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Autore: MaryluckHazza90    17/05/2013    3 recensioni
"Faccio pena, sono una stupida bambina capricciosa, odio la mia pancia" sbottò dandosi uno schiaffetto su questa "Odio le mie gambe" esclamò toccandole "Odio queste cavolo di fossette" disse toccando la base della colonna vertebrale.
Louis la guardò, un'altra crisi l'aveva pervasa.
Il ragazzo scosse la testa mentre lei si alzò, andandosi a fissare allo specchio.
"Mi odio, odio il mio corpo e guarda" esclamò girandosi verso il ragazzo ancora seduto sul letto "Quando sorrido mi si formano queste cavolo di rughe" sospirò facendo un finto sorriso, ricco di risentimento.
[...]
La bionda si avvicinò alla credenza e alzandosi di poco, data la bassa statura, vide la scatolina della bevanda al solito posto.
Si girò con sopracciglio inarcato con una bustina in mano mentre fissava Louis che si era rannicchiato sul divano.
"Mi stai prendendo per i fondelli Louis?" lo sgridò bonariamente.
"No è solo che così avevo una visuale migliore del tuo fondo schiena amore!" rise il ragazzo mentre un sonoro schiaffo gli lasciò un segno sulla guancia.
[...]
Non aveva mai compreso che non mi importava delle sue imperfezioni, dei suoi difetti o dei suoi pregi perché lei era così e non c'era un motivo preciso per il
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Little things 
 
 Dedicato alle mie amiche,
che mi sopportano in continuazione
e che non capiscono di essere perfette per me.
Dedicato anche a quelle ragazze che non 
capiscono di essere perfette almeno per qualcuno.
 
Louis guardava distratto i fogli del pentagramma che teneva tra le mani, rileggendoli più volte,  nel disperato tentativo di cercare qualche nesso logico nelle frasi che aveva scritto.
Sbuffò, accartocciando l'ennesimo foglio e buttandolo con malavoglia nello straboccante cestino vicino al pianoforte a coda.
Chiuse gli occhi poggiando due dita sulle tempie e iniziando a massaggiarle con foga.
Erano giorni che cercava di comporre qualcosa di decente per il nuovo disco ma, sfortunatamente, non era riuscito a scrivere nulla che fosse quanto meno presentabile.
Aprì di nuovo gli occhi sospirando, per poi prendere un nuovo foglio dalla cartellina gialla sul piano.
Gli sembrava così orrendo quel pezzo di carta bianco, senza neanche una macchia ad imbrattarlo, né note o parole a riempirlo.
Chiuse di nuovo gli occhi cercando di pensare a cosa fosse giusto scrivere.
Scavò per un po' nella sua mente, cercando di farsi un quadro di chi avesse ascoltato certe cose, al tipo di persone, e a quali parole fossero più adatte da dedicare ai suoi fan.
Stava ancora riflettendo quando dei pensieri, dei ricordi gli tornarono alla mente.
Erano momenti che riprendevano il suo passato e un sorriso dolce non poté far a meno che sfuggirgli dalle labbra.
In poco tempo iniziò a giocare con i tasti del pianoforte per poi iniziare a scrivere qualche parole mentre un ricordo si fece largo tra i pensieri sconnessi del ragazzo.
 
