Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: thenightsonfire    18/05/2013    10 recensioni
A quindici anni, Lily si sporcava ancora le labbra e gli angoli della bocca di rosso.
Poi però il rosso cominciò a sporcare anche le labbra di Scorpius Malfoy.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
MYTHS
 
 


A Lily piacevano le melagrane.
Quando era piccola e sua madre osava comprarne una busta, la piccola Liy aspettava che, come suo solito, la donna ne tagliasse una a metà e la mangiasse come spuntino per lasciare l'altra sul cestino di frutta al centro del tavolo da pranzo; allora, dopo che Ginny era uscita dalla stanza, Lily sgraffignava l'altra metà del frutto e andava a mangiarlo di nascosto, in giardino. Non che ce ne fosse bisogno, ovviamente. Nessuno vietava alla piccola Lily di mangiare le melagrane.
Ma era ovvio che farlo di nascosto le rendesse ancora più gustose, come succede con qualsiasi altra cosa.
Da quando era entrata ad Hogwarts, Lily frequentava regolarmente le cucine fuori orario. Dopo solo tre mesi dall'inizio del primo anno, gli Elfi si erano già abituati a lasciarle delle melagrane ad una delle due estremità del lungo tavolo da lavoro in legno massiccio nelle Cucine, poco importava che fosse pomeriggio o... tarda notte. Lei mangiava tutto, ovviamente inpuro segno di ringraziamento per il pensiero.
E poiché spesso quest'abitudine infrangeva il coprifuoco, ciò le rendeva maledettamente deliziose.
Almeno finché non diventarono la causa dei suoi guai.
 
« Potter, che ci fai fuori dal Dormitorio a quest'ora? »
Se avesse dovuto dipingere quella voce, Lily avrebbe usato un rosso melograno. Il rosso del sangue e della rabbia.
« Non sono affari tuoi, Malfoy. »
« Oh, Potter, io invece credo di sì, in quanto prefetto. Dieci punti in meno a Grifondoro per essere nei corridoi dopo il coprifuoco. E altri cinque per non aver imparato a mangiare senza sporcarti come una bambina.»
Lily aveva le labbra rosse come il sangue, e adesso rosse come le sue gote.
« Ti odio, Malfoy. »
 
Lily prese l'abitudine di mangiare le melagrane nel parco di Hogwarts, negli intervalli tra una lezione e l'altra. Si sedeva all'ombra di un albero, certe volte con un libro di scuola aperto di lato, e si portava alle labbra un chicco dopo l'altro.
 
« Cielo, Potter. Credevo che avresti perlomeno seguito un corso di bon-ton dopo quella sera. Sei capace di mangiare senza sporcarti di rosso ovunque? »
« Tu sei capace di vivere senza la necessità di darmi il tormento, Malfoy? »
« Dovresti essere onorata delle mie attenzioni, Potter. Diverse ragazze pagherebbero per stare al posto tuo. »
« Io non sono “diverse ragazze”, Malfoy. »
« Oh, questo lo so. Sei decisamente più insopportabile di tutte le altre. »
« E allora perché sei ancora qui, Malfoy? »
« Perché mangi sempre le melagrane? »
 
Un giorno sua zia Hermione aveva riso dolcemente della sua ossessione per quel frutto, e le aveva detto che c'era un mito greco babbano che vi era legato. Qualche giorno dopo le aveva regalato un libro sui miti dell'Antica Grecia e Lily l'aveva sfogliato febbrilmente fino a trovare quello che le interessava. Aveva letto la storia con viva attenzione dalla prima all'ultima riga, aveva stretto il libro a sé, e da allora aveva deciso di firmare con Persefone tutti i suoi libri di scuola.
 
« Per Salazar, Potter. Ancora quei frutti? Non ne conosci nessun altro? »
« Visto che fai tanto il saputello, Malfoy, dimmi: conosci la storia di Ade e Persefone? »
« Se è qualche diavoleria babbana, non ho intenzione di conoscerla. »
« Come vuoi, Malfoy. La terrò per me. »
« … Oh, al diavolo, Potter. Parla. »
 
Si dice che Persefone, figlia della dea Demetra, fu un giorno rapita da suo zio Ade, signore degli Inferi, il quale si era era invaghito di lei e...
 
« Suo zio, Potter? »
« Perché invece nella tua famiglia non si sono mai sposati tra cugini, giusto? »
« E va bene, ragazzina, hai vinto tu. Continua. »
 
… e aveva deciso di farne la sua sposa nel suo regno. Quando le fu offerta della frutta, Persefone mangiò sei semi di melograno, ignorando però che chi mangia i frutti degli inferi è costretto a rimanervi per l'eternità.
 
