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Autore: Aiden    18/05/2013    1 recensioni
Io, un ragazzo freddo e schivo che si ritrova in una classe di sconosciuti. Lei, una ragazza solare ed unica nel suo genere che si ritrova in classe un individuo strano. Potrà mai nascere qualcosa?
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het, Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi chiamo Aiden e non sono una persona famosa, sono un comune ragazzo nato in un freddo e nevoso mercoledì di Dicembre, la storia che vi sto per raccontare e tutte le controversie che verranno in seguito, sono iniziate con una ragazza.

 

Era una calda mattina di Settembre, e come al solito mi svegliai presto, la stanza era illuminata da un piccolo raggio di sole, mi alzai dal letto, mi feci una doccia fredda per scrollarmi di dosso ogni rimasuglio di sonnolenza rimasto in me, mi preparai la colazione che mangiai lentamente e dopo essermi messo l'uniforme della scuola uscii di casa per incamminarmi verso l'edificio scolastico. Durante il tragitto fissavo con sguardo spento la strada davanti a me, ripensando a quando vidi il mio nome sul tabellone con scritto accanto “Non Ammesso”, continuavo a chiedermi perché, ma non riuscivo a trovare le risposte, avevo pensato di cambiare scuola ma non avevo trovato posto quindi decisi di fare un altro anno là, per poi andarmene, questa scelta quindi prevedeva il totale rifiuto di stringere rapporti con le persone che mi sarei ritrovato in classe, quindi niente amici ne tanto meno amori, mi bastava solo sapere i loro nomi e qualche altra informazione base.

Varcato il cancello rividi i miei ex compagni di scuola sotto uno degli alberi del giardino che separa il cancello e la scuola, li andai a salutare ed erano dispiaciuti del fatto che non sarei più stato in classe con loro e dopo aver conversato un po' mi diressi nella mia classe, era ancora vuota, quelli che avrei dovuto chiamare per quest'anno compagni erano chissà dove a gironzolare. Nell'attesa che la campanella desse inizio a quei nove mesi di prigionia, mi appoggiai alla finestra per osservare il cielo, e mettendo le mani in tasca notai che c'era qualcosa, la tirai fuori, era un cimelio di un'oscuro passato, un'anello a cui avevo legato una catenina per portarlo al collo, nel vederlo mi vennero alla mente ricordi tristi legati a colei a cui avrei voluto regalere quell'anello, e all'improvviso caddi in uno stato di tristezza.

Quando la campana suonò iniziarono ad entrare persone, i miei futuri compagni di classe, mi trovarono seduto nell'ultimo banco in fondo con la frangia che mi copriva gli occhi, da dietro i capelli li fissai e vidi reazioni diverse fra di loro alcuni li avevo messi in soggezione, avevano paura di me, un individuo dall'aspetto tenebroso in fondo alla classe, altre erano incuriosite da quell'individuo nascosto da un'alone di mistero, altri se ne fregavano altamente. Iniziarono a prendere i posti e ovviamente avevano paura di sedersi accanto a me e a farlo fu l'ultimo arrivato. Entrò la professoressa, fece l'appello come di consueto, e dopo aver fatto un giro di domande su come avessero passato l'estate, l'insegnante mi chiese come stessi dopo aver perso l'anno e gli risposi con un modo freddo e privo di emozioni che stavo bene e che l'anno prossimo sarei andato via e che questo era solo un anno di passaggio.

La prima ora passò così, tra i sorrisi e le chiacchere delle persone che si ritrovano, le parole della professoressa che cercava di spingerci a dare il massimo, e finità l'ora nell'intermezzo che c'era tra la prima e la seconda tutti si alzarono ed iniziarono a parlare tra di loro, io rimasi seduto con il volto coperto dal ciuffo di capelli fisso a guardare l'anello che avevo tra le mani quando una ragazza si fece avanti, mi guardò e con un passo sereno si avvicinò a me, la guardai avvicinarsi finchè non la trovai davanti a me, e si presentò dicendo: “Ciao, io sono Rouge, e tu sei?” e finendo la domanda con un sincero sorriso. Ci impiegai un po' a rispondere: “A-Aiden, mi chiamo Aiden, piacere di conoscerti!” non riuscivo a capire come fosse così felice nel conoscere uno come me, uno che stava incutendo timore negli altri, ma non capivo soprattutto il perché voleva conoscermi.Il vedere Rouge presentarsi a me, mi sblocco e mi alzai ed iniziai a presentarmi un po' a tutti ma pur sempre con un certo distacco, dopo tutto mi ero pianificato di evitare i rapporti.

Il primo giorno passò e tornando a casa continuai a farmi domande, continuai a pensare, iniziai a vagare con la mente, ebbi tanti pensieri ma tutti con un unico filo conduttore, il nome di quella ragazza, Rouge.

  
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