Flashback
 
Le tende bianche svolazzavano al vento primaverile mentre i tiepidi raggi di sole facevano capolino dal vetro aperto della finestra.
La stanza pian piano si illuminò rivelando due ragazzi sul letto.
Louis era di lato, perso a fissare la sua ragazza che dormiva beatamente coperta solamente da un lenzuolo bianco che si confondeva con la sua pelle diafana.
Sorrideva mentre osservava ogni minimo particolare.
Guardava i capelli lisci color grano che le ricadevano arruffati sulle spalle incorniciandole il viso ovale.
Sospirava nel vedere le labbra rosee e perfette, accarezzando con lo sguardo il naso a patata e giocando ad unire le piccole lentiggini che aveva sulle guance.
Si soffermò a fissare le palpebre chiuse che nascondevano due pezzi di smeraldo, ammirando la ragazza in tutta la sua bellezza.
Hannah si mosse emettendo uno sbadiglio che coprì prontamente con la mano.
Si stropicciò gli occhi come una bambina e poi gli aprì lentamente per adattarli alla luce del sole che le sfiorava la pelle candida.
La ragazza alzò lo sguardo verso Louis accennando un sorriso.
"Cosa guardi?" domandò curiosa.
Lui sorrise.
"Te" affermò.
Lei arrossì leggermente.
"Non c'è nulla da guardare, amore" sospirò.
"Sei bellissima" ribatté Louis.
"Quante stronzate che spari Tomlinson" esclamò alzandosi e coprendo il suo corpo, avvolgendolo con un lenzuolo.
Lou scosse la testa.
"Faccio pena, non so come tu faccia a stare con me" disse prima di dirigersi verso la porta.
Louis sospirò per poi alzarsi velocemente e raggiungere la fidanzata.
L'abbracciò da dietro, dandole un bacio nell'incavo della spalla.
Hannah inizialmente si irrigidì, rabbrividendo al contatto delle labbra gelide del ragazzo a contatto con la sua pelle fredda.
Lou allungò le mani stringendole a quella della ragazza.
Sorrise vedendo che combaciavano perfettamente come se fossero state fatte per lui.
 
Fine flashback
 
Louis scosse la testa.
Hannah aveva sempre odiato i complimenti, credeva di essere orribile in tutto.
Sorrise ricordando il suo nome e rilesse velocemente le parole che aveva scritto.
Fin a quel momento non c'era nulla che sembrasse stonato, anzi.
Chiuse gli occhi, cercando di trovare altri ricordi con quella ragazza e non poté non ridere al pensare a quel momento così dolce e amaro allo stesso tempo.
 
Flashback
 
"Louis sono orrenda, cavolo!" esclamò per l'ennesima volta Hannah dopo aver provato un altro vestito.
"Ho deciso non esco" borbottò uscendo dal bagno e buttandosi sul letto della sua stanza.
"Quante volte ti ho detto che la devi smettere, sei fantastica" sbuffò il ragazzo, avvicinandosi.
"No, non è vero" decretò Hannah mentre una lacrima le sfuggì e lei prontamente la raccolse.
Lui le si sedette accanto, odiava quando piangeva.
"Faccio pena, sono una stupida bambina capricciosa, odio la mia pancia" sbottò dandosi uno schiaffetto su questa "Odio le mie gambe" esclamò toccandole "Odio queste cavolo di fossette" disse toccando la base della colonna vertebrale.
Louis la guardò, un'altra crisi l'aveva pervasa.
Il ragazzo scosse la testa mentre lei si alzò, andandosi a fissare allo specchio.
"Mi odio, odio il mio corpo e guarda" esclamò girandosi verso il ragazzo ancora seduto sul letto "Quando sorrido mi si formano queste cavolo di rughe" sospirò facendo un finto sorriso, ricco di risentimento.
Louis la guardò per un po', facendola sbollire e poi si avvicinò alla ragazza per baciarla.
Le si pose davanti e poggiò in poco tempo le labbra sulle sue facendole combaciare perfettamente e coinvolgendo la sua lingua, in una danza sensuale e ricca di amore.
La fece avvicinare al bordo del letto buttandola sul materasso.
Le alzò piano la maglia, con delicatezza, sfiorandole l'ombelico con le mani fredde.
Iniziò a baciarle la pancia dolcemente e senza malizia, per poi tornare alle sue labbra.
"Io amo la tua pancia" affermò Louis, staccandosi.
Lei lo guardò.
Gli occhi lucidi per l'eccitazione e il cuore a mille.
Lui sorrise sghembo per poi sbottonarle i jeans, li fece calare iniziando a baciarle l'interno coscia e si fermò prima di arrivare troppo vicino all'intimità.
"E amo le tue gambe" esclamò sorridendo, prima di baciarle nuovamente le labbra.
Sospirò un po' vedendo il dubbio nei suoi occhi.
Ribaltò le posizioni e le accarezzò dolcemente le fossette dietro la schiena facendole alzare di poco la testa.
I capelli Hannah ricaddero sul volto di Louis e i loro sguardi si incrociarono.
"Amo le tue fossette dietro la schiena sotto la colonna vertebrale, le adoro" esclamò non facendole abbassare lo sguardo e coinvolgendola, incatenando i loro occhi.
Verde contro celeste, cielo contro prato, dolcezza contro sicurezza.
Lui la fissò furtivamente per poi iniziare a farle il solletico sui fianchi.
"Smettila Lou, ti prego" diceva Hannah con le lacrime agli occhi.
Lui negò con la testa e dopo qualche minuto si fermò a guardarla, facendola avvampare velocemente.
"Ed amo queste piccole rughe che ti si formano vicino agli occhi, le trovo stupende" sospirò.
Lo sguardo cadde sulle labbra di Hannah e non resistendo le baciò furtivamente. Dopo essere stato ricambiato con foga, sorrise staccandosi.
"E so che tu non li amerai mai ma io lo farò sempre" esclamò stupendola, per poi tornare a baciarla.
 
