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Autore: DJAngelRemix    18/05/2013    6 recensioni
SALVEEEEEEEE GENTEEEEEEEEEEE!!!!Come va?Ecco la mia prima fanfiction!!!Non chiedetemi come mi è venuta l'idea, perchè NO COMMENT!Allora...come dicevo ecco la mia fic!La storia racconta di come sarebbero i giorni di scuola se....gli studenti fossero mostri!La cosa sembra bizzara ma è così, e credetemi, sarà una bomba di sorprese!Sonic e co. in veste di mostri e creature mitologiche e leggendarie.
Avviso: qui saranno presenti i vostri OC quindi la maggior parte dei personaggi o meglio, studenti saranno prodotti della vostra fantasia!Venite in tantiiiiii!
Genere: Avventura, Comico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ore: 8:50                                  luogo: cortile retro
 
 
Lulu e Dark stavano parlando del più e del meno da un pò di tempo. Si trovavano molto bene insieme: Lulu sorrideva sempre e s'era addirittura dimenticata che fra poco avrebbe avuto la lezione di poesia e Dark la ammirava in tutta la sua aggrazziata tenerezza, con le sue guancie rosate, i fiori di ciliegio rosa che aveva sul viso e il suo carattere dolce; tutte queste cose lo attraevano terribilmene.
 
-  Quindi per farla breve, qualche minuto fa stavi facendo delle foto panoramiche, giusto?  - chiese ad un certo punto Lulu, cercando di chiarire
 
-  Esattamente, solo che poi mi hai visto, eheh...  - ridacchiò Dark. Anche Lulu rise delicatamente, coprendosi le labbra rosate con la mano destra. Per l'ennesima volta Dark si sentì confuso, nel sentirsi così vicino con la dragonessa.
 
-  Comunque ti andrebbe di ritrovarci qui per la mensa?  - chiese Lulu -  Vorrei farti conoscere dei miei amici....  -. A quella domanda Dark non seppe rispondere in modo chiaro ma fece rispose con un inpacciato < Si >.
 
- Evvai grazie!Graziegraziegraziegrazie! - disse Lulu senza far capire niente a Dark, per poi abbracciarlo e baciandolo sulla guancia sinistra, facendolo arrossire violentemente. Lulu si staccò, anche lei leggeremente arrossita, per poi accogersi che si stava facendo tardi:-  Scusa, ora dovrei andare  - disse Lulu -  Ci rivediamo presto  - e l'orientale corse via, lasciando Dark con le sue fantasie. (non fatevi strane idee!XD nda)
 

 
 
Ore: 8:52                                     luogo: classe L I (classe delle Leggende del I° anno)
 
 
Intanto Angel, Tikal, Macy, Blaze, Silver, Amy e Nena si stavano subendo la lezione di Origine delle Leggende. Angel non stava soffrendo (almeno non troppo) perchè lei era "abbastanza" brava nello studiare le leggende: la sua media andava da 7 a 9 e, a volte, riusciva a prendere anche un 10 bello tondo, ma quello solo se si metteva a studiare. Quando voleva, ovvio. (Kalie, che non era li, non era proprio tipa da studio, pur essendo una tipa molto intelligente e furba lo studio era off-limits). Macy, ovvio, odiava andare a scuola e quindi passava praticamente tutto il suo tempo a cazzeggiare con le sue vicine di banco, ossia Blaze di destra e Amy di sinistra. Silver, che si trovava in fondo alla classe, in quel momento stava sonnecchiando. Nena si era messa alle orecchie le cuffie dell'Mp3 che suonavano Move Along dei All American Rejects, fregandosene dell'insegnante. Insomma, da questo si poteva capire quanto "amavano" la scuola. Ad un certo punto la professoressa Nefertari chiese chi volesse essere interrogato.
 
Silenzio tombale. Ovvio, chi vorebbe essere interrogato?!Nessuno, tranne due persone che hanno alzato la mano. Chi ha compiuto tale profanazione!?
 
-  Bene!Athanasia de Olimp e Gage Gargouille venite alla cattedra!  - fece la Nefertari.
 
Alla cattedra giunsero una ragazza dalla pelle chiara color avorio dai lunghi capelli color zaffiro così come gli occhi, ricci e tenuti sciolti con una tiara dorata con su incastonate delle gemme colorate sul capo, e sul collo tre fulmini tatuati, indossante una abito corto dal bustino color zaffiro brillantinato con profili color oro, un bolero in seta azzurra, la gonna ricamata di rose viola era di colore blu con organza bianca e decollèttè a tacco alto blu,.
 
