- il palazzo del kazekage!- la ragazza sbuffò irritata – cazzo, qualcuno
può rispondermi!-
trattenne il fiato, iniziando a contare
lentamente.
Uno
- sparisci microbo –
due
- mi
dispiace…-
tre
- mamma mi ha detto di non parlare agli
sconosciuti.-
inutile.
Lottò ancora con il ciuffo che le era sfuggito alla
coda alta, trattenendo una di quelle parole gradevoli che colorivano le serate
famigliari insieme a quella fottuta puzza di sigaretta.
Ecco, l’aveva
detto.
Fottuta. Sigaretta.
Rovistò nella sacca che portava alla cintola,
assicurandosi del prezioso contenuto.
La rigirò tra le dita giovanissime,
chiedendosi, come sempre, perché una come lei non trovasse la forza di
smettere.
- bha, cazzate…- sibilò, infilandosi in una via secondaria.
Si
poggiò ad uno dei muri, lasciandosi scivolare a terra.
- ragioniamo…- pensò,
aspirando una boccata - …non può essere così piccolo il palazzo. Imponente,
ovvio. E in piena vista. Come quello a Ko…- alzò lo sguardo sulla figura
incappucciata che le era passata accanto.
Due occhi verdi incrociarono i
suoi, soffermandosi, poi, con malcelato disgusto, sulla sigaretta che ancora
teneva tra le dita.
Distolse lo sguardo, imbarazzata, gettando la cicca ai
suoi piedi.
I passi della figura si allontanavano sempre più nella
stradina.
Trattenne il fiato.
Si alzò a fatica, spostando l’attenzione su
degli strani ciuffi biondi che spuntavano dal cappuccio.
- ehi!- urlò,
infilando le mani in tasca.
La figura si fermò, voltandosi rapidamente.
Il
cappuccio si allentò, rivelando il volto ancora affascinante della bionda.
La
ragazza inghiottì il groppo alla gola, degno rappresentante del suo
terrore.
- cosa cercavi?- chiese la donna gentilmente, non celando, però, una
certa rigidezza.
- Il palazzo del kazekage…- rispose l’altra - …Sabaku no
Temari –
La donna sgranò lo sguardo, prima tesa, poi sottilmente
divertita.
- …cercavo lei…- riprese la ragazza, piantandosi di fronte alla
donna
- e a cosa devo tanto onore?- chiese l’altra, portandosi le mani ai
fianchi, in quel vecchio gesto che nulla era riuscito a cancellare
- voglio
diventare la sua allieva – rispose semplicemente la più giovane, facendo
luccicare, con uno scuotere repentino del capo, il coprifronte.
Temari si morse un labbro.
Avrebbe riconosciuto ovunque quel simbolo.
-
Konoha…- sibilò, con voce stanca
- Mi presento…- la ragazza si avvicinò di un
passo, mostrandosi in tutta la sua giovane età
- Sono Chono Nara – concluse,
mentre gli occhi scuri si piegavano in un’espressione di sfida.
Temari
appoggiò una mano alla parete della strada, mentre il respiro sembrò
mancarle.
- la figlia di Nara…e di Yamanaka, suppongo – rispose, recuperando
freddezza.
- Esatto – la ragazza portò una mano sul fianco, mentre la stoffa
viola del vestito aderiva ai fianchi giovani. Sbuffò irritata, allargandosi, con
l’altra mano, il collo di rete.
- E cosa ti porta qui?-
- Il vento-
rispose, sorridendo.
La donna sembrò perdere per un attimo lo sguardo
sull’elsa che sporgeva prepotente alle spalle di Chono.
- guarda il mio
ventaglio? – chiese la ragazza, sfilandolo dall’elsa.
- Mi sembra di
conoscerlo…- Temari si voltò, allontanandosi lungo la strada.
Chono la fissò,
mutando il suo malizioso sorriso in un’espressione attonita.
- ma dove va?-
chiese, urlando
Temari si voltò, osservandola con sguardo piatto.
- non
posso accettare. Non sono la sensei di nessuno.-
Chono fece un passo in
avanti, maledicendo la sua impulsività
- io sono scappata di casa per venire
qui da lei!- trattenne un singhiozzo.
Temari riprese a camminare,
incurante.
- mi avevano avvertito che lei fosse…-
Una folata di
vento.
Un dolore allo sterno.
- che io fossi?- Chono sollevò lo sguardo
appena il tempo per vedere il mantello della donna ondeggiare sensibilmente,
ancora ferma. A diversi metri da lei.
Eppure, cavolo, era sicura
l’avesse…colpita.
- Che le fosse…una vera seccatura…- Chono asciugò la
lacrima che aveva preso a rigarle il volto pallido
- tale e quale a tuo
padre…- Temari si era avvicinata, osservando con disprezzo la ragazza seduta
scompostamente a terra.
- Alzati, cry-girl – disse, imperiosa - …o dovrò
pensare che sei una debole come…- si morse il labbro, mente Chono rifiutava la
sua mano.
- Non sono una debole. – scandì lentamente, rispondendo con lo
stesso sguardo sdegnoso.
- Lei è la migliore manipolatrice del vento.
Insuperabile nell’arte del ventaglio. – disse, con voce bassa. – e io voglio
essere migliore di lei – sibilò poi, aprendo il pesante ventaglio davanti ai
suoi piedi.
- Illusa.-
- Ho dodici anni. Sono testarda e
intelligente.-
- Supponente.-
- Sono brava in quello che faccio. E non
accetto rifiuti –
- Presuntuosa.-
Temari la fissò brandire in ventaglio
con la sinistra, ravvivandosi i capelli con l’altra mano.