Fine flashback
 
Louis sorrise malizioso ricordando quella notte e senza volerlo il cuore perse un battito.
Aveva scritto velocemente quelle idee per paura che la mente perdesse le frasi come le aveva immaginate.
O forse era perché non voleva perdere certi ricordi?
Scosse la testa, cercando nuove immagini che gli permettessero di continuare.
Guardò ancora una volta nei suoi ricordi ma nulla.
Sospirò spazientito.
Aprì gli occhi e lo sguardo gli cadde sulla tazza verde che aveva poggiato sul pianoforte.
'Yorkshire Tea' ed eccolo il nuovo ricordo.
Sorrise tornando a comporre.
 
Flashback
 
"Hannah, dov'è il tea?" domandò quando non vide tra gli scaffali della credenza le bustine dell'amata bevanda.
"Non saprei, non è lì?" rispose la ragazza con noncuranza.
"No" sbuffò Lou.
Hannah sospirò abbandonando con malavoglia la storia che stava studiando e si avvicinò alla cucina.
"Sicuro?" il ragazzo annuì.
La ragazza non era molto convinta della teoria di Louis, aveva da poco ricomprato il tea ed era quasi impossibile che mancasse in casa sua.
La bionda si avvicinò alla credenza e alzandosi di poco, data la bassa statura, vide la scatolina della bevanda al solito posto.
Si girò con sopracciglio inarcato con una bustina in mano mentre fissava Louis che si era rannicchiato sul divano.
"Mi stai prendendo per i fondelli Louis?" lo sgridò bonariamente.
"No è solo che così avevo una visuale migliore del tuo fondo schiena amore!" rise il ragazzo mentre un sonoro schiaffo gli lasciò un segno sulla guancia.
 
Hannah era da un po' da sola in salotto e Louis sospirò, sapendo di aver sbagliato.
Si avvicinò ai fornelli preparando il bollitore e dopo aver messo un muffin al cioccolato e uno ai mirtilli sul vassoio poggiò anche le due tazze.
Versò l'acqua calda in quest'ultime, alzando il vassoio e dirigendosi nel salotto di casa Robbinson.
La bionda anche se sentì Louis entrare nella stanza non alzò lo sguardo, offesa ancora dal comportamento di lui.
"Scusami" sospirò il ragazzo, alzandole il viso.
Lei scosse la testa, liberandosi della mano.
"Amore veramente, ti chiedo perdono, non vuoi una tazza di tea caldo?" domandò dolcemente, ferito dal broncio di lei che di solito non durava più di cinque minuti.
Hannah non riuscì per molto a trattenere lo sguardo furente ed alzò il viso facendo spuntare un piccolo sorriso sulle sue labbra.
Louis sorrise a sua volta, dandole il tea e il muffin ai mirtilli mentre lei dolcemente sorseggiò quella bevanda che, nelle sue mani, sembrava una droga.
 
Erano passato qualche minuto ed Hannah era crollata tra le braccia di Louis, iniziando a fare discorsi disconnessi.
Lou rise, questo l'unico suono che si sentiva nel silenzio tombale di quell'appartamento piuttosto lussuoso.
Il ragazzo iniziò ad accarezzarle i capelli e chiuse gli occhi godendosi come al solito uno dei tanti monologhi che la ragazza faceva nel sonno, uno di quei discorsi che riguardavano lui.
Tante di quelle parole messe insieme che lo facevano sentire bene e che sarebbero state un piccolo segreto che neanche Hannah conosceva.
"Ti amo Louis" mugugnò lei e Louis sorrise, distese le labbra perché sentiva il cuore esplodergli e l'amore per quella ragazza aumentare.
 
