Promise
of no return
-
E’ un Addio? –
Il giovane osserva con fredda calma il lago nero davanti a lui, nel
quale l’ultimo raggio solare si specchia, tingendo le sue
acque di scarlatto.
[Il colore del liquido a noi tutti più
importante]
Mentre a ovest il
sangue sostituisce l’acqua, nelle altre direzioni le tenebre
notturne sono già
sopraggiunte, colorando del loro cupo colore le acque del lago, e le
nubi che
coprono le stelle e Selene, forse invidiose, forse gelose.
[Due
dei sette peccati capitali. Non che il ragazzo avesse mai creduto in
Dio]
- Se lo consideri come tale –
Risponde
atono alla domanda che la figura ammantata d’ombra gli ha
rivolto, con fine
arroganza …
[paura?]
…figlia
di anni di esperienza, le dà imperterrito le spalle, mentre
l’ultima luce del
crepuscolo sfuma di cremisi le sue iridi in cui ghiaccio e nebbia si
fondono.
La figura
alle sue spalle schiocca rumorosamente la lingua, segno di
disappunto… [Tristezza?]
…mentre lui si sente trafiggere la nuca da due
lame di nobile metallo.
- Non la ritengo una risposta sufficiente –
Voce fredda, gelida. Muove un passo aggraziato sulla soffice erba
smeraldo, mentre di Elios non rimane che un pallido riflesso
all’orizzonte.
- Non sono affari che mi riguardano. –
Voce secca e tagliente come può esserlo solo il vento
invernale; occhi
che si colorano di piombo alla scomparsa del disco solare.
- Hai forse paura di rispondermi, Malfoy? –
Arsenico
nelle sue parole, che assume la consistenza del disprezzo al nome della
famiglia purosangue.
[Hai
paura?]
L’ombra di un gelido sorriso aleggia un attimo sulle labbra
fini del
ragazzo, per poi essere velocemente inghiottito dalle tenebre della
notte che
avanza.
- Paura? –
Con
studiata lentezza il giovane si volta, portandosi di fronte alla figura
ammantata
di nero, mentre un vento freddo spazza via una nube color inchiostro,
permettendo a Selene di essere visibile dal suolo.
- Paura, Granger? –
Ripete il
ragazzo, ora illuminato dalla luce argentata della luna che ne rivela
gli
zigomi alti, le labbra fini, i capelli color dell’oro e le
due sfere d’argento
fuso e piombo brunito che porta con orgoglio al posto delle iridi.
- Tu sai cos’è la paura, sanguesporco? –
Fissa con i
suoi occhi adamantini, gelide prigioni in cui morire, quelle
d’oro liquido
della ragazza, rimasta silenzio.
- Allora?
–
Insiste Draco Malfoy, i capelli lisci come seta dispersi nel vento.
-
No –
Un sussurro ascoltato solo dal vento e dal rampollo dei Malfoy.
- Allora non parlare di cose che non conosci –
Voce secca, gelida. Si volta nuovamente, tornando a darle
le spalle e a
osservare l’arancio che aleggia all’estremo ovest,
flebile ricordo di un disco
ormai scomparso all’orizzonte.
Rancore
nei suoi occhi plumbei.
[Tristezza?]
Il vento spira vicino al terreno, sollevando il mantello
nero di Draco e
i capelli color del sole a mezzogiorno.
- Perché? –
La
voce di Hermione Granger più soffice, più calda.
- Perché, cosa? –
Ira
nella voce, rancore negli occhi.
[Malinconia
nell’animo?]
- Perché mi vuoi lasciare. –
Il vento fischia
feroce, quasi oscurando la voce della ragazza, tornata fredda.
Ormai di Elios
non rimane neanche la più flebile luce, solo quella
argentata di Selene si
specchia negli occhi dei due ragazzi.
-
Perché, Granger? –
Voce tagliente, ghiaccio
nelle iridi.
Si gira con fine eleganza, lasciando ondeggiare il
mantello alle sue
spalle, mentre con un rapido movimento raccoglie nei suoi guanti di
pelle nera
la propria bacchetta. Una
scintilla di smeraldo nelle iridi screziate di un grigio intenso,
subito dopo una luce fioca esce dalla punta dell’asticciola.
La punta con
calcolata lentezza verso il viso della ragazza, rivelandone la pelle
diafana,
le labbra carnose di un vermiglio tenue, le iridi d’oro
liquido.
[Il più nobile tra i metalli]
Sguardo altezzoso, fiero e orgoglioso, sfida lanciata per
essere
raccolta degli occhi plumbei dell’inferno che porta il nome
di uomo.
[Il piombo non può reggere il confronto con l’oro]
Un movimento
secco della bacchetta, un taglio superficiale compare improvvisamente
sulla
guancia infreddolita di Hermione, mentre nuvolette d’argento
vanno a formarsi
davanti al suo volto. Una piccola striscia scarlatta, un sottile
serpente
cremisi, scende sinuoso sulla pelle diafana per poi scontrarsi con le
labbra
della ragazza, e lì essere inghiottito.
