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Autore: IneedLemons    18/05/2013    9 recensioni
Dal capitolo 2:
- Quello è stato un caso. – disse lui come per giustificarsi. Risi finta.
- Ah, si? Anche la tua lingua lunga che intrecciava la mia era un caso? – domandai ancora più nervosa.
- Io e te non possiamo avere una conversazione normale. – constatò lui. Lo applaudii.
- Bravo genio. – gli sorrisi. – comunque, che devi dirmi? – chiesi curiosa.
- Ho detto a mia mamma che…io e te…stiamo insieme. – tentò di gesticolare con le mani. Gli veniva troppo difficile parlare.
- Cosa minchia cazzo le hai detto? – chiesi scioccata. Harry abbassò lo sguardo.
- E’ solo per due settimane, poi se ne andrà giuro. – Mmm, due settimane con Harry? A condividere lo stesso letto? La stessa casa? Dio, ti amo.
- Non so se ce la farò. – rivelai infine abbassando lo sguardo.
- Sarà facile fingere, dai. – mi implorò guardandomi. Alzai lo sguardo verso di lui.
- Non hai capito. Non so se ce la farò a non saltarti addosso in queste due settimane. – confessai mordendomi il labbro per poi sorridere. Era da stupro proprio.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: AU | Avvertimenti: Bondage
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Iniziava una nuova settimana, iniziavano altri sette giorni di puro rompimento di cazzo. La sveglia come al solito, stronza, era suonata mezz’ora prima ponendo fine al bel sogno che stavo facendo.
Sveglia del cazzo…la prossima volta ti do fuoco. – dissi spazientita già di prima mattina! 
Ottimo direi.
Mi alzai dal mio bel lettino con i capelli leccati da una vacca. Era sempre un mistero! La notte ti addormentavi con i capelli lisci e perfetti e la mattina ti ritrovavi con una chioma disordinata in testa, manco avessi avuto un rapporto orale con una foca e il suo sperma si fosse distribuito nei tuoi capelli meravigliosi a mo’ di gelatina!
La mia goffaggine si era alzata con me e puntualmente mi diede il buongiorno facendo urtare il dito del mio piede con quello del letto. Cominciai a zoppicare con il piede in mano esibendomi in una danza Afro-Irlandese. Inciampai nella coperta disordinata e andai a finire con la testa a terra.
Ma porco cazzo…se scopro chi mi ha mandato le secce, lo castro con le forbici. – 
urlai trattenendomi dal piangere.
Dopo le mie imprecazioni, giunsi in bagno moribonda. Lo specchio non fu da meno. Rifletteva l’immagine di una ragazza con i capelli marroni supermegaiperultra scioccati, gli occhi con delle occhiaie peggio dei cadaveri e la bocca digrignata per lo spavento. Mi domandavo spesso come quelle zoccole delle pubblicità dei dentifrici fossero perfette anche di mattina e riuscii a darmi una risposta solo qualche mese fa; scopare prima dello spot. “Il sesso è la risposta a tutto”. In effetti era vero;

1)Sei arrabbiata con il tuo ragazzo? Lui ti prende, ti scaraventa sul tavolo e finite per farlo tra il pane e l’insalata. 
2)Sei felice? Afferri il tuo ragazzo e lo porti in doccia e lì lo inizi a strusciare sensualmente finendo per chiavartelo tra un’insaponata e un’altra.
3)Hai bisogno di prendere una decisione? Vai nella lavanderia e scopi alla grande sulla lavatrice…i “si” del tuo orgasmo saranno la soluzione.
 