« … Ehi, Malfoy – che stai facendo?! »
« Sai, ragazzina, avevi ragione. Questo frutto non è niente male. »
« Non avevi mai mangiato una melagrana? »
« Colpa tua, consumi tutte le scorte d'Inghilterra. »
« Merlino, Malfoy, non ti sopporto. »
 
La madre Demetra, dea della fertilità e dell'agricoltura, reagì scatenando un inverno che pareva senza fine.
 
« Cosa vuoi, Malfoy? Perché sei qui? Questo è il mio albero. »
« Potter, io – mi... mi dispiace. »
« Non mi interessa. Vattene. »
« Cos'altro devo fare, Potter? Cosa vuoi? »
« Da te, niente. Solo che te ne vada. Non ti voglio vedere. Non hai motivo di stare qui, visto che mi consideri una ragazzina stupida senza alcuna attrattiva. Me l'hai detto l'altro giorno, ricordi? »
« Sai che non lo penso davvero. Ero furioso, Potter. Possibile che tu non capisca? »
« Furioso per cosa? »
« Perché stavi baciando Scamandro? »
« Cosa c'entra questo adesso? »
« Rispondimi, Potter! »
« Io non prendo... »
« … ordini da nessuno, ma non mi dire. Questa solfa la conosco. Ora, Potter, se non vuoi che rubi una boccetta di Veritaserum dalla dispensa di Lumacorno e te lo versi di forza in gola pur di avere una dannata risposta, parla. »
« Non oseresti. »
« Oh, sì che lo farei. Ti rapirei e ti rinchiuderei in una stanza fino ad ottenere una risposta soddisfacente. »
« Al diavolo, Malfoy. L'ho fatto per una scommessa. »
« Una... scommessa? »
« Sì, con mia cugina Roxanne. Ora hai la tua risposta. Adesso vattene. »
« … Non posso, Potter. Ho mangiato il melograno, sono bloccato qui. »
« Ah! Quindi tu saresti Persefone? Avrei giurato che fossi Ade, sai, Malfoy? Signore degli Inferi, proprio come lui. Signore dei miei inferi. Il mio inferno personale. Razza di stupido – Malfoy, dammi quella melagrana! Torna qui! »
« Prima raccontami come va a finire la storia. »
 
Ci pensò Zeus a risolvere la situazione. Decretò che, poiché Persefone aveva mangiato soltanto una parte del frutto, lei avrebbe dovuto rimanere solamente sei mesi col suo consorte, Ade, passando gli altri sei con la madre. Mentre era negli Inferi, sulla terra avrebbe regnato il freddo. Al momento si ricongiungersi con la madre, il mondo sarebbe rifiorito. Così nacquero le stagioni.
 
« Malfoy, c'è una cosa che mi domando da sempre. Tu credi che Ade fosse davvero innamorato di lei? O che l'abbia rapita solo per la sua bellezza? »
« E tu credi che anche Persefone si sporcasse completamente di rosso come una bambina mangiando delle semplici bacche? »
« Va' al diavolo, Malfoy. »
« Attenta, Potter. Se è negli Inferi che devo andare, ti porto con me. »
 
A quindici anni, Lily mangiava ancora le melagrane di nascosto perché le rendeva più gustose. A quindici anni, Lily si firmava ancora chiamandosi Persefone. A quindici anni, Lily mangiava ancora come una bambina.
 
« Prendi Romeo e Giulietta, invece! Lì è perfettamente chiaro che Romeo fosse innamorato di lei! »
« Romeo infatti è morto. »
« … Ti odio, Malfoy. »
« Potter, fammi finire. »
« Cos'hai da dire ancora? »
« Stavo dicendo che tutto sommato, però, credo che Romeo abbia scelto un buon motivo per finire all'inferno. E che Ade, da parte sua, fosse innamorato senza riuscire a dimostrarlo. »
« Perché? »
« Perché forse era impossibile non amare le labbra rosse di Persefone. »
 
A quindici anni, Lily si sporcava ancora le labbra e gli angoli della bocca di rosso.
Poi però il rosso cominciò a sporcare anche le labbra di Scorpius Malfoy.
E, come succede con tutte le cose, le melagrane divennero ancora più buone quando si tinsero del sapore di un segreto.
   
 
Leggi le 10 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: thenightsonfire