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Autore: SweetNightmare_14    18/05/2013    6 recensioni
Le Lune di Sangue non sono una disgrazia, tanto meno una benedizione.
Sono soltanto un segno. Un segno e basta.
Un avvertimento.
La persona che riceve le Lune di Sangue, è destinata ad essere speciale.
Può essere un Drago, una Strega, un Mago, un Vampiro, un Demone. Dovrà essere forte e prudente, perché quando arrivano le Lune di Sangue, portano con sé qualcosa... un Destino...
A chi riceve le Lune di Sangue, succederà qualcosa.
Cosa?
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una macchia di sangue comparsa dal nulla, a forma di spicchio di luna, era sorta sul lenzuolo.
Era grande più o meno come una mano e, anche se Carol era ormai abituata alla magia, non poté fare a meno di restare sorpresa, quel mattino.
Non aveva mai letto di cose del genere nei libri di magia ed il professore Gaston non aveva mai accennato a nulla di simile, eppure era certa che quella macchia avesse a che fare con la magia, non c’era altra spiegazione.
Accarezzandola con il palmo aperto della mano sudaticcia e tremante, sentì un brivido percorrerle la schiena, poi una scarica di energia riscaldarle il corpo. Di colpo, non aveva più sonno. Era più pronta che mai ad affrontare una giornata di scuola.
Era strano.
Continuò a pensarci, vestendosi con le prime cose trovate nell’armadio.
Cosa poteva essere? E da dove veniva quel sangue?
Non era stata lei a sanguinare, ne era più che sicura. E poi, era davvero possibile che il sangue prendesse da solo quella strana forma?
Immaginò spettri orribili disegnare sul suo lenzuolo quella luna, con pennelli dalle piccole punte intrise di sangue. Rifece di fretta il letto, nascondendo la mezzaluna, per poi correre fuori dalla stanza.
TUM.
Lasciò la porta del bagno sbatterle alle spalle.
Si lavò di fretta la faccia con l’acqua fredda, poi sospirò, le mani che le tremavano.
Non mangiò nulla per colazione. Continuava a riflettere. Sforzarsi tanto per cercare di comprendere le toglieva l’appetito.
Come sempre, fu il nonno a portarla a scuola. Non viveva più con i suoi genitori da quando aveva scoperto di avere i Poteri. Suo nonno era un abilissimo Mago: furono tutti d'accordo. La cosa più giusta, era mandarla a stare da lui.
In cuor suo, anche Carol lo sapeva. Anche se aveva perso tutto: la casa in cui aveva vissuto sin dalla nascita, i genitori, gli amici. Ma aveva trovato il nonno, uomo magico dai mille misteri, il professor Gaston e la zia Phelix, sempre gentile e disponibile con lei. Anche Phelix era una Strega, in fondo, anche se molto meno potente, e comprendeva la nipote come nessun altro riusciva a fare.
Ovviamente, Carol non si sentiva una quindicenne normale. Doveva concentrarsi sullo studio della Magia, oltre che su quello delle materie normali, ed aveva un carattere particolare che le rendeva difficile stringere buoni rapporti con i coetanei. 
Pensava più da grande, forse.
O forse, pensava più da Strega.    
  
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