Tutta buona e sana lezione dei miei genitori! Si, sembra strano ma furono proprio loro a confessarmi tutti i segreti del sesso…perché? Ovvio, erano dei sessuologi. Karen Cole e Peter Stewart erano i più ambiti esperti di sesso di tutto il paese di Colusa, vicino la California. Si conobbero al corso di preparazione fu amore…o meglio, sesso a prima vista! Mia madre e mio padre mi adoravano, dicevano sempre che ero il “frutto più bello del loro studio”, ci avevano messo molto tempo prima di capire quale posizione del Kamasutra usare per concepirmi e, qualunque sia stata, la userò anche io in futuro!
Dopo avermi sistemata e vestita, decisi di scendere per andare a lavoro. Ebbi timore di poter andare incontro a qualche spiacevole inconveniente…
Buongiorno tesoro! – mia madre saltellò contenta in cucina dandomi un bacio sulla guancia. Aveva 50 anni ma l’adrenalina e la forza di un’adolescente. Indossava un leggins rosso a tre quarti una maglia larga estiva arancione e rossa, la sua fascia nei capelli rossa e il rossetto dello stesso colore. A differenza sua, io sembravo un’anziana di 80 anni.
Hai fatto sesso anche stanotte?. – chiesi con tono scocciato. Beata lei, cazzo!
Amore, sono quasi 30 anni che non faccio sesso…io faccio l’amore con tuo padre! – specificò con degli occhi sognanti. Amavo i miei genitori. Loro erano una coppia perfetta! Erano sposati da 30 anni e non avevano mai litigato, segno che il detto “L’amore non è bello se non litigarello” era una gran cazzata.
Buongiorno frutto del mio organo genitale! – mio padre entrò solare in cucina baciando mamma e scaraventandola sul tavolo. Iniziò a massaggiarle la coscia e ad aprirle le gambe. Lei emetteva risatine eccitate e lui l’aiutava a sistemarsi per bene.
E che cazzo, un po’ di tregua minchia! – alzai le mani contrariata a quel rapporto mega morboso dei miei.
Jane, ti servirebbe del sano sesso! – mia madre mi consigliò con la faccia triste, ancora in quella posizione.
Mamma, me lo avete fatto schifare il sesso! – sbottai posando il latte in frigo. – mi è passata la fame! Vado a lavoro. – feci per allontanarmi quando qualcuno parlò.
Attenzione a non eccitarti troppo quando vedrai il tuo capo. – mio padre mi fece un occhiolino facendomi roteare gli occhi al cielo! Cristo!
Odiavo il sesso. Ma lo amavo quando intravedevo il mio capo entrare in redazione: Harry Edward Styles.
Ogni tentativo di resistergli era andato a puttane, quel ragazzo aveva un fisico mozzafiato, capace di farti avere un orgasmo solo con un sorriso. Quegli occhi verde smeraldo erano qualcosa di micidiale, potente; una calamita capace di attrarti a sé senza lasciarti andare. Le sue gambe, sottili e muscolose erano paradisiache, il suo passo sensuale era come una martellata al cuore, il suo tocco con il pavimento era un tonfo e ogni volta desideravo essere il pavimento, giuro. Volevo farmelo in tutti i modi, in tutti i luoghi e in tutti i laghi. Lo desideravo ardentemente. Mia madre la chiamò “La malattia di Harry Styles” e se ne accorse quando tornai a casa dal mio primo giorno di lavoro. Ero tutta bagnata perché lui mi aveva detto solo “Ciao, sono il tuo capo”, cazzo! Cercavo di nascondermi da lui e di farmi vedere il meno possibile altrimenti sarei stata denunciata per atti osceni in luogo pubblico.
Hey Jane! – il mio amico Louis mi salutò con la mano. Mi avvicinai di corsa cercando di passare inosservata all’ingresso. Louis era il mio migliore amico, lo adoravo. Non aveva una predilezione per le donne, infatti era omosessuale. Non lo criticavo, non ho mai criticato i gay, erano persone dolci e sensibili.
Ciao Lou. – gli schioccai un bacio sulla sua guancia morbida e profumata. Cazzo aveva la pelle più morbida della mia. Mi osservò da capo a piedi e si fermò sulle mie tette, inarcò un sopracciglio.
Ti sono cresciute le tette, Jane? – chiese rimanendo con lo sguardo fisso su di loro. Le coprii con le mie mani.
Non puoi toccarle. – gli feci la linguaccia proteggendole. Ero dotata di un bel paio di tette, gonfie e sode e quella mattina portavo anche una canotta aderente, bene!
Non voglio infatti. – si distaccò lui ritornando al suo posto. Era accanto al mio. Sorrisi aprendo il pc assegnatomi. Lavoravo da circa 2 anni tre mesi e due ore in una redazione che si occupava dei siti internet inerenti ad incontri. Dovevamo amministrarne e controllarne l’uso.
Dio del sesso è arrivato? – chiesi a Louis con lo sguardo sul pc. Questo tentennò un po’  e poi rispose.