Era affiancata da un altra, un gargoyle femmina, dalla pelle grigio chiaro con coda e ali del medesimo colore, con lunghi boccoli rosa confetto con mechès azzurre legati in una coda bassa con la frangietta sopra gli occhi che erano color rosa perlato con riflessi grigi, indossante un basco grigio tenuto inclinato verso l'orecchio destro, una vestito rosa perlato dalla gonna ampia con l'immagine della Torre Eiffel color nero con organza del medesimo colore, calze velate grigie e decollèttè in similpelle rosa.
 
-  Bene, ora cominciamo....Come naque la leggenda di Tifone?  - da lì cominciarono, scambiandosi sguardi d'intesa.
 
-  Gea, delusa per la sconfitta dei suoi figli, i Titani e i Giganti, per opera di Zeus, si lamentò di lui presso la moglie del re degli dèi: Era. La regina degli dèi credette alle parole della dea e, decisa a vendicarsi contro il suo consorte, si rivolse a Crono, che Zeus aveva precedentemente spodestato, e lo pregò di aiutarla. Deciso a vendicarsi del figlio-rivale, il dio del tempo si masturbò su due uova, che affidò alla dea, aggiungendo di sotterrarle in modo che, al tempo prestabilito, si aprissero per dare alla luce un demone capace di spodestare lo stesso Zeus. Era ascoltò i suoi suggerimenti e, dopo un certo periodo, da quelle uova nacque il mostro Tifone.  - disse Gage, con accento francese. Forse proveniva dalla Francia.
 
-  Tifone salì fino al Monte Olimpo e incuté talmente tanta paura agli dèi che questi si trasformarono in animali e si rifugiarono in Egitto. Mio padre, Zeus, si trasformò in un ariete, Afrodite in un pesce, Apollo in un corvo, Dioniso in una capra, mia madre, Era, in una vacca bianca, Artemide in un gatto, Ares in un cinghiale, Ermes in un Ibis, Ade, mio zio, in uno sciacallo e Pan trasformò solo la sua parte inferiore in un pesce e si gettò in un fiume. Io e mia sorella maggiore, Atena, andammo in Egitto a rimproverare aspramente nostro padre, ricordandogli che da lui dipendeva il destino dell'umanità. In seguito mia sorella e nostro padre andarono a combattere Tifone. Io non andai, perchè dovevo ancora finire il mio apprendistato. Loro due assunsero dimensioni gigantesche e lo affrontarono sul monte Casio, ai confini dell'Egitto  - disse Athanasia
 
-   Nel primo, durissimo scontro Atena fu messa fuori combattimento in pochi istanti, ma subito dopo Zeus riuscì a respingere Tifone con un potente fulmine e quindi ad abbatterlo a colpi di falce. Quando però il re degli dèi si avvicinò per scagliare il colpo decisivo, Tifone gli strappò l'arma dalle mani e lo ferì gravemente, imprigionandolo poi in una caverna della Cilicia. Ermes e Pan accorsero allora a salvare Zeus. Pan spaventò il mostro con le sue urla, mentre Ermes liberò Zeus dalla prigione e lo curò. Il dio raggiunse l'Olimpo, prese la guida del suo carro alato e cominciò ad inseguire il gigante, colto di sorpresa dalla sua reazione  - spiegò Gage
 
-  Una prima violenta battaglia si ebbe sul Monte Nisa e una seconda in Tracia, dove Tifone, ormai privo di controllo, cercò di fermare Zeus lanciandogli addosso intere montagne, ma ogni volta il Dio lo colpì implacabile con le folgori. Alla fine Tifone fuggì verso occidente e giunto in Sicilia tentò una disperata difesa sollevando l'intera isola per gettarla contro il Re dell'Olimpo. A questo punto, Zeus scagliò contro il gigante un ultimo, potentissimo fulmine che lo colpì in pieno. Tifone perse la presa e rimase schiacciato sotto l'isola che gli crollò addosso  - disse entusiasta Athanasia, orgogliosa di suo padre, il dio dell'Olimpo.
 
-  Perfetto!  - gridò la Nefertari -  Vi meritate almeno un nove più,entrambe  -. Le due amiche si diedero un cinque, sorridendo.
 
