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Autore: NiraMalfoy    05/12/2007    8 recensioni
"Harry arrossì, abbassando nuovamente lo sguardo: - Sei bello quando fai così … - rispose paonazzo. L’espressione di Draco era incredula. Si portò le dita lunghe ed affusolate alle tempie, come in preda ad un forte mal di testa, e sospirò: - Lasciamo perdere … Piuttosto, hai capito o no? - non sollevò lo sguardo. - No. - Aspetta … mi potresti ricordare perché io e te stiamo insieme?"
Piccola One-Shot che mi è venuta di getto. Senza un senso ben preciso, senza una precisa collocazione temporale, senza nulla di preciso insomma ^^
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Harry
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti ^^
Vi presento la mia prima Draco/Harry.
Era da un po' che volevo scriverne una, e finalmente oggi mi è venuta l'ispirazione.
Forse la trama è un po' banale, non so ... ditemi voi XD.
Buona lettura.

******************************



- Draco?


Il biondo si voltò verso Harry, alzando un sopracciglio con fare interrogativo.

Il moro arrossì visibilmente, abbassando lo sguardo sul foglio che aveva davanti e cercando le parole adatte per articolare la sua frase.

- Perchè … - iniziò esitante: - … non abbiamo ancora detto a nessuno di noi? - gli occhi smeraldo erano fissi su quella pergamena vuota, poggiata sul tavolo.

Qualsiasi scusa era buona, pur di non guardare Draco nelle sue iridi grigie e profonde, mentre gli rivolgeva quella domanda.

Il biondo alzò anche l’altro sopracciglio, meravigliato da quella domanda inaspettata. Infine si alzò dalla sua poltrona e, raggirandola lentamente, si avviò tranquillamente verso Harry, appoggiò una mano sulla spalla di lui e sospirò quasi rassegnato.

- Se tu ragionassi, prima di aprire bocca … - cominciò Draco, osservando la chioma mora e ribelle del ragazzo seduto alla scrivania: - … e parlare a sproposito … - Harry mugugnò risentito, ma il biondo non ci fece caso e continuò: - … lo sapresti anche da solo il perché. - concluse.

Harry ci pensò un attimo. Quanto tempo era passato? Un anno? O forse due?

Da quanto tempo era diventato il compagno di Draco Malfoy? Da quanto tempo si era innamorato della sua nemesi? E nonostante che fosse passato tutto quel tempo, Draco ancora si ostinava a voler tenere segreta la loro relazione.

Harry proprio non capiva. Scosse la testa, sbuffando accigliato: - Non dirmi che è ancora per quella tua stupida convinzione?

Il biondo si sedette sulla sedia di fronte a quella di lui, osservandolo senza una precisa espressione sul volto: - Quale stupida convinzione? - non lo fece apposta, ma sottolineò la seconda parola quasi con fare minaccioso.

- Andiamo, hai capito … - sentenziò Harry, riferendosi evidentemente a Voldemort.

- Infatti. - rispose il biondo: - Sei tu che non hai capito. Possibile che tu sia così ottuso? - sembrava risentito. Il moro lo guardò affascinato: era raro poter osservare il bel volto di Draco offeso. Sorrise senza accorgersene.

- E adesso perché ridi? - gli chiese il biondo, sempre meno paziente.

Harry arrossì, abbassando nuovamente lo sguardo: - Sei bello quando fai così … - rispose paonazzo.

L’espressione di Draco era incredula. Si portò le dita lunghe ed affusolate alle tempie, come in preda ad un forte mal di testa, e sospirò: - Lasciamo perdere … Piuttosto, hai capito o no? - non sollevò lo sguardo.

- No.

- Aspetta … mi potresti ricordare perché io e te stiamo insieme?

Harry mugugnò qualcosa di incomprensibile, incupendosi all’istante.

Il biondo non avrebbe retto quella situazione ancora per molto. Si alzò così dalla sedia e cominciò a girare attorno al tavolo, camminando con le mani congiunte dietro la schiena: - Allora, secondo te cosa succederebbe se tutti venissero a sapere della nostra relazione?