- hai preso i
peggiori difetti di quei due dobe che ti hanno messo al mondo – scandì,
lentamente – non voglio avere a che fare con questa oscenità –
Chono
sorrise.
- anche mia madre la pensava così, quando mi ha trovato con questo –
indicò il ventaglio
- tua madre…- Temari strinse i pugni al vestito
nero
- mio padre invece si è limitato ad un brontolio sommesso. Poi se ne è
andato a ubriacarsi. Nulla di nuovo, insomma – Chono abbassò lo sguardo – non ho
fatto in modo che fossero quei due a rovinare le mie ambizioni…non ci riuscirà
lei di certo!- disse, trattenendo la rabbia.
- Sei troppo impulsiva,
cry-girl…- un buffo sulla fronte – troppo emozioni – ribadì, voltandosi
nuovamente.
Si strinse nel mantello, cogliendo però distintamente la rabbia
della giovane kunoichi di Konoha montare livida.
- ma dimmi…- si voltò – dove
hai trovato quel ventaglio?-
Chono abbassò lo sguardo scuro.
- nel nostro
posto segreto…- sospirò, buttando indietro la testa
- ancora quella stupida
terrazza di Nara…- sibilò Temari di rimando, mentre l’altra l’osservò
scettica
- allora è vero quello che si dice…-
- e cosa si direbbe a
Konoha?- sorriso malizioso. Quasi le faceva male alle labbra.
Chono fissò lo
sguardo sulle punte delle scarpe, nascondendo il rossore.
- che tu eri la
donna di mio padre-
silenzio.
Chono alzò lo sguardo proprio nell’attimo in
cui una risata fragorosa, trattenuta,isterica, prorompeva nell’aria.
- non
volevo imbarazzarti, cry-girl!- Temari si scostò una ciocca dagli occhi con un
dito.
- È stato tanto tempo fa – concluse poi, afferrando il ventaglio –
quasi tutto è cambiato – incrociò gli occhi scuri della ragazza.
Spostò poi
lo sguardo sui tre astri viola, piegando le labbra in una smorfia tirata.
-
sai dove dormire?- chiese, a bruciapelo
- no- ammise la ragazza, spostando
con un piede un sassolino, distrattamente.
- Al palazzo…tra un’ora.- Chono
alzò lo sguardo, stupita – e domani mattina l’allenamento è all’alba. Qui non si
gioca. –
Chono tentò di aprire bocca ma la donna sparì in una di quelle
odiosissime nuvolette da jonin.
- cavolo…- sibilò – e ora ho lo stesso
problema di prima…- aggiunse, con un tono a metà tra il frastornato, il felice e
l’annoiato.
- Dove cazzo è il palazzo del kazekage?!-
Il secondo chappy è postato! Per ora sono puntuale, vero?! *_* si accende una
speranza…^_^.
Che ne pensate della piccola Chono? Va bene, chi mi conosce ha
avuto un colpo alla rivelazione dell’identità dei genitori. Lo so, è preso anche
a me quando l’ho immaginato. Ma le vie delle possibilità sono infinite *ghigno
malefico *.
Fatemi sapere se vi è piaciuto…un bacione! recensite *_*...grazie
anche solo a chi legge ^_^...
Un bacio grande e un abbraccio forte ( forte) a:
Ino_chan96: grazie ^///^ Temari è uno dei miei personaggi preferiti…credo che ormai si sia più che capito. Ma in questa storia non sarà tutto facile per lei. Fammi sapere che ne pensi…bacio!
Arwen5786: sempai! *_* ma sono io quella commossa! Ecco chi erano poi i genitori di Chono. NON MI UCCIDERE…c’è una spiegazione, promesso…continua a seguire e vedrai *me mooolto cattiva*. Temari eroina greca? IH IH IH già me la immagino in versione amazzone molto aggressiva inseguire un povero shikamaru oblita…va bene, ho una fantasia decisamente troppo fervida. ^^" Spero di sentirti presto su MSN…^__^ bacio!
Shikatema: no, Shika era al sicuro a Konoha…per ora. *risata malvagia * ..il marito morto è qualcun altro…ma le sorprese non sono finite qui. Ti assicuro che ce ne saranno altre. Bacione!
Lily_90: ciao Lily! Che piacere che tu mi abbia recensito…*_* credo che tu abbia capito quanto ami la tua storia ma non posso fare a meno di ripetertelo: IO LA ADORO. Ok, ora posso andare avanti…grazie! Spero che l’identità della ragazzina non ti abbia sconvolto troppo…effettivamente sei stata molto acuta nell’analizzarla…e tra poco capirai il perché…un bacio! Fammi sapere che ne pensi!
_Eleuthera_: sensei!! *Roberta scoppia a piangere abbracciata all’idolo d’oro di Tobi *…sniff, sniff…il piccolo tesoro mascherato non c’è…ha costretto Deidara ad accompagnarlo a comprare il vestito da renna di babbo natale. Credo che abbia una strana idea delle festività @_@ ma mi ha lasciato un messaggio da darti: "ELE-SENSEI TOBI LE VUOLE TANTO TANTO AFFETTO NATALIZIO". Non ha senso, ma povero, le luci dei negozi gli hanno dato alla testa. Ha fritto anche gli ultimi neuroni sopravvissuti al chiasso delle esplosioni di deidy-chan. Comunque…il marito ( incredibile conoscendomi) non era Shika..che al contrario se ne sta tranquillo e sposato a Konoha…tranquillo…per ora BWAWAWAWA!Spero di non averti deluso troppo ^^". Un bacione!