-  Però!Athi è stata brava sta volta!  - esclamò Blaze, sorpresa -  Di solito non si fa interrogare volontariamente!  -
 
-  Anche Gage è stata brava!  - fece Amy, scrivendo qualcosa su un foglietto di carta.
 
-  Già, devo ammettere che si sono date da fare  - disse Macy.
 
Athanasia e Gage andarono a sedersi.
 
- Bene, ora spiegherò come è nata la leggenda di..... - non finì neanche la frase che Amy, si alzò, con anche la mano in aria che praticamente sventolava al vento, freneticamente.
 
- Posso andare in bagno, per favore! - disse la rosa.
 
- Non vedete che sto spiegando, signorina Dracula? - fece la Nefertari.
 
- Per favore!La scongiuro! -
 
- No -
 
- La prego, sto per scoppiare! -
 
- D'accordo, ma ti voglio qui in pochissimi minuti - fece infine la Nefertari, arrendendosi. Amy si alzò dal suo posto e, passando davanti al banco di Athanasia e Gage (che non a caso sedevano vicine) pose di nascosto il biglietto su cui prima aveva scritto qualcosa. Poi uscì. Athanasia incominciò a leggere a bassa voce il biglietto
 
- Allora, che c'è scritto? - chiese la sua amica gargoyle, adocchiando il pezzo di carta
 
- Amy ci ha invitate! Ci chiede di incontrarci davanti a questa porta per andare insieme in mensa - spiegò Athanasia
 
- Allora ci andiamo? -
 
- Certo!Di sicuro sarà divertente - disse la semi-dea greca
 
 
 
Ore: 8:53                                         luogo: classe A I (classe di aritmetica del I° anno)
 
 
 
Ricordate quando si stava parlando della verifica di aritmetica che la nostra cara amica Jenny doveva tenere?Ecco, ora era il preciso momento in cui la povera vampira lo stava facendo. Si poteva proprio dire che si trovava nella merda fino al collo.
 
Porco culo!Dovevo studiare più seriamente pensò Jenny. Ma non è comunque colpa mia se non riesco a concentrarmi, su certi argomenti ...
 
Potevamo dire che in quel momento era in piena crisi esistenziale.

- Ehi Jenny!Ti serve una mano? - chiese la sua compagna di banco nonchè la dj radiofonica della scuola, Cupid.

- Rischi una punizione grande quanto il Pacifico se mi aiuti - esclamò a bassa voce Jenny - ... Comunque si grazie! - ma cambiò idea in due secondi spaccati

- So che rischio molto ... - Cupid si gràtto la nuca, coperta dai corti capelli rosa confetto e mossi fin sopra le spalle docili. - Ma posso aiutarti visto che sei la mia ascoltatrice numero uno, nella mia rubrica radiofoni 'Love GoGo!' - sorrise Cupid, controllando con gli occhi grigi che il professore di aritmetica non le stesse sentendo.

- Ti ringrazio Cupid! -

- P...Prego non c'è di che! -
 
 
 
Ore: 8:55                                           luogo: classe W.A (classe di creazione d'armi, mista)
 
 
 
Intanto Kalie e Denise si erano guadagnate il corso migliore: la W.A che in inglese stava per Warrior Army (Armi Belliche in inglese) dove partecipavano tutti quelli che dovevano imparare l'uso e la creazione delle armi, come elfi e guerrieri magici. Come le lezioni di combattimento la classe era mista, di conseguenza partecipavano tutte le classi, dalle superiori in su: quella volta si erano uniti la Ia classe per il liceo e il primo anno di Università.
 
In quel momento (forse di noia mortale ...) il professore del corso, un certo Kamikas, un guerriero magico del fuoco, stava spiegando le diverse armi a disposizione, il materiale con cui è fatto e il resto ...
 
Kalie, annoiata, si era messa la testa sulle braccia consorte appoggiate sul tavolo di marmo nero. Deni era affianco a lei, pensante che avrebbe preferito presenziare ad una lezione di latino latinorum.
 
Che noia, peccato che Angel non ci sia, del resto non è né un elfa, né una guerriera magica ... ma uffa! pensò stanca di tutte quelle spiegazioni, la nostra povera Kalie
 
Girò la testa e addocchiò qualcuno che, stranamente, le interessava: era alto, dalla statura media, ma di certa più alta di lei, dai capelli bianco platino, pettinati in modo simile a quelli di Sonic, dagli occhi verda acqua, indossante una maglietta rossa con un giacchetto nero in pelle, pantaloni neri larghi con una cinta nera e rossa borchiata e delle scarpe nere, larghe, con decorazioni rosse.
 
