Anime & Manga > Dragon Ball
Ricorda la storia  |      
Autore: mikchan    19/05/2013    4 recensioni
Vegeta e Bra in una soleggiata giornata che passeggiano in un parco prevedono decisamente lo zampino della bella Bulma Brief. E Vegeta, come al suo solito, scalpita per tornare a casa per allenarsi nella sua adorata gravity room. Saranno proprio la piccola Bra e un'altalena a far rivalutare al nostro caro principe l'importanza dei parco giochi terrestri.
Una storia senza pretese, spero che vi piaccia.
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bra, Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 photo images_zpscb46207a.jpg
CI SONO LE PRINCIPESSE TERRESTRI, E POI C'È LA PRINCIPESSA DEI SAYAN

La odiava!
Odiava con tutto se stesso quella stupida donna e le sue stupide manovre di convincimento. Mannaggia a lei e alle sue proposte indecenti!
Lui era il principe dei Sayan, non poteva davvero farsi raggirare da una stupida terrestre.
Stanco della solita solfa che ormai Si ripeteva nella mente, Vegeta sbuffò senza grazia, continuando a maledire la moglie e i suoi maledetti occhi azzurri che, nonostante non volesse ammetterlo, lo destabilizzavano sempre di più. Incrociò le braccia al petto, aumentando il passo e sperando che quella passeggiata nel parco finisse il più presto possibile.
Dello stesso avviso, però, non era la bambina che camminava al suo fianco e che, saltellando nel suo vestitino rosso, cercava di stare dietro al padre.
"Non correre!", si lamentò la piccola, raggiungendolo finalmente e tirandogli i pantaloni con una forza del tutto sconosciuta a un essere umano.
"Sbrigati Bra, voglio andare a casa", borbottò Vegeta, lanciando un'occhiata dall'alto alla figlia, ma limitando la velocità dei suoi passi e sforzandosi di rimanerle a fianco.
Bra sorrise soddisfatta senza staccare la manina dai pantaloni del padre. "Ma siamo appena usciti", gli fece notare.
"Appunto", rispose quello, maledicendo di nuovo la moglie e anche se stesso. Che cavolo ci faceva in un parco in mezzo a dei mocciosi urlanti con un'altra mocciosa attaccata ai pantaloni come una piovra? Se glielo avessero raccontato qualche anno prima, si sarebbe messo a ridere di gusto e poi avrebbe ucciso all'istante chiunque avesse osato dire una bestemmia simile. Eppure era lì e, nonostante non sopportasse tutto quello, l'idea di andarse e lasciare Bra da sola era del tutto estranea alla sua mente. Non avrebbe mai abbandonato sua figlia in uno stupido parco, e non solo perché al suo ritorno la moglie psicopatica lo avrebbe fatto diventare scemo con le sue urla e lo avrebbe lasciato in bianco per il resto della sua vita. Non lo avrebbe fatto. Punto. Non c'erano altre spiegazioni e Vegeta non le cercò.
"Posso andare a giocare?". La voce di Bra gli fece abbassare di nuovo lo sguardo, incontrando quello speranzoso e decisamente troppo azzurro della figlia.
"No", rispose solo, alzando di nuovo il volto e fissando con insistenza il cielo. Maledetta quella bambina e i geni di sua madre! Accidenti, non potevano rigirarselo così.
"Dai, papino", insistette la piccola, continuando a tirare i suoi pantaloni. "Ti faccio vedere come sono diventata brava sull'altalena".
"No", ripetè Vegeta, cercando di mantenere il suo ferreo autocontrollo.
Bra sbuffò e, lanciata un'occhiata arrabbiata al padre, si allontanò dal suo fianco e corse verso le altalene.
"Bra, vieni subito qui!". Vegeta aveva guardato la figlia allontanarsi e, sconsolato, l'aveva seguita, cercando di allontanare quel tarlo che gli faceva notare la sua cocente, ennesima sconfitta.
Cosa aveva fatto di male per meritarsi una tortura come quella? Okay, doveva ammettere di non essere stato decisamente uno stinco di stanto nel corso della sua vita, ma così era decisamente troppo! Tra l'altro, non riusciva ad accettare l'idea che sua figlia, la figlia del principe dei Sayan, si divertisse su stupidi giochi terrestri e che ignorasse del tutto la sua parte più battagliera. Aveva provato più volte a convincerla ad allenarsi con lui, e in quelle poche volte che c'era riuscito, aveva assistito a uno scoppio di potenza inimmaginabile che faceva presupporre una grande forza nascosta sotto quell'aspetto fragile e dolce da bambina terrestre. Eppure nemmeno lui riusciva a colpirla, non con quegli occhi azzurri e disarmanti che lo fissavano e non riusciva a spiegarsi perché gli stessi occhi del suo primogenito non avessero lo stesso effetto su di lui. Poi si ricordò che, sulla terra, le donne non erano solite combattere, a differenza del suo pianeta d'origine e quella disciplina era più rivolta all'universo maschile. Pur non accettando una simile differenza, -in fondo, Bra poteva diventare forte tanto quanto suo fratello se solo si fosse allenata-, Vegeta ormai si era quasi arreso. Non sarebbe mai riuscito ad allenare seriamente Bra, e non solo per le lamentele della moglie e perché la figlia si lamentava per un po' di fango sui vestiti ogni volta, ma perché non sarebbe mai stato in grado di comportarsi con lei come se fosse un maschio. Per questo era così difficile relazionarsi con lei e forse anche per quello aveva accettato di accompagnarla al parco. Se con Trunks bastavano un paio di pugni per farlo contendo, Bra aveva bisogno di altro, un altro che comprendeva la presenza di Vegeta.
