18/05/2013
2 recensioni
[parole: 257]
[coppia: ziam]
devo ringraziare con il cuore la mia cucciola, marti
ziam shipper fino al midollo, ti amo.
Ogni giorno, dopo aver finito di pranzare, Zayn correva con un libro nuovo sotto il braccio verso la spiaggia.
Dove da qualche mese aveva trovato pace. Si metteva seduto, con le spalle che poggiavano sempre allo stesso vecchio tronco modellato dal mare, e leggeva.
Leggeva perché il suo mondo era tra quelle paggine giallastre di quei vecchi libri che collezionava.
Zayn credeva non esistesse niente a parte le storie che lui riusciva ad inscenare nella sua mente mentre viveva l’incantesimo del susseguirsi di ogni pagina.
Lui credeva che la sua vita fosse lì, seduto, in silenzio, accompagnato dal rumore dolce dell’oceano e dagli strilli dei gabbiani che volavano alla luce del sole.
E poteva anche essere un ragazzo alquanto intelligente ma quello che credeva riguardo la sua vita era completamente sbagliato.
A pochi metri da dove di solito Zayn si metteva a leggere , ogni giorno, c’era un ragazzo che appena arrivava a toccare la sabbia sorrideva, come se fosse la cosa più bella del mondo –anche lui era ignaro che ci sarebbe stato qualcosa di più bello- poi si metteva seduto vicino l’aqcua salata del mare, dove arrivava a stento la spuma bianca delle onde, e guardare il mare.
Zayn l’aveva notato, qualche giorno prima, mentre lanciava qualche pietra fino a farla sfiorare con l’acqua. Ma Zayn non era il tipo di ragazzo che si avvicina a qualcuno per iniziare una conversazione, quindi preferiva starsene appoggiato al suo tronco immerso nella lettura e ogni tanto lasciava correre gli occhi al ragazzo non troppo distante da lui.
Zayn quel giorno arrivò come sempre nel suo ritaglio di solitudine si mise seduto e aprì il libro, pagina 256 “il suono del mare era piacevole ma poi un suono migliore arrivò a me, il suono della sua voce” citava il verso che il ragazzo ambrato si era preoccupato di evidenziare.
Mentre rileggeva quelle parole, ancora e ancora, con il suono delle onde ad accompagnarlo sentì qualcosa o meglio qualcuno che lo chiama.
Di fronte a lui un ragazzo, quello che ogni giorno stava a fissare il mare, si sedette e si volto verso di Zayn, che però rimase con il volto chino, “ti dispiace se mi siedo?” aveva chiesto quello e Zayn di rimando aveva spostato il giubbino di jeans accanto a lui.
Zayn ad un certo punto chiuse il libro e si voltò verso il ragazzo che gli sedeva accanto, questo subito si voltò a sua volta fino ad incontrare gli occhi di Zayn poi “io sono Liam, tu come ti chiami?” chiese il biondino mentre tornava a guardare il mare. Zayn rimase catturato da quel suono, così dolce profondo incredibilmente gentile, poi gli rispose “il mio nome è Zayn”.
Continuarono a parlare tutto il pomeriggio finchè non arrivò sera, Liam si alzò e tese la mano a Zayn per aiutarlo a mettersi in piedi poi mentre si avviavano verso la strada del ritorno Zayn si volto e “a domani?” urlò sperando in un si e fù proprio quello che Liam gli rispose per poi sorridergli e andare via.
Quel giorno Zayn capì che la sua vita non stava soltanto tra le pagine di un libro bensì nel sorriso dolce di Liam e quest’ultimo a sua volta capi che il suo sorriso non stava solo nella bellezza delle onde ma si concentrava soprattutto sul volto ambrato del ragazzo con i capelli corvini e in quegli occhi così scuri e profondi da farti entrare in un mondo parallelo.
Ciauuu, è da una vita che non aggiorno si si lo so....
bu ieri sono andata a leggere sulla spiaggia ed è nata questa "cosa" mentre ero a leggere mi sono chiesta
"e se Zayn si mettesse a leggere sulla spiaggia e Liam per puro caso fosse li????"
beh, nient'altro da aggiungere solo... mi lascereste una piccola recensioncina, anche per sapere se decente?
beh scusate eventuali errori grammaticali e grazie mille per aver letto c:
alla prossima
tanto amore
-Cate