Fine flashback
 
Lou sospirò a quel ricordo, non era di certo il migliore ma la rappresentava.
Aveva sempre fatto discorsi disconnessi nel sonno Hannah; dichiarandogli più di una volta il suo amore ma lui non si era mai azzardato di dirle nulla.
La conosceva, l'avrebbe considerato come un altro difetto ma per lui non lo era.
Era solamente un altro pregio, un altro momento che gli faceva battere il cuore e non poté che sentire questo aumentare il battito a quei ricordi ma lui non fece altro che scrivere, comporre e passare oltre.
Sospirò dolcemente quando un altro ricordo gli affiorò alla mente.
 
Flashback
 
"Ti va di fare qualche video-cazzata?" domandò esaltato Tomlinson.
Hannah storse il naso, per quanto amasse fare delle cose stupide e insensate divertendosi, quell'idea non la entusiasmava.
"No amore, sai che la mia voce registrata la odio! E poi faccio anche pena a cantare" sospirò Hannah, sentendosi per l'ennesima volta un peso.
Louis la guardò cercando di mantenere la calma.
"Non é possibile continuare così Han!" sospirò, mettendole una mano sul viso.
"Senti smettila di odiarti così tanto!" esclamò guardandola negli occhi mentre lei li abbassò, stringendo la mano del ragazzo alla sua.
Scosse la testa leggermente facendo svolazzare i capelli biondi.
"Ti conosco" ribadì Louis "So cosa odi e cosa ami di te" la guardò più intensamente.
"Ma non puoi fare così, sei perfetta per me lo vuoi capire?" domandò alzandole il viso con un dito sotto il mento e guardandola negli occhi verdi.
"Io.." cercò di dire lei.
"Tu nulla Hannah!" esclamò Lou.
La ragazza si alzò guardandolo malamente.
Prese il cellulare dalla tasca inferiore dei jeans e registrò la sua voce per poi metterla vicini all'orecchio del fidanzato.
"Senti come fa schifo la mia voce registrata?" domandò Hannah abbassandosi per guardarlo negli occhi.
Lui negò con la testa, alzandosi per abbracciarla.
"Io ti amo ed amo tutto di te, la tua voce registrata, il modo in cui ti stringi ancora nei tuoi jeans" sospirò mettendole un dito su di essi e tirandoli leggermente.
Hannah avvampò facendo tingere di rosso le guance.
"Amo quando non vuoi salire sulla bilancia neanche se ti costringessi a morte!" sospirò guardandola.
"Perché io ti amo Hannah July Robbins ed amo le cazzate che dici, il modo in cui le tue guance diventano rosse sotto il mio tocco, amo tutto di te! Lo vuoi capire?" domandò per l'ennesima volta al volto abbassato della fidanzata.
Hannah alzò velocemente il viso e con un scatto fulmineo posò le sue labbra su quelle di Louis che rimase scosso, non aspettandosi quel comportamento.
 
Fine flashback
 
Il ragazzo dagli occhi cielo poggiò le dita sulle labbra, ricordando il sapore di Hannah: cioccolato bianco.
Si alzò prendendo il cellulare dalla tasca anteriore dei jeans e iniziò a scorrere tra le foto, trovando quella che desiderava.
Trovò una delle tante fotografie che li ritraeva insieme ma quella era unica, l'amava così tanto.
Louis appoggiava la mano dietro la sua spalla, ridendo allegramente mentre lei lo fissava con sguardo innamorato, sorridendo.
Lou tornò indietro nel passato con la mente, cercando di aggrapparsi a quei ricordi che gli sembravano scivolargli via dalle mani.
A quei momenti così lontani dalla realtà ma vicini al suo cuore.
 
