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“ Te le porterai dentro per sempre?”.
“ Cosa?”.
“ Le tue emozioni, Kakashi”.
L' aveva guardata di traverso, senza rispondere.
Rin gli sorrise, come per scusarsi.
“ Sono cose che non mi riguardano, hai ragione. Sono stata troppo invadente, scusami”.
“ No...” proruppe secco, voltandosi dall'altra parte.
La giovane attese paziente.
“ Solo, penso che a volte si vive meglio senza di loro”.
“ Cosa intendi dire?” azzardò, sporgendosi di più verso di lui che gli teneva ancora il viso nascosto.
“ Se tieni a qualcuno, finisci solo per soffrire”.
“ Sembri conoscere bene questa sensazione...”.
“ Mio padre è morto, ed era l'unica persona che avevo nella mia vita. Ma non è solo questa la ragione. C'è ne sono molte altre dietro”.
“ Capisco, per questo porti la maschera?”.
Kakashi si pentì immediatamente di aver chiesto a Rin se voleva fare due passi, dopo averla vista depressa per quasi due settimane dalla scomparsa di Obito.
Sapeva che la Kunoichi gli chiedeva le cose perchè le interessavano davvero e non per tormentarlo.
Ma per lui era troppo.
Era troppo aprirsi così tanto con qualcuno.
E con quella che una volta era l'ultima dei suoi pensieri, ora, divenuta prima.
“ Più o meno...”.
“ Capisco”.
Il discorso cadde lì e s'azzittirono improvvisamente.
I due giovani continuarono a contemplare i volti di pietra degli Hokage, ognuno immerso nei proprio pensieri, a fare da spettatrici in quella notte come tante erano solo le stelle sopra le loro teste.
“ Lo sai Kakashi, questa probabilmente è la conversazione più lunga che abbia mai avuto con te, almeno, da quando siamo nella stessa squadra”.
Il ninja si lasciò scappare un sorriso, “già”.
Il vento si alzò e Rin rabbrividì.
“ Hai freddo?”.
“ Sto be..” ma prima che riuscisse a finire la frase la maglia di Kakashi era già sulle sue spalle.
“ Questo è compreso nel pacchetto di proteggermi?”.
“ No. Non voglio di certo che rimani congelata”.
“ Come mai?”.
“ Non lo so..” si giustificò asciutto.
Gli occhi castani lo scrutarono attenti.
Il ragazzino se ne accorse, “ qualcosa non và?”.
Ma lei scosse la testa, “ nulla”.
“ Kakashi, se mi dovesse accadere qualcosa, mi aiuteresti?”.
“ Certo”.
“ Quindi, aiuteresti anche il Villaggio?”.
“ Sì...” le rispose, vagamente confuso.
“ E se per aiutarmi...dovrei morire, mi uccideresti?”.
“ Non accadrà mai una cosa simile”.
Rin sorrise a qualcosa che pensava solo lei.
“ Ti ringrazio, Kakashi. Anche se non lo ammetterai mai,ci tieni a me, aldilà della promessa di Obito ”.
Il ragazzino avrebbe capito quelle domande solo pochi giorni dopo, vedendosela morire per mano sua.