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Autore: OmgQueen    19/05/2013    6 recensioni
[Storia a OC, non c'è un massimo di richiesta, ma non voglio neanche un numero enorme] ~
Questa è la mia prima storia a OC, ma ho già idee chiare e un vario schema da far seguire a tutti, quindi non preoccupatevi, oh miei piccoli personaggi ♥
La storia tratterà dei vostri OC(quante volte ho scritto OC, aiuto), che saranno tutti errori creati durante le varie modifiche subite alla linea temporale di Inazuma Eleven Go Chrono Stone, quindi si può considerare questa fanfiction un "seguito ipotetico".
All'interno tutto il resto, buona lettura ~
Genere: Angst, Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Descrizione principale della storia, che poi sarà differente da capitolo a capitolo :3
 
Genere: Siamo sull' Angst / drammatico, ma anche romantico e fluff, se capita. SE.
Avvertimenti: OC e possibili OOC di personaggi già esistenti, perché qualcosa di decente nun ce la faccio a farlo.
Coppie: Sono tutte Het -purtroppo-
Note: Finalmente ha inizio(?)
Allora, prima di tutto non incaffatevi con me: la vostra apparizione non sarà in ordine di... chiamiamola, scrittura, cioè chi prima mi scrisse, prima lo metterò.
No, hanno un senso logico tutti gli OC e le apparizioni(?)... quindi aspettate perché ancora non avete un senso(??) ed è colpa vostra, perché quasi tutti mi avete scritto "Beta", quella odiosa mocciosa, amate Alphy piuttosto(?).



Ambientazione: Primamente base dell' El Dorado, poi Inazuma Town, circa Tokyo, fiume(?)
Personaggi: Beta / Thalia(OC di Sum) e Megumi(OC di _signorinah) / Introduzione fiacca(?) di Michelle(OC di dreamthief)
Genere:  Nonsense(?) Non penso vi sia un genere. Introspettivo, va'.
Avvertimenti: //




Beta entrò nella sala dove il presidente la stava aspettando.
Era stata convocata d'urgenza, senza motivo.
Ma sapeva già di cosa voleva dirle, il Master.
Per non aggravare la sua situazione scelse di non usare il teletrasporto, sarebbe stato troppo irriverente nei confronti del suo capo.
« Beta. » la richiamò, rompendo il silenzio creato dai suoi pensieri.
Fece ancora un passo avanti, guardando il suo capo negli occhi.
« Sai di cosa voglio parlare, vero? » domandò.
« Sì, Master. » disse semplicemente, cercando di reggere il suo sguardo.
« Hai delle scuse per i tuoi comportamenti? »
« No. » rispose, abbassando lo sguardo.
Sapeva che infrangere le regole le avrebbe costato ciò.
Sapeva che modificare la storia, se non per eventi strettamente necessari, era vietato.
Sapeva che aveva creato un paradosso, salvandole.
Senza aggiungere nulla da parte del presidente, venne forzata a scomparire nella prigione Mugen.
« Non è stato un errore salvare Thalia e Michelle. » disse, per ultimo.
 

 
 
 
Thalia si era seduta sopra l'altura che dominava il campo da calcio vicino al fiume, guardando il tramonto.
Non che le piacesse, sia ovvio.
Ma semplicemente non aveva nient'altro di migliore da fare, quella sera la sua massima aspirazione era guardare un panorama di cui non gliene importava assolutamente nulla e aspettare qualcosa.
Chissà, forse una risposta alle sue domande?
 
Mph, e da dove sarebbero dovute venire?
 
Odiava sentirsi in qualche modo debole, perché lei non lo era, non doveva esserlo.
Era sempre sicura di sé, ma in questa momento non si sentiva affatto capace di controllare le sue emozioni.
Battè un pugno sul terreno, digrignando i denti, come se stesse combattendo contro qualcuno.
Ovviamente, non c'era nessuno.
Guardò il suo telefono, era ancora il 18 Dicembre.
Mettendolo via, intravise una delle sue tante, troppe, cicatrici, una delle più lunghe, sotto il braccio.
Strinse ancora i denti.
Perché non si ricordava nulla?
Aveva dei vuoti di memoria riguardo la sua infanzia, era sicura di stare dimenticando qualcosa.
 
Alzò lo sguardo e vide che esattamente di fronte a lei, dall'altra parte del fiume, c'era una ragazza.
Era incredibilmente pallida e aveva addirittura i capelli bianchi.
Lei non era certo messa meglio con la sua carnagione, e naturalmente come poteva importale della salute di una sconosciuta? Ma quella ragazza sembrava morta, era dannatamente immobile e indifferente.
Sarebbe stata l'ultima ragazza con cui avesse voluto avere a che fare.
Però continuava comunque, avvolta da questi pensieri, a guardare quella figura, da cui si sentiva come attratta.
 
Non riusciva a distinguere bene cosa stesse facendo, dato che era parecchio lontana, ma le parve che anche lei la stesse guardando.
Le parve anche che l'altra avesse gli occhi grigi, vuoti; un altro motivo per considerarla morta.
 
Il giorno del suo compleanno sarebbe stata uccisa, mangiata da un morto vivente? 



Note dell'autrice

Tranquilli amici.
Non mi tirare nulla addosso, lasciatemi spiegare.
Entro stasera scriverò la parte due, perché pensavo di fare il POV della ragazza misteriosa(?-c'èscrittosoprailnome,idiota-), ma di scriverlo enorme non mi va, voglio una cosha ordinata.
Sarà certamente più lunga la parte due e penso che introdurrò anche una parte degli OC legati all'ospedale e malattie, quindi anche la mia e un'altra scelta a caso(?), con cui ci sta bene(??).
Ci sarà il primo (e ultimo, perché il resto sarà disperazione(?) fluff romanticosho.
Mi dispiace di non andare in ordine di apparizione, ma tranquilli, prima o poi verrete fuori, è tutta logica questa(?!?!) D:
Deja vu di queste note.
  
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