Flashback
 
Erano in posa da un bel po' aspettando di fare la foto che desideravano da tanto, la prima fotografia insieme.
Hannah sospirò cercando una posa adatta ma nessuna la convinceva abbastanza.
"Smettila, cerca di essere il più naturale possibile, sei stupenda Han" sorrise Louis guardandola mentre si sistemava i capelli.
Lei lo guardò con sopracciglio inarcato.
"Ti amo" esclamò lui ridendo dall'espressione che la ragazza aveva assunto, dandole un bacio veloce sulle labbra.
Lei sorrise, lo conosceva bene e sapeva oramai che era inutile ribattere.
Un venticello passò scompigliandole i capelli mentre un clik veloce annunciò la fotografia ormai fatta.
Hannah sospirò pesantemente, pensava infatti che la foto sarebbe stato un disastro ma si sorprese quando, guardandola, la vide perfetta.
Non era stupenda per qualche motivo preciso, non era uscita perfetta perché tutti e due sembravano modelli, no.
Era magnifica solamente perché li ritraeva, li riguardava, erano loro due.
Louis si avvicinò da dietro alla ragazza che aveva in mano la sua amata Nikon.
"E' perfetta, so che sarà impossibile convincerti ma spero che anche se non ti sei mai amata metà di quanto ti amo io e anche se non ti tratterai mai bene, io voglio che tu lo faccia, che tu ci provi, se te lo dico è perché ti amo e voglio vederti un giorno amare il tuo corpo quanto io amo te" affermò Louis senza prendere fiato mentre Hannah alzò il viso, poggiandosi meglio sul petto del ragazzo, sorridendo.
 
Fine flashback.
 
"Chissà se alla fine lo hai mai fatto, se ti sei mai amata quanto ti amavo io?" si domandò Louis mentalmente, scrivendo le ultime frasi.
Lesse velocemente quello che aveva scritto sorridendo leggermente mentre alcuni pensieri gli affollavano la mente.
Poggiò il foglio mentre i ricordi riaffioravano man mano sempre più definiti e chiari.
Sempre più belli e decisi.
Momenti che appartenevano a ciò che era prima di diventare una star internazionale, sorrise per l'ultima volta in quella serata prima che altre parole si assimilarono nella sua mente.
Le parole giuste che rappresentavano tutto ciò che Hannah era stata per lui. 
Guardò il foglio macchiato e con mano ferma scrisse poche frasi.
 
'Non lascerò che queste piccole cose
escano dalla mia bocca
ma se è vero sei tu
sei tu
sei tu
si aggiungono al motivo perché
io mi sono innamorato di te
e tutte le tue piccole cose' 
 
Ed era vero lui si era innamorato di ogni singola sfaccettatura di quella ragazza che aveva sempre fatto fatica ad innamorarsi di se stessa ma non era mai riuscita a dirle tutto quello che il suo cuore sentiva anche solo a vederla o tutte quelle conversazioni che faceva dormendo o quando si soffermava ad annusare l'odore dei suoi capelli che gli davano l'idea di essere a casa.
 
 
Mesi dopo
 
(Louis)
 
