in mente?

Uno di loro, probabilmente il capo, parlò, con voce autoritaria:<< Perché sei venuto a disturbare la nostra quiete, straniero? >>disse burbero. Era un uomo alto e robusto, sembrava un uomo senza scrupoli.

<< Io non volevo fare nulla di male! Volevo solo avvertirvi di un incendio sulla Grande Dorsale che si sta propagando a vista d'occhio! >>urlò esasperato << ed è così che voi accogliete gli ospiti? >>domandò con rabbia.

<< E così che noi accogliamo i delinquenti >> disse quello avvicinandosi poi a lui fino a spiccicargli in faccia un foglio di pergamena. Murtagh strinse gli occhi e sussultò quando vide che si trattava di un manifesto, anzi per la precisione, il manifesto di un ricercato dall'Impero, con una bella taglia sulla testa. E quello raffigurato era proprio lui, non c'erano dubbi. Alla fine Galbatorix si era dato una mossa. Quel manifesto era anche arrivato a Carvahall, una delle cittadine più sperdute dell'Impero.

<< Abbiamo già mandato un messaggero, i soldati ti verranno a prendere presto >> parlò un altro. Era poco più di un ragazzo, anzi poteva avere all'incirca la sua età. Murtagh notò che teneva in mano un martello. Rabbrividì. Era stato lui, lui lo aveva colpito alla schiena. Anzi doveva ringraziarlo per essersi contenuto, poteva benissimo spezzargli tutte le ossa della colonna vertebrale, invece si era limitato a metterlo KO.

Strinse i denti. << Io non ho fatto niente. L'unica colpa che ho è quella di essere sfuggito alle grinfie di Galbatorix... >>

<< Ah ed è per questo che non ti sei preoccupato di guidare un gruppo di Urgali fin qui? >>parlò nuovamente l'uomo robusto << Volevate attaccarci ecco qual era il vostro piano. Ma noi siamo previdenti. Avevamo già subìto un attacco e vi abbiamo accolto a puntino >>

<< Ma cosa...? >> intervenne Murtagh con stupore << Urgali? >>

<< Non fare il finto tonto, giovanotto! >>urlò << Devo spiegarti io? >>

Vedendo l'espressione confusa del ragazzo, continuò.

<< Per prima cosa avete incendiato la foresta come vandali, poi tu saresti dovuto venire qui per cercare aiuto, mentre i tuoi amichetti ci avrebbero aspettato fuori. E quando noi in massa ci saremmo precipitati a cercare di spegnere il fuoco, loro ci avrebbero sterminati, uno ad uno >> spiegò con calma. << Ma vi è andata male...i tuoi alleati hanno fatto una gran brutta fine, e tu...beh ti abbiamo risparmiato solo perché il re ti vuole vivo, brutto traditore che non sei altro! Ma non ti vergogni? Allearti con quegli esseri abominevoli?! >>disse con sdegno.

Murtagh rispose con un ghigno divertito. << Ma voi non avete proprio capito nulla...è proprio il vostro "amato" re ad essere alleato degli Urgali. Hanno appiccato loro l'incendio, poi mi hanno seguito, e io come un idiota non ci ho fatto neanche caso >>

A questo punto l'uomo si avvicinò ancora, per urlargli in faccia:<< TU MENTI! >>

<< No! Io sono innocente! Non ho fatto nulla! >>urlò a sua volta il ragazzo, incominciando ad alterarsi di fronte all'ottusità di quella gente. Davvero credevano che gli Urgali avrebbero ubbidito a lui? Un semplice umano?

Ma l'uomo robusto gli diede un gran ceffone ed esclamò con sguardo severo, rivolgendosi ai suoi uomini:<< Non mi piace questo ragazzo >>disse con calma << picchiatelo ancora un po', vediamo se la smette di parlare a vanvera >>ordinò.

A questo punto venne la risata del ragazzo di prima. Fece ruotare il martello nella mano, a mo' di minaccia.

Avanzò verso di lui, sempre tenendo in mano il martello.

<< Non farlo Roran... >>lo fermò l'altro << fallo fare a loro, tu non c'entri >>

<< Io non c'entro? Mi hanno portato via mio padre, la mia casa, tutto! >>replicò rivolgendosi all'uomo robusto << io non me ne starò con le mani in mano, mai più! >>

<< Non devi sfogare la tua frustrazione su di lui >>lo rimproverò.

