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Autore: Calu99    19/05/2013    2 recensioni
Percy Jackson e Stefania Robert.
E se non fosse tutto come scrive il nostro amato Rick Riordan?
E se, nella fan fiction che leggerete qua -e lo spero davvero-, c'è un'altra protagonista pronta a seguire Percy nelle sue pericolose avventure?
Be', scoprirete tutto leggendo..
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Percy Jackson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Evoco un  fulmine come regalino per i Swift
Non era assolutamente un bel vedere la nostra scuola, insomma, entrambi i miei genitori erano morti e mia nonna non aveva abbastanza soldi per mandarmi in un buon istituto, ma io le volevo bene e sapevo che faceva
il possibile per aiutarmi. Comunque, ero là da un anno e avevo imparato una cosa importantissima: stai nell’ombra e nessuno ti noterà. Si, io e Percy non eravamo i “popolari della scuola” e non lo volevamo neanche
essere. Stavamo percorrendo l’andito quando a un certo punto Percy si fermò.
“Oggi dobbiamo andare al museo! Come ho fatto a dimenticarmelo!”
Me ne ero dimenticata anche io, ma non lo diedi a vedere.
“Dobbiamo andare velocemente in classe, altrimenti rischiamo di rimanere a scuola!”
Arrivammo in classe giusto in tempo per l’appello.
“Signorina Robert, Signor Jackson, non ditemi che volete davvero rimanere qui.
Ragazzi tutti sul pullman!”
Il viaggio è stato davvero una tortura. Ovviamente mi sedetti nel posto accanto a Percy, mentre affianco a noi
c’erano Christian e Harold Swift, i bulli della nostra classe. Per loro noi eravamo una specie di divertimento alternativo.
“Hey Jackson, scusa non è che potresti dirmi l’ora, o sei talmente dislessico che l’orologio
quando lo leggi fa i salti mortali?”
Disse Harold, con quel tono arrogante che non gli mancava mai.
“L’unica cosa che farà i salti mortali
qui’ sarai tu se non lasci in pace Percy, chiaro?”
Replicai cercando di apparire sicura di me, ma si vedeva lontano un miglio che riguardo a queste cose non ci sapevo proprio fare. 
“Ah, Robert, non dirmi che il tuo piccolo fidanzatino non si sa difendere da solo, solo perché siete entrambi dislessici, non vuol dire che dovete per forza stare insieme”
Ok. Aveva superato il limite. Come si permetteva di chiamarci “fidanzatini” e per giunta di deriderci per la
nostra dislessia? Ero talmente furiosa con lui, aveva superato il limite. La mia faccia da rosa stava passando a rossa.
“Fidanzatini, fidanzatini, fidanzatini”
Continuava a ripeterci. Ora, non so come era successo, ma all’improvviso dal cielo sereno che preannunciava il meteo si passò a una furiosa tempesta, e proprio in quel momento dal
cielo cadde un fulmine talmente vicino a noi che se fossimo stati leggermente più vicini saremmo saltati in aria. Strano, ma mi girava la testa ed ero sul punto di dare di stomaco. L’autista di fermò e ci disse di scendere, il pullman si era guastato. Percy mi guardo:
“Ma come..?”
“Non lo so, non me lo so proprio spiegare”
“Aspettami al bar, devo fare una telefonata molto urgente.”
“A chi?”
“Nessuno di particolare”
“Devi fare una telefonata molto urgente a nessuno di particolare? Avanti Percy, non puoi mentirmi cosi!”
“Stefania, basta! ASPETTAMI AL BAR!”
Non lo avevo mai visto cosi arrabbiato, sapevo che mi nascondeva qualcosa. Aspettarlo al bar? Come se non mi conoscesse neanche! Quando si allontanò, senza farmi notare da nessuno, lo seguii, non
sapevo dove era diretto, ma vedevo che stava parlando con il professor Brunner, avevano dei volti cosi seri.. Percy lo portò dietro al parcheggio, e furtivamente mi nascosi il più vicino
possibile.
“.. è sicuramente una di noi, sono più di un anno che la teniamo d’occhio!”
“Lo so, lo so. Me ne sono accorto anche io. Per non sapere nulla, ha una forza davvero straordinaria! “
“Tu pensi che sia davvero figlia di.. insomma, è stata lei a evocare il temporale e il fulmine!”
“Forse sarebbe meglio chiamare Grover..”
Dopo aver sentito questo, mi spaventai davvero. Stavano parlando.. di me? Mi avvicinai per ascoltare meglio, ma per sbaglio calpestai un rametto. Dovevano avermi sentito, perché si girarono
entrambi dalla mia parte, per fortuna fui abbastanza veloce da correre verso il bar e i bagni.
Mi guardai allo specchio. I miei capelli rossi erano tutti bagnati.. cercai di darmi una sistematina, anche se mi tremavano le mani.
Io avevo provocato il temporale? Io ero figlia di chi? E chi sarebbe questo Grover? E Percy chi è veramente? Cosa mi stavano nascondendo?
L’unica cosa di cui ero certa, era che dovevo parlare assolutamente con Percy. 



Ciao a tutti i mortali! Vi stà piacendo la storia? miraccomando tante recensioni!
Vostra, Calu99
  
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