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Autore: voyporti    18/05/2013    2 recensioni
Nessuno conosce il vero significato della parola solitudine. Neanche quello della parola solo.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ho scritto questa storia per le cinque persone
più importanti della mia vita. Grazie di tutto sul serio.
Grazie per sopportarmi ogni singolo giorno e scusate
se mi comporto sempre come una merda.
Vi voglio un mondo di bene <3

Grazie anche a te per avermi abbandonato
e fatto trovare queste meraviglie.

Cassie McClarcke
3a C  18 maggio 2013
Tema:                                              Forever alone
<solitudine. Cercando sul vocabolario, la sua definizione è “la condizione di chi è solo, vive da solo” Ma cosa si intende per soloallora? Chiedendo aiuto al “Grande Libro” si viene a conoscenza del vero significato della parola: “senza compagnia, senza nessuno vicino, insieme, senza la presenza di altre persone oltre a quelle di cui si parla […]” Ma perché ci si sente soli quando si è circondati da una marea di persone diverse? La risposta è semplicemente ovvia: nessuno di loro è in grado di capirti. Quando passi per strada e la gente di guarda con disprezzo, senza neanche conoscerti, quando chi ti sta vicino non vede che stai male, quando ti chiedono come stai e tu dici “bene” anche se in realtà non è così, quando ai lo sguardo perso nel vuoto e ti giudicano per l’espressione che ha assunto il tuo volto, quando vieni giudicato per cosa indossi, per i capelli, per il colore della pelle per tutto ciò che fai, è li che capisci il vero senso della parola solitudine  e della parola solo. Capisci che nessuno vicino a te è in grado di aiutarti, di supportarti… Quando ti dicono “io ci sono” in realtà, non gliene frega un emerito cavolo a quella persona di te. Quella è una della tante frasi fatte, dette così tanto per. Ed è così che si vive in un mondo fatto di illusioni. E, illusione dopo illusione, cominci a non fidarti più di chi ti sta intorno. Ma è quando credi di aver capito tutto quello che c’è da capire che arriva qualcuno che ti stravolge la vita. È quando pensi di aver perso tutto, di essere odiato dal mondo e di conseguenza cominci a odiarlo anche tu, quando passi le notti a piangere invece di dormire e quando al mattino ti alzi e vai davanti allo specchio ti fai più schifo della sera prima e odi te stesso più di ogni altra cosa al modo, che questo qualcuno ti si presenta davanti e ti illumina le giornate. Dopo aver perso il tuo migliore amico o la tua migliore amica, credi di aver perso ogni cosa perché per te, lui o lei erano gli unici a conoscerti sul serio, gli unici in grado di capirti e che per te c’erano sempre. Invece poi, dopo essere stato male, comprendi che non hai perso proprio niente anzi, ci hai guadagnato perché quella persona ti stava solo facendo perdere tempo dietro i suoi capricci. Capisci che non era lui che c’era sempre per te ed era pronto a consolarti, era il contrario. Eri tu quello disposto a tutto per lui e lui ne approfittava. Eri tu quello a volergli un bene incondizionato; tu per lui eri il nulla. E poi ovviamente, al momento del litigio, sei tu quello che ha la colpa di tutto, quello che non ha fatto niente per tutto quel tempo, che si è allontanato. Ma in fin dei conti, se ti sei allontanato un motivo dev’esserci pure stato, o no?! E dopo esserti preso la colpa di tutto, riprendi ad andare avanti senza più dare peso a quella persona che credevi il tuo migliore amico ma che evidentemente non lo era. Ed eviti anche di sprecare odio nei suoi confronti, perché non lo merita. Quello ad averci perso è lui. E infatti ti odia perché vorrebbe ancora far parte della tua vita, ma è una cosa che non gli riguarda più ormai. Ed ecco che una nuova persona entra a far parte della tua vita. Ti ascolta, ti fa divertire, ti fa sfogare e ti fa sentire come nessun altro fa. Con lui puoi essere te stesso e questa è la cosa più bella. Dopo vari casini e la perdita di varie “migliori amiche”, nella mia vita sono entrati cinque stupendi ragazzi capaci farmi sentire bene. Non ho mai avuto il coraggio di ringraziarli. Loro mi conoscono sul serio e sanno che se sono arrabbiata dico cose che non penso sul serio e non se la prendono per un “ti odio” detto durante un litigio. Sanno quando qualcosa non va, lo capiscono anche attraverso uno stupido telefono se gli stai mentendo con un “va tutto bene”. Loro sanno che stai male ed evitano di dirti “mi dispiace” o “si sistemerà tutto” perché sanno che tanto non è così. Si limitano a darti un abbraccio perché sanno che in quel momento è l’unica cosa di cui hai bisogno e ti offrono la loro spalla per piangere. Ho sempre pensato che i ragazzi fossero i più adatti nelle amicizie ma non credevo fino a questo punto. Tengo sul serio a loro e lo sanno. Però non sanno quanto bene gli voglio e cos’hanno fatto alla mia vita: l’hanno resa migliore. Appena la campanella suonerà, glielo andrò a dire. Grazie per questo tema prof.
Fine
                                 Cassie >> 

*Alla fine della lezione*

"Hey ragazzi..."
"Cassie! Com'è andata??"
"Bene spero... Volevo... ecco... dirvi una cosa..."
"Piccola qualcosa non va?"
"No è tutto ok... Volevo solo... Grazie di tutto, non immaginate neanche quanto bene possa volervi!!!"
  
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