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Autore: historygirl93    19/05/2013    4 recensioni
Tutti noi conosciamo la versione della Bella e la bestia della Disney. e sappiamo anche come sono andate le cose nella Foresta Incantata.
Ora, mettiamo caso che un'autrice pazza di entrambe le versioni (io) le abbia unite entrambe in un AU, facendo interpretare ai vari personaggi i ruoli dei protagonisti del Classico Disney.
Risultato: una romanticissima versione della Rumbelle, per tutte le fan della coppia.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Signor Gold/Tremotino, Un po' tutti
Note: AU, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Dopo un paio di balli, Rumpelstiltskin e Belle iniziarono a sentirsi un po' stanchi, con la testa che girava.

Silenziosamente, come quando l'aveva portata nella sala da ballo, il Signore Oscuro la condusse in giardino, mettendosi a passeggiare.

Le stelle che brillavano in cielo, un vento fresco che soffiava, le rose che erano sbocciate nelle aiuole, era l'atmosfera perfetta per una dichiarazione d'amore.

Però Rumpel non poteva far comparire una rosa dal nulla, inginocchiarsi e dirle “Mi rendo conto di aver sbagliato tante cose nella mia vita, ma sento che con te accanto posso cambiare, vuoi sposarmi?”, era meglio prendere il discorso alla lontana.

-Sei felice di vivere qui, dearie?- le chiese, un po' esitante.

-Sì, mi trovo molto bene qui, con te e gli altri. Solo...- rispose la ragazza, fermandosi. Avrebbe tanto voluto sapere cosa ne era stato di Maurice, se si era messo il cuore in pace, se fosse malato oppure no.

-Solo?

-È per mio padre. Vorrei sapere come sta. Anche se il nostro rapporto non era dei migliori, è l'unico parente che mi rimane.

Rumpel rimase sorpreso. Quando aveva fatto uscire Maurice dalla cella e l'aveva visto assalire Belle non gli aveva dato per niente l'impressione di un padre che si preoccupava di sua figlia. Gli era sembrato che all'uomo importasse di più di Gaston, il ragazzo nominato dal fioraio e che, come Belle gli aveva detto quel pomeriggio, aspirava alla mano della giovane.

Ma non poteva sopportare l'idea che Belle soffrisse per il padre. Pazienza per la dichiarazione, ci sarebbero state altre serate.

-Nella Torre Ovest c'è uno specchio che permette di vedere quello che una persona desidera. L'avevo creato per cercare mio figlio, ma non ho mai ottenuto risultati. Sicuramente ti permetterà di vedere tuo padre.

Prendendola per mano per la terza volta quella sera, si recò insieme a Belle nella Torre Ovest, dove le porse lo specchio.

Quello che vide la ragazza le riempì il cuore di angoscia: suo padre era nella foresta, stretto nel mantello, che tossiva. Non riuscivaa vederlo così sofferente, doveva andare da lui.

-Ti prego Rumpel, fammi andare a prenderlo. Lo porterò al Castello e lo curerò. Non...non posso lasciarlo da solo, potrebbe morire.

-Tuo padre non accetterebbe mai di farsi curare qui, piuttosto si lascerebbe morire.- il Signore Oscuro le dava le spalle. Stava per prendere una decisione troppo difficile, non ce la faceva a guardarla negli occhi. -Riportalo a casa e restaci. Non sei più mia prigioniera.- Non lo sei mai stata.

Belle non riusciva a capire perchè Rumpelstiltskin fosse diventato di punto in bianco così freddo nei suoi confronti, se fino a pochi minuti prima era gentile e sereno.

-Sono libera?-

L'unica risposta che ottenne fu un cenno della testa.

Rumpel si sentì il cuore battere fortissimo quando avvertì le braccia della ragazza chiudersi intorno a lui, la testa sul suo petto:- Grazie per aver capito quanto mio padre sia importante per me.

Veloce com'era arrivato, l'abbraccio si sciolse e Belle si allontanò, per andare in camera a cambiarsi d'abito.

Dopo pochi minuti la vide dalla finestra che prendeva Philippe dalle stalle e correva fuori.

In preda ad una rabbia furiosa contro sé stesso e Maurice, prese lo specchio e lo lanciò contro la parete opposta, facendo a pezzi quel portatore di brutte notizie.

Iniziò a fare a pezzi qualsiasi oggetto che gli capitasse sotto le mani, arrivando al servizio da thè, rimasto nella stanza.

