Era
una calda giornata di luglio quando, senza accorgermene, la mia vita
cambiò.
Mi chiamo Nami è sono considerata una delle più
ricche ereditiere dei sette mari; mio padre Genzo possiede il
più
grande campo di mandarini mai esistito e commercia i suoi preziosi
frutti per tutto il mondo. I mandarini non sono la nostra unica fonte
di guadagno, c’è anche la famosa nave da crociera
Thousand Sunny,
acquistata da mio padre circa due mesi fa; ed ora ci troviamo proprio
al suo cospetto.
Al porto quel giorno c’era davvero
tantissima gente, provenivano da ogni parte del mondo, tutti pronti
ad assistere al grande viaggio, quello che nessuna nave aveva mai
affrontato e che avrebbe cambiato non solo la mia vita ma, quella
della maggior parte dei passeggeri.
La Sunny era chiamata anche “
la nave dei sogni” perché, si diceva, che era in
grado di
realizzare i sogni, desideri, nascosti delle persone che ci
viaggiavano, presto avrei capito che non c’era leggenda
più
veritiera.
-Ehi rossa muoviti! ci stiamo per imbarcare!- urlò
quel deficiente del mio ragazzo.
Stavamo insieme ormai da due
anni e non mi aveva chiamata per nome neanche una volta, bhe del
resto anche io non lo chiamavo mai per nome, preferivo quel buffo,
per lui irritante, soprannome.
La nostra storia è nata quasi
per gioco, una sera in un bar lui mi offrì da bere, ricordo
che mi
guardava con quel suo sguardo intenso e, alle volte inquietante, dopo
qualche drink finimmo a letto insieme, la passione e
l’attrazione
fisica ci hanno permesso di durare tutto questo tempo ma ormai, anche
quella non basta più.
Mi accingo a salire la lunga scalinata
che mi condurrà sul ponte della nave.
Tutti mi accolgono con
grandi sorrisi, ai miei occhi risultano tutti così falsi, so
che mi
rispettano solo perché sono la figlia del proprietario della
nave e
perché sono ricca, odio tutto questo, voglio essere
rispettata per
quello che sono dentro, non per il mio portafoglio, anche se essere
ricca non mi dispiace affatto.
Quando ero piccola non avevo
niente, ero stata abbandonata dai miei veri genitori appena nata, per
fortuna mia e di mia sorella Nojiko, siamo state trovate da Bellmer
la nostra mamma adottiva che ci ha sempre voluto un gran bene e ci ha
donato non solo il suo affetto ma anche tutta la sua fortuna come se
fossimo le sue figlie naturali. Lei purtroppo non ha mai potuto avere
dei figli suoi quindi, insieme a nostro padre, ha deciso di lasciare
tutta la sua eredità a noi.
Bellmer ci ha lasciato qualche anno
fa a causa di una grave malattia, lasciando sola me, mia sorella e
nostro padre, il quale da allora si è completamente buttato
nel
lavoro, acquistando ogni cosa, come la Sunny.
Mi guardo
intorno, è proprio una bella nave, è la prima
volta che ci salgo;
sembra dotata di ogni confort, piscine riscaldate, palestra,
discoteca e molto altro, forse infondo sarà una vacanza
divertente,
mi auto convinco.
Mentre il mio ragazzo discute con qualche uomo
facoltoso, io decido di fare un piccolo tour per la nave; ci sono
davvero tantissimi passeggeri e fra tanti riconosco tre persone a me
familiari, le mie amiche Robin, Kaya e Bibi.
-Ragazze!- le
chiamo
-Namiiiii!!!!- mi corre incontro Bibi, mentre le più
riservate la seguono lentamente
-Ciao Bibi! Ma che ci fate voi
qui?- le chiedo curiosa
-Ti abbiamo fatto una sorpresa! Tuo
padre ci ha invitate, ha detto che tu non eri entusiasta di fare
questa vacanza e quindi noi siamo venute a farti un po’ di
compagnia, non credo che vorrai stare sempre con quella sottospecie
di ragazzo che ti ritrovi?!- disse Bibi, non lo sopportava proprio,
diceva che era una cosa a pelle, che quell’uomo la inquietava
e che
non era tanto normale per i suoi gusti
-Dai Bibi non iniziare
ancora con la stessa storia! Nami sarà pur libera di stare
con chi
vuole!- disse più saggiamente Robin, mentre Kaya annuiva
timidamente
-Ok!ok! però adesso pensiamo a divertirci, voglio
passare una vacanza indimenticabile!!!!- disse eccitata al sol
pensiero Bibi
-RAZZA DI SFATICATI, MUOVETEVI, ANDATE SUBITO A
PULIRE LA CUCINA, INVECE DI CHIACCHIERARE!!!!-
Riconobbi
quella voce, era mio padre! Mi faceva troppo ridere quando si
infuriava, diventava tutto rosso e cominciava a pestare i piedi
nervosamente, forse mi somigliava un po, pensai.
-Papà!!!- lo
chiamai, salutandolo con la mano
Quando mi vide i suoi occhi
si illuminarono, voleva fare il duro ma sotto sotto era un tenerone,
specialmente con le sue figlie!