Il ragazzo di nome Roran lo guardò in cagnesco, infine dopo una lunga pausa sputò a terra e si allontanò.

Cosa che però non fecero gli altri uomini, che presto circondarono Murtagh.

Intanto tutta la piazza si era quasi svuotata. Molti non volevano assistere a quello spettacolo così barbaro e cruento.

Fortunatamente finirono presto, interrotti dall'uomo robusto che li comandava.

Murtagh era abituato al dolore, era abituato ad essere picchiato, fin da quando era piccolo. Quindi seppe sopportare la pena con fierezza.

<< Hai la pelle dura eh? >>commentò l'uomo.

Murtagh lo guardò con disprezzo allontanarsi con i suoi uomini.

Il panico gli attanagliò completamente le viscere quando, poco tempo dopo, vide un'ignara Liz che attraversava l'ingresso, alla disperata ricerca del suo ragazzo.

Avrebbe dovuto aspettarselo.

Avrebbe dovuto sapere che Liz gli avrebbe sicuramente disubbidito non vedendolo tornare dopo un bel po' di tempo.

Cosa le avrebbero fatto quegli uomini quando avrebbero scoperto che stava con lui?

Nel disperato tentativo di liberarsi, fece un ultimo, inutile, movimento, ma sapeva con certezza che doveva abbandonare ogni speranza. E poi era ormai troppo tardi.

La ragazza l'aveva scorto da lontano e stava venendo di gran corsa verso di lui.

<< Oh mio dio! Ma cosa ti hanno fatto?! >>esclamò spaventatissima vedendo lo stato in cui era ridotto.

<< Liz! Devi assolutamente andartene da qui! >>disse sottovoce ma cercando di essere più autoritario possibile << Ci hanno scoperti! Hai capito, Liz?! Ti prego và via! >>la implorò infine.

<< No, non ti lascio qui >>esclamò lei risoluta. Non c'era niente da fare con lei, era troppo testarda, non sarebbe mai riuscito a convincerla.

<< Me la caverò da solo, tu vai! Non voglio che ti facciano del male come lo hanno fatto a me! >>. Ma era tutto inutile. Lei cercava disperatamente un modo per liberarlo, ma le catene erano troppo spesse, inoltre ci voleva una chiave per il pesante lucchetto che le teneva strette intorno al giovane.

Allora impugnò la spada, iniziando a dare colpi al palo di legno.

L'unico risultato che ottenne fu quello di scalfirlo leggermente. Sospirò, sentendo la speranza abbandonarla e le lacrime iniziare a strabordare.

<< Bene, bene, bene, ci siamo portati l'amichetta >>disse una voce dietro di loro. Una figura emerse dalle tenebre notturne. << Sapevo avresti chiamato rinforzi, cane bastardo >>disse con disprezzo il ragazzo di prima.

Liz impugnò la spada ancora più saldamente, girandosi di faccia al nemico, preparandosi a combattere.

Quello, per niente scoraggiato, estrasse dalla tasca il suo amato martello con fare teatrale.

<< Credi che un attrezzo del genere possa competere con una spada? >>iniziò a schernirlo Liz.

<< Non importa che attrezzo sia, purché chi lo usi sia abile... >>rispose sapiente l'altro.

<< Dobbiamo metterci a fare i teorici o dobbiamo combattere? >> e si avventò sul ragazzo, con furia.

<< Liz, vattene via! Presto arriveranno gli altri! >>urlò ancora Murtagh, al limite dell'esasperazione.

Mentre la ragazza si limitò ad ignorarlo e a continuare l'assalto, Roran, dopo aver bloccato un affondo della ragazza:<< E cosa ti fa pensare che io la lascerò andar via? >>

Ma Murtagh aveva ragione. Presto sarebbero arrivati i rinforzi. E lei doveva sbrigarsi a mettere fuori tiro questo sbruffone.

Però su una cosa aveva ragione: non aveva mai visto nessuno maneggiare un'arma del genere, eppure quella sembrava davvero perfetta per lui.

Con un impeto furioso riuscì a colpirlo al fianco.