Prese in mano la tazza scheggiata e caricò il braccio per il lancio, ma si fermò. No, non poteva separarsi da quella tazza.

Se la strinse al petto e iniziò a piangere, dandosi del codardo per aver allontanato da sé la donna di cui era perdutamente innamorato, senza svelarle il suo amore.

L'unica cosa che gli rimaneva era un cuore vuoto e una tazza col bordo spezzato.

 

 

-Belle se n'è andata!

Tutta la servitù si girò di scatto quando Archie diede la notizia.

-Com'è possibile? Il padrone non ha fatto niente per fermarla?- chiese David.

-Non é possibile, avrebbe almeno fatto un salto qui a dirci addio!- Ruby non riusciva a crederci. Lei e Belle erano diventate amiche, la ragazza non l'aveva evitata dopo aver scoperto del lupo, ed era sempre stata gentile con lei. No, doveva esserci sotto qulacos'altro.

-Forse é successo qualcosa a suo padre e il padrone l'ha lasciata andare.- suggerì Marco.

-Allora questo significa che Belle tornerà, vero?- chiese August.

In quel momento si sentirono dei colpi sulla porta di servizio, che dava all'esterno del castello.

Granny recuperò la balestra, Mary Margaret afferrò la scopa e suo marito si armò della padella, mentre Marco metteva in salvo August.

Archie si posizionò dietro la porta afferrando la maniglia e ruby si slacciò il fiocco del mantello. Erano i Giorni del Lupo, e se lo sconosciuto avesse provato ad attaccarli, sarebbe andato incontro ad una brutta fine.

Aperta la porta si trovarono davanti un giovane uomo dai capelli e dalla barba castana, vestito alla maniera dei cacciatori.

Sembrava che non mangiasse da giorni, ed accennò appena un paio di passi, prima di rischiare di cadere sul pavimento.

 

 

-Ecco qui, una tazza di zuppa calda é quello che ci vuole per rimettersi in forze- disse Granny, porgendo al giovane una ciotola fumante.

-grazie signora- rispose , gettandosi sulla zuppa e su un poco di pane che gli avevano portato

-Questo é il Castello Oscuro, giusto?- chiese, tra un boccone e l'altro.

-Sì, é questo signor...- rispose Archie.

-Graham. Devo vedere Belle, é una cosa urgente.

-Belle se n'è andata via pochi minuti fa, non sappiamo dove sia.- disse Ruby.

-Cosa?- urlò il cacciatore -Dobbiamo farla tornare qui subito! Portatemi un cavallo, Belle non deve andare al villaggio- si alzò dalla sedia e si diresse verso la porta.

-Cosa? Perchè?- chiese David, senza capirci niente -E poi lei è troppo debole, ha rischiato di svenire pochi minuti fa

-Ma non posso lasciarla andare, è in pericolo! Suo padre vuole rinvhiuderla in manicomio per aver deciso di stare qui al castello.

-Vengo con te- disse Ruby, togliendosi il mantello.

-Ruby, è pericolo. Non puoi..-

-No, nonna. Belle è amica mia, non lascerò che le facciano del male.

Porse il mantello a Graham:- Preparati a vedere qualcosa di incredibile.

 

 

L'ululato lontano scosse Belle dai suoi pensieri, e la fece avvicinare alla finestra, da cui si vedeva la finestra e la luna piena che svettava in cielo.

Sperando che i suoi amici non se la fossero presa troppo per la sua partenza improvvisa, si girò e guardò il padre che riposava. Era riuscita a trovarlo e a caricarlo su Philippe, per poi dirigirsi alla volta della loro casa.

Per fortuna l'uomo aveva preso solo molto freddo, ma si era premuraat di coprirlo con più coperte.

Si chiese come stesse Rumpelstiltskin. Prima, quando erano nel giardino, le aveva dato l'impressione che volesse dirle qualcosa di molto importante, ma ci aveva ripensato dopo che lei aveva espresso la sua intenzione di andare dal padre.

-Belle?- domandò il fioraio, aprendo gli occhi.

-Papà, grazie al cielo stai bene!- la ragazza gli gettò le braccia al collo, venendo ricambiata. -Mi sei mancato tanto, sai?

-Come hai fatto a scappare dal castello di quella bestia?- le chiese Maurice, sciogliendo l'abbraccio.

-Non sono scappata papà, è stato Rumpelstlitskin a lasciarmi andare.

-Perchè chiami quel mostro per nome? É una bestia, hai dimenticato quello che ci ha fatto?