Si avvicinò a noi trascinando per
un orecchio un ragazzo che all’incirca doveva avere la mia
stessa
età, aveva i capelli neri e un cappello di paglia in testa,
i suoi
amici lo seguivano con la testa bassa, uno aveva i capelli ricci ed
un naso molto lungo, l’altro era un ragazzo biondo vestito
con
giacca e cravatta, che tipi strani!
-Figliola!!! Sei venuta
alla fine! Non ci speravo!- disse abbracciandomi e mollando
l’orecchio del mal capitato
-Papà che bello rivederti! Si
alla fine mi sono convinta!- dissi abbracciandolo, mi era mancato
tanto, non lo vedevo da circa tre mesi
-Bhe ne sono felice,
vedrai che ti divertirai molto sulla Sunny!! Ci sono tantissime
distrazioni…- e mentre mio padre mi elencava tutte le
divertenti
attività che la nave poteva offrirmi il mio sguardo si
depositò su
quella che sarebbe stata la mia unica distrazione, un ragazzo
bellissimo, muscoloso, dato che portava una maglietta bianca aderente
che sottolineava il suo fisico scolpito e…
-Nami mi stai
ascoltando???- mi riportò alla realtà mio padre
-Si si,
bellissimo!!!- dissi con quasi la bava alla bocca, non mi era mai
successo, che sia questo il famoso colpo di fulmine di cui tutti
parlano?
-Va bene cara, mi sembri un po’ stanca forse è
meglio che ti vai a riposare, io porto questi tre sfaticati in cucina
a lavorare!!- disse fulminando i tre ragazzi i quali si erano messi a
parlare con le mie amiche nel frattempo. Sanji, il biondino,
continuava a riempire di lusinghe tutte e tre le ragazze mentre Usop
attirava l’attenzione di Kaya raccontando strane avventure,
che a
me sembravano grandi frottole, anche se la mia amica sembrava
crederci a pieno; il ragazzo che poco prima veniva tirato da un
orecchio stava fissando Robin con occhi sognanti, bho! forse anche
lui aveva avuto un colpo di fulmine, peccato che Robin non avesse
tempo per queste cose, era rimasta incinta di un bastardo che appena
scoperta la gravidanza si era volatilizzato lasciandola sola ad
affrontare tutto questo, ora era di tre mesi e, aveva perso
completamente la fiducia nel genere maschile.
-Andiamo
babbei!!!- disse Genzo trascinandosi dietro i tre ragazzi –Ah
Nami
salutami Trafalgar! Stasera vi voglio a cena con me!!-
-Va
bene papà!- urlai salutandolo, sapevo che odiava il mio
ragazzo, me
lo disse appena mi misi insieme a lui, non gli era mai piaciuto
diceva che mi guardava in un modo strano, che pensava solo al mio
corpo e, forse dopo tanti anni gli potrei dar ragione…
-Ragazze
io vado a vedere dov’è finito Law ci vediamo
più tardi ok?-
-Va
bene Nami, a più tardi!- disse Robin sorridendomi
-Ragazze
che ne dite se ci iscriviamo al corso di kendo che si tiene sulla
nave, dicono che ci sono due istruttori bravissimi! – propose
Bibi
elettrizzata
-non
mi sembra una buona idea… forse è pericoloso!-
disse la dolce
Kaya
-Daiii Kaya sarà divertenteee!!!! Daiii ragazze!!!!-
disse con gli occhioni dolci e le mani unite in una
“silenziosa”
preghiera
-Io passo, sono incinta e non posso fare questo tipo
di sport ma voi andate pure ragazze!!- disse Robin sorridendo
malandrina
La fulminai all’istante, non ero il tipo da fare
questo tipo di sport, troppo impacciata, però conoscevo la
mia amica
dai capelli turchini e quando si metteva qualcosa in testa,
difficilmente riuscivo a fargli cambiare idea così, mio
malgrado
dovetti accettare. Ci demmo appuntamento nella palestra della nave la
mattina del giorno dopo, magari aveva ragione Bibi, sarebbe stato
divertente, anche se ne dubitavo seriamente.
Salutai le
mie amiche e mi incamminai per cercare il mio ragazzo, non amava
stare molto in mezzo alla gente quindi lo avrei sicuramente trovato
nel posto più tranquillo della nave.
Girai per tutta la Sunny ma
di lui nessuna traccia, ma dove diavolo si era cacciato?
Mi ero
letteralmente stancata di cercarlo, così mi avvicinai alla
balaustra
della nave e mi misi ad osservare l’oceano. Era davvero
stupendo,
le sfumature di blu, dal più chiaro al più scuro
rendevano il
paesaggio marino ancora più meraviglioso; ad un certo punto
la mia
attenzione venne catturata da tre delfini che viaggiavano affianco
alla nave, wow che spettacolo! non ne avevo mai visto uno da
così
vicino in vita mia, mi sporsi maggiormente per vedere meglio
quell’affascinante animale marino quando,
all’improvviso la nave
virò di colpo facendomi perdere l’equilibrio.