Il ragazzo urlò di dolore, accasciandosi a terra. Liz gli puntò la spada alla gola.

<< Libera il mio ragazzo >>ordinò.

Pur essendo in una posizione di netto svantaggio, il ragazzo si concesse il lusso di fare un ghigno.

<< Non posso, non sono io il capo qui >>

<< Dimmi dove trovarlo allora >>gli intimò.

Un'altra risata.

<< Proprio qui... >>

<< Mi prendi in giro?! >>esclamò innervosita.

Liz sfiorò la sua gola con la punta della sua spada affilata, e piccole gocce di sangue iniziarono a macchiare la sua lama.

<< Liz... >>. Un lamento. Una voce strozzata.

La ragazza si girò in preda al terrore.

<< Lascialo andare >>le ordinò un uomo robusto. Anche lui era nella sua stessa posizione, la gola di Murtagh pericolosamente vicina alla lama di un pugnale.

Liz rimase immobile, in attesa.

Poi un esiguo numero di uomini armati la attorniarono.

<< Getta l'arma >>

La ragazza prima di fare qualsiasi cosa si guardò intorno. Erano in tanti, ma possibilmente non erano tutti soldati esperti. Sentiva di potercela fare, se solo la vita di Murtagh non fosse stata in pericolo. Si sentiva impotente.

Infine si arrese, gettando la spada ai suoi piedi, con una smorfia.

In pochi secondi la piazza si era riempita di gente sempre più curiosa.

Il ragazzo ai suoi piedi strisciò via, alzandosi a fatica, e lei rimase immobile, lasciandolo mentre se la svignava.

A questo punto anche l'uomo, fedele alla sua parola, allontanò il pugnale da Murtagh, ma con sguardo pieno di rancore si diresse a grandi passi verso di lei.

Lei gli rivolse uno sguardo truce prima di venire scaraventata a terra, dopo che l'uomo l'ebbe afferrata per i lunghi capelli.

<< Lasciala stare brutto bastardo! Te la prendi con una ragazza! Che male può fare?! >>urlò Murtagh fuori di sé.

L'uomo sospirò.

<< Hai ancora la forza di urlare?! >>disse infastidito << Questa ragazza ha un'arma, è pericolosa >>

Poi afferrò la sacca che Liz portava sulle spalle, strappandola col pugnale riversò tutto il contenuto per terra.

Alcuni soldati si misero a curiosare tra tutti quegli oggetti, per trovare qualcosa di interessante. E in effetti la trovarono.

<< Visto? Anche una ragazzina come lei può fare un grande danno se si considera che lei sia la "dama di ghiaccio" >>disse l'uomo, soddisfatto, tenendo in mano la maschera. Infatti un altro gli portò un volantino, e dopo averlo esaminato per alcuni minuti esclamò a gran voce:<< ecco svelata la sua identità! >>

Anche i soldati contenti commentarono il fatto:<< Bingo! >>, << Doppia ricompensa! >>, << Diventeremo ricchi! >>dicevano in preda all'euforia.

Liz, rimasta ancora a terra a bocca spalancata, venne allontanata con un calcio violento, che la fece spostare di diversi pollici.

<< La lascio a voi, basta che la lasciate viva >>pronunciò il capo dei soldati.

Murtagh urlò e si divincolò come fosse un forsennato. Non l'avrebbe mai permesso.

<< Non osate toccarla! >>urlò colmo di ira.

Liz ancora dolorante, riuscì a sollevarsi da terra.

Deglutì mentre quattro o cinque uomini si avvicinavano sempre di più.

O per le urla di Murtagh o mosse forse dalla pietà, alcune donne che stavano assistendo, prese di coraggio, si pararono davanti alla ragazza, a mo' di protezione.

<< Ma non avete nessun contegno morale? Questa poveretta ha sbagliato ma non avete il diritto di trattarla in questo modo! >>esclamò una di esse.

<< Beh tecnicamente lo abbiamo eccome... >>replicò uno dei soldati << E' una prigioniera e possiamo farne quello che vogliamo >>.

<< E poi anche tuo marito c'ha dato il permesso Elain >> disse un altro rivolgendosi alla donna che per prima aveva parlato.

<< E allora dovete passare prima sui nostri corpi! >>disse furiosa un'altra.