-Ma adesso è cambiato, è diverso.

Maurice non riusciva a crederci, sua figlia difendeva a spada tratta il Signore Oscuro. Un terribile dubbio iniziò a formarsi nella sua mente, ma sperava di sbagliarsi.

-Come fai ad esserne così sicura?- le domandò, con voce tremante.

-Perchè io...io...

-Tu ti sei innamorata di lui.- concluse l'uomo, inorridito.

Belle non potè fare a meno di annuire.

Maurice si alzò dal letto: -Non preoccuparti, risolveremo questo problema.

Problema? Perchè suo padre parlava del suo amore come di un problema da risolvere?

-Che cosa intendi, papà?- chiese Belle.

Dalla porta di casa arrivarono dei colpi.

Aprendo la porta Belle vide un uomo vestito di nero, che nonn aveva mai visto prima al villaggio, seguito da Gaston e da Regina, che stava dando un sacchetto di monete ad un uomo.

-Ben fatto Jefferson, questo è il tuo compenso.- disse la donna. L'idea di mettere qualcuno di guardia alla casa dei Frenche era stata geniale.

-Buana sera signorina French, sono il dottor Julian Whale.

-Salve. Non...non era necessario che veniste, mio padre non ha niente.

-Lo sappiamo, stiamo qui per te.- disse Gaston.

-Cosa? Ma io...Papà, che sta succedendo?-chiese Belle, rivolgendosi all'uomo che era arrivato dietro di lei.

-Belle, questo dottore è qui per te, ti aiuterà con il tuo problema.

-Quale problema? Io sto benissimo, sei tu ad avere un problema, papà.

Sono grande e libera di fare le mie scelte, e di innamorarmi di chi mi pare!- esclamò Belle.

-Che cosa sta dicendo, Maurice?- chiese Gaston.

-Dice di essersi innamorata del Signore Oscuro. Quel mostro deve averla stregata- rispose l'uomo.

A quelle parole, Gaston tentò a crederci. Non era possibile, Belle doveva essere sua! -Motivo di più per rinchiuderla!

-Cosa?- urlò Belle.

-Vedi Belle, io e tuo padre avevamo fatto un patto. Lui andava a liberarti, e io ti sposavo, altrimenti saresti stata rinchiusa nel manicomio del dottor Whale.

A quelle parole, la ragazza si accorse del carrozzone con la scritta Asylum. E per la prima volta, vide che il vero mostro di tutta quella storia erano quelli che aveva davanti.

-Gaston, vai al castello e uccidi quel mostro- disse Maurice -Forse con la sua morte salveremo mia figlia dal suo maleficio.

-Non è Rumpelstiltskin ad essere il mostro. Tu lo sei!- urlò Belle.

Il ceffone dell'uomo atterrò violento sulla guancia della giovane. Nessuna figlia parlava così al proprio padre.

Il dottore e Regina afferrarono Belle per gli avambracci e la trascinarono nel carrozzone, fermando la porta con una sbarra, mentre Gaston montò su un cavallo e si diresse di corsa verso il Castello Oscuro.

-Ci troverai alla taverna di Regina. E porta la sua testa!- gli gridò Maurice.

-No! Ti prego papà, non farlo!- lo pregò Belle.

-Lo faccio per il tuo bene. Solo per il tuo bene- e si allontanò.

Belle iniziò a piangere. Non per il padre che aveva perso, ma per Rumpelstiltskin, che temeva di non vedere mai più.

Se Rumpel fosse morto si sarebbe portata dietro il rimorso di non avergli detto che lo amava per il resto della sua vita.

Se solo qualcuno fosse venuto a salvarla. Ma chi?

 

 

Ed ecco qui il terzultimo capitolo. Come avete potuto leggere, è nel classico stile della Rumbelle, ci saranno sempre dei casini che li tengono lontani. Ma dico io, gli autori sono sadici? Beh, io no.

Allora, in questo cap due citazione. Il piano per la dichiarazione d'amore è presa (anche se abbastanza alla buona) da Robin Hood, così omaggio anche la versione comparsa in “Lacey”. E il nome del nostro dottore malefico dal personaggio precedentemente interpretato dallo stesso attore in Alias.

E adesso cosa succederà? La nostra protagonista verrà salvata? E Gaston riceverà il giusto trattamento?

Lo sapremo presto (spero).

Grazie a chi leggerà e/o recensirà

hg93

  
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