Kakumei no hi
– Il giorno della Rivoluzione –
Prologo: Un bambino
Accadde tutto in una notte di
plenilunio.
Konoha, il Villaggio della Foglia nello sconfinato
paese del fuoco; nacque in una notte d’estate, sotto uno splendido cielo
stellato…più di mille anni prima.
È una storia vecchia e consunta che ormai tutti conoscono a
memoria, una delle tante fiabe che si raccontano ai bambini
prima che vadano a letto, da aggiungere poi alle vecchie leggende che
gli anziani del posto amano raccontare a chiunque incontrino per strada; ma qui
non c’è nulla di fittizio o fantastico. Konoha non è nata per mano di una forza ultraterrena, perché una
divinità, magari riconducibile a Dio in persona, lo ha
desiderato. Il Villaggio della Foglia è il frutto della fatica umana, e
solo di quella. Uomini forti e coraggiosi si sono battuti fino all’ultimo
per crearla, e in un qualche modo sarebbe ingiusto
minimizzare quanto hanno fatto.
È
tutto vero, forse non è nata per mano di un volere superiore…
ma possiede ugualmente delle origine mistiche.
Come si è già detto, Konoha fu fondata
più di mille anni fa, in una notte di plenilunio; prima di allora, il
villaggio era solo un agglomerato di duecento persone al massimo, vivevano in piccole tende, in piccoli gruppi famigliari;
poco più che selvaggi, vivevano alla completa mercè dei Quattro
Spiriti. Creature fantastiche, dotate di un potere distruttivo, possedevano
l’aspetto di quattro creature mostruose dall’aspetto
animale: Seiryū, il Drago Blu, Suzaku,
Queste quattro creature erano ammirate dagli umani con
cui condividevano il territorio, questi ultimi, temevano e rispettavano i
Quattro Spiriti, venerandoli con la stessa intensità con cui si venera
un dio, gli Spiriti invece apprezzavano le fragili creature mortali; ai loro
occhi però, gli umani apparivano eccessivamente deboli, per nulla in
grado di opporsi ad un’eventuale catastrofe, naturale o meno non aveva
importanza. Fu così che, in quella notte d’estate, i Quattro Spiriti
si offrirono sacrificando la loro immortalità per gli umani, concedendo
la loro forza a quattro degli uomini più forti della tribù.
In
onore di queste creature, e per rendere omaggio al loro sacrificio, fu creata
Konoha. Seiryū, Suzaku, Byakko
e Genbu divennero i totem protettori di Konoha, ognuno di loro sistemato in un
punto cardinale: Il Drago Blu a Est,
Oltre ad essere una protezione per il villaggio, i
quattro spiriti divennero gli emblemi delle quattro
famiglie più potenti, la loro forza fu trasmessa a questi uomini
valorosi, e dopo di loro ai discendenti…
Konoha visse a lungo come un
villaggio ricco e prosperoso, senza incappare mai in inutili guerre
espansionistiche o per confermare la propria supremazia sugli altri paesi.
Ma
purtroppo, la pace durata per tanti anni, ebbe presto fine.
Konoha, per proteggere la vita dei propri abitanti fu
costretta a scendere in battaglia… contro un mostro. Al contrario dei
quattro totem del villaggio,
L’umano che ospitava Kyubi dentro di sé, alla fine…
impazzì.
Note delle autrici:
…* (tin!)
Okay, momento di smarrimento (che
cavolo, ho fatto la rima!!!) a parte, questa storia in
teoria è stata concepita come qualcosa di serio. Tanto per
precisare, è ambientata in un AU (universo alternativo). Abbiamo solo
immaginato come sarebbe la vita dei ragazzi di Konoha dentro una normale scuola
media. Non ci dilunghiamo oltre nello spiegare la trama, sperando di avervi incuriosito almeno un po’ tanto da spingervi a
leggere il prossimo capitolo!! XD
Alla prossima
Red & ECA