Stavamo per salire sul palco.
Sentivo le gambe tremare e il cuore battere forte nel petto come se volesse uscire, solite emozioni di ogni concerto.
Sospirai stringendo le mani a pugno e sentendo di più la superficie liscia del microfono nella mia mano sinistra.
Eravamo pronti.
Pronti per cantare nuovamente una delle nostre canzoni, per sorridere e sentire le grida dei nostri fan che, come al solito, ci incoraggiavano.
Stavamo per salire sul palcoscenico ma per me era così difficile farlo, non era una delle tante volte.
Chiusi gli occhi cercando di concentrarmi sulle parole, oggi sarebbe stato il debutto della mia canzone: Little things.
Cosa avrei dovuto fare, rilassarmi? 
Mi sembrava un pensiero assurdo, stavo per spiattellare al mondo tutta la mia storia d'amore con Hannah e di certo non era facile.
Harry mi passò vicino dandomi una pacca sulla spalla e mi sorrise incoraggiante.
In poco tempo sentii nell'auricolare il conto alla rovescia.
Tre, due, uno ed eccomi di nuovo davanti a milioni di persone che mi guardavano, urlavano, si emozionavano, accendevano i telefoni e facendo riflettere delle luci bianche.
Erano così tanti.
Alcuni avevano le telecamere, altri macchinette fotografie e poi c'era chi mi stava guardando urlando il mio nome ai quattro venti.
Sorrisi leggermente facendo impazzire le ragazze che gridarono nuovamente.
Abbassai lo sguardo su quei volti nuovi, iniziando a fissarli.
Mi guardavano mentre delle lacrime rigavano i loro volti così leggiadri e dolci.
Sarei voluto scendere ed abbracciare ogni singola persona che era qui presente per ringraziarle del loro sostegno.
"Hey ragazzi adesso c'è una canzone dolce che dite, telefonini accesi?" gridò Zayn al pubblico che urlò emozionato, accendendo le luci.
Tutto si trovava in totale silenzio mentre alcune note iniziavano a risuonare nell'Arena.
Abbassai lo sguardo cercando di contenermi e rilassarmi.
La voce di Zayn iniziò a sussurrare dolcemente le parole iniziali della canzone mentre tutti i presenti ascoltavano silenziosi cercando di capire cosa dicessero le frasi cantate dal pakistano.
Liam continuò sorridendo, sedendosi su una delle casse enormi situate sul palco e ammaliando con lo sguardo le ragazze presenti.
Harry si avvicinò a Niall e continuò la sua parte, sedendosi poi sul bordo del palcoscenico.
Le ultime parole che appartenevano al suo pezzo stavano finendo e l'ansia in me cresceva senza freni.
Sospirai prima di avvicinare il microfono alle mie labbra e iniziare a cantare, impacciato nei movimenti.
Mi avvicinai al bordo del palcoscenico e chiusi gli occhi godendomi quei ricordi che mi riportavano indietro nel passato.
Gli riapri velocemente e iniziai a fissare tutte le ragazze presenti in quel posto, con l'insulsa speranza di vederla lì, tra la gente, sorridente come non mai ma, come mi aspettavo, non c'era.
Lasciai che la canzone continuasse sotto la voce dolce e sensuale dei miei amici, sospirando pesantemente.
Sorrisi quando il pezzo stava per finire e mi apprestai a cantare il ritornello guardandomi intorno.
Fu proprio quando abbassai lo sguardo che una figura esile, tra la folla di ragazzine urlanti, mi colpì.
La rividi dopo anni e non mi stupii del fatto che non fosse cambiata per nulla, a parte le forme del corpo più accentuate.
I miei occhi si incatenarono ai suoi, pieni di lacrimi.
Tra i capelli biondi portava una fascia con i nostri volti e il nome della band.
Mi sorrise timidamente e prima che potessi dire qualcos'altro mi senti solo, nessuna voce mi stava accompagnando mentre cantavo l'ultimo ritornello.
I ragazzi mi avevano lasciato continuare da solo sotto lo sguardo stupito dei fan, sorrisi ancora prima di avvicinarmi ad Hannah che si trovava vicino al palco.
Mi sedetti sul bordo e la guardai negli occhi pronunciando le ultime parole: "I’m in love with you and all your little things" e mai ciò che dissi mi sembrò più vero.
Io l'avevo sempre amata, avevo amato ogni suo singolo particolare, dalle sue solite figure di merda alla dolcezza che sembrava essere il suo forte.
Amavo il modo in cui poteva diventare pervertita da un momento all'altro ma la cosa che amavo più di tutto ciò che la caratterizzava era: lei.
Il suo insieme, perché io mi ero innamorato di lei e di tutte le sue piccole cose ma Hannah, beh lei non aveva capito mai la cosa più importante.
Non aveva mai compreso che non mi importava delle sue imperfezioni, dei suoi difetti o dei suoi pregi perché lei era così e non c'era un motivo preciso per il quale io l'amassi senza limiti ma solo una spiegazione: Hannah July Robbins era perfetta per me.

 
Spazio autrice:

Buonasera bella gente c:
Sono qui con una nuova One-shot.
Non so che dirvi? Beh diciamo che  sono le mie prime prove
su questo genere quindi vorrei scoprire cosa ne pensate.
Mi lascereste un parere?
 Un bacio 

Mary
  
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