Nella piazza regnò il silenzio più tombale. Nessuno si muoveva. Liz, schermata dalle donne, tratteneva il fiato, in attesa.

Alla fine i soldati si arresero e, delusi, si fecero indietro.

A quel punto Liz, strattonando le donne e riuscendo a superarle, raggiunse i soldati, gettandosi ai loro piedi.

<< Vi prego, liberate Murtagh! Liberatelo e io mi consegnerò a voi! >>supplicò.

A quel punto intervenne Murtagh, furioso:<< Non se ne parla! Se provate a sfiorarla io... >>ma un altro ceffone in pieno viso interruppe il suo discorso.

L'uomo robusto:<< tu non farai proprio niente, a te ci baderò io... >>disse osservandolo minaccioso, << in quanto alla ragazza non so...badateci voi donne. Ma guai a voi se ve la fate scappare >>.

E detto questo se ne andò, seguito dai soldati.

Una delle donne che aveva difeso Liz, la prima, scattò in avanti, verso quello che doveva essere suo marito, fermandolo.

I due parlarono per un po', rivolgendo di tanto in tanto occhiate ai due prigionieri.

Poi l'uomo parlò, con la sua voce autorevole:<< Mia moglie mi ha appena consigliato di prenderti io stesso in custodia, così potrò controllarti personalmente >>si rivolse a Liz, poi ai suoi uomini:<< Prendetela e seguitemi >>

Gli uomini ubbidirono.

<< Ce la faccio anche da sola a camminare. Non cercherò di fuggire, credetemi >> e con uno strattone si levò di dosso le mani degli uomini, seguendo l'uomo robusto e sua moglie nella loro casa.

Appena arrivati la donna la accompagnò fino ad una stanzetta, al piano superiore.

<< Spero ti troverai bene qui >>le disse con gentilezza.

Liz sbuffò:<< Sono una prigioniera, come potrei trovarmi bene? >>disse ironica << comunque grazie >>un po' brusca ma almeno educata. In fondo la donna era stata gentile con lei, non doveva serbarle rancore.

La donna annuì, un po' dispiaciuta, poi uscì dalla stanza, lasciando suo marito ancora dentro.

Lui afferrò Liz brutalmente, dicendo minaccioso:<< Puoi stare certa che controllerò ogni tuo minimo movimento, se cercherai una qualsiasi maniera per fuggire potrai dire addio alla testa del tuo giovane amico, intesi? >>

<< Non lo farei mai >>rispose lei fredda, guardandolo con quegli occhi gelidi che tanti mettevano in soggezione.

<< Meglio così >>la lasciò andare << godetevi la permanenza qui...finché non arriveranno le guardie di Galbatorix >>

<< Ma perché quelli che vi ubbidiscono non sono guardie? >>

<< Sono mercenari...sono tempi duri questi e abbiamo bisogno del loro aiuto >>rispose asciutto, uscendo poi dalla stanza, chiudendola a chiave.

Nella stessa posizione in cui si trovava, Liz si accasciò a terra, sconfitta.

Tuttavia non si lasciò prendere dal panico. Doveva studiare un piano e occorreva sangue freddo e mente lucida per farlo.

Salve gente! :) 
Mmmm mi sa che stavolta non ho niente da dirvi, a parte che mi dispiace per il solito ritardo...ma davvero, faccio di tutto per cercare di ritagliarmi un po' di tempo. 
E poi volevo dirvi un'altra cosa, non so se ci avete fatto caso, ma alcune cose sono VOLUTAMENTE cambiate rispetto all'originale...infatti penso di avervi un po' sconcertato! xD cioè...gli abitanti di Carvahall che sembrano dei cattivi cattivissimi?!?  ahahah tranquilli la storia non è cambiata in questo senso, per adesso sono solo un po' burberi, perché pensano di avere a che fare col nemico...poi nel prossimo capitolo questa situazione si chiarirà un po' :)  per adesso le cose che sono realmente cambiate un po' riguardano solo una questione di cronologia più che altro, ma sono piccolezze tranquilli, forse manco si notano! 
Bene, a  prestissimo allora! Un bacione, ancora un grazie mille a chi legge, e un grazie speciale a tutte quelle meravigliose ragazze che recensiscono! Mi rendete davvero felice ;) 
 

  
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