Non voglio pensare quell’essere. – disse accennando dei movimenti poco etero. – lo sai che ci ho perso la testa. – commentò sbuffando. Louis era stracotto di Harry, come me. Solo che lui era più sentimentale e ci rimaneva male se per un giorno non lo guardava. A me invece, andava di scoparlo e basta!
Io ci ho perso la vagina, minchia. – dissi appoggiandomi con la testa sulla tastiera. Louis si spostò con la sedia a rotelle e si avvicinò a me.
Jane, sei perfetta…fatti notare, cazzo! – mi consigliò lui. Louis sapeva che Harry era etero e per questo tifava per me affinché mi portasse a letto, era troppo dolce.
Non posso, Lou. Me lo farei sul pavimento della redazione. – annunciai veritiera. Alzai le spalle rassegnata alla mia malattia che era diventata cronica…cazzo!
Ragazzi, il capo. – la voce della segretaria rimbombò nella sala.
L’annuncio dell’arrivo di Harry mi fece sobbalzare. Il mio stomaco cominciò a fare capriole e il mio cuore stava per cedere. Lo avrei rivisto…cazzo!
Ci alzammo dalle nostre postazioni e, come da rito, ci posizionammo per accogliere il nostro capo.  Harry si presentò in tutta la sua figaggine. Prima di entrare si sistemò i suoi riccioli che gli cadevano disordinati sulla fronte. La sua lingua percorse lentamente quelle labbra inumidendole, cazzo era una tortura. Avrei preferito sottopormi all’ago puntura cinese piuttosto che alla sua vista. Un tormento, i suoi piedi cominciarono ad avanzare ed io sentivo sempre più caldo. Il suo sguardo non celava alcuna emozione, era freddo impassibile eppure a me faceva un effetto che non può essere descritto, va anche al di fuori dei canoni designati qui su EFP. Fece il suo ingresso in redazione incurante di noi dipendenti che eravamo lì ad accoglierlo, questo mi fece andare un po' su di giri. Passò emanando la scia del suo profumo così estasiante e inebriante. Avrei voluto cacciare via ognuno e fare mio tutto quello spazio, volevo quell’odore solo per me! Sfilò accanto a me e Louis, io toccai quest’ultimo con il braccio. Louis era incantato. Harry indossava una maglietta celeste a maniche corte con una scollatura a “V” che lasciava intravedere i suoi muscoli scolpiti. Stavo per andare a fuoco.
Che cazzo manco un po’ di confidenza. – bisbigliai al mio amico che mi fece tacere con  un pizzico. Sfortunatamente qualcuno si fermò durante la sua bella passeggiata e si voltò, verso la sottoscritta.
Mi scusi? – chiese con uno sguardo duro. Quegli occhi fissarono i miei come una spillatrice con due fogli, come un chiodo in un muro…erano fottutamente belli ed io me lo stavo scopando con gli occhi.
Cosa? – dissi incrociando le braccia al petto.
Che ha detto prima? – domandò con tono calmo ma condito con un leggero pizzico di irritazione.
Come quando dove perché cosa ho detto prima? – parlai a raffica. Harry scosse la testa.
Nel mio ufficio, ora. – ordinò con voce severa. Mi ero cacciata nei guai. Non per me…ma per lui. Avrei potuto violentarlo sulla scrivania oppure tra le piante, avevo una vasta scelta. Louis mi fulminò ed io gli feci una linguaccia mentre seguivo spedita quel ragazzo che aveva anche un culo mozzafiato.
Il suo ufficio era molto grande con delle pareti trasparenti in modo tale da vedere tutti. Mentre prendeva posizione, perlustrai la sua vista…il mio posto era oscuro a lui. Che fortuna, non avrebbe visto che dormivo tutto il tempo. Mi invitò a sedere con quello sguardo accattivante e quegli occhi così profondi da farti scomparire in mezzo a tanta gente. Era uno di quegli sguardi che ti mettono soggezione, di quelli che vorrebbero dire tante cose…quegli occhi parlavano.
Si sieda. – mi disse accavallando le gambe.
No. Sono seduta per 12 ore al giorno. – replicai. Ero in piedi davanti a lui con le mie tette cresciute. Harry alzò lo sguardo verso di me e osservò x e y…le mie tette.
Mi sta osservando le gemelle per caso? – chiesi con tono offeso. Harry sorrise. Cazzo era già scopabile normalmente, quando sorrideva poi…cristo!
Lungi da me. – rispose alzando le mani a mo’ di difesa.
Vuol dire che non le piacciono? – domandai avvicinandomi. Harry sembrò disorientato e si allontanò.
No ma che dice. La prego siamo seri. – puntualizzò con voce ferma ritornando serio. Harry avrebbe potuto avere circa 25 anni, era praticamente un ragazzo con un grande lavoro sulle spalle.
Io sono seria, è lei che è impudico. – dichiarai. Harry cercò di far capovolgere la situazione a suo favore.
Io sono impudico ma la sua canotta lascia poco a desiderare. – mi disse alludendo al mio vestiario.
