"Come ti senti, dentro?" chiese lei.
"Mi sento come se fossi morto." quasi sussurrai, come se non volessi rivelarglielo e mi sentii pizzicare gli occhi al riguardo. "Sto ancora aspettando la persona che mi aiuti a rinascere" continuai insicuro.
"Lascia che sia io a farlo."
Mi girai verso di lei, sorpreso dalle sue parole. Si avvicinò a me,seduto alla fine del letto, afferrò e strinse dolcemente la mia mano. Le sue labbra si allargarono in un sorriso tenero e sincero. Forse di lei, potevo iniziare a fidarmi.