[Sangue
sporco]
- Ti è sufficiente come
risposta? –
Sarcastica la voce della serpe, nebbia densa nelle sue iridi. Un
teatrale movimento del braccio, il guanto cade a terra con un tonfo
cupo e
secco. Un colpo rapido della bacchetta e un taglio compare sul dorso
della
mano, e da esso un serpente identico al primo comincia a scendere ma
per finire
questa volta nel terreno.
[Sangue
puro]
- Credevo avessi superato simili pregiudizi tanto
infantili, Malfoy. –
Voce tagliente come la peggiore delle lame.
- Ti sbagliavi, mezzosangue -
Un
ghigno malevolo dipinto in viso.
- E gli sbagli, si pagano –
Uno sguardo veloce e vittorioso alle iridi rese umide dalle lacrime di
cristallo che vogliono uscire, ma non è dato loro il
permesso.
[Mai mostrare debolezza al nemico. L’apparenza prima di tutto]
- Bastardo –
Una
smorfia di collera sulle labbra ben disegnate.
- Modestamente –
Un cenno di capo che può considerarsi un
inchino arrogante.
- Egocentrico –
Un passo mosso in avanti con rabbia.
-
Schifoso –
Un altro passo deciso che và a schiacciare
l’erba resa fredda dall’aria
della sera.
- Lurido figlio di… -
- Mangiamorte. –
La
interrompe lui, un ghigno beffardo stampato sul volto illuminato dai
raggi
lunari.
- Dovresti
aggiornare il tuo lessico. Questa è vecchia –
La mano di Hermione alzato per colpire, fuoco nelle iridi
d’oro. Lo
schiaffo viene bloccato a mezz’aria, dal braccio robusto di
Malfoy mentre la
squadra truce con le sue schegge adamantine al posto delle iridi.
- Non provarci nemmeno. –
Un
sibilo di ribrezzo sussurrato dalle labbra fini.
- Perché? –
Chiede
per la seconda volta Hermione, questa sull’orlo di un pianto.
– Igiene. E ragioni di sangue –
Risponde
semplicemente, qualsiasi ghigno o sorriso sarcastico scomparso dal
volto della
serpe. La nebbia si fonde al ghiaccio nelle sue iridi, in un perpetuo
intreccio
tra odio e rancore.
[E malinconia]
-
Ora devo andare, Granger. –
Un sibilo carico di qualcosa di indecifrabile.
[Amarezza]
- Solo? –
Un flebile sussurro dalle labbra carnose della Granger.
- Solo
–
Conferma lui, mentre un nuovo, ma ben conosciuto
sentimenti và ad aggiungersi
agli altri nelle sue iridi terribilmente torbide.
[Solitudine]
Un
ultimo sguardo plumbeo al lago ora nero pece, a Selene che brilla
imperiosa nel
manto notturno, al castello che per anni lo ha accolto come il
più fedele degli
amici.
-
E’ un Addio –
Un’affermazione dall’angelo alle sue
spalle, un angelo dagli occhi
d’oro.
- E’ un Addio. –
Conferma lui, ora il tono più gelido che mai.
[A chi lo
stai dicendo, Draco? A lei, o a te stesso?]
- Addio Draco –
Un
sorriso sincero si dipinge sul volto del giovane Malfoy mentre gli
occhi
divengono d’argento fuso.
-
Addio Hermione –
[Angoscia]
Si
incammina verso il cancello nascosto dalle tenebre notturne mentre le
sue iridi
brillano nell’ombra.
Mentre
il suo mantello nero inchiostro è mosso dalla gelida brezza
serale, un’unica
lacrima salata solca lentamente il viso di Hermione, che non si concede
a un
pianto, per quanto meritato.
Draco
Malfoy raggiunge ad ampie ed eleganti falcate il cancello, per poi
accasciarsi
improvvisamente al suolo duro e freddo: il Marchio brucia come fuoco
sotto la
stoffa pregiata.
- Mi sta chiamando… -
Un sussurro raccolto solo dal vento tagliente e dalla terra madre.
Si concede un ultimo e
doloroso sguardo alle proprie spalle, ora le iridi tornate a un color
piombo
scuro screziato d’argento.
- Ci rivedremo, Granger –
Sibila carico di un turbinio di sentimenti contrastanti.
- E
sarà l’ultimo nostro incontro, starne certa.
–
[L’Angelo ha sfidato con il suo
amore l’inferno che porta il nome di Draco Lucius Malfoy]
Una nube spinta dal vento và
a coprire cinica Selene, togliendo quell’ultima illuminazione
dalle ombre al
mondo intero.
-
Questa è una promessa di non ritorno –
[Il Diavolo sa già di
perdere sfidando Dio,
ma semplicemente non ne può farne a meno]
Un
lampo verde intenso, una brezza gelida e tagliente: Draco Malfoy
è
semplicemente, sparito.
Solo la lugubre oscurità ora resta.
Solo il
glaciale silenzio occupa quei luoghi cupi.
Solo lacrime e sangue vanno a bagnare il terreno.
Solo
la speranza resiste.
[Ancora per quanto?]
***
Grazie
infinite per la lettura e vi invito a lasciare un commento.
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farebbe un enorme piacere, vi basta dirmelo in un commento o
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scrivere, vi supllico di lasciare un commento costruttivo.
Grazie,
The Datk Prince