La mia canotta lascia poco a desiderare ma lei dovrebbe guardare il viso non le tette. – affermai convinta. Come la mettiamo, Styles? Questo sembrò non demordere e fu subito pronto all’attacco.
Io guardo il viso ma lei mi mette le sue mammelle in gran vista. – spiegò cercando di apparire educato. Risi.
Mammelle?? Mi ha preso per un animale? – sbottai offesa. Harry capì che avevo frainteso.
No. Oddio mi sta facendo esasperare. – commentò il mio capo passandosi una mano tra i capelli smuovendoli. Durante quel discorso mi stava scappando più volte la voglia di saltargli addosso e baciarlo da tutte le parti.
Perché non mi manda via allora? – tagliai corto anche se un po’ mi dispiaceva, non volevo lasciarlo solo. Lo desideravo troppo.
Perché dovrei licenziarla per quello che ha detto qualche minuto fa. – esordì lasciandomi perplessa.
Lei lo faccia. Poi andrò a raccontare a tutti della sua molestia alle mie tette. – replicai sicura. Harry sembrò esser stato colpito nel profondo.
Non oserebbe? – batté entrambe le mani sulla scrivani alzandosi. Sorrisi compiaciuta.
Certo! E poi, mi scusi, non è forse vero che lei stava osservando assiduamente le mie tette? – dissi con le mani sui fianchi.
-  Sta dicendo baggianate. – commentò lui sbuffando.
- E lei sta sparando cazzate da quando sono entrata in questo cazzo di ufficio. – pestai il piede a terra infuriata.
Esca via…ora! – mi indicò l’uscita.
Vaffanculo, capo e buono. – lo salutai allontanandomi.
Louis era al suo posto intento a lavorare, invece era sul sito di incontri. Mi presentai dietro di lui e gli misi le mani sui fianchi facendolo sobbalzare.
Alla buon’ora. Ma te lo sei scopato veramente? – chiese Louis curioso mettendosi di spalle coprendo il computer.
No. Stavo per ucciderlo veramente. – risposi esasperata.
Perché? Che ha fatto? – domandò curioso incrociando le braccia al petto.
Vuole averla sempre vinta. Che cazzo. – risposi sospirando. Louis non si mosse dalla sua posizione e tentennò piegando la testa di lato.
E non ti ha licenziato? – chiese incredulo alla fine. Sorrisi.
Ovvio che no! L’ho minacciato. Minchia, mi ha guardato le tette…! – gli confessai. Lou scoppiò in una fragorosa risata.
Jane, sei il boss! – batté il cinque e cercò di ritornare alla sua postazione.
Che fai? – chiesi. Sicuramente c’era qualcosa che non voleva dirmi.
Mha, niente. – rispose con un po’ di insicurezza. Non credetti alla sua cazzata del giorno infatti risi.
Sai che non ci credo! Dai sputa. – lo incitai. – non sulla mia tastiera! – precisai, sapevo che mi avrebbe preso alla lettera.
Ti ripeto…niente di che! – continuò lui.
Mi alzai e andai a vedere sul suo computer. Louis cercò di coprirlo per bene con le sue mani, non voleva farmelo vedere. Lo spostai in tutti i modi possibili e immaginabili ma quel coglione non si muoveva da lì.
Lou sono la tua migliore amica, cazzo! Ho il diritto di sapere tutto. Anche se te la fai con gli animali. – dissi facendolo ridere.
- Va bene. Mi sto sentendo con uno. – sussurrò quasi impercettibilmente. Feci fatica a sentire ma capii il messaggio. Urlai di gioia e cominciai a saltare per tutta la redazione. Il mio amico mi fermò dalla mia euforia e mi invitò a sedere.
Shh, abbassa la voce. – mi disse. Io avevo stampato in faccia un sorriso smagliante al massimo.
Come si chiama?? – chiesi subito contenta.
- Liam… - rispose imbarazzato. Era tenerissimo!! Lo abbracciai contenta.
Da quanto tempo vi sentite? – domandai. Louis era arrossito e dondolava sulla sedia.
Circa un mesetto! – rispose. Cominciai a saltare di nuovo per tutta la redazione. La mia felicità era immisurabile. Il mio amico era ritornato di nuovo contento.
-“Signorina Jane Stewart, se non la smette di esibirsi in danze indigene, la faccio licenziare” – non era la voce della segretaria, bensì di uno stronzo chiamato Harry Styles. Aveva cambiato posto, quel bastardo e seppi per certo che lo aveva fatto apposta!
 





I Genitori di Jane, Fighi eh?? :P

                   
                         
                     ANGOLO AUTRICE :D

Salve babies :D Ritorno con una nuova Fan Fiction. Ho cancellato “Masked Girl” perché non mi garbava mentre questa mi piace un sacco. Il primo capitolo è sempre una sorta di introduzione e il titolo non centra per certo ahaha. Almeno per ora :D Louis e Liam sono gay…mi è venuto così!
Spero vi piaccia, se è così…lasciate una recensione!
Buona Lettura <3
A MASSIVE KISS!


   
 
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