- Beh … Voldemort …

- Non-dire-quel-nome. - sillabò il biondo impallidendo.

- Scusa. - disse Harry, continuando il suo discorso: - Perché Tu-Sai-Chi ucciderebbe te e la tua famiglia. - il moro non diede il tempo a Draco di dire nulla: - Ma potremmo scappare lontano, da qualche parte dove non trovi né te, né i tuoi genitori. E poi io lo affronterei e … alla fine … spero … lui sarà morto e noi …

- Stai divagando … - lo interruppe il biondo, smettendo di camminare ed osservando fuori dalla finestra il sole che tramontava, lasciando spazio alla luna piena. La mano sottile di Draco sfiorò il vetro freddo della finestra, ed il suo respiro caldo lasciò un leggero alone patinato sulla superficie di essa: - E stai anche sognando. - concluse con un tono che non sembrava il suo. Un tono triste.

Harry lo notò, ma non si perse d’animo: - Non è vero! - sentenziò sicuro di sé: - L’Ordine della Fenice può aiutarvi, lo sai. Io posso aiutarvi!! Posso aiutarti Draco, se solo tu me lo permettessi!! - quasi urlò le ultime parole.

Il biondo si voltò: - Perché devi essere così maledettamente Grifondoro? - domandò esasperato: - E smettila di fare l’eroe! A me non servirà mai il tuo aiuto, mettitelo in testa!!! - non era stato affatto gentile e, anche se solo per un attimo, Harry notò negli occhi del compagno una scintilla di arroganza. Una scintilla che apparteneva al vecchio Draco Malfoy, ma che sparì immediatamente.

- Ma io … - bisbigliò Harry affranto.

- No! Stammi a sentire adesso! La vuoi sapere una cosa? - il biondo era accaldato. Si tirò su le maniche del mantello, cercando di darsi un contegno. Quello non era un comportamento degno di lui. Un Malfoy non poteva perdere il controllo in quel modo.

Il moro annuì in silenzio, lasciando spazio al compagno.

- Non mi importa! Non mi importa di mettere in pericolo la mia famiglia e … non m’importa di mettere in pericolo la mia vita! Non me ne importa niente, lo vuoi capire?

Draco Malfoy non era riuscito a controllarsi. Draco Malfoy era stato impulsivo, ed aveva detto ciò che pensava veramente, per la prima volta nella sua vita.


Harry lo fissò sbalordito. Non era sicuro di aver capito bene. Voleva accertarsene: - Stai dicendo che … - arrossì e non riuscì a terminare la sua domanda.

- Sì, stupido, non voglio che tu muoia. - Draco si era voltato ancora una volta verso la finestra. Non poteva sopportare di dire una frase del genere a quello stupido di Potter, non guardandolo negli occhi.

La sedia su cui era seduto Harry traballò pericolosamente e poi cadde a terra. Il moro si era alzato di scatto, incredulo che il suo compagno avesse davvero pronunciato quelle parole, e non aveva potuto fare a meno di corrergli incontro, abbracciandolo da dietro.

Le braccia di Harry si strinsero attorno alla vita magra e sottile del biondo, facendolo sobbalzare: - Ti amo, Draco. - sussurrò il moro vicino all’orecchio del compagno.

- Sì, sì …. lo so. - rispose il biondo ghignando divertito. Anche se lui non avrebbe mai ammesso di provare qualcosa per Harry, era sempre bello sentirsi dire certe parole.

Dopotutto lui era pur sempre un Malfoy.


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Allora???
Ditemi che ve ne pare pleeeaasseee ...
Così deciderò se è il caso di lasciare perdere le Harry/Draco oppure scrivere altre fic con loro ^_^'''

Piccola precisazione: Francesca Akira89 mi ha fatto notare che effettivamente zio Voldy vuole in ogni caso uccidere Harry, indipendentemente dalla relazione con Draco ... effettivamente è vero, ma avendo scritto la storia con un obiettivo ben preciso (ossia di fare dire a Draco quelle parole) mi serviva il pretesto per fare in modo che le dicesse ... spero che la cosa non dia fastidio a nessuno ... sorry ^-^'''

Ciauz
  
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