- Kalie, perchè sei tutta rossa? - chiese Deni, quando vide la sua amica, arrossita
 
- Chi?!Io .... no, no, no, no!Non preoccuparti! - disse Kalie, agitando le mani
 
- Signorine Kennington e de Colombi, volete percaso spiegare la lezione di oggi? - fece il prof Kamikas, vedendo le due studenti che non seguivano la lezione
 
- Ci scusi .... - fece Kalie, imbarazzata. Il ragazzo dai capelli color paltino rise di poco e Kalie potte vedere il suo magnifico sorriso.
 
Denise, perfida come era, fece un ghigno e lesse nei pensieri della povera guerriera meticciata, che sarebbe Kalie.
 
Vediamo cosa pensi pensò l'elfa
 
Così lesse quello che non doveva assolutamente fare: 'Perchè mi sento così nervosa in presenza di quel ragazzo .... ?!'
 
- Cosacosacosacosacosacosa?!Tu pensi a 'quel' ragazzo?! - disse Denise, riattirando l'attenzione della classe su di loro
 
- Bene, signorina de Colombi si alzi e si vada a sedere di fianco a lui - e indicò proprio il ragazzo di cui Kalie era nervosa - Bene e ora ... - e riprese a spiegare, non appena Kalie si sedette vicino al suo compagno.
 
Ora che lo osservava un pò meglio sembrava avesse quattro anni in più di lei. Vabbè, si incoraggiò la ragazza, Tanto vale fare amicizia con lui!
 

- Ciao, mi chiamo Kalie, Kalie de Colombi, e sono nuova di qui! - vide che il ragazzo arrossì di poco
 
- Salve. Io invece, mi chiamo Zero Fire, è un piacere conoscerti! -

- Il piacere è tutto mio! -

Dall'altra parte, Denise guardava divertita la scena: che romanticona Kalie!



Ore: 8:56                                    luogo: classe di P.A. (classe di Arte Poetica del I° anno)



Intanto Andrea, Gabriella e Lulu si trovavano nella classe di Poetic Art, ovvero Arte Poetica o, semplicemente, Poesia

- Qual pianto o qual gocce quai lacrime eran quelle, che 
sparger vidi dal notturno manto ... - i ragazzi rabbrividirono, tranne Lulu, che si era messa a piangere commossa da quelle .... 'commoventi' parole.

- Lulu ... !Finiscila di piangere per questo Porquato Cazzo, Fornato Lasso, quel che è!E' solo una strafottente poesia di merda! - fece Gabriella. Lei non era brava con le poesie, preferiva mille volta seppellirsi sotto pile, pile e tonnellate di tonnelate di libri di atro-fisica.

- Si chiama Torquato Tasso!E sappi che non è una strafottente poesia di merda come dici tu ma una poesia che esprime tutta la malinconia e il triste amore di un'uomo deluso dalla passione! - disse tutto d'un fiato Lulu, con le lacrime che le rigavano il viso

- Passione?! - Andrea e Gabriella erano praticamente scandalizzate da quella notizia.

Sulla faccia di Lulu si dipinse un facepalm incredibile. - Ragazze ... Non in quel senso ... - 

Le altre tirarono un sospiro di sollievo.






ANGOLO DELL'AUTRICE (RITARDATARIA DAVVERO!):

Io: Hello people!Sono ritornat ... *mi becco un pomodoro in faccia*Ma p***o c**o!Ma che c***o prende a sto' pubblico!
Angel: *con un secchio strapieno di pomodori, che poi nasconde* Hai ragione!
Io: lascio predere.

RINGRAZIAMENTI TIME:

Io: oggi ringrazio solo tre persone: ringrazio Alesana97 per avermi prestato Zero e, non preoccuparti, gli altri compariranno presto. Poi ringrazio gli autori che mi seguono, hanno messo la storia fra i preferiti e quelli che recensiscono. Infine ringrazio quelli che leggono soltanto!

FINE R. TIME

Io: visto che sono stanca vi lascio recensire. Ragazzi salutate!
Tutti: Al ... prossimo ... chappy *stanchi pure loro*

  
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