Capitolo 5

La serata finì quando il locale si svuotò dalla folla di persone che alla fine del concerto avevano applaudito contenti.

Karìn prese la giacca di jeans che teneva in macchina e se la infilò velocemente. Dopo l’afa e la calura che regnava incontrastata all’interno del piccolo locale gremito dalla folla, la leggera brezza che spirava e scuoteva lievemente le foglie degli alberi sembrava un freddo glaciale che in ogni punto toccasse la nuda pelle faceva venire i brividi alla persona interessata.  Bill si tirò su la zip della leggera felpa che si era portato dietro e salì velocemente nell’auto.

-“Brr, fa davvero freddo”- esordì la ragazza mettendo in moto la BMW. –“E’ stata davvero una bella serata.”

Bill si voltò a guardarla, snza dire nulla per un po’. Poi sbuffò e disse: -“ Ti dispiace se dormo da te stanotte? Mi dispiace chiedertelo, ma Tom ha organizzato una festa da noi, con i componenti della band che abbiamo visto stasera e con anche altre persone che nemmeno io conosco. Ma non ho voglia di festeggiare. C’è troppo rumore ed ho solamente voglia di un po’ di silenzio.”

Karìn continuava a fissare il suo sguardo sulla strada che questa volta veloce correva sotto le sue ruote, l’alternarsi di luce ed ombra causate dalla distanza tra un lampione ed un altro.

-“Certamente.” – rispose poi tranquilla. –“Se ho delle lenzuola va benissimo…Sai com’è, non avevo voglia di controllare i ricambi per il letto.” – sorrise, il suo volto s’illuminò.

-“Oh, beh, se è per quello, possiamo passare da me che le prendo eppoi scendiamo. Basta arrivare prima dei pazzi scatenati.”

Una risata riempì l’abitacolo, mentre l’orologio fluorescente segnava le 2 e 50 del mattino.

Arrivati dentro il condominio, i due amici si diressero subito al terzo piano, a prendere le lenzuola. Bill ci mise quasi cinque lunghi minuti a scegliere tra quelle nere o quelle bianche.

Dopo aver scelto, mentre Karìn li prese in mano e si avviò verso la porta, Bill lanciò un grido, o meglio: una domanda dal salotto:

-“Kar, ti va bene se ci guardiamo un film?”

Karìn cercò in trenta diversi modi di guardare l’orologio leggero che teneva al polso sinistro, ma alla fine l’unico modo fu quello di lasciar cadere per terra ciò che teneva tra le mani e guardare il piccolo quadrante tondo. Erano già le tre e un quarto del mattino e Bill voleva guardare un film?!? Sapendo che non c’era nulla da fare contro la sua indole da bambino quindi accettò.

-“Va bene, ma sbrigati, voglio andare a casa a togliermi queste scarpe! Dai, Bill, prendi un dvd ed andiamo.”  Riprese in mano le cose di Bill, mentre vide questo uscire dal salotto con in mano ben tre film! Ed il suo spazzolino.

Uscirono proprio mentre i membri della band stavano salendo gli ultimi gradini. Fare i complimenti era d’obbligo, ovviamente, quindi anche lì passarono altri cinque minuti.

Quando giunsero nell’appartamento ai due sembrarono fossero passate ore dalla discesa dalla macchina.

Dopo aver calciato via le scarpe con i tacchi e messasi le caibattine con due pecorelle nere sopra (cosa che fece morire dalle risate Bill, ma dopo aver visto le sue scarpe, ossia due leoncini non ci fu storia: quelle del ragazzo erano molto più spassose!!), la ragazza sistemò nella stanza da letto accanto alla sua il letto matrimoniale, con le lenzuola nere scelte da Bill, mentre quest’ultimo era in bagno, canticchiando chissà che cosa!

-“Bill… il letto è pronto, io me ne vado a letto.” – cercò di andarsene alla velocità della luce, sperando che lui si fosse dimenticato per qualche istante dei film che troneggiavano in bella vista sul comodino accanto al letto. Inutile dire che la speranza fu vana. Infatti lui uscì subito dal bagno, struccato e con i capelli raccolti in un codino basso sulla nuca.

-“Nooo, devi vederti il film con me!” – urlò quasi, mentre si tuffava sul letto e stringeva al petto il cuscino morbido che profumava di pulito.

Karìn si vide costretta a tornare nella stanza, dopo essersi cambiata e messa una tuta scura.

Bill le fece spazio sul letto, spostando la leggera coperta che teneva sulla gambe, per permettere alla ragazza di sdraiarsi accanto a sé.

-“Cosa vuoi vedere?” – le chiese mettendo in mostra le copertine lucide. –“ Thriller, Romantico o Horror?”

-“Umh…” – finse di pensarci su… Bill sapeva che gli Horror la terrorizzavano al punto di non lasciarla dormire per notti intere dopo la visione di uno. I Thriller praticamente la annoiavano a morte ed i film romantici non la entusiasmavano di certo, però erano meglio di niente. – “ Dai, lascia stare, tanto lo sai perfettamente cosa avrei scelto.”

Il film durò ore ed ore ed ore. Sembrava interminabile, troppo… romantico per i gusti di entrambi.

Praticamente si assopirono a metà del film.

Passarono così, tranquilli, la notte o meglio: quello che ne restava. L’alba arrivò, portando con sé le luci per cui era famosa, riscaldando lievemente l’aria che entrava dalla finestra.

*****

Fine quinto capitolo…piaciuto?

Bah, mi sembra noioso… noioso e…ho già detto noioso?

Vabbè…

I Grassie a chi ha commentato:

nihal_chan: prima lettrice!!! =) Ciauuu! Cme va? Grassie per la recensione! Si, effettivamente c’è scappato il morto…credevo si fosse già capito chi… Per scoprire dell’altro…beh, aspetta un po’, ok? =) Dimmi che ne pensi anche di questo capitolo, ok? Ciau, baci.

hEiLig FuR ImMeR: Davvero ti piace? Ne sono molto contenta!!! Dimmi anche che ne pensi anche di questo capitolo, ok? Bitte? =) ciau

ubibi: ciau! Non ti preoccupare, l’importante è che la storia ti piaccia e che ogni tanto tu lasci qualche commentino! Oh, di esperienze brutte con i computer ne ho vissute anche io, quindi ti capisco benissimo! Sono contenta che la storia continui a piacerti, mi raccomando: quando hai tempo e puoi recensisci, anche per dire se c’è qualcosa che non va. Ciau… =)

Recensioni? Bitte? Eddai, su su =) Danke =)