-CHE DIAVOLO
HAI FATTO RAZZA DI IDIOTA!!!! NON DEVI MAI TOCCARE IL TIMONEEE!!!!-
urlava qualcuno dalla sala comandi
Non riuscì a tenermi dalla
balaustra, la spinta era stata troppo forte ed improvvisa, chiusi gli
occhi per la paura, non volevo vedere la mia caduta
nell’oceano,
non ne avevo il coraggio.
Sentivo il leggero vento sfiorami il
viso come se lo stesse accarezzando, ma quanto ci mettevo a cadere
giù? Eppure non pensavo che fosse così alto! Dopo
qualche secondo
mi convinsi ad aprire gli occhi, ero praticamente con la faccia
rivolta verso l’oceano, sospesa nel vuoto; sentivo una presa
forte
tenermi dalla vita, qualcuno mi aveva presa in tempo, per fortuna. Mi
sentii tirare e, finalmente potei appoggiare i piedi sul ponte, ero
fuori pericolo.
Scrutai bene il mio vestito per vedere se era
tutto a posto quando mi accorsi che non avevo ancora alzato gli occhi
per vedere chi mi aveva salvato, quando all’improvviso
sentì la
sua voce…
-Stai bene mocciosa?-era calda e seducente, mi
fece venire i brividi ma, COME MI AVEVA CHIAMATO? MOCCIOSA? A quelle
parole una rabbia incontrollabile si impossesso di me ma, con una
buona dose di forza di volontà mi convinsi a stare calma del
resto
mi aveva salvato e non conosceva il mio nome così decisi di
dirglielo e di alzare lo sguardo per vedere il suo volto
-Mi
chiamo Nami- dissi, ma per poco non mi strozzai con la mia stessa
saliva. Era quel bellissimo ragazzo che avevo visto sul ponte qualche
ora prima quando stavo salutando mio padre! Aveva degli strani
capelli verdi e degli occhi neri così intensi che
catturarono subito
i miei. Era così bello e mi aveva pure salvato la vita, un
vero
principe azzurro, o verde in questo caso! Pensavo che era
l’uomo
perfetto finchè non riaprì quella stramaledetta
boccaccia
-Non
mi interessa come ti chiami mocciosa, la prossima volta stai
più
attenta, potevi farti male!- disse con un sorrisetto che sembrava
tanto da presa in giro, ma chi si credeva di essere e poi gli avevo
detto come mi chiamavo perché doveva continuare a chiamarmi
con quel
soprannome? Lui, Law, era così difficile dire il mio nome?
N.A.M.I!
non mi sembra difficile! La rabbia si impossessò di nuovo di
me ma
questa volta di certo non la volevo fermare quindi presi la mira e
gli sferrai un potentissimo pugno che lo stese a terra; lo guardai
qualche secondo, era seduto a terra con le mani sull’enorme
bernoccolo che gli spuntava dalla zazzera verde, se l’era
cercata.
Me ne andai più furiosa che mai, mi diressi verso la mia
cabina,
la numero 23, di Law ancora nessuna traccia, amen sarei andata a cena
con mio padre da sola.
Mi feci una doccia e mi vestì, per poi
raggiungere l’immenso ristorante della nave dove mio padre mi
aspettava.
Lo vidi, sedeva ad un piccolo tavolo centrale e vicino
a lui c’era Law, ma come faceva a sapere sempre tutto?
-ehi
rossa sei arrivata finalmente!- disse guardandomi con quei suoi occhi
grigi, più che guardare me fissava la mia ampia scollatura,
ormai ci
ero abituata ma, mio padre no infatti ringhiava seduto al suo
posto.
Per tutta la sera non feci altro che pensare a quel
ragazzo che mi aveva salvato, non sapevo neanche il suo nome ma, una
cosa la sapevo, era un buzzurro! Si, un gran bel pezzo di buzzurro ma
rimaneva il fatto che mi aveva trattata come una poppante e questo
non mi andava proprio giù, orgogliosa com’ero!
Chissà se lo avrei
incontrato ancora…
ANGOLO AUTRICE:
Ciao
carissimi lettori!!!
Che dire ecco a voi una nuova fic! Questa non
è triste come “ Vivere senza di te” anzi
la vedo quasi come una
sottospecie di commedia ahahahahah!!!! Comunque questa ff è
largamente ispirata al film Titanic che credo, almeno una volta nella
vita, abbiate visto tutti! Non seguirò tutta la storia del
film ma
solo alcuni pezzi! Spero che questa mia nuova idea vi piaccia! Presto
aggiornerò anche l’altra fic il secondo capitolo
è
pronto!
Comunque spero che questo primo cap vi sia piaciuto e
spero di ricevere qualche vostro commento e consiglio per continuare
al meglio questa ff! Non so se continuerò a raccontare in
prima
persona perché, come avrete notato ci sono altre coppie
nella storia
quindi devo decidere se continuare così o scrivere in terza
persona,
accetto tutti i vostri consigli qualora voleste lasciarne
qualcuno!
Vi ringrazio in anticipo, a presto con i prossimi
capitoli!
Un bacione kiko90
Ringrazio Vivian-1992 per l’aiuto
nel scegliere il titolo! Grazie tesorino!