Sbuffando di nuovo, si avvicinò con sguardo truce alla figlia e guardò con astio i bambini attorno a lei. Stava per intimarle di sbrigarsi di nuovo, quando la voce acuta ma severa di Bra lo fece zittire.
"Io sono la principessa dei Sayan", stava dicendo a quei bambini, guardandoli con superiorità. "E voi dovete lasciarmi l'altalena".
Vegeta si lasciò sfuggire un sorriso. Se Bra non era tanto interessata alla lotta, almeno possedeva quel carattere duro e imperioso dei Sayan e questo, almeno inconsciamente, lo riempiva di orgoglio.
"Le principesse non esistono", le fece notare una bambina.
"Sì che esistono", ribattè feroce Bra. "Io mio papà è un principe e io sono una principessa".
"Ma non hai la corona e nemmeno il mantello", puntualizzò un'altro bambino.
"Non ne ho bisogno", rispose Bra, alzando il mento altezzosa.
Vegeta non disse nulla, limitandosi ad osservare la scena a qualche passo di distanza insieme a dei genitori divertiti, ma nella sua mente pensò che niente più di sua figlia poteva assomigliare a una principessa Sayan. Forte, determinata, bella e testarda. Aveva tutte le caratteristiche per dominare, ne era certo.
"E posso dimostrarvelo", continuò incrociando le braccia al petto.
"Dimostrare cosa, nanetta?", chiese un altro bambino, molto più alto e robusto di lei, avvicinandosi.
Bra fece un sorriso biricchino, riportando le braccia lungo i fianchi e stringendo i pugni. Si concentrò per un attimo, cercando di ricordare gli insegnamenti del padre che, alle sue spalle, la guardava curioso e allo stesso tempo impassibile. In pochi secondi, l'aria intorno a lei cominciò a riscaldarsi e raffiche di energia mossero i suoi capelli, facendo indietreggiare gli altri bambini, che si allontanarono spaventati quando la videro alzarsi di qualche centimetro dal suolo.
Bra sorrise soddisfatta, ritornando con i piedi per terra e sistemandosi il vestitino. Poi si voltò e salì felice sull'altalena, finalmente libera e iniziò a dondolarsi.
"Hai visto come sono brava, papà?", lo chiamò sorridendo felice.
Vegeta annuì, avvicinandosi di qualche passo, e pensando che la sua bravura sull'altalena non era niente in confronto alla sua capacità di assoggettare tutti al suo volere e alla sua potenza assopita.
Bra si dondolò ancora per qualche minuto, poi, con una spinta, saltò dall'altalena e atterrò a pochi passi dal padre.
"Mi hai vista prima?", gli chiese, seguendolo quando Vegeta rincominciò a camminare verso l'uscita.
"Mhp", rispose quello.
"Ho fatto bene a spaventarli, vero? Io sono la principessa dei Sayan e loro devono portarmi rispetto!".
Vegeta non rispose, ma, continuando a camminare, presa la figlia per la vita e la fece sedere sulla sua spalla. Bra battè le mani, felice e soddisfatta per quel gesto silenzioso ma così esplicitò e continuò a parlare per tutto il tempo.
Vegeta, dal canto suo, non ascoltò nemmeno una parola. Nella sua mente, stava ripensando a quello che aveva visto poco prima. Sua figlia era eccezionale, anche se non voleva ammetterlo e, nonostante si rifiutasse di combattere in modo serio, si scoprì comunque orgoglioso di lei e del suo carattere che, a ben pensarci, era un pericoloso mix tra il suo e quello della psicopatica che aveva per moglie. Una psicopatica, certo, ma pur sempre la madre dei suoi figli.
Non lo avrebbe detto a nessuno, ma, per un secondo, ringraziò Bulma per la sua insitenza e si ripromise che l'avrebbe premiata più tardi, nelle quattro mura della loro camera. Perché, nonostante odiasse fare cose così stupidamente terrestri, ormai aveva imparato che, in qualche modo, doveva conviverci e sarebbe uscito due, dieci, cento volte ancora con Bra pur di vedere quella sua indole combattiva che contraddistingueva la sua principessa Sayan da quella massa di imbecilli.
Era orgoglioso di Bra, anche con vestitini, merletti e sorrisi sdolcinati.


Okay, non so esattamente da dove sia uscita questa "cosa" e nemmeno perché l'abbia postata. Credo di poter dare la colpa al raffreddore che mi ha colpito in pieno maggio e alla verifica di latino di domani, per la quale non ho alcuna voglia di studiare.
So che avevo detto che non avrei più scritto su questo fandom, ma recentemente sto rileggendo le storie che avrei dovuto recensire ma che mi sono persa e molte di queste sono proprio di dragon ball. Se a questo aggiugiamo l'anime su italia uno e un'immagine che ho trovato su facebook e che non c'entra niente con questa storia.... beh, eccomi di nuovo qui!
Ripeto, non è niente di che, solo che amo questi due personaggi e ho voluto dedicargli un piccolo momento. So che è un tema trattato mille volte, ma volevo dare anche la mia versione. Spero che vi sia piaciuto!
a presto (forse